Recensione - Wanted: Dead
di
Mirko Rossi / Thor
P
Il Gioco
Wanted: Dead è il nuovo action-shooter sviluppato da 110 Industries, la software house fondata da alcuni veterani che hanno lasciato il Team Ninja per iniziare una nuova avventura, con il supporto di Soleil LTD. Nel gioco indossiamo i panni del tenente Hannah Stone e, attraverso i suoi ricordi, riviviamo una “normale” settimana operativa della sua unità speciale in forza alla polizia di Hong Kong, anche conosciuta come “Unità Zombie”. Il team, composto dal classico mix di galeotti e mercenari dall’aspetto poco raccomandabile, viene inviato ad investigare su una presunta intrusione nel quartier generale della Dauer Synthetic, leader mondiale nella creazione di droni da combattimento e manodopera sintetica, finendo poi per ritrovarsi coinvolto in un complotto su vasta scala che metterà a repentaglio non solo la sicurezza della squadra, ma anche quella di tutta la città di Hong Kong.
MX Video - Wanted: Dead
Sono queste le premesse narrative alla base di Wanted: Dead e che accompagnano il giocatore per tutte le 10/12 ore necessarie a superare i cinque livelli di cui si compone l’avventura, variabili come sempre a seconda del livello di difficoltà selezionato all’inizio tra i due disponibili e, in questo caso più che in tanti altri, delle capacità di chi impugna il controller. Il nuovo gioco di 110 Industries è infatti un titolo d’azione in terza persona che miscela combattimenti all’arma bianca e scontri a fuoco caratterizzato da un tasso di sfida medio-alto. La protagonista, così come tutti gli altri membri del team, è addestrata nell’uso di un vasto arsenale di armi da fuoco che vanno da quelle presenti nella sua dotazione standard, ovvero un fucile automatico e una pistola, a quelle che è possibile raccogliere vicino ai cadaveri dei nemici abbattuti, tra cui trovano spazio fucili, mitra, lanciagranate e persino delle letali, per quanto poco eleganti, motoseghe.
A differenza dei suoi compagni, il tenente Stone può però contare anche sulle sue doti di spadaccina e su una katana, che di fatto rappresenta l’arma principale utilizzata durante il gioco, con la quale è possibile concatenare combo di varia natura, molte delle quali prevedono l’amputazione più o meno sanguinosa degli arti dei nemici, sia utilizzando la sola katana sia alternando quest’ultima alla pistola in dotazione. La katana può inoltre essere utilizzata per parare la maggior parte degli attacchi corpo a corpo in arrivo, ottenendo una finestra per il contrattacco e riducendo sensibilmente la stamina degli avversari se si esegue una parata con il giusto tempismo. Alcuni attacchi speciali, annunciati a schermo da un alone rosso e da un suono specifico, non possono essere parati, ma in molti casi è possibile eseguire un contrattacco ad-hoc con la pistola in dotazione, che all’atto pratico si traduce in una versione potenziata della parata standard.
Concatenando attacchi ed eseguendo parate perfette, il tenente Stone aumenta poi il proprio livello di adrenalina, rappresentato a schermo da un cerchio giallo che si illumina progressivamente. Una volta riempito questo indicatore, la protagonista può sparare una raffica di colpi capace di ridurre praticamente a zero la stamina di tutti i nemici standard e di causare ingenti danni a quelli speciali o ai boss presenti alla fine di ogni livello. Ridurre a zero la stamina dei nemici, oltre a renderli temporaneamente inoffensivi, apre le porte a spettacolari mosse speciali, che in molti casi si concludono con la morte violenta del malcapitato di turno e che possono essere concatenate se si riesce a fiaccare la resistenza di più nemici nello stesso momento, così da dare vita a sequenze di mosse tanto scenografiche quanto efferate.
