Recensione - Forgotton Anne
di
Mirko Rossi / Thor
P
Il Gioco
Vi siete mai chiesti cosa succede agli oggetti quando ci dimentichiamo di loro, quando li smarriamo o quando, per un motivo o per un altro, non ci sono più utili e li lasciamo da qualche parte lasciando che il loro ricordo, lentamente, svanisca? Immaginiamo per un attimo che tutti questi oggetti, siano essi calzini spaiati, lettere mai spedite o giocattoli vintage, finiscano in un altro mondo e che qui prendano vita grazie ad una misteriosa forza vitale, finendo poi per essere impiegati al meglio in base alle loro caratteristiche. Forgotton Anne, il nuovo titolo sviluppato dal team danese ThroughLine Games e pubblicato da Square Enix Collective, parte proprio da questo presupposto trasportando il giocatore nelle “Terre Dimenticate”, un mondo fantastico nel quale approda tutto ciò che viene dimenticato e nel quale l’unica fonte di energia è la stessa forza che rende vivi gli oggetti, chiamata “anima”.Qui, sotto la guida di un essere umano conosciuto come Maestro Bonku e della sua fidata guardia Anne, tutti gli oggetti obliati possono trovare il loro posto in attesa di fare ritorno nel mondo reale. Una pistola può trovare impiego tra le forze dell’ordine, così come un’elegante lampada può rendersi nuovamente utile come guardiana presso una delle torri di osservazione presenti nel regno. Un’organizzazione ben strutturata insomma, o almeno così sembrerebbe. Infatti, non tutti gli abitanti di questo pittoresco luogo sono convinti della bontà delle intenzioni di Mastro Bonku, tanto che alcuni di loro hanno addirittura dato vita ad una sorta di “resistenza armata”, che culmina con un fragoroso attentato ai danni di una delle infrastrutture fondamentali del regno. L’attacco, oltre a lasciare completamente al buio buona parte delle “Terre Dimenticate”, sveglia di soprassalto la giovane Anne, vera protagonista del titolo. Sarà infatti lei, dall’alto del suo ruolo, a dover indagare sul crimine mettendosi sulle tracce dei ribelli. L’indagine rappresenta però solo l’inizio di un lungo ed emozionante viaggio, che porterà Anne non solo a scoprire cosa si nasconde dietro le apparenze ma anche a riflettere profondamente sulle sue origini e sul suo ruolo nel regno.
MX Video - Forgotton Anne
Sono queste le premesse narrative dalle quali prende il via Forgotton Anne, un’avventura grafica in 2D a sfondo cinematografico che combina tutti gli elementi cardine del genere. Nei panni di Anne il giocatore deve infatti attraversare i quartieri del regno e le strutture che lo compongono superando sezioni platform, dialogando spesso con i pittoreschi abitanti delle Terre Dimenticate e, ovviamente, risolvendo enigmi, il tutto sfruttando un sistema di controllo accessibile che consente alla protagonista di muoversi con una discreta libertà nel mondo bidimensionale creato dagli sviluppatori e di interagire con i vari elementi presenti. A differenziare per quanto possibile il titolo di ThroughLine Games dalla massa ci pensano proprio gli enigmi, quasi tutti basati sull’utilizzo dell’anima. Anne dispone infatti di un guanto speciale, chiamato Arca, nel quale il Maestro Bonku ha inserito un cristallo capace di immagazzinare una piccola quantità di questa particolare forma di energia, che può poi essere utilizzata per attivare i numerosi meccanismi elettrici presenti nelle ambientazioni. L’Arca, quando è carica, permette inoltre ad Anne di manipolare a distanza valvole ed interruttori, così da direzionare al meglio eventuali flussi di energia presenti nelle condutture, o di sfruttare un curioso zainetto alato per spiccare balzi più lunghi o raggiungere sporgenze apparentemente fuori dalla sua portata.
Ciò che rende Forgotton Anne davvero unico è però la possibilità di assorbire l’anima non solo dalle varie apparecchiature presenti o dagli appositi contenitori sparsi per il mondo di gioco, ma anche dagli abitanti delle Terre Dimenticate, causandone inevitabilmente la dipartita. Può infatti capitare di trovarsi di fronte ad un presunto ribelle e di dover decidere della sua sorte dopo aver condotto un classico interrogatorio, di dover dirimere una questione etica schierandosi a favore di una delle due fazioni o di poter risolvere rapidamente un indovinello “sacrificando” uno dei tanti oggetti animati che Anne incontra nel corso dell’avventura. Questo aspetto, unito ad una trama che mette spesso il giocatore di fronte a scelte difficili e che hanno conseguenze tangibili sul corso degli eventi, ha permesso agli sviluppatori non solo di orchestrare sequenze particolarmente intense ma anche di inserire nel gioco numerosi bivi e varianti per quasi tutte le situazioni, che garantiscono al titolo una buona profondità ed una discreta rigiocabilità. Per portare a termine la trama principale la prima volta si impiegano infatti circa 6/7h ma per poter esplorare a fondo tutte le ambientazioni, raccogliere tutti i collezionabili presenti ed accedere a tutte le possibili variabili previste dagli sviluppatori (compresi i due finali) ce ne possono volere quasi il doppio, nonostante il titolo al termine della prima run metta a disposizione del giocatore uno strumento che permette di spostarsi rapidamente da un punto all’altro della storia.
A rendere ancora più singolare Forgotton Anne ci pensa infine il comparto grafico, interamente disegnato a mano e che alterna senza soluzione di continuità sezioni di gioco e sequenze animate di grande qualità. Lo stile alla base del titolo di ThroughLine Games richiama infatti quello degli anime giapponesi degli anni 80, con ripercussioni evidenti su tutti gli elementi di gioco. La software house danese, come molte altre, ha deciso di affidarsi al motore grafico Unity, che gestisce senza particolari difficoltà sia le ambientazioni all’aperto che quelle al chiuso. A completare l’offerta ci pensano la colonna sonora originale, che include una selezione di brani eseguiti dall’Orchestra Filarmonica di Copenaghen, e la presenza di numerose linee di dialogo recitate. A questo proposito vale la pena di sottolineare che Forgotton Anne non è purtroppo localizzato in lingua italiana, nemmeno per quanto riguarda le parti scritte.
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