Recensione - Sword Art Online: Last Recollection
Il Gioco
Sword Art Online: Last Recollection riprende la storia esattamente da dove si era concluso l’ultimo DLC di Sword Art Online: Alycization Lycoris, il precedente capitolo della saga uscito nel 2020. Dopo la sconfitta di Quinella, le tensioni tra il Regno degli Umani e il Territorio Oscuro dell’Underworld è al massimo, con entrambi gli schieramenti pronti per l’imminente conflitto finale. Il Cancello Est, ormai prossimo al crollo, sembra essere il punto ideale per l’inizio della guerra, così Kirito e l’esercito umano si accampano nelle vicinanze preparandosi a difendere il regno umano, quando accade l’inaspettato. Una Cavaliera Oscura arriva stremata all’accampamento precipitando dal cielo per portare un importante messaggio: alcuni dei Dieci Lord che comandano il Territorio Oscuro sarebbero propensi alla pace per evitare una battaglia che distruggerebbe entrambi i popoli. La messaggera si presenta come Dorothy Isaiah Elisheva, e nonostante una certa diffidenza iniziale Kirito accetta di accompagnarla nel cuore del Territorio Oscuro per incontrare i Dieci Lord e negoziare la tanto agognata pace. Naturalmente il viaggio si prospetta ricco di insidie, sia per la massiccia presenza di mostri che infestano il Territorio Oscuro sia perché non tutti sono favorevoli alla tregua, e convincere i Lord più estremisti non è certo un compito facile. A questo si aggiunge anche il traumatico passato di Dorothy che fin da subito appare come un personaggio misterioso, ma che sotto la sua maschera di apparente sicurezza e freddezza nasconde un carattere gentile e fragile. Nonostante sia una Cavaliera Oscura risulta un’emarginata anche tra i suoi stessi compagni che si rivolgono a lei con disprezzo chiamandola “Figlia del Peccato”, e la sua stessa esistenza rappresenta una minaccia per l’intero Underworld… e non solo. Nonostante la maggior parte della storia sia ambientata nel mondo virtuale, non va infatti dimenticato che Sword Art Online ha anche una trama nel mondo reale, e le vicende si intrecciano più volte con ripercussioni su entrambi.
MX Video - Sword Art Online: Last Recollection
Questo è solo l’incipit di un’avventura che richiede circa 30/35 ore per essere completata e che adatta in piccola parte l’arco narrativo War of the Underworld, ma raccontando comunque una storia originale con personaggi inediti come la stessa Dorothy. Trattandosi inoltre del capitolo finale del Gamerverse di SAO, Sword Art Online: Last Recollection permette di giocare con quasi tutti i personaggi visti nel corso dei precedenti sette capitoli. Come sempre il party ci vede schierare un massimo di quattro personaggi, e ad eccezione di Kirito i restanti tre membri (salvo necessità di trama) possono essere scelti liberamente tra decine di personaggi che abbiamo imparato a conoscere del corso delle varie saghe, dai più famosi come Alice, Leafa, Sinon, Bercouli e Asuna fino a quelli minori. Ogni personaggio ha un suo set di mosse, un'arma in cui è specializzato e un ruolo (Attaccante, Difensivo o Supporto), sempre con l’eccezione di Kirito che invece può abbandonare le sue iconiche doppie spade e impugnare qualsiasi tipo di arma e ricoprire qualsiasi ruolo vogliamo.
Il gioco ci lascia quindi una buona libertà nella costruzione del party e nella gestione degli scontri, che si basano infatti più sulla strategia e il tempismo piuttosto che sull’esecuzione di complesse combo di tasti. Nonostante l’anima da action-RPG, infatti, Sword Art Online: Last Recollection riprende la base dell’ultimo capitolo, apportando tuttavia diverse modifiche per rendere il gameplay più semplice ma non per questo meno stratificato. Ad una prima occhiata il sistema di combattimento sembra banale, e basta premere ripetutamente il tasto di attacco per vedere Kirito esibirsi in una raffica di colpi estremamente coreografici in grado di risolvere buona parte degli scontri con nemici normali. Negli scontri più impegnativi vengono in soccorso le Arti Sacre, mosse speciali eseguibili con il dorsale destro e assegnabili ai quattro pulsanti principali e frecce direzionali, per un totale di 8 tecniche tra cui scegliere. Ognuna ha un diverso costo che consuma l’apposita barra, e possono essere attacchi offensivi o di potenziamento.
Alcune tecniche inoltre hanno effetti aggiuntivi come la possibilità di respingere gli attacchi a distanza degli avversari, rompere le difese o dare danni extra quando il nemico espone il proprio punto debole. Concatenando Arti Sacre in sequenza con il giusto tempismo attiva infine ulteriori effetti speciali come l’indicatore del Risveglio per aumentare temporaneamente i danni inflitti.
Ci sono quindi da tenere in considerazione diversi fattori durante un combattimento, ma se si vuole ottenere il massimo si deve aggiungere anche la gestione dell’indicatore Alleati e le Arti Tattiche. Nonostante il focus sia naturalmente su Kirito, Sword Art Online: Last Recollection permette comunque di prendere il controllo in qualsiasi momento di un altro membro del party, magari per eseguire un’arte di guarigione o continuare una combo iniziata da un altro personaggio. Un procedimento non proprio comodo o facile nella frenesia della battaglia, ma grazie alle Arti Tattiche si possono decidere dei comandi preimpostati da far eseguire automaticamente ai compagni soddisfacendo alcune condizioni, come ad esempio curare sotto una certa percentuale di vita o eseguire una specifica combo dopo un nostro attacco. Ci si può anche “complimentare” con i compagni dopo che hanno eseguito gli ordini, per aumentare l'indicatore "Alleati", fondamentale sia per impartire ulteriori comandi manualmente, sia per scatenare devastanti attacchi di gruppo una volta portato al massimo.
Se pensate che siano tante meccaniche da gestire, allora sappiate che non è finita qui, perché mancano ancora gli Sfondamenti con cui rompere la difesa nemica lasciando l’avversario inerme per alcuni secondi e debole alle Arti Finali, potenti tecniche in grado di ribaltare una battaglia. Il sistema di combattimento è quasi soverchiante per la quantità di opzioni che ci mette a disposizione, ma nel corso dell’avventura si possono trovare delle statue che spiegano nel dettaglio ogni meccanica con tanto di tutorial dedicati per metterle in pratica. Tenendo fede alla parola “Online” nel titolo, a partire dal terzo capitolo della storia si sblocca poi la funzione multigiocatore con cui affrontare le varie missioni in compagnia di altri quattro utenti, ma il gioco è tranquillamente completabile anche in solitaria.
Dal punto di vista tecnico Sword Art Online: Last Recollection purtroppo non impressiona particolarmente, riprendendo in buona parte modelli, asset e animazioni dal precedente capitolo senza particolari migliorie nonostante la risoluzione in 4K. Buono invece il frame-rate, che nonostante la grande velocità di azione e il gran numero di elementi a schermo tra personaggi ed effetti speciali degli attacchi riesce comunque ad essere sempre fluido a 60fps con rarissimi cali in presenza di nemici di grandi dimensioni. Il doppiaggio giapponese come sempre è di ottima qualità grazie alla presenza dei doppiatori dell’anime, mentre la localizzazione italiana dei testi inciampa in alcune traduzioni troppo letterali e con parecchie sviste grammaticali o di scrittura, che rendono a volte difficile capire il significato di alcune frasi.
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