Recensione - Madden NFL 24
Il Gioco
Per fare un paragone calcistico, Madden NFL 24 ricorda un po' la storia del Tottenham Hotspur, una squadra che è sempre vicina al traguardo ma, alla fine, resta con un palmo di naso. E se invece volessimo rimanere in ambito NFL, il confronto più calzante è quello con i Cincinnati Bengals di Marvin Lewis che ha portato la squadra al maggior numero di vittorie di qualsiasi allenatore nella storia della franchigia e ha raggiunto i playoff sette volte durante il suo mandato, compreso un periodo in cui ha raggiunto i playoff per cinque anni di fila. Tuttavia, non è mai riuscito a vincere nessuna di queste partite di playoff. Tre anni dopo la sua partenza, i Bengals avrebbero disputato il Super Bowl, guidati da un nuovo head coach, Zac Taylor, e dal nuovo acquisto Joe Burrow. Con questi paragoni chiariamo quindi subito il fatto che Madden NFL 24 si presenta come un prodotto discreto e dall'ottimo potenziale, ma non come l'attesa carta vincente per la “risurrezione” videoludica del franchise di EA, come auspicato dai fan a seguito dell'ottimo Madden 23.
MX Video - Madden NFL 24
Madden NFL 24 si concentra soprattutto sul perfezionamento di quanto fatto l'anno scorso, cercando di risolvere diversi punti dolenti per i fan in quello che è stato ampiamente definito come un "anno di svolta o di rottura". Sebbene siano stati apportati diversi miglioramenti degni di nota, il gioco sembra ancora quello per cui la serie è stata conosciuta negli ultimi anni: un'ottima esperienza sul campo alla disperata ricerca di un modo per far funzionare tutto il resto. Purtroppo, anche se si vedono sprazzi di gran gioco e il titolo è sostanzialmente accettabile, è difficile scrollarsi di dosso la sensazione che le cose non miglioreranno in modo significativo fino a quando non verrà messo a disposizione degli sviluppatori un adeguato budget per mettere a punto la svolta definitiva. Ma sono comunque diversi gli elementi positivi di Madden NFL 24.
Non appena avviato il gioco, siamo portati direttamente sul campo per testare i nuovi metodi di passaggio e scegliere quello che meglio si presta al nostro stile; espletata questa formalità, entriamo nel menu principale che non differisce più di tanto da quanto siamo già abituati a vedere tra impostazioni, settaggi e modalità di gioco. Ma, andando dritti al punto, una delle prime cose positive riguarda il motore di gioco e, in modo più specifico, il sistema FieldSENSE con il sistema Hit Everything che è stato combinato con ulteriori nuove animazioni in grado di tener conto delle dimensioni e delle caratteristiche (intese come forza e dinamicità) dei giocatori.
EA Tiburon sostiene di aver aggiunto o modificato più di 1.700 animazioni di placcaggio, e posso garantire che appare senza dubbio veritiero, visto che le nuove animazioni sono tante, fantastiche e rasentano la perfezione. Ci sono nuove animazioni sulle giocate di presa contestata, placcaggi avvolgenti e gli scoop, azioni in cui i difensori più corpulenti agganciano i giocatori offensivi per le gambe prima di sbatterli di nuovo sul campo. Il football è uno sport violento, e le nuove animazioni lo rappresentano in modo realistico. Quando si verifica un colpo pesante sul campo, lo si sente, proprio come quando lo si vede durante una partita; in definitiva, si tratta di fedeltà assoluta rispetto alla realtà.
Quest'anno sono poi stati apportati miglioramenti anche al sistema di passaggi basati sull'abilità sia del ricevitore che del lanciatore, con l'aggiunta di nuove animazioni che rappresentano meglio quelle situazioni in cui si trovano i giocatori quando ricevono i lanci del quarterback. Le nuove prese in tuffo, in particolare, hanno un aspetto spettacolare e rendono più probabile la ricezione di quei palloni apparentemente fuori portata del ricevitore.
Altra importante novità è la possibilità di seguire meglio lo slancio dei giocatori, per cui è più importante far arrivare l’ovale ai ricevitori nel punto giusto del loro tragitto: essi, infatti, devono avere il tempo sufficiente per girare verso l'esterno o per schivare i difensori. Le giocate, in questo modo, diventano decisamente più simili alle controparti reali. Come bonus aggiuntivo, i QB più improvvisati (come la star di copertina Josh Allen e Patrick Mahomes) sono più propensi a utilizzare passaggi in salto e in tuffo per realizzare le loro giocate quando la situazione lo richiede. Se a tutto questo si aggiungono i modelli dei giocatori che sembrano sempre usciti dal campo e finiti sullo schermo del televisore, Madden NFL 24 è senza dubbio il gioco più bello da vedere e quello con le migliori animazioni della serie.
L'edizione di quest'anno perfeziona anche le reazioni dei giocatori dopo una giocata vincente (sia essa un touchdown ovvero una buona ricezione) e anche gli arbitri sono tornati in campo quest'anno rispettando financo la parità di genere. Un ulteriore elemento positivo di novità è rappresentato dai miglioramenti apportati all'IA, il più importante dei quali riguarda probabilmente i blocchi. Ciò è dovuto in parte all'espansione del sistema di animazione FieldSENSE, che per la prima volta viene applicato ai giocatori deputati ai blocchi: tutto questo si traduce, ovviamente, in un maggiore realismo.
Sempre dal punto di vista dell’IA un altro aspetto rivisto è quello che riguarda i quarterback che utilizzeranno più audibles e hot routes, giocando in modo più fedele rispetto alle loro controparti reali. Ciò significa che giocatori come Patrick Mahomes sono più propensi a creare grandi giocate degne di nota in situazioni di stress, i QB che corrono come Lamar Jackson cercheranno di uscire sotto pressione e i quarterback più cauti come Kirk Cousins controlleranno la palla a terra. I running back, a loro volta, riconosceranno lo stesso schema chiamato più volte andando a coprire più rapidamente i loro spazi, le linee secondarie giocano cross corti e slant in modo più aggressivo e reattivo e i running back sono più bravi a trovare i varchi, a usare le corsie di cutback e a muoversi nello spazio.
Tutto questo si traduce in un Madden in cui i giocatori gestiti dall'IA sono contemporaneamente molto più intelligenti, ma anche più capaci di commettere errori plausibili come avviene per le loro controparti del mondo reale. Questo rende il gioco più emozionante e realistico, con la migliore esperienza sul campo che si sia mai avuta con Madden da diversi anni a questa parte. Si noti, però, che questi aggiornamenti sono quasi tutti presenti sulla versione Xbox Series X|S del gioco e non su quella Xbox One, che rimane legata al vecchio motore di gioco.
Fin qui, probabilmente, le cose migliori del gioco, cosa non da poco perché abbiamo parlato di gameplay ed intelligenza artificiale. Appena usciti dal campo le cose iniziano a prendere però una piega indesiderata. Un primo elemento negativo è nei menu, tra i più lenti che si siano mai visti in un videogioco. Questo non riguarda il menu principale, che tende a funzionare abbastanza bene, ma quelli secondari: se si entra in Ultimate Team o in Superstar, potete permettervi anche una lauta merenda prima di poter accedere alla modalità prescelta. Continuando sui menu, è facile scivolare nei meandri delle modalità di gioco; già al momento dei primi annunci, grande enfasi è stata posta sul ritorno dei minigiochi, assenti da Madden NFL 13. In totale, ci sono 26 minigiochi e sono tutti decisamente interessanti. Alcuni di essi, come Rushing Attack, che vi impone di prendere il controllo di un runningback e di segnare il maggior numero possibile di touchdown, sono decisamente divertenti. Altri, come Backfield Survival, che aggiunge ostacoli sul campo e chiede di correre il più a lungo possibile senza essere placcati, sono divertenti e aiutano a sviluppare la vostra abilità con gli stick analogici. Gli altri minigiochi, al contrario, sono decisamente inutili o, quantomeno, mal realizzati.
Passing Skeleton vi insegnerà a individuare rapidamente il ricevitore libero, ma poiché il modo migliore per vincere è costruire il vostro moltiplicatore completando i passaggi, il minigioco si trasforma rapidamente in un semplice lancio di passaggi a breve distanza. Il Passaggio mirato, invece, non insegna assolutamente nulla ed è assolutamente folle (non è un gioco di parole). L'obiettivo è usare i ricevitori per allineare i lanci e colpire i bersagli sparsi per il campo, ma anche con la meccanica dei passaggi di precisione aggiunta l'anno scorso, sembra più un tiro al bersaglio che una prova di effettiva abilità. Peggio ancora, molti altri minigame sono solo varianti che aggiungono altri difensori ovvero che posizionano i giocatori in un punto diverso del campo. Se si eliminano le varianti, si arriva a 15 minigiochi unici, e molti di essi si esauriscono molto rapidamente.
Il vero grande problema è però che questi minigiochi rappresentano il modo in cui vanno costruite le abilità dei giocatori nelle modalità Franchigia, Campo di allenamento e Superstar. Sarebbe bello se si potessero fare una volta sola e poi continuare a riutilizzare il punteggio più alto, come si poteva fare con le vecchie opzioni di allenamento, ma non è così. Se si vogliono ottenere tutti i vantaggi, bisogna giocarli ogni volta, una scelta francamente incomprensibile.
La modalità Superstar sostituisce Face of the Framchise e lo fa discretamente; è possibile creare un QB, un HB, un WR, un LB o un CB, e guidarli ai colloqui con le squadre e i direttori sportivi. La Combine è piuttosto divertente ma, una volta entrati nella stagione, si configura come una modalità carriera piuttosto standard in cui il personaggio, il Prescelto di Madden, cerca di guidare la propria franchigia al Super Bowl e di guadagnare l'ambita valutazione complessiva di Madden 99. È una modalità poco ispirata, ma piacevole, anche se presenta una serie di problemi. Impersonare un giocatore diverso da un QB significa che la carriera è spesso fuori dal proprio controllo, e il tutto è piuttosto generico. Venendo alla modalità Superstar, l’aspetto più interessante è Superstar Showdown, che sostituisce The Yard. Qui è possibile portare il proprio avatar online e competere in partite 3v3 e 6v6 in un'arena. È una novità interessante, ma come tutti i minigiochi, si esaurisce in fretta.
La modalità Franchigia vede il ritorno del Campo di allenamento, che utilizza i minigiochi e consente di preparare la squadra per la stagione. È un'aggiunta piacevole, ma vi si trascorre solo un po' di tempo a stagione in corso. Per il resto, le aggiunte sono per lo più modifiche alla qualità di vita degli atleti. Più slot commerciali, impostazioni del commissario di lega, nuove opzioni di trasferimento e così via - che non fanno molto per risolvere il problema principale di Franchise, ovvero la sensazione di mancanza di opzioni di gioco.
E non poteva mancare ovviamente l'Ultimate Team, con relativa combinazione di sfide, gioco online e costruzione della squadra, il tutto molto divertente anche se non si apre il portafoglio come si vorrebbe. Nonostante le costanti polemiche e i dibattiti sulla natura sgradevole dei suoi pacchetti di carte in stile gioco d'azzardo, Madden Ultimate Team (MUT) non vuole farsi da parte. La famigerata modalità di raccolta delle carte (pionieristicamente introdotta da FIFA) è stata per anni un punto dolente per i fan, soprattutto ora che la percezione che sia prioritaria rispetto a modalità tradizionali come Franchise ha preso piede. Tuttavia, la sua schiacciante popolarità la rende una parte inevitabile della cultura di Madden; quest'anno il gioco è ancora incentrato sulle sfide in solitaria, sull'apertura dei pacchetti di carte e sull'acquisizione di premi per potenziare i giocatori. Ci sono due stagioni in più a disposizione, quindi è più facile creare una buona squadra senza spendere soldi, e i nuovi giocatori avranno probabilmente più facilità a entrare nel gioco grazie a una certa semplificazione. Se si ha pazienza e dedizione, non è troppo difficile acquisire un'ottima squadra attraverso il grinding, ma ovviamente la curva di potenza tende a diventare fuori controllo quando si arriva al Super Bowl. E se si vuole evitare il grinding, si può sempre spendere denaro per ottenere un vantaggio sugli avversari e, forse, il problema ruota ancora attorno a questo semplice concetto di natura commerciale.
Per chiudere va sottolineata la presenza del cross-play completo con gli utenti di altre piattaforme, un plus che verrà sicuramente apprezzato dagli utenti. E come sempre, anche quest'anno la serie non può vantare alcun tipo di localizzazione italiana.
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