Recensione - Gotham Knights
Il Gioco
Annunciato nell’agosto del 2020 ad DC FanDome, Gotham Knights ha subito attirato l’attenzione del pubblico, poiché a primo impatto sembrava a tutti gli effetti un sequel di Batman: Arkham Knight. I due titoli infatti hanno diversi elementi in comune, a partire dall’incipit narrativo:il finale di Arkham Knight ricorda molto l’inizio di Gotham Knights (perfino il titolo sembra quello di un possibile sequel), e anche la struttura del gioco strizza molto l’occhio alla serie di Rocksteady… ma poi ecco il colpo di scena: il gioco è ambientato in una Arkham alternativa in cui Batman è morto, Gotham è nel caos e ha bisogno di nuovi eroi che possano proteggerla dal crimine. I compagni ed alleati del Cavaliere Oscuro ereditano quindi la volontà di Bruce Wayne come protettori della città e si ergono contro le nuove minacce che vogliono approfittare dell’assenza del Cavaliere Oscuro per i loro piani. Questa premessa porta il gioco a distaccarsi dall'Arkhamverso non solo dal punto di vista della storia ma anche del gameplay: la differenza più evidente è il numero di personaggi giocabili, ovvero Robin (Tim Drake, il terzo a divnetare la spalla di Batman), Nightwing (Dick Grayson, il Robin originale), Batgirl (Barbara Gordon, figlia del Commissario ed ex Oracle), Nightwing (Dick Grayson, il Robin originale) e Cappuccio Rosso (Jason Todd, il secondo Robin ucciso da Joker e tornato in vita grazie al Pozzo di Lazzaro).
MX Video - Gotham Knights
Se Batman era un “one man army” ed eccelleva in ogni stile, i suoi pupilli invece si sono specializzati in diversi ambiti: Batgirl ad esempio è molto forte nel combattimento 1 vs 1 e nell’hacking dei sistemi di sicurezza, Robin riesce a tenere a bada gruppi di nemici con il suo bastone e può contare sulla silenziosità nello stealth, Nightwing sfrutta le sue origini circensi per avere una grande agilità mentre Cappuccio Rosso al contrario sacrifica la velocità in cambio di grande potenza fisica. Alla base di tutto questo troviamo una versione leggermente diversa del Freeflow Combat, ovvero il marchio di fabbrica della serie Arkham ed un vero e proprio modello imitato da altri titoli come La Terra di Mezzo: L’Ombra di Mordor o Marvel’s Spider-man, solo per citarne alcuni. Era inevitabile quindi che anche Gotham Knights si aggiungesse alla lista, anche perché gli sviluppatori di Warner Bros Montreal sono gli stessi che in passato hanno realizzato lo spin-off Batman: Arkham Origins.
Come da tradizione, quindi, ci si destreggia tra attacchi leggeri e pesanti, schivate, contrattacchi e l’uso di svariati gadget, oltre ad abilità speciali diverse per ogni personaggio utilizzabili una volta riempito l’apposito indicatore. Ad esempio Bargirl può scatenare una raffica di calci e pugni in grado di penetrare anche le difese dei nemici più coriacei, mentre Cappuccio Rosso può svuotare i caricatori delle sue due pistole con delle raffiche continue, Robin può deviare i proiettili facendo roteare il suo bastone e Nightwing piombare su un nemico dall’alto con un salto da acrobata. Ogni eroe può equipaggiare fino a quattro abilità uniche, e man mano che si progredisce nella storia si ottengono punti da investire in un classico skill tree per sbloccare potenziamenti attivi e passivi che enfatizzano ancora di più le differenze negli stili di lotta. Il gioco lascia comunque una grande libertà di scelta, e nulla vieta ad esempio di utilizzare Cappuccio Rosso in missioni dove è preferibile lo stealth nonostante le sue abilità siano molto più votate al combattimento.
Come negli ultimi due titoli della trilogia di Arkham abbiamo a disposizione l’intera città di Gotham da esplorare in lungo e in largo con la possibilità sia di spostarci tra i tetti tramite il fido rampino, oppure pattugliare le strade a bordo della Batcycle, una moto corazzata richiamabile in qualsiasi momento. La città brulica di civili ma anche di criminali, e non è raro imbattersi in bande e fazioni che portano il caos, e sta a noi intervenire per sventare i loro piani. Si tratta di eventi creati in maniera procedurale, per cui l’esperienza varia per ogni giocatore, ma una volta completati e interrogando gli informatori potremmo raccogliere indizi per venire a conoscenza di Crimini Premeditati, ovvero attività secondarie più complesse del solito che possono portare a termine in dviersi modi, dallo stealth alla forza bruta, e magari sbloccare missioni relative a qualche Supercriminale.
La storia di Gotham Knights vede infatti come antagonisti principali la Corte dei Gufi, ma sono presenti anche diversi volti noti che hanno i loro piani personali: la morte di Batman non passa di certo inosservata, e vecchie nemesi come Mr. Freeze, il Pinguino, Harley Quinn e altri non restano certo con le mani in mano. Alcune di queste storie sono completamente opzionali e slegate dalla trama principale, ma approfondiscono enormemente il background della città e offrono punti di vista diversi su come tutti abbiano reagito alla scomparsa del Cavaliere Oscuro. Anche gli stessi protagonisti hanno reazioni diverse, e soprattutto nelle prime fasi non sono rare le tensioni nel gruppo, ma grazie anche al supporto dell’intramontabile maggiordomo Alfred Pennyworth la volontà di Bruce Wayne sembra essere in buone mani.
Diventare i nuovi protettori di Gotham tuttavia non è un percorso facile, ma da qualche parte bisogna pur partire: quale luogo migliore quindi del Campanile, un rifugio che funge anche da hub centrale dove allenarsi, scambiare due parole con i compagni, analizzare il tabellone con i vari indizi sulla storia principale e le missioni secondarie, svagarsi con un cabinato con alcuni videogame retrò e gestire l’equipaggiamento dei nostri eroi. La componente RPG di Gotham Knights infatti non li limita allo skill-tree e al salire di livello, ma comprende anche il crafting di armi, armature e armi da lancio che è possibile creare all’apposito tavolo di lavoro utilizzando i materiali trovati nel corso delle missioni e casse sparse per i livelli. Oltre alle statistiche l’equipaggiamento influenza anche l’estetica, tuttavia è possibile scegliere quali pezzi o set mostrare mantenendo comunque le statistiche degli oggetti migliori.
Estetica che viene sfoggiata grazie alle capacità grafiche delle nuove console, ma con un rovescio della medaglia, ovvero un frame-rate limitato a 30 fps. A differenza della maggior parte dei giochi di nuova generazione, e soprattutto quelli d'azione come questo, non è presente nessuna opzione che permetta di scegliere tra risoluzione e fluidità, una scelta che ha generato non poche polemiche, e di cui discuteremo più nel dettaglio tra poco. Ottimo invece sia il doppiaggio inglese che quello italiano, anche se ogni tanto si notano alcuni errori grossolani nei sottotitoli, ma fortunatamente si tratta di casi piuttosto isolati.
Infine l’intera campagna di Gotham Knights può essere affrontata in cooperativa per due giocatori, mentre il 29 novembre arriveranno gli Assalti Eroici, una modalità multiplayer stand-alone gratuita che permetterà la cooperativa a 4 giocatori utilizzando tutti gli eroi disponibili. Al momento non ci sono molti dettagli, se non che sarà una esperienza totalmente slegata dalla trama e che avrà una struttura simile ad una “torre di sopravvivenza", ma per un giudizio completo dovremo ancora aspettare qualche settimana.
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