Recensione - Vampyr
di
Mirko Rossi / Thor
P
Il Gioco
Londral, 1918. Mentre la Grande Guerra volge finalmente al termine, le nazioni coinvolte iniziano a fare i conti con le conseguenze del conflitto bellico. I cittadini della capitale britannica, sensibilmente provati dai bombardamenti e dalle difficili condizioni di vita degli ultimi anni, sono infatti costretti a fronteggiare un nuovo pericoloso nemico. L’influenza spagnola, una delle varianti più letali e contagiose del virus H1N1, serpeggia inesorabile per i quartieri ormai disabitati della città mietendo vittime di ogni ceto, sesso, età ed etnia. Nonostante la situazione non sia delle migliori, il dottor Jonathan Reid, ematologo di fama mondiale specializzato in trasfusioni, è felice di tornare finalmente nella sua Londra e di poter riabbracciare la propria famiglia dopo aver prestato servizio come medico militare sul campo di battaglia, ma le cose non vanno come previsto. Il medico viene infatti aggredito subito dopo lo sbarco, e si risveglia in stato confusionale in una delle tante fosse comuni allestite nei vicoli maleodoranti della città. Non sa cosa gli sia successo, ma la risposta, per quanto assurda se vista attraverso gli occhi di un uomo di scienza come lui, non tarda ad arrivare sotto forma di un’inaspettata ed incontrastabile sete di sangue.Una sete che lo spinge ad aggredire mortalmente la prima persona che gli capita a tiro, ovvero sua sorella Mary, accorsa in zona dopo aver appreso dell’assassinio del fratello. Jonathan, in preda alla disperazione per aver visto la sorella spirare tra le sue braccia, inizia a vagare per il quartiere portuale di Southwark sulle tracce del suo aguzzino scoprendo così che la zona, così come tutte le altre della città, è pattugliata da pericolosi tizi armati e che il suo attentato rappresenta solo la proverbiale punta dell’iceberg di un antico conflitto che affonda le proprie radici nella storia dell’umanità. Sarà il dottor Swansea, che gestisce uno degli ultimi ospedali rimasti attivi in città, a fornire a Jonathan maggiori dettagli sulla sua trasformazione in vampiro, offrendogli anche un impiego come medico notturno presso la struttura così che il medico possa proseguire le indagini senza destare sospetti, mettendo allo stesso tempo a disposizione le sue conoscenze per aiutare i pazienti della struttura.
Questa la trama alla base del titolo sviluppato dai francesi di Dontnod Entertainment, che vede il giocatore indagare non solo su quello che è accaduto al protagonista ma anche sull’origine della malattia che sta mettendo letteralmente in ginocchio Londra. La città è infatti teatro di una delle epidemie più gravi della storia oltre che di uno scontro silenzioso tra varie fazioni, due eventi profondamente interconnessi nei quali Jonathan scoprirà ben presto di avere un ruolo tutt’altro che marginale.
MX Video - Vampyr
E’ attorno a queste premesse che si sviluppa il gameplay di Vampyr, un GdR in terza persona a tinte action nel quale i giocatori impersonano, per l’appunto, il dottor Jonathan Reid. Partendo dal suo ufficio situato al primo piano dell’ospedale del quartiere di Pembroke, uno dei 4 presenti nel gioco, egli dovrà far luce su ciò che sta accadendo a Londra esplorando le aree a disposizione, dialogando con i numerosi personaggi che incontrerà e, ovviamente, combattendo. Si tratta di elementi canonici in un titolo di questo genere, ma che gli sviluppatori hanno condito con il proprio inconfondibile tocco.
