Recensione - Sea of Thieves
di
Mirko Rossi / Thor
P
Il Gioco
Sea of Thieves, per stessa definizione di Rare, è un'avventura piratesca giocabile in un mondo condiviso, ma si tratta di una descrizione estremamente riduttiva. Volendo essere davvero precisi bisognerebbe dire che il nuovo gioco della storica software house è un titolo multigiocatore in prima persona ambientato in un immaginario paradiso caraibico popolato da altri aspiranti pirati, giocabile esclusivamente online da soli o con altri 3 compagni. Ma, in parole povere, questo cosa significa? Significa che l’ultima fatica della casa di sviluppo inglese mette i giocatori al centro di un mondo persistente nel quale possono essere presenti anche altri utenti, ognuno dei quali vive le proprie avventure ma sempre all’interno di un universo condiviso nel quale i confini della cooperazione e del PVP non sono mai così definiti. Se siete confusi, vi capisco. Sea of Thieves non può infatti essere inquadrato con precisione in un genere, e qualunque descrizione scritta, anche la più dettagliata, rischia di non rendere a dovere l’idea. L’unico modo per capire davvero di cosa tratta il gioco è abbandonare ogni preconcetto e andare “fisicamente” per mare. Per farlo il giocatore, come in molti altri titoli simili, deve innanzitutto creare il proprio alter-ego, ma non tramite un comune editor fatto di menu più o meno strutturati. Al primo avvio veniamo infatti messi di fronte ad un carosello di personaggi generati in modo casuale dal sistema, tra i quali possiamo selezionare quello che più gli aggrada. Se nessuno di quelli proposti è di nostro gradimento, non dobbiamo fare altro che “girare” la ruota e chiedere al gioco di generare dei nuovi modelli, avendo magari l’accortezza di marchiare come preferiti quelli dubbi, così da portarli con noi nei vari tentativi.Una volta individuato il nostro pirata è finalmente possibile accedere al gioco, ma solo dopo aver assistito ad un breve filmato introduttivo che ci ricorda il nostro “ruolo” nel mondo di Sea of Thieves. Siamo dei pirati, e come tali viviamo solo per uno scopo: esserlo. Nel gioco di Rare non troviamo quindi nessuna trama, nessuna missione principale e nemmeno degli incarichi secondari. I pirati non ne hanno bisogno. Loro inseguono l’avventura, le ricchezze e la fama. Solo quelle. I più ambiziosi, quelli che vogliono scolpire il loro nome nella leggenda, possono decidere di giocare a dadi con il destino mettendosi sulle tracce della fortuna di Atena, il tutto all’interno di una mappa di gioco liberamente esplorabile disseminata di isole di varie dimensioni, abitate per lo più da pericolosi scheletri ed avamposti nei quali trovare ristoro ed incontrare alcuni personaggi del gioco. Con chi e in che modo affrontare questo cammino sta solo a noi deciderlo, istante per istante.
La prima scelta, quella legata alla ciurma, deve necessariamente essere effettuata ogni qualvolta si avvia una nuova partita e ha una diretta conseguenza sulla tipologia di imbarcazione messa a disposizione nella sessione di gioco. Scegliendo di iniziare da soli o in un gruppo composto da 2 pirati è possibile utilizzare la Sloop, una piccola imbarcazione ad un solo albero, mentre aumentando il numero di membri della ciurma a 3 o 4, si ottiene un classico Galeone a tre vele. Una volta radunata la ciurma si può finalmente accedere al mondo di gioco vero e proprio e decidere come vivere la propria avventura piratesca, in totale libertà. Sea of Thieves è infatti un titolo open world nel senso più letterale del termine. Ad ogni avvio il giocatore e la sua eventuale ciurma si ritrovano su una delle numerose isole presenti nel gioco, generalmente un avamposto, e da qui prende il via il loro viaggio. Un viaggio che, come già detto, esula da qualunque tipo di binario o imposizione di design. In Sea of Thieves possiamo decidere di oziare tutto il giorno sulla spiaggia ingurgitando grog e suonando insieme alla nostra allegra brigata, possiamo salpare per mettere a ferro e fuoco l’intera area nel tentativo di saccheggiare più navi possibili, possiamo navigare senza meta alla ricerca di tesori o, perché no, decidere di collaborare con una delle 3 Compagnie Commerciali presenti nel mondo di gioco accettando gli incarichi assegnati, previo pagamento di una piccola somma di denaro, dai rappresentanti presenti in ogni avamposto.
MX Video - Sea of Thieves
La prima Compagnia, quella dei Cercatori d’Oro, chiede ai giocatori di esplorare le tre regioni presenti nel gioco in cerca di forzieri nascosti di varia natura, mentre la seconda, conosciuta come l’Ordine delle Anime, ci mette sulle tracce degli scheletri di leggendari pirati e dei loro preziosi teschi. L’Alleanza del Mercante, infine, sprona i giocatori a viaggiare per il mondo con l’intento di recuperare animali rari e merce di varia natura, che andrà riconsegnata entro un tempo limite in uno specifico avamposto. Allo stato attuale Sea of Thieves include una discreta varietà di forzieri differenti, tra cui due “maledetti” capaci di mettere in crisi anche i pirati più esperti, diverse tipologie di scheletri, ognuna dotata di punti di forza e debolezze, una gamma di reliquie più o meno preziose ed una selezione di casse ricolme di materie prime perfettamente il linea con l’ambientazione del titolo come tè, sete e zucchero. Tra le risorse di tipo animale troviamo invece galline, maiali e serpenti, disponibili in un vasto assortimento cromatico e dotati di qualità che possiamo definire peculiari. I maiali devono essere nutriti con regolarità dopo la cattura, i serpenti non perdono occasione per avvelenare chiunque commetta l’errore di passargli a tiro senza suonare della buona musica, e le galline non smettono mai di fare rumore rendendo il vascello individuabile da chiunque sia nei paraggi.
