Recensione - WWE 2K24
Il Gioco
Nonostante il wrestling esista da molto più tempo, è innegabile che WrestleMania sia stato il punto di svolta che ha definitivamente consacrato questo sport a fenomeno di massa. Negli anni il numero di appassionati che si radunavano all’evento è cresciuto costantemente, raggiungendo picchi che non sfigurano davanti ad occasioni importanti di altri sport e discipline. Sono ormai 40 anni che i lottatori e i fan non vedono l’ora che arrivi il momento in cui le storie più importanti trovano il loro culmine, con uno spettacolo che lascia sempre a bocca aperta e spesso incuriosisce anche chi è estraneo a questo mondo. WWE 2K24 non poteva certo esimersi dal celebrare un traguardo così importante, e per l’occasione la classica modalità Showcase è stata ribattezzata Showcase… of the Immortals, riprendendo uno dei nomi con cui viene spesso chiamata WrestleMania. La struttura è quella a cui siamo abituati, ovvero una serie di match con precisi obiettivi dove ci viene chiesto di ricreare alcuni momenti chiave degli scontri, con transizioni che passano dal gameplay a filmati di repertorio con grande fluidità.
MX Video - WWE 2K24
A presentare questo viaggio nel tempo troviamo Corey Graves, attuale commentatore di Smackdown che ci introduce i 21 match più rappresentativi di WrestleMania, passando da classici come Hulk Hogan contro André the Giant di WrestleMania III e Razor Ramon contro Shawn Michaels di WrestleMania X fino ai recentissimi Roman Reigns contro Cody Rhodes e Rhea Ripley contro Charlotte Flair della scorsa edizione. Oltre ai filmati di repertorio sono presenti anche interviste ad alcuni degli stessi lottatori create appositamente per commentare le loro sensazioni durante gli incontri, creando un archivio storico di sicuro interesse per tutti gli appassionati. Lo Showcase si conferma quindi come il fulcro dell’offerta di WWE 2K24, ma questa è solo la punta dell’iceberg per quanto riguarda i contenuti.
Tra le principali modalità torna MyRISE, dove una volta creata la propria SuperStar personalizzata tramite l’enorme editor si possono intraprendere due storie, ovvero Undisputed per i lottatori maschili e Unleashed per quelli femminili. La prima storia ci vede nei panni di un lottatore abbastanza mediocre che improvvisamente riceve l’occasione della vita quando il titolo Universale diventa vacante. Ovviamente Roman Reigns (il vero campione Universale nella realtà) diventerà il nostro principale avversario in un viaggio che come da tradizione rivela parecchi colpi di scena, tradimenti e scelte che possono modificare lo svolgimento degli eventi. La seconda storia invece ci mette nei panni di una wrestler di una compagnia indipendente che ha l’occasione di farsi strada in WWE accompagnando la sua allieva Psycho Sally, scoprendo tuttavia che si tratta di un mondo ben diverso da quella a cui era abituata. Si tratta di un percorso maggiormente incentrato sui dilemmi morali e su come il successo può cambiare le persone, oltre a mettere in risalto molte difficoltà e dinamiche dietro la stessa WWE.
I personaggi creati in MyRISE possono essere utilizzati anche in altre modalità di gioco, tra cui le storiche Universe e MyGM, perfette se volete cimentarvi con un aspetto più manageriale e meno d’azione. Universe infatti è un vero “parco giochi” in cui possiamo decidere i roster degli show, le faide, gli eventi, l’assegnazione di titoli e così via, così da dare sfogo a tutti i nostri sogni se fossimo i padroni indiscussi della WWE e creare le storie che vogliamo. In maniera simile MyGM ci mette invece nei panni di un General Manager alle prese con la gestione del proprio brand, e far quadrare il bilancio tra gesione degli show, contratti delle Superstar, talent scout e soprattutto le richieste del grande capo Triple H non è certo una passeggiata. Tra i nuovi manager introdotti in WWE 2K24 troviamo lo storico Teddy Long, e tra i brand da gestire oltre a Smackdown, RAW e NXT abbiamo la WCW e la ECW.
Rimanendo in tema di gestionali torna anche la modalità MyFACTION, una sorta di “Ultimate Team” dove spendendo le diverse valute virtuali (o reali) possiamo aprire pacchetti e “sbustare” diverse carte che rappresentano lottatori, manager e così via, creando poi la propria fazione da far scontrare con quelle di altri giocatori nelle Guerre tra Fazioni 2.0, una evoluzione rispetto alla prima versione vista nel precedente capitolo. Una delle principali novità riguarda la possibilità di comprare direttamente specifiche carte, senza doversi quindi affidare alla fortuna degli sbustamenti per trovare le nostre Superstar preferite o carte che ci mancano.
Tornando invece la modalità più “dirette” oltre a tutte le tipologie di match già esistenti nelle precedenti versioni (compreso il Wargames dello scorso anno e i classici TLC, Hell in a Cell e così via) sono state introdotte quattro nuove tipologie di scontri, ovvero Casket Match, Ambulance Match, Gauntlet Match e Special Referee Match. Il Casket Match è stato reso popolare da Undertaker, e l’obiettivo è quello di rinchiudere l’avversario in una bara posta a bordo ring. Molto simile anche l’Ambulance dove invece di una bara bisogna rinchiudere l’avversario dentro un’ambulanza, anche se ovviamente il vero divertimento è spostare l’azione sul tetto del mezzo… potete immaginare le conseguenze, ma almeno l’ambulanza è già sul posto per portare il malcapitato avversario all’ospedale più vicino. Il Gauntlet altro non è che una serie di battaglie in sequenza dove continua chi riesce a schienare l’avversario, per cui iniziare per primi è sicuramente più impegnativo ma anche più soddisfacente portare a casa la vittoria. Molto interessanti anche gli Special Referee Match dove la nostra Superstar preferita può vestire i panni dell’arbitro, offrendo un punto di vista inedito. Naturalmente stiamo parlando della WWE e tutto può accadere, per cui possiamo cercare di avvantaggiare un lottatore con un conto veloce o penalizzare uno con un conto lento, fare finta di non vedere scorrettezze o prendere direttamente parte all’azione picchiando chi prova a contestare le nostre decisioni. Attenzione solo a non tirare troppo la corda, perché la dirigenza potrebbe decidere di cacciarvi e rimpiazzarvi con un vero arbitro.
Nonostante non sia una nuova tipologia di match da segnalare anche un rinnovamento dei Backstage Brawl che ora supportano fino a 4 giocatori e nuove interazioni ambientali, come ascensori funzionanti e vetrate da spaccare con la testa del malcapitato di turno, oltre a nuovi oggetti come microfoni e bottiglie che possono anche essere lanciati per colpire dalla distanza.
Per quanto riguarda il gameplay vero e proprio non ci sono particolari passi in avanti rispetto a quanto visto lo scorso anno, il che non è necessariamente un male considerato che la base già solida. Da quando la serie è tornata dalla pausa dopo il disastroso 2020 è stata intrapresa la giusta strada con un equilibrio tra arcade e simulazione con comandi semplici e intuitivi, e WWE 2K24 non fa eccezione andando solo a limare e aggiungendo nuove opzioni. Tra le novità infatti c’è la possibilità di eseguire una Super Mossa Finale consumando ben tre cariche delle finisher, la possibilità di lanciarsi dalla terza corda contro un gruppo di avversari e il Colpo su Colpo, ovvero una sequenza di quick time events dove i due lottatori si scambiano pugni a turno sfociando poi nella rissa come spesso abbiamo visto nei veri show.
Dal punto di vista tecnico WWE 2K24 si presenta con classica risoluzione in 4K su Xbox Series X e 60 fps solidi, anche se non mancano alcune sbavature di cui parleremo nel dettaglio più avanti. Buona la colonna sonora curata dal cantante Post Malone (che tra l’altro sarà un personaggio giocabile tramite DLC in futuro) e il doppiaggio inglese con sottotitoli in italiano, con diverse SuperStar che hanno prestato la loro voce per la modalità MyRISE come ad esempio Roman Reigns, Cody Rhodes e Mick Foley.
Commenti