Partiamo proprio dall’ultimo aspetto citato, il combattimento. Il giocatore, per fronteggiare i nemici umani e le creature sovrannaturali che si muovono per le strade di Londra, può impugnare un’arma principale a scelta tra mazze, asce e simili ed abbinarci eventualmente un’arma secondaria, che può essere un pugnale, un paletto o un’arma da fuoco come un fucile o una pistola. Il gameplay di Vampyr si poggia su un combat system in terza persona immediato fatto di attacchi, parate e schivate basate su tre parametri standard, ovvero salute, resistenza e quantità di sangue accumulato. I primi due non hanno ovviamente bisogno di spiegazioni mentre il terzo permette al dottor Reid di sfruttare alcuni poteri, sia offensivi che difensivi, derivanti dal suo status di “giovane sanguisuga” consumando una parte delle scorte di sangue accumulate, che può poi essere riassorbito azzannando al collo i nemici durante gli scontri dopo averli storditi. A questi si aggiungono poi delle mosse speciali, definite supreme, che sfruttano particolari capacità soprannaturali per causare ingenti danni a nemici. In totale nel gioco sono presenti 4 tipologie di danni differenti (corpo a corpo, a distanza, sangue ed ombra) a cui corrispondono altrettante resistenze da parte dei nemici, che possono essere visualizzate sfruttando i sensi da vampiro di Jonathan e che devono essere tenute sempre in considerazione durante gli scontri.
Come detto anche la narrazione e l’esplorazione rivestono però un ruolo fondamentale nel titolo e soprattutto nello sviluppo della trama principale, che si dipana parallelamente alle numerose quest secondarie, basate quasi sempre sulle vicissitudini di uno o più abitanti della città. In ogni quartiere troviamo infatti un numero variabile di NPC con i quali interagire attraverso dialoghi a scelta multipla, che permettono al giocatore di scoprire progressivamente sempre più dettagli. Dettagli che non sono fini a sé stessi ma che fanno luce sul passato dei cittadini e sui rapporti interpersonali presenti permettendo a Jonathan di tratteggiare un profilo via via sempre più preciso di ciascuno. Chiacchierando con i cittadini si ottengono quindi nuove informazioni sulle missioni e si possono ottenere nuove quest, ma non solo. Jonathan Reid è un vampiro e come tale ha bisogno di nutrirsi, non solo per sopravvivere ma anche e soprattutto per sviluppare le proprie capacità. Se per quanto riguarda il sangue necessario ad utilizzare i suoi poteri è sufficiente approfittare dei malcapitati avversari che ci si pareranno davanti, per poter evolvere le proprie doti da vampiro Jonathan deve spendere punti esperienza, che possono essere ottenuti esplorando e completando quest ma anche “abbracciando” i vari NPC e nutrendosi del loro sangue.
Per farlo dovremo innanzitutto raggiungere un livello di “Fascino” superiore a quello della nostra preda, un parametro che può essere incrementato completando missioni o proprio cibandosi di qualche malcapitato, per poi condurla in un luogo appartato e dare sfogo ai nostri istinti più profondi, ottenendo così quantitativi di esperienza diversi da abitante ad abitante proporzionali al loro status ed alla qualità del loro sangue, dei quali ci potremo accertare proprio scoprendo quanti più dettagli possibili sulle loro vite e basandoci sulle nostre conoscenze mediche. Non dimentichiamoci infatti che Londra versa in condizioni critiche e che i suoi abitanti sono esposti ad un vasto numero di patologie più o meno gravi, che possono però essere curate con i giusti farmaci dopo averli preparati presso uno dei numerosi rifugi sparsi nei quartieri. Tramite un sistema di crafting di stampo classico il protagonista può infatti creare medicinali di varia natura con i quali onorare il giuramento di Ippocrate ogni qualvolta ce ne fosse il bisogno, ma anche sieri per uso personale e miglioramenti per le armi in suo possesso, il tutto partendo dai materiali raccolti durante l’esplorazione o acquistati più o meno legalmente per le strade di Londra.
Non pensate però di poter sfruttare gli abitanti della città come dei pratici “dispenser” di sangue ed esperienza, perché ogni uccisione avrà delle ripercussioni, sia nel breve che nel lungo termine. Uccidere un venditore ci impedirà, per esempio, di tornare da lui per acquistare o rivendere oggetti, ma potrebbe anche causare un aumento sensibile dei prezzi, così come cibarci di qualcuno che si prende cura dei malati aumenterà le probabilità di contagio, oltre che rendere tristi e meno collaborative le persone a lui collegate. Uccidere una personalità di spicco del quartiere potrebbe invece gettare nel panico gli altri abitanti permettendo però al dottor Reid di entrare in possesso di un’arma speciale o di accedere ad aree particolari della città, mentre trascurare i malanni dei sopravvissuti potrebbe causare una vera e propria epidemia nel quartiere, con tutte le problematiche ad essa collegate.