A differenza di altri titoli, l’accettazione di un Viaggio (così vengono definite queste missioni nel gioco) non coincide però con l’inizio dello stesso. Per avviarlo è necessario posizionare la pergamena in nostro possesso sul tavolo del capitano a bordo della nostra nave e sottoporla al voto dell’intera ciurma. Una volta raggiunta la maggioranza, tutti i partecipanti ricevono le indicazioni per portare a termine l’incarico sotto forma di un numero variabile di mappe, indovinelli, taglie o "liste della spesa" con animali e risorse da raccogliere. Ai giocatori, a questo punto, non resta che individuare sulla mappa dei mari presente a bordo della nave il loro primo obiettivo e salpare in cerca di ricchezze e fortuna. Ma non fate l’errore di pensare che in Sea of Thieves basti trovare un tesoro o sconfiggere lo spirito di un capitano per ottenere una ricompensa. Bisogna anche riportarli ad uno dei diversi avamposti presenti e consegnarli alle relative Compagnie, così da ottenere oro e reputazione per avanzare di grado in ognuna delle organizzazioni. E niente paura: non serve azzuffarsi per decidere chi consegna un tesoro. Tutti i membri di una ciurma ricevono infatti la stessa ricompensa e reputazione. Salendo di livello si possono sbloccare nuovi gradi, così da garantirsi l’accesso ad incarichi via via sempre più complessi e remunerativi in ciascuna delle compagnie. Ma le cose non sempre filano così lisce.
Come già detto avviando una partita di Sea of Thieves si entra in un universo popolato anche da altri giocatori, ognuno dei quali vive le proprie avventure ma sempre all’interno di un mondo condiviso. Questo significa che nel corso di ogni sessione può sempre capitare di incontrare altri pirati in carne ed ossa, ed è qui che entra davvero in gioco l’ambiziosa struttura messa in piedi da Rare. I tesori e le risorse, una volta raccolti, non diventano di proprietà del giocatore e tantomeno spariscono in un ipotetico inventario. Sono degli elementi di gioco tangibili, che devono essere trasportati da una parte all’altra, che continuano a galleggiare se la nave che li trasporta affonda e che possono ovviamente essere rubati visto che le eventuali ricompense vengono elargite alla ciurma che consegna effettivamente gli oggetti, al di là di eventuali incarichi attivi. Come se non bastasse, Rare ha deciso di non inserire limitazioni o aree sicure, così da non condizionare in nessun modo l’esperienza di gioco. Può capitare quindi di imbattersi in ciurme amichevoli con le quali collaborare, di scambiare quattro chiacchiere sfruttando la chat di prossimità presente nel gioco o di incrociare equipaggi avidi che non esiteranno ad attaccarci per trafugare le ricchezze accumulate con fatica nella stiva della nave. O, perché no, potremmo essere noi i pirati assetati di sangue e ricchezze che solcano i mari in cerca di navi da mandare a picco a suon di cannoni o che tendono imboscate alle altre ciurme, per avidità o semplice spirito di competizione. Sea of Thieves è un gioco di pirati e l’etica, si sa, non rientra nelle caratteristiche peculiari della categoria. Allo stesso tempo il gioco include inoltre una serie di attività collaterali, come la possibilità di suonare insieme ad altri giocatori o bere grog fino a non riuscire più ad andare dritti, pensate principalmente per favorire l’interazione pacifica tra i giocatori insieme ad un interessante sistema di comunicazione non verbale, attivabile attraverso la croce direzionale e perfettamente contestualizzato all’oggetto in uso, che consente di comunicare facilmente con chi ci sta di fronte anche se non si dispone di un microfono o si parlano lingue diverse.
Ad aggiungere ulteriore dinamicità al gioco ci pensano poi una serie di eventi casuali come la possibilità di raccogliere nuovi incarichi trovando messaggi in bottiglia o leggendo specifici libri, di incappare in relitti sommersi esplorabili avventurandosi sotto la superficie dell’acqua, o di imbattersi nei giganteschi tentacoli del Kraken, che non esiterà ad attaccare le imbarcazioni o a scagliare il più lontano possibile qualunque essere umano gli capiti a tiro. A completare l’offerta troviamo poi gli assalti ai fortini controllati dagli scheletri, degli eventi globali pensati specificamente per essere affrontati da più ciurme e ai quali possono prendere parte tutti i giocatori presenti sullo stesso server, che vengono “attirati” in zona dalla comparsa di una minacciosa nuvola a forma di teschio visibile ad occhio nudo anche a grande distanza. Durante un assalto ