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Alan Wake 2

Alan Wake 2: The Lake House - la nostra prova

A pochi giorni dal primo anniversario del lancio di Alan Wake 2, Remedy Entertainment ha consegnato ai giocatori il secondo e ultimo DLC dedicato al sequel della saga intitolata all’omonimo scrittore. Scopriamo insieme cosa si nasconde nelle profondità della “Lake House” e cosa ha in serbo per noi questo nuovo contenuto aggiuntivo.
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Il 21 ottobre 2024 Remedy Entertainment ha rilasciato il secondo e ultimo contenuto aggiuntivo dedicato ad Alan Wake 2. Questo add-on, proprio come il precedente, aggiunge al gioco base un nuovo capitolo principale e può essere ottenuto, almeno per ora, solo acquistando l’edizione Deluxe del gioco, con un prezzo di listino pari a 79,99€, o l’upgrade che permette di passare dalla versione standard a quella Deluxe, venduto a 20,00€. Anche in questo caso non è quindi possibile acquistare solo uno dei due contenuti extra e non è dato sapere se in futuro verrà data ai giocatori questa opzione.

MX Video - Alan Wake 2

Prima di addentrarci nell’analisi è però opportuna una premessa: parlarvi del nuovo DLC di Alan Wake 2 intitolato “The Lake House” senza fare il minimo spoiler sugli eventi del gioco principale e/o su altri titoli che fanno parte del cosiddetto “Remedy Connected Universe”, in primis Control, è praticamente impossibile. Se quindi non avete giocato i titoli precedenti e non volete in alcun modo delle anticipazioni, ma siete comunque interessati a leggere un’opinione su questo contenuto aggiuntivo, vi suggerisco di saltare direttamente all’ultimo paragrafo, nel quale troverete le mie conclusioni assolutamente prive di spoiler.

The Lake House, la seconda espansione dedicata ad Alan Wake 2, mette il giocatore nei panni dell’agente del FBC Kiran Estevez, un nome che sicuramente risulterà familiare a chi ha giocato il secondo capitolo della saga. L’agente Estevez, interpretata dall’attrice Janina Gavankar, è infatti colei che, in modo apparentemente fortuito, appare nel gioco principale giusto in tempo per prendere in custodia Alan dopo che quest’ultimo è riemerso da Cauldron Lake. Il nuovo DLC si colloca temporalmente appena prima di questi eventi. L’agente Estevez si sta recando a Cauldron Lake in seguito alle allerte di un nuovo possibile EMA (Evento del Mondo Alterato) nella zona e decide di fermarsi in una delle strutture di ricerca e monitoraggio che il Federal Bureau of Control (FBC) ha costruito sulle sponde del lago con l’obiettivo di assoldare dei rinforzi per le sue indagini.

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Una volta giunta sul posto scopre però che la struttura sembra disabitata. Nessuno risponde all’interfono e anche l’atrio principale appare completamente deserto, tanto che l’agente si domanda ad alta voce come sia possibile che nessuno venga a controllare chi sta entrando armato in una struttura governativa supersegreta, ovviamente senza ottenere risposta. Sugli schermi lampeggia in modo intermittente la scritta “Esperimento in corso” e tutta la zona sembra essere sottoposta a un blocco incredibilmente simile a quello attivatosi al quartier generale del FBC alcuni anni prima. Alla protagonista non resta dunque che inoltrarsi nei 5 piani sotterranei di cui si compone la struttura per scoprire cosa è accaduto, che fine hanno fatto Jules e Diana Marmont, i due scienziati responsabili della Lake House, e, soprattutto, come uscirne sana e salva.

Nelle circa 2 ore e mezza necessarie per raggiungere i titoli di coda di questo contenuto extra, l’agente Estevez finisce infatti per ritrovarsi invischiata a sua volta in un EMA, che la costringerà ad affrontare svariati nemici mentre si addentra sempre più in profondità negli uffici e nei laboratori costruiti dal FBC in prossimità di Cauldron Lake. Il gameplay di questo DLC riprende lo stesso stile survival-horror che abbiamo visto, e in molti casi apprezzato, nel gioco principale, fatto di sezioni esplorative, piccoli enigmi, scontri a fuoco al cardiopalma e tanti, forse anche troppi, jumpscare. A garantire un minimo di varietà rispetto all’esperienza originale ci pensano però l’ambientazione, che sin dai primi istanti riporta il giocatore allo stile visto in Control, una nuova tipologia di nemici, ovvero degli esseri umanoidi di circa 2 metri fatti di vernice, e una nuova arma, che sfrutta la polvere di roccia nera e che risulta l’unico strumento efficace contro le nuove creature presenti nel DLC.

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Peccato però che questi elementi di novità non vengano sfruttati a dovere da questo contenuto aggiuntivo, che si esaurisce così rapidamente da impedire al giocatore di affrontare i nuovi nemici un numero sufficiente di volte e/o di apprezzare le qualità della nuova arma introdotta. In modo simile a quanto accade nel gioco principale o in Control, la maggior parte della storia e dei dettagli arriva poi al giocatore attraverso gli innumerevoli documenti, digitali e non, sparsi per le ambientazioni e per una serie di filmati interpretati da attori in carne e ossa. Da questo punto di vista The Lake House risulta ricco di elementi utili a tratteggiare in maniera ancora più particolareggiata il Remedyverso, ma con un evidente sbilanciamento in favore della saga di Control. Se si considera l’impatto del DLC sulla storia di Alan Wake 2 l’effetto è quasi impalpabile e, spesso, circostanziato ai soli eventi accaduti dentro la Lake House (escluse un paio di eccezioni).

Di contro, The Lake House contiene un sacco di dettagli interessanti per chi conosce e apprezza la lore di Control, nonché un incredibile collegamento con il primo Alan Wake. Non solo nel DLC sono presenti continui rimandi alla Oldest House, ai personaggi e agli avvenimenti che ruotano intorno alla trama del primo capitolo della saga con protagonista Jessie Faden, ma possiamo tranquillamente affermare che questo nuovo contenuto racchiude al suo interno il primo vero teaser di Control 2, ammesso che Remedy Entertainment decida davvero di chiamarlo così. Una chicca che gli appassionati non potranno che apprezzare ma che potrebbe in qualche modo far storcere il naso a chi si aspettava da questo DLC, così come dal precedente, un’esperienza più simile ai contenuti aggiuntivi proposti per il primo Alan Wake. È indubbio però che The Lake House rappresenti il punto di contatto perfetto tra le due saghe sia per quanto riguarda il gameplay, con una giocabilità survival-horror disciolta nelle ambientazioni tipiche di Control, sia per quanto riguarda la trama, che ora appare più connessa che mai tra le due IP.

È infine opportuno sottolineare che, in contemporanea con l’uscita del nuovo DLC, Remedy Entertainment ha rilasciato una nuova corposa patch per il gioco, che migliora notevolmente le prestazioni, specie su Xbox Series S, elimina alcuni bug e introduce una lunga serie di opzioni inedite pensate per rendere accessibile l’avventura a una più ampia fetta di pubblico. Al netto di questo, non ci sono altre differenze da segnalare sotto il profilo tecnico. The Lake House, così come il gioco originale, si comporta egregiamente tanto su Series X quanto su Series S, con ambienti dettagliati, illuminazione di alto livello e un comparto sonoro in grado letteralmente di avvolgere il giocatore dall’inizio alla fine.

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Nel complesso non posso quindi ritenermi pienamente soddisfatto da questo secondo DLC, che da un lato riesce a replicare il ritmo e lo stile del gioco principale in una nuova ambientazione offrendo qualche interessante spunto creativo. ma che purtroppo fallisce nell’aggiungere qualcosa di concreto all’esperienza originale e nel garantire una longevità all’altezza delle aspettative. Gli sporadici punti di contatto con la trama di Alan Wake 2, la scelta di delegare il grosso del racconto ai documenti sparsi per la struttura e il poco tempo messo a disposizione del giocatore per apprezzare le novità introdotte impediscono infatti a The Lake House di chiudere in maniera adeguata l’arco narrativo di questo sequel, rendendolo probabilmente più interessante per chi ha apprezzato Control (e attende con ansia il seguito) piuttosto che per chi ama ed ha amato il secondo capitolo della saga thriller/horror dedicata allo scrittore. Se però amate l’universo creato da Remedy Entertainment, The Lake House rappresenta probabilmente un tassello fondamentale in vista dei nuovi capitoli, con la speranza di non dover attendere troppo per poter tornare nuovamente in azione.

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L'autore

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Classe 1985 e cresciuto a pane, Commodore e Amiga, nel 1991 riceve il suo primo NES e da allora niente è più lo stesso. Attraversa tutte le generazioni di console tra platform, GDR, giochi di guida e FPS fino al 2004, quando approda su Xbox. Ancora oggi, a distanza di anni, vive consumato da questo sentimento dividendosi tra famiglia, lavoro, videogiochi, corsa, cinema e serie TV, nell’attesa che qualcuno scopra come rallentare il tempo per permettergli di dormire almeno un paio d’ore per notte.

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