Semplici esempi, utili però per sottolineare come ogni scelta abbia delle conseguenze in Vampyr, che ci verranno ricapitolate a schermo ogni qualvolta decideremo di riposare in uno dei rifugi. I menu di gioco, completamente tradotti in italiano così come ogni altra parte del gioco, permettono poi di visualizzare lo stato di salute di ogni area, di individuare eventuali NPC che necessitano di cure, di tenere traccia degli indizi raccolti e di avere sempre sott’occhio i numerosi legami personali così da poter valutare con attenzione le proprie mosse. Il gioco infatti salva in automatico in occasione di ogni scelta, impedendoci di fatto di tornare indietro per modificare le nostre scelte o le nostre risposte. Un sistema articolato che, oltre ad instradare le vicende verso uno dei 4 finali disponibili, ha effetti tangibili sulla durata dell’avventura, che oscilla tra le 15 e le 30 ore in funzione del numero di quest secondarie che decideremo di affrontare e del nostro approccio alle situazioni.
Riposare permette inoltre di accrescere le abilità di Jonathan potenziando i suoi parametri vitali e le sue abilità, vampiresche e non, tramite un classico skill-tree che include una buona varietà di opzioni con cui personalizzare il proprio alter-ego, diversificate sulla base del danno inferto, del costo in termini di sangue e del tempo di cool-down. Diversamente da quanto accade in altri titoli Jonathan non aumenta però di livello accumulando esperienza, ma spendendola. Ogni upgrade contribuisce in maniera più o meno sensibile alla crescita del personaggio ed in qualunque momento è possibile resettare le statistiche per ridistribuire i punti accumulati senza penalità.
Per dare vita alla Londra di Vampyr Dontnod ha deciso di affidarsi nuovamente al motore grafico Unreal Engine, capace di gestire senza particolari difficoltà l’ambientazione semi open-world del titolo con un discreto livello di dettaglio sia all’interno che per le strade della città. E’ però importante che segnalare che il gioco, in linea con la “natura” del protagonista, si sviluppa quasi interamente di notte. Una caratteristica quasi scontata, ma che è sempre bene segnalare viste le numerose rivisitazioni del concetto di vampiro presenti sul mercato negli ultimi anni.
Commenti
Io sto finendo il quarto capitolo e me ne sono innamorato! Le quest secondarie per me sono una più bella dell'altra, anche il menù di gioco lo trovo perfetto. Complimenti a questa SH, per me voto 9, i difetti tecnici ci sono ma sono praticamente invisibili.. io gioco sulla X
@Dark_Schneider87: non esageriamo dai...il framerate cambia l'esperienza di gioco quando si passa da 30 a 60fps, non quando si passa da 30 instabili a trenta quasi fissi (il gioco sembra avere qualche incertezza anche su One X e Pro). Comunque ribadisco che la mia non è affatto una bocciatura. Semplicemente non mi sembra corretto osannare a priori un titolo perché sviluppato da chi ha creato LiS (che ho amato alla follia) o per una trama che, personalmente, ritengo ben scritta ma non particolarmente originale nello sviluppo. Tutto qui. Ovviamente si tratta di gusti, ma nel testo della recensione credo di aver esposto tutti gli argomenti necessari per potersi fare un'idea del gioco al di là del voto numerico.
@Neural Eh, purtroppo ti stupiresti nel sapere quante persone si facciano fuorviare da un voto, invece di leggere la recensione completa. Non è il mio caso, perchè quando m'interessa un gioco mi documento, e quando esce so giá se lo acquisterò o no, a quel punto leggere le recensioni diventa una sorta di modo per vedere se concordo con i recensori. 7.8 non è un cattivo voto, però io avrei dato qualcosina in più, un 8 pieno almeno, se non altro per la grande anima della sceneggiatura che veramente merita.
