Recensione - WWE 2K Battlegrounds
Il Gioco
Quest’anno stiamo tutti vivendo, anche dal punto di vista sportivo, un’annata piuttosto complicata. Nell’ambito degli sport USA, il Wrestling ha sofferto in maniera particolare il contatto “live” con gli spettatori ma, dal punto di vista videoludico, le cose sono andate anche peggio visto il pessimo risultato ottenuto, in termini di vendite e di performance tecnica, di WWE 2K20, il primo titolo della serie non sviluppato da Yuke’s. Forte di questa esperienza, 2K ha deciso di dare al team Visual Concepts più tempo per creare un titolo di wrestling all'altezza delle aspettative, proponendoci nel frattempo un’alternativa che, come vedrete, ha tante frecce al suo arco. Ecco dunque arrivare WWE 2K Battlegrounds di Saber Interactive, un gioco dall’anima profondamente ed uniformemente arcade e caratterizzato da lottatori "deformed", che strizza l’occhio ai giochi di wrestling anni ’80 e ’90 ma che non lesina in termini di giocabilità e, soprattutto, longevità.Non appena avviato il gioco, ci possiamo fare subito subito un’idea delle molte opzioni a nostra disposizione con sette macro-categorie tra le quali scegliere il nostro punto di partenza: Gioca, Superstar, Creazione personaggio, Creazione Battlegrounds, Sfide giornaliere e l’angolo "Benvenuto a WWE 2K Battlegrounds". Possiamo giocare diversi tipi di incontri come match singoli, tag team, tornei personalizzabili, sfide giornaliere da completare e, soprattutto, una ricca modalità campagna che, grazie anche all’ausilio di una storia a fumetti (che vede tra i narratori gente del calibro di Paul Heyman e Steve Austin), si dipana attraverso un’incredibile varietà di ambientazioni e oltre 100 incontri nei quali possiamo impiegare man mano dei nuovi personaggi che ci fanno familiarizzare con le nuove classi di lottatori. Molto interessante anche la modalità King of Battleground, che prevede incontri multiplayer online contro altri tre giocatori nei quali vince chi getta gli avversari al di là delle corde. Altrettanto ben fatti i Tornei, dov'è possibile sfidare giocatori di tutto il mondo in diverse modalità di gioco presenti in Battlegrounds.
MX Video - WWE 2K Battlegrounds
Ma è nel momento in cui decidiamo di scendere sul ring che ci rendiamo conto delle quattro caratteristiche fondamentali del titolo 2K: semplicità, divertimento, sana confusione e un po' di ripetitività. La Campagna prevede incontri di tutti i tipi (tag team, gabbia, gauntlet, 4-way, triple threat e così via) per gli amanti della varietà ma, sebbene all’inizio tutto vi possa sembrare eccessivamente facile, vi posso assicurare che le cose non stanno proprio così. Dopo esserci riscaldati ed aver preso confidenza con il sistema di gioco nella prima ambientazione (un pub dall’ambiente davvero terrificante a New York), la progressione prevede una serie di incontri per i quali è obbligatorio ponderare attentamente le proprie mosse per non rischiare patetici e funesti k.o. Tutti i lottatori vengono suddivisi in categorie in base alle loro attitudini specifiche: high flyer, brawler, power, all-rounder, tecnici. Prima di affrontare un match qualsiasi, i wrestler vanno scelti nell’ambito del nostro roster, tra quelli che saremo riusciti a sbloccare progredendo nella modalità Campagna. Alcuni dei lottatori posseggono delle caratteristiche peculiari, da colpi potenziati ad una certa facilità nelle mosse di schienamento, dal ripristino rapido di una salute ottimale alla capacità di utilizzare delle contromosse particolarmente produttive nel bloccare i potenziamenti avversari.
Man mano che progrediamo nella Campagna sbloccheremo quindi i diversi wrestler, anche se non tutti e non così facilmente; se vogliamo sin da subito i pezzi da novanta, dovremo ricorrere al solito store con un sistema di microtransazioni che prevede la presenza di due tipologie di valuta: Battle Bucks e Golden Bucks. Nel primo caso si tratta di una valuta che può essere accumulata vincendo incontri e raggiungendo gli obiettivi prefissati, nel secondo caso si tratta di valuta acquistabile con moneta reale (ad esempio, comprare 500 gettoni vuol dire investire circa 5 euro). E’ possibile acquistare vestiti, pacchetti di lottatori standard ma anche pacchetti contenenti le grandi stelle del passato con i loro costumi di scena: è il caso, ad esempio, di Andrè The Giant, The Undertaker o The Rock. L’unico vero problema sta nel fatto che se si vuole sbloccare tutto subito, il rischio è quello di dover spendere una discreta quantità di soldi. Anche il comparto sonoro risulta ben fatto, con una tracklist composta principalmente dalle musiche d’entrata dei lottatori e dalla telecronaca, durante i match, del duo composto da Mauro Ranallo e Jerry “The King” Lawler, due dei miglioro esperti in materia.
Il roster dei lottatori è particolarmente ricco ed i futuri DLC (speriamo a costi contenuti) completeranno l’offerta. I comandi di gioco sono particolarmente intuitivi ed il tutorial riesce a farci padroneggiare in maniera piuttosto semplice anche i colpi più impegnativi. Il movimento dei lottatori è affidato allo stick analogico sinistro, mentre i tasti frontali vengono utilizzati per le mosse principali, dando vita a super mosse e combo in combinazione con i tasti dorsali ed i grilletti. Per quanto riguarda la localizzazione, i menu ed i testi in generale sono tradotti in italiano, mentre il parlato rimane esclusivamente in inglese.
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