Recensione - JoJo's Bizarre Adventure: All-Star Battle R
Il Gioco
Le Bizzarre Avventure di JoJo continuano ormai da ben 35 anni, un traguardo importante che merita di essere celebrato. JoJo's Bizarre Adventure: All-Star Battle R non si pone quindi come una semplice “remastered” come potrebbe far pensare la lettera R, ma una vera e propria enciclopedia per permettere ai fan di rivivere le battaglie più iconiche di tutte le 8 saghe principali con i loro personaggi preferiti. La base era comunque solida, infatti l’omonimo titolo del 2014 si distingueva già per un comparto grafico notevole e un gameplay molto più profondo di quanto sembrasse, anche se alcuni problemi come un netcode instabile e il limite dei 30 fps non hanno permesso al gioco di esprimere il suo pieno potenziale. CyberConnect2 è comunque un nome molto noto per gli appassionati di picchiaduro basati su anime (basti pensare alla serie di Naruto Ultimate Ninja Storm), e con JoJo's Bizarre Adventure: All-Star Battle R Bandai Namco vuole riportare in auge un titolo passato forse in sordina all’epoca ma che ora può vantare di un rinnovato interesse grazie soprattutto alla serie anime trasmessa proprio in questi giorni su Netflix. Stone Ocean è entrata ormai nel vivo dell’azione, ma il gioco comprende anche le due saghe successive del manga, ovvero Steel Ball Run e JoJolion. Per chi guarda unicamente l’anime sono presenti quindi dei piccoli “spoiler” di quello che verrà, anche se la storia non è esattamente il punto forte di JoJo's Bizarre Adventure: All-Star Battle R.
MX Video - JoJo's Bizarre Adventure: All-Star Battle R
Nel gioco originale, nonostante non fosse realizzato in maniera chissà quanto approfondita, quantomeno un minimo di riassunto degli eventi principali era presente anche solo in forma testuale, mentre in JoJo's Bizarre Adventure: All-Star Battle R gli sviluppatori hanno deciso per un restyle totale della modalità Avventura. Ogni saga presenta infatti un determinato numero di “tasselli” che si dividono in Normale, What If e Boss: i primi ci permettono di rivivere alcuni degli scontri principali realmente avvenuti nel manga, mentre i secondi come suggerisce il nome sono delle battaglie tra personaggi appartenenti a diverse serie che magari condividono un legame, e una volta superato un certo numero di tasselli si sblocca quello del Boss, ovvero lo scontro principale di ogni saga. Ogni tassello ha un diverso livello di difficolta è vari modificatori che possono alterare le regole della battaglia, applicando ad esempio bonus e malus, impedendo di usare mosse speciali e altri ancora. Inoltre sono presenti varie “missioni segrete” che ci chiedono di effettuare determinate azioni durante il combattimento, e soddisfando i requisiti si sbloccano oggetti e monete utili per personalizzare l’outfit dei personaggi così da renderli ancora più bizzarri. Il sistema in sé funziona, tuttavia si è sacrificato ancora di più il comparto narrativo, e l’unco accenno sono dei brevissimi dialoghi prima della battaglia, ma se speravate di fare un ripasso delle varie saghe (o proprio non le conoscete) al massimo troverete qualche spunto utile unicamente a chi invece già conosce gli eventi a memoria.
Oltre all’Avventura ci si può cimentare nell’Arcade, una classica modalità da 8 battaglie di difficoltà crescente, Sopravvivenza in una serie infinita di battaglie per vedere fino a quanto possiamo resistere e Torneo ad eliminazione diretta. Non mancano naturalmente gli scontri 1 VS 1 o 3 VS 3 in compagnia di amici in locale, contro la CPU e online. Online che oltre alle battaglie casual e classificate offre una serie di sfide settimanali che se completate permettono di sbloccare costumi e accessori esclusivi da sfoggiare, e normalmente sono dedicate ad una specifica saga o personaggio a rotazione. Il roster di JoJo's Bizarre Adventure: All-Star Battle R è notevolmente ampliato rispetto all’originale che comprendeva 41 personaggi (32 di base e 9 tramite DLC), mentre in questa versione si raggiungono i 50 personaggi e altri in arrivo considerata la presenza di un Season Pass per il supporto post lancio. Oltre quindi a tutti i lottatori del gioco originale sono presenti altri 10 personaggi inediti, ognuno con un proprio stile di lotta e mosse uniche.
Una delle caratteristiche principali del gameplay di JoJo's Bizarre Adventure: All-Star Battle R (e dei personaggi di JoJo in generale) è il diverso stile di lotta che può cambiare drasticamente l’approccio alla battaglia. La maggior parte dei personaggi naturalmente utilizza lo stile Stand, la “proiezione spiritica” diventata ormai il simbolo di Jojo, e attivandolo si può cambiare completamente il moveset e il range degli attacchi. Personaggi come Joseph Joestar invece utilizzano lo stile dell’Energia Concentrica (Hamon) per recuperare velocemente la barra Heat ed eseguire più mosse speciali, i Guerrieri del Pilastro possono entrare in modalità Mode Elementare, Dio Brando con il Vampirismo può recuperare vita, Gyro Zepelli può combattere a Cavallo e Speedwagon con lo stile Ogre può chiamare dei banditi per assisterlo nelle combo. La varietà quindi non manca, e imparare a padroneggiare i vari personaggi richiede diverse ore di allenamento, anche perché il sistema di combattimento è più complesso di quanto possa sembrare.
JoJo's Bizarre Adventure: All-Star Battle R è un picchiaduro 2D che prende ispirazione da Street Fighter con la suddivisione in attacchi deboli, medi e forti da utilizzare in combinazione con movimenti delle freccette a mezzaluna e simili, mentre la telecamera ricorda Tekken con la possibilità di spostarsi avanti o indietro per schivare. I neofiti possono sfruttare il sistema di autocombo che permette di concatenare attacchi normali e speciali con la semplice pressione ripetuta di un tasto, ma si tratta di una opzione utile unicamente per chi vuole diversi senza impegno magari in una serata tra amici, se si vuole competere online ci sono una miriade di tecniche più avanzate che permettono di creare combo lunghe e complesse con il giusto tempismo.
Dal punto di vista tecnico la principale novità riguarda sicuramente i 60 fps, andando così a risolvere uno dei principali problemi del gioco originale. Finalmente possiamo ammirare le rapidissime scariche di pugni di Star Platinum in tutta la loro fluidità, mentre a livello grafico si notano miglioramenti nei modelli ma non così eclatanti rispetto al passato, anche perché la base era già solida con un ottimo cell-shading che rende alla perfezione lo stile del manga. Degna di nota inoltre la presenza dei doppiatori giapponesi originali dell’anime, soprattutto per quanto riguarda i personaggi di Diamond is Unbreakable, Vento Aureo e Stone Ocean che all’epoca del gioco originale non erano ancora usciti ed avevano quindi voci provvisorie.
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