Recensione - Giochi Olimpici di TOKYO 2020: Il Videogioco Ufficiale
Il Gioco
Il countdown è quasi giunto alla fine: il 23 luglio il Nuovo Stadio Nazionale di Tokyo sarà testimone dell’inizio della 32esima edizione delle Olimpiadi Moderne, e SEGA, dopo gli ottimi risultati della versione Switch dedicata a Mario e Sonic, prova a bissare il successo sulla console da salotto con il gioco ufficiale della competizione, Giochi Olimpici di TOKYO 2020: Il Videogioco Ufficiale. Come per il titolo dedicato alla console Nintendo, anche in questo caso non siamo alle prese con una simulazione rigorosa ma, piuttosto, una compilation di 18 discipline sportive riprodotte con un gameplay arcade e meccaniche da party game.
MX Video - Giochi Olimpici di TOKYO 2020: Il Videogioco Ufficiale
Per chi, come il sottoscritto, è cresciuto a pane ed International Track ‘n’ Field, con annessa rottura seriale di joystick vari, vedere tutta una serie di eventi inseriti all’interno del titolo SEGA è stato come tornare indietro di almeno un quarto di secolo. In effetti, SEGA non ha lesinato in termini di varietà di gioco inserendo in Giochi Olimpici di TOKYO 2020: Il Videogioco Ufficiale sia sport di squadra (calcio, basket, beach volley, rugby a sette, baseball, tennis doppio e staffetta 4 x 100 metri) che individuali (100 metri piani, 110 metri a ostacoli, salto in lungo, BMX, tennistavolo, 100 metri stile libero, arrampicata sportiva, judo, boxe, 200 metri misti e lancio del martello). Tutte le discipline presentano alcune caratteristiche distintive, soprattutto in termini di meccaniche di gioco (è disponibile anche un breve tutorial per ognuna di esse), sempre rigorosamente improntate ad un puro spirito arcade. Se in alcuni casi diventa imprescindibile l’uso del button mashing, in altri è il giusto tempismo o il mantenimento di un ben definito ritmo a determinare le sorti della prestazione nella disciplina nella quale ci stiamo cimentando. Altrettanto vero, però, che, soprattutto negli sport di squadra, le dinamiche sono quelle tradizionali di ogni disciplina e siamo chiamati a gestire stick direzionali in associazione a tasti di azioni specifiche. Un elemento che caratterizza le diverse discipline di Giochi Olimpici di TOKYO 2020: Il Videogioco Ufficiale è dato dalla possibilità di sbloccare dei bonus, sotto forma di colpi speciali, con i quali l’atleta può compiere azioni stratosferiche, seppur per pochi secondi (ad esempio tiri alla Holly e Benji nel caso del calcio o schiacciate in stile NBA Jam nel basket).
Una volta lanciato il gioco abbiamo, oltre alla possibilità di gestire le principali opzioni di gioco (difficoltà, settaggi delle diverse specialità e così via), quella di cimentarci in un singolo evento oppure nelle Olimpiadi vere e proprie, difendendo la nostra nazione. Indipendentemente da questo, nell'apposita sezione del gioco possiamo scegliere e personalizzare il nostro alter-ego da usare in tutte le competizioni, riprodotto con uno stile colorato che ben si adatta all'approccio arcade del titolo. Tornando alle modalità di gioco, oltre a gare singole e Giochi Olimpici (giocabili partendo dalle fasi di qualificazione) è possibile anche gareggiare online nelle Partite Classificate, che ci permettono di disputare, in orari prefissati, prove contro altri giocatori al fine di creare una classifica mondiale con relativo medagliere per nazione. Tutte le modalità possono essere giocate con sfide in locale per due giocatori oppure online fino ad una massimo di 8 giocatori collegati contemporaneamente. Bella anche l’idea dei tre livelli di difficoltà che, oltre a garantire una sfida continua e costante, spingono a cercare di battere continuamente i propri record.
Andando ad esaminare le diverse discipline, si nota una riduzione degli eventi dedicati al mondo dell’atletica leggera in favore di discipline più nuove. Ad ogni modo gli appassionati delle discipline classiche possono contare sui 100 metri (ottimo per allenarsi con le meccaniche del button mashing), sulla staffetta 4 x 100, sui 110 ostacoli (dove bisogna trovare il ritmo giusto tra tempismo per il salto e sprint per la corsa), il salto in lungo (occhio allo stacco) ed il lancio del martello, dove è fondamentale la coordinazione tra preparazione al lancio e calcolo della corretta angolazione. Continuando a parlare di sport individuali, avrei gradito una maggiore longevità nelle pur divertenti prove dedicate alla BMX ed una profondità di gioco migliore per la boxe. Divertente il judo, dove bisogna picchiare sui tasti per liberarsi dalla morsa dell’avversario, più impegnativi l’arrampicata (dove risulta indispensabile il tempismo nella gestione delle levette analogiche) ed i 100 metri stile libero nei quali la coordinazione nei movimenti risultano elemento fondamentale per ottenere tempi degni di nota. Rimanendo nell’ambito del nuoto, una sfida particolarmente impegnativa è quella offerta dai 200 misti, disciplina in cui la gestione degli stick analogici varia, dinamicamente, in funzione dello stile natatorio. Rimanendo in tema di controlli, si poteva far meglio nel ping-pong (o tennistavolo che si dica), in quanto la scelta dell’obbligatorietà della risposta con lo stick analogico lascia alquanto perplessi.
Molto buona la resa grafica degli eventi accoppiata ad un comparto sonoro di tutto rispetto: il pubblico rumoreggia sempre in modo consono allo sviluppo degli eventi e sottolinea le performance dei vari atleti. Anche le musiche in game non risultano mai fastidiose ma, anzi, sono decisamente gradevoli. Il gioco è infine totalmente localizzato in italiano e questo non può che renderci estremamente felici.
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