@Ensiferum Il gioco ha proprio la trama di bello, tolta quella allora avrebbe dovuto prendere 4? Ahahaha!
@Dark_Schneider è proprio quello che ho detto ;) tu sembri entusiasta della trama, Thor mi è sembrato più cauto, volevo sapere se qualcun altro ha un parere a riguardo
Ma detto francamente, se uno si fa fuorviare da un numero - e soprattutto se pensa che un 7.8 sia negativo - merita di perdersi certi giochi. Se invece uno legge l'articolo, capirà sicuramente che si tratta di un gioco interessante, con alcune meccaniche molto ben ideate e qualche difetto. Poi prenderà una decisione in base a questo, non certo al voto.
Beh, hai detto niente! Il framerate ti cambia completamente l'esperienza di gioco lol! Ad ogni modo, spero che coloro che fossero interessati a provarlo, non gli neghino una possibilità dopo aver visto il voto della recensione, perchè come già detto, anche se con limiti tecnici, il gioco ha piacevolmente sorpreso tutti dal punto di vista narrativo, e per chi ama le storie di vampiri serie e mature (e non vampiri che vanno in giro di giorno con il gel nei capelli a luccicare) è un must.
@Dark_Schneider87: ovviamente non sono due produzioni AAA ma si posizionano comunque su due fasce di prezzo differenti. Vampyr non è poi così distante dai prezzi standard e pertanto questo deve essere considerato quando si analizzano i difetti, così come è stato fatto con SoD2. Leggendo in giro non mi sembra però di poter dire che il titolo gira "molto meglio" sulle versioni potenziate delle console dato che l'unico miglioramente tangibile sembra essere relativo al framerate, più stabile. La grafica rimane la stessa,non c'è ombra di HDR e nemmeno i caricamenti sembrano essere più veloci. E aggiungo anche che, personalmente, ritengo che il gioco vada giudicato in buona parte per quello che offre sulle versioni standard considerando eventuali potenziamenti come un plus, e non viceversa. @Enfiserum: personalmente ho trovato la trama principale godibile e ben scritta ma non particolarmente innovativa. Come ho scritto sono le contraddizioni del protagonista a rendere tutto più interessante ma, se si esclude questo aspetto, non ci sono colpi di scena particolari o intrecci particolarmente elaborati.
Io non mi intendo molto di framerate e cose del genere ma sulla mia x il gioco è godibilissimo,un pò indietro a livello grafico ed ho avuto solo un problema di troppa illuminazione in un combattimento in acqua contro un vampiro(non posso essere più preciso per non fare spoiler).Per quanto riguardo la storia,sono al capitolo 5,il gioco mi ha preso molto e la varietà e la caratterizzazione dei personaggi è notevole
@Spezz I difetti tecnici del titolo, come un framerate ballerino ed altre cose, al netto della grafica, trovano sicuramente una migliore riuscita su One X, altrimenti la dicitura "One X Enhanced" la mettono per i pomodori? Ti faccio un esempio: Il gioco di Berserk sulla PS4 base fa schifo, è talmente scattoso da risultare ingiocabile. Sulla Pro invece è un altro universo, fluido e godibilissimo tecnicamente. Ste console "mid-gen" vuoi o non vuoi esistono, ed è giusto che se ne faccia anche solo una menzione (come tu dici) nelle recensioni. Altrimenti cosa ci stanno a fare? :)
@Enfiserum Ma guarda che io invece ho detto proprio il contrario, e cioè che la trama e la sceneggiatura siano d'altissimo livello, altro che "standard". È proprio per questo che gli si possono perdonare i difetti tecnici.
Mamma mia che pesantezza sti commenti regà... :-\ tra l'altro Dark_schneider dice che su xbox one x avrebbe preso un voto migliore, ma è pura follia immaginarlo (altrimenti fai due voti per le due versioni?), al limite una menzione. Però regà, infiammarsi per ste caXXate, dai :D
Comunque se i limiti ci sono è giusto non dargli votoni come ho visto fare in giro tipo 9 o addirittura 10. Mi ricorda quello che era successo con un altro gioco che aveva preso votoni ovunque e poi si era rivelato essere una mezza cartuccia... l'ombra di m....ordr.
