di Giuseppe Genga / Neural P 25 set 2004
Non lo neghiamo. Una lacrima ha solcato il nostro viso dinnanzi alla visione del marchio Sega, quasi a simboleggiare che la storica softco è tornata. La Sega delle grandi occasioni, dei coin-op stupefacenti e delle conversioni che non fan rimpiangere la controparte arcade. Ma soprattutto la Sega dei bei giochi. Impossibile rimanere freddi e distaccati dinnanzi a un titolo che ha segnato profondamente la storia dei videogiochi: noi non ci siamo riusciti, e ammettiamo che valutare un simile prodotto mettendo da parte i sentimentalismi è compito non poco arduo.