Recensione - F1 22
di
Mirko Rossi / Thor
P
Il Gioco
F1 22 è la nuova edizione del videogioco di guida ufficiale sviluppato da Codemasters, lo studio inglese che da oltre un decennio ha l’onore (e l’onere) di replicare in formato virtuale tutta la magia di una delle discipline motoristiche più apprezzate nel mondo. Per raggiungere questo ambizioso risultato la casa di sviluppo può contare anche stavolta sulla licenza ufficiale della F1, che consente agli sviluppatori di riprodurre nel minimo dettaglio le monoposto, i team, i piloti e tutti i 22 circuiti presenti nel gioco, con una particolare attenzione per quanto riguarda gli sponsor e la presentazione grafica generale, che ricalca fedelmente quella televisiva. Anche in questa edizione ritorna poi la possibilità di mettersi alla guida delle vetture di F2, basate però sulle squadre e sulle monoposto che hanno preso parte alla stagione 2021. Parlando della classe regina, la nuova stagione ha portato con sé, oltre al consueto restyling estetico, anche tante nuove regole, pneumatici profondamente diversi rispetto al passato e un circuito completamente inedito, ambientato nella soleggiata Miami. Cambiamenti importanti, che il team di sviluppo ha implementato nel nuovo capitolo con la consueta cura, il tutto senza dimenticarsi degli aspetti fondamentali come il modello di guida e la varietà dell’offerta proposta.
MX Video - F1 22
I modelli delle monoposto presenti in F1 22 appaiono sin da subito molto diversi rispetto al passato proprio per via delle nuove regolamentazioni introdotte dalla FIA, pensate per massimizzare l’importanza del cosiddetto “effetto-suolo”, e per la presenza dei nuovi pneumatici da 18” pollici. Si tratta di differenze sostanziali, che vanno a incidere sensibilmente sulla gestione dei flussi aerodinamici e che, come accade nella realtà, si riflettono sul comportamento in pista delle vetture. Per riprodurre al meglio le novità, gli sviluppatori hanno quindi deciso di implementare una simulazione fisica più accurata rispetto al passato e di creare un nuovo modello di simulazione del comportamento degli pneumatici, in grado di replicare in modo più verosimile le variazioni di temperatura e, di conseguenza, l’usura. Completamente assente invece l’effetto “porpoising”, altrimenti detto “rimbalzo aerodinamico”, praticamente sconosciuto fino a qualche mese fa e che quindi non è stato possibile implementare a dovere nel motore fisico. Pad (e volante) alla mano, F1 22 ha subito messo in mostra le differenze rispetto alle edizioni precedenti, con vetture più pesanti e decisamente meno agili in curva, ma allo stesso tempo meno soggette a subire gli effetti, specie quelli negativi, causati dalle vetture che ci precedono. Le monoposto appaiono inoltre molto più rigide sulle sospensioni rispetto all’edizione 2021, specie quando si passa sopra ad un avvallamento o si decide di sfruttare in maniera aggressiva un cordolo particolarmente sporgente. Il nuovo modello di gestione degli pneumatici rende inoltre più evidenti le differenze tra le varie mescole, specie dopo qualche giro di pista. Ora le diverse parti della gomma si scaldano in maniera diversa in base alle sollecitazioni e questo influisce in modo più marcato rispetto al passato sul consumo.
F1 22, proprio come i suoi predecessori, è perfettamente giocabile anche con il controller e offre ai giocatori una lunghissima serie di opzioni con cui personalizzare l’esperienza, che vanno dai classici aiuti dedicati alla guida alla possibilità di settare manualmente numerosi parametri per configurare al meglio la propria esperienza in base al sistema di controllo utilizzato. Le novità da questo punto di vista riguardano la I.A. degli avversari e la nuova difficoltà adattiva. Il comportamento degli avversari controllato dalla CPU è infatti stato rivisto ed appare ora decisamente più aggressivo, anche ai livelli di sfida più bassi. Le altre vetture non perdono occasione per tentare un attacco e difficilmente si vedono dei “trenini” in pista, a parte quando è la conformazione stessa del tracciato a rendere difficili i sorpassi. Parlando di difficoltà è poi doveroso segnalare l’introduzione di una nuova impostazione relativa proprio a questo aspetto pensata per i giocatori meno esperti, che adatta in maniera dinamica il livello degli avversari alle prestazioni del giocatore per garantire un livello di sfida basso, ma comunque adeguato. In F1 22 è inoltre stata inserita la possibilità di scegliere se continuare a guidare in prima persona durante il giro di ricognizione e in caso di intervento della Safety Car (reale o virtuale) o se affidare il controllo della vettura alla I.A. per godersi questi momenti con le stesse inquadrature e lo stesso feeling delle dirette televisive. Un’opzione simile è stata introdotta anche per il momento di ingresso ai box, ma con la sola necessità di premere il tasto dedicato nel momento corretto per entrare con il giusto tempismo nell’area dove ci attendono i meccanici.F1 22 prosegue sulla strada tracciata dai suoi predecessori anche per la presentazione grafica, che nei limiti del possibile tenta di ricalcare quella televisiva prima, durante e dopo le gare. Le differenze rispetto al passato sono poche e riguardano principalmente l’aggiunta di nuove sequenze nelle fasi che precedono la gara o durante i festeggiamenti.
Più o meno simile la situazione sul fronte delle modalità di gioco. Proprio come in passato, gli aspiranti piloti possono infatti affrontare l’intero campionato in formato ufficiale, inclusi i weekend “sprint”, creare la propria sequenza di eventi, gareggiare su una singola pista o cimentarsi con le prove a tempo. I piloti in cerca di una modalità di gioco più articolata saranno invece felici di ritrovare la modalità Carriera che, come nella precedente edizione, può essere affrontata indossando sia i panni del pilota sia i panni del team manager. Alla base delle due modalità Carriera troviamo sostanzialmente le stesse meccaniche di gioco presenti nell’edizione 2021, con i giocatori chiamati non solo a scendere in pista per portare a casa risultati utili, così da soddisfare le aspettative del team e incrementare la propria fama, ma anche a partecipare attivamente allo sviluppo della monoposto, interagendo se necessario con i componenti dei vari team interni. Il gameplay di questa modalità ruota nuovamente attorno ai cosiddetti punti Ricerca & Sviluppo (abbreviati in R&S), necessari per avviare la ricerca di nuovi componenti o il perfezionamento di quelli già in nostro possesso. Ogni potenziamento ricade in uno dei quattro reparti principali, con un discreto numero di opzioni sulle quali concentrare le proprie attenzioni e un ventaglio di percorsi di sviluppo separati che copre praticamente tutti gli aspetti delle monoposto. Una parte dei punti R&S necessari per completare queste operazioni viene attribuita al giocatore settimanalmente sulla base dei risultati ottenuti fino a quel momento. A questa “quota fissa” si sommano poi i punti che è possibile raccogliere completando specifici “Programmi di Prova” durante le sessioni libere che precedono le qualifiche, ovvero delle sfide completamente opzionali che spronano il giocatore a soddisfare alcune richieste, come completare una serie di giri sotto il ritmo di gara o attivare il DRS in tutte le zone durante i test, in cambio di alcuni punti extra e di preziosi “catalizzatori” , che una volta ottenuti riducono sensibilmente il costo di una specifica area di sviluppo.
Tutte queste esperienze possono essere vissute sia da soli sia in compagnia di un altro giocatore, che può decidere di interpretare il ruolo del compagno di squadra o quello del rivale. Le novità principali da questo punto di vista riguardano il numero di opzioni a disposizione per i miglioramenti, decisamente più alto rispetto al passato, e la presenza degli inediti “Eventi di Reparto”, durante i quali il giocatore sarà chiamato a prendere delle decisioni che potrebbero influenzare positivamente o negativamente i rapporti con una specifica parte del team e, di conseguenza, avere un impatto anche sullo sviluppo della vettura. La Carriera Scuderia riprende sostanzialmente le stesse meccaniche, alle quali si aggiungono quelle legate al reclutamento dei piloti, al potenziamento dei vari reparti dedicati allo sviluppo, ai rapporti con gli sponsor e alle decisioni relative all’estetica del team, inclusa quella delle vetture. Le novità principali in questo caso riguardano la possibilità di modificare le condizioni di avvio della Carriera scegliendo tra tre opzioni differenti, che modificano le risorse disponibili all’inizio e la competitività del team, e il potenziamento dell’editor di livree presente nel gioco con nuove colorazioni e con la possibilità di salvare con facilità il set di colori applicato alla vettura per replicarlo sulla tuta, sul casco e su tutti gli altri elementi distintivi del team.
In F1 22 fanno il loro debutto anche due novità completamente inedite, ovvero le Supercar e la modalità F1 Life. Nella nuova edizione i giocatori possono infatti prendersi una pausa dalla guida delle monoposto per sedersi al volante di 8 bolidi realmente esistenti, tra cui troviamo anche marchi prestigiosi come Mercedes AMG, Aston Martin, Ferrari e McLaren. Chi ha acquistato la “Champions Edition” ha inoltre accesso anche alle due Safety Car ufficiali della stagione in corso. Queste vetture, che devono essere acquistate usando degli speciali gettoni ottenibili nel gioco, possono essere utilizzate in una lunga serie di sfide ambientate sui 22 circuiti presenti nel gioco, alle quali è possibile accedere direttamente dal menù principale della specifica modalità, denominata Pirelli Hot Lap. Occasionalmente ai giocatori viene inoltre proposto di prendere parte a una di queste sfide prima di affrontare un weekend di gara in modalità Carriera. Le Supercar sbloccate possono poi essere messe in bella mostra nel “salotto virtuale” creato dagli sviluppatori per la modalità F1 Life, che di fatto aggiunge un hub social nel quale i giocatori possono personalizzare il proprio avatar, incluso il suo vestiario fuori dalla pista, e l’ambiente di un’ipotetica abitazione, che può essere arredato con alcuni elementi quali divani, lampade, armadi e decorazioni varie. In entrambi i casi, i giocatori possono attingere da un catalogo di parti che include sia elementi generici sia elementi basati su marchi realmente esistenti, da sbloccare completando specifici obiettivo o utilizzando i PitCoin, una particolare valuta ottenibile tramite microtransazioni. Il salotto virtuale della modalità F1 Life è inoltre il luogo ideale dove esporre le Supercar in nostro possesso, collezionare i propri trofei, ammirare i modelli delle monoposto, riguardare i replay delle nostre imprese migliori e accogliere gli avatar degli altri visitatori, che come il nostro potranno andare a visitare le “case virtuali” degli altri piloti.
F1 22 mette inoltre a disposizione un comparto multigiocatore a tutto tondo, che permette di giocare in locale con schermo condiviso o di sfruttare la rete per scendere in pista contro altri giocatori in gare singole, sia amichevoli sia classificate, e negli eventi settimanali. Attualmente il gioco non supporta né il cross-play tra le varie piattaforme né quello tra le varie generazioni della stessa famiglia, ma quest’ultima limitazione è destinata ad essere rimossa nei prossimi mesi attraverso una specifica patch. A completamento dell’offerta della nuova edizione troviamo il “Pass Podio”, un classico pass- stagionale con due percorsi separati, uno completamente gratuito e uno da sbloccare con i PitCoin, che permette di sbloccare ricompense completando attività e sfide specifiche. F1 22 porta con sé però anche un’assenza non trascurabile, ovvero quella della modalità Storia “Breaking Point”. Gli sviluppatori hanno infatti deciso di non riproporre questa modalità nella nuova edizione, che potrebbe però tornare sotto qualche forma in futuro, e di integrare alcune delle sue caratteristiche peculiari, come il sistema di gestione delle rivalità, nella modalità Carriera.
Poche le novità da segnalare anche sotto il profilo tecnico. Il motore grafico alla base di F1 22 è rimasto sostanzialmente invariato, così come le prestazioni sulle piattaforme di riferimento usate durante la prova. Su Xbox Series X il titolo raggiunge i 4K a 60fps in modalità Qualità e i 1440p a 120fps in modalità Performance. Xbox Series S dispone invece di una sola modalità grafica con risoluzione massima di 1080p e frequenza di refresh a 60fps. Xbox Series X supporta inoltre la tecnologia Ray Tracing, ma quest’ultima viene attivata solo quando siamo nello showcase e non in gara. Sul fronte audio, il nuovo capitolo propone una colonna sonora in linea con le altre produzioni di EA affiancata alla completa localizzazione di testi, comunicazioni audio e telecronaca, resa ancora più coinvolgente dalla presenza di Davide Valsecchi insieme a quella ormai consolidata di Carlo Vanzini.
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