@Thor: figurati. Hai trovaro il lettore rompiballe :D Comunque a me le recensione è piaciuta, e ipotizzo che tra PS4 e Xbox non ci siano troppe differenze. @Dark_Schneider: secondo me è PS4 base, altrimenti l'avrebbero specificato. L'unica cosa che in effetti sto trovando discordante con altre testate, ma anche con altri utenti (ad esempio Dark_Shneider) è proprio sulla trama: dalla rece sembra molto "standard", anche se non ci si è soffermati troppo su questo aspetto e secondo me per questo titolo è abbastanza vitale. Qualcun altro sa darmi qualche parere?
Il paragone con State of Decay era semplicemente un esempio, non voleva essere un paragone tra generi. Quanto più di produzione e distribuzione. E da questo punto di vista, nessuno dei due titoli è un tripla AAA. Ecco da dove nasceva l'accostamento. I problemi tecnici effettivamente ci sono, ma ha una direzione artistica e soprattutto una sceneggiatura talmente bella e d'altissimo livello, che ci si potrebbe anche passare sopra. CONSIDERANDO sempre che non è una produzione tripla AAA. Ed effettivamente mi aggiungo al coro delle persone che chiedono "Se sulla scatola c'è scritto "Xbox One X ottimizzato", qualcosa vorrà pur dire. Magari su One X invece di 7.8, avrebbe potuto prendere qualcosa in più, considerando che la recensione spinge molto sui problemi tenici, e che su One X gira molto meglio. Apprezzo l'onestà intellettuale di dirlo, ma effettivamente siamo su un sito Xbox, e gli utenti vorrebbero sapere come effettivamente rende su una console sulla quale hanno speso 500 euro. Io ce l'ho sulla X, e sono sicuro che rende molto meglio di una PS4 (e magari l'avete anche testato su una PS4 normale, e neanche Pro?) Ad ogni modo, a me sta piacendo moltissimo.
troppa roba, lo prenderò sicuramente ma devo smaltire tutti i giochi che mi ritrovo in arretrato :D
Ps. Fosse anche solo un codice per la versione digitale...co.e da un editore non possedere una copia di un titolo nell'era del digitale? O_o
Apprezzo l'onestà vostra di averlo dichiarato, un po' meno quella dell'editore che promuove la versione della console più venduta pur sapendo che esiste anche chi ha un sito dedicato ad Xbox... per quel che mi riguarda, impossibile che un editore non abbia una copia specifica di in gioco che distribuisce... se cosi é, c'è sicuramente sotto qualcosa. Parere personale
Purtroppo al momento in redazione non mi risulta l'abbia preso ancora nessuno. Non siamo tantissimi e neanche pieni di soldi... purtroppo xD E' per questo che ci appoggiamo ai giochi inviati dagli editori, ed a volte (fortunatamente molto raramente) ci tocca accettare la versione che ci propongono. Apprezzate comunque l'onestà di dichiararlo: avremmo potuto tranquillamente omettere il dettaglio della piattaforma e voi sareste stati contenti e cornuti, come si dice
Onestamente non so perché si sia tirato in ballo SoD2. Si tratta di giochi diversi sotto praticamente tutti i punti di vista, compreso il prezzo (SoD2 costa la metà rispetto a Vampyr). Il fatto è che dal sequel di Undead Labs era giusto aspettarsi una versione più ampia e rifinita delle meccaniche del primo, e così è stato, mentre con Vampyr Dontnod non è riuscita a valorizzare al meglio le sue capacità narrative, specie nelle quest secondarie. Come abbiamo già sottolineato più volte 7.8 non è una stroncatura, bensì un buon voto per un titolo che ha pregi e difetti. Solo che, anche questa volta, ci si sta soffermando troppo sul semplice giudizio numerico senza dare il giusto peso agli aspetti, positivi e negativi, presi in considerazione.