Recensione - Farming Simulator 19
Il Gioco
Farming Simulator torna su console dopo un anno di pausa che doveva servire anche e soprattutto per rinfrescare le meccaniche di gioco di una serie che stava diventando un po’ troppo monotona. Dopo l’uscita di Farming Simulator 16, il titolo è rimasto in vita grazie alle numerose mod create dalla comunità di utenti e con Farming Simulator 19, Giants Software ha manifestato l’intenzione di mantenere intatto lo spirito del gioco arricchendolo, al contempo, con quanto prodotto dai fan del titolo. E, come leggerete di seguito, il team è riuscito in parte ad imprimere una svolta alla serie.Come noto, Farming Simulator vi mette nei panni di un imprenditore agricolo che, facendo leva sui potenti mezzi della tecnologia moderna, lavora i suoi terreni per poi venderne i prodotti ricavati allo scopo di espandere sempre più la sua attività e acquistare nuovi terreni e veicoli commerciali. Appena lanciato il gioco, troviamo un menu quasi completamente rivisitato che, oltre a mostrarci le canoniche opzioni di gioco, ci permette di scegliere tra due modalità: Carriera e Multiplayer. La prima è sempre stata quella preferita dai giocatori, anche perché il multiplayer online non può offrire un gran livello di sfida in un titolo dalle caratteristiche prettamente manageriali. La Carriera ci offre, a sua volta, tre possibilità per affrontare Farming Simulator 19: Nuovo Agricoltore, Direttore Agricolo e Comincia da Zero. Le differenze tra queste tre opzioni risiedono nel livello di sfida proposto: in Nuovo Agricoltore, modalità pensata per i giocatori meno esperti, potrete iniziare la vostra partita avendo già a disposizione un terreno, una casa, alcuni mezzi da lavoro e un bonus iniziale in soldi. La modalità Direttore Agricolo prevede che il giocatore abbia già un po’ di dimestichezza con i fondamentali di gioco: qui inizierete con fondi più sostanziosi (1,2 milioni di euro, per la precisione), ma sarete costretti ad investirne subito un bel po’ per comprare il terreno ed i mezzi agricoli necessari per lavorarlo. La terza opzione è quella per giocatori duri e puri, in quanto vi troverete nella stessa situazione della seconda modalità ma con un capitale iniziale pari al meno della metà (500.000 euro). Questa è la modalità pensata per gli hardcore gamers in quanto, alle difficoltà iniziali, si somma quella nel vendere le merci a prezzi vantaggiosi, il tutto condito da un estremo grado di realismo (precipitazioni atmosferiche, danni alle colture da parte di parassiti, ecc ecc) e da una certa lentezza nei progressi compiuti.
MX Video - Farming Simulator 19
Una volta decisa la modalità di gioco nell’ambito della Carriera, avrete due possibili mappe per iniziare la vostra avventura “bucolica”: Ravenport e Felsbrunn. La mappa di Ravenport è ambientata in un tipico scenario americano con diverse metrature di terreno: potrete scegliere tra lotti piccoli e lotti più grandi grazie ai quali potete pensare ad un tipo di coltivazione più espansiva e dal grande ritorno economico, magari spaziando da un tipo di coltivazione all’altro.
Felsbrunn vi porta invece in Europa e, in questo caso, gli appezzamenti di terreno sono più simili tra loro e si può pensare di lavorare contemporaneamente su più lotti. Ad ogni modo ciò che non cambia tra i due scenari (in attesa di futuri DLC) è comunque la possibilità di acquistare più di un appezzamento di terreno oppure di avere poco terreno di proprietà e andare a lavorare nei terreni dei nostri vicini per guadagnare denaro da reinvestire in macchine agricole sempre più evolute. Sono davvero tante le cose che possiamo fare, non ultima la possibilità di allevare cavalli per poi cavalcarli.
Per aggiungere un ulteriore tocco di realismo, i programmatori hanno introdotto una migliore gestione delle erbacce che andranno smaltite nella maniera corretta per non incorrere in penalizzazioni; allo stesso tempo, è stata introdotta la possibilità di utilizzare la calce viva che andrà acquistata e distribuita sui nostri appezzamenti in modo congruo. E’ comunque possibile disattivare sia la rimozione delle erbacce, sia l’irrorazione del limo per non rendere eccessivamente lunghi i tempi di lavorazione nei campi. Alcuni compiti possono essere affidati ad altri operai specializzati altrimenti, quando la nostra azienda si ingrandisce a dismisura, diventa impossibile gestire il tutto da soli.
Sempre in modalità Carriera sono state apportate delle evidenti modifiche alla sezione delle missioni allo scopo di facilitare il giocatore nel guadagnare più soldi e far crescere il valore della fattoria. E’ stato aggiunto un apposito menu per i contratti: qui troverete gli obiettivi da raggiungere ed i relativi compensi in denaro sonante (si evita, in questo modo, il problema di recarsi in un determinato punto della mappa per accettare una certa missione). Inoltre non vi è più un limite di tempo prefissato per completare un determinato contratto, anche con i mezzi presi in affitto.
Entriamo ora a gamba tesa sugli altri due parametri di valutazione: grafica e gameplay. Dal punto di vista grafico (ho testato Farming Simulator 19 su Xbox One X) tutto il comparto grafico, a partire dai veicoli (soprattutto i trattori) ha giovato dell’anno di sviluppo permettendoci di godere di viste assolutamente fotorealistiche. Ogni mezzo è rappresentato in maniera estremamente fedele e, una volta saliti a bordo, vi sembrerà di trovarvi davvero su un trattore o altra macchina agricola. L’aspetto grafico dei veicoli può essere utile anche per verificarne lo stato d’uso: basta vedere il deterioramento della verniciatura che è la spia dell’invecchiamento del vostro utensile/macchina. L’intelligenza artificiale degli operai inoltre appare più affidabile rispetto alle precedenti edizioni, e basta posizionarsi all’inizio del campo per assumere l’operaio per poi lasciarlo al suo lavoro mentre ve ne andate a badare ad altro. Anche le animazioni degli animali sono ben fatte, così come i filmati d’intermezzo e la colonna sonora. Il gameplay è sostanzialmente simile a quello delle precedenti edizioni; guidare i diversi mezzi non è mai troppo frustrante e la maggior parte del lavoro viene fatta con i due grilletti posteriori e lo stick analogico di sinistra. Macchine e utensili rispondono sempre in maniera coerente rispetto agli input del giocatore, e ciò aiuta non poco nel maneggiare alla grande quest’aspetto del simulatore.
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