Parallelamente agli scontri con katana e pistola Wanted: Dead propone anche una grande quantità di scontri a fuoco, da affrontare imbracciando il fucile automatico in dotazione al tenente Stone o le armi raccolte durante le missioni. In entrambe le situazioni, il sistema di controllo prende ispirazione dai classici TPS basati su coperture. La protagonista può infatti sfruttare in maniera automatica la maggior parte dei ripari presenti negli scenari per sfuggire alle raffiche dei nemici, sporgersi per rispondere al fuoco e scavalcare con un balzo gli elementi di dimensioni adeguate, così da cogliere di sorpresa l’avversario. All’occorrenza è inoltre possibile passare brevemente a una visuale in prima persona e/o modificare la cadenza di tiro delle armi automatiche, passando dalla modalità raffica a quella a colpo singolo. Immancabile infine la possibilità di lanciare granate con l’ormai tradizionale “traiettoria di lancio” a schermo.
Tra le file dei nemici trovano spazio una discreta varietà di avversari diversi. Oltre a varie classi di soldati, più o meno equipaggiati, ognuno dei cinque livelli porta con sé nuove tipologie di nemici, tra cui diverse varianti di ninja corazzati, droidi, avversari specializzati nei combattimenti corpo a corpo e alcune unità da guerra. Alla fine di ogni missione è inoltre necessario affrontare un vero e proprio boss, con tanto di barra della vità posizionata nella parte alla dell’HUD e combattimenti suddivisi in più fasi. Per sopravvivere alla costante superiorità numerica degli avversari, il tenente Stone può però contare sul supporto dei suoi tre compagni di squadra, che per tutta l’avventura vengono gestiti in totale autonomia dalla I.A. e che possono contribuire alla causa in vario modo. Herzog e Cortez, per esempio, possono eseguire mosse uniche per immobilizzare gli avversari mentre Doc, data la sua precedente esperienza medica, può rianimare la protagonista quando quest’ultima finisce al tappeto, ma solo una volta tra un checkpoint e l’altro, generalmente associati a una cutscene o all’incontro con alcuni piccoli droni volanti.
Questi droni, oltre a ricoprire il ruolo di punti di salvataggio e di respawn dopo una sconfitta, permettono alla protagonista di recuperare le energie, ripristinare le scorte di stimpack curativi e modificare le due armi standard con vari accessori, che vanno a variare sette caratteristiche base tra cui precisione, rinculo, capacità dei caricatori, danni e velocità di ricarica. Gli accessori si sbloccano progressivamente ad ogni nuovo checkpoint e possono essere rimossi o applicati in totale libertà ogni volta che si incontra uno dei droidi. Abbattere nemici consente poi al tenente Stone di ottenere punti abilità, da spendere per sbloccare nuove mosse per la protagonista o uno degli altri membri del team, per migliorare quelle già sbloccate o per ottenere preziosi bonus passivi. A differenza di quanto accade con le armi, i potenziamenti sono definitivi ed è possibile sbloccare nuove opzioni in qualunque momento dal menù di pausa. Nel gioco sono inoltre presenti alcuni collezionabili sottoforma di documenti e simili, che una volta raccolti consentono sia di ottenere maggiori informazioni sulle vicende sia di ottenere preziosi punti abilità extra.
A completare l’offerta di Wanted: Dead troviamo infine 5 minigiochi, ai quali è possibile prendere parte tra una missione e l’altra. Si va da un tradizionale poligono di tiro a un vero proprio omaggio a classici shooter a scorrimento anni 90, passando per una versione virtuale dei giochi di pesca a premi che è possibile trovare praticamente in ogni lunapark o sala giochi, per una sfida tra mangiatori di ramen e per un’esibizione karaoke sulle note di “99 Luftballons” di Nena, con le ultime due che strizzano chiaramente l’occhio al sistema di controllo reso celebre dalla saga di Guitar Hero. Tra una missione e l’altra, la protagonista e la sua squadra potranno inoltre esplorare liberamente la centrale di polizia di Hong Kong, così da sbloccare qualche linea di dialogo extra o raccogliere altri documenti utili per capire al meglio gli avvenimenti narrati nel gioco.
Sotto il profilo puramente tecnico, Wanted: Dead propone ai giocatori una sola modalità di rendering a 60fps su tutte le piattaforme di ultima generazione, con pieno supporto alla tecnologia HDR dove disponibile. Il comparto audio è invece affidato a una colonna sonora che mescola brani originali e canzoni famose, abbinata a un doppiaggio in lingua inglese di qualità discreta e alla completa localizzazione di tutte le parti scritte, sottotitoli inclusi.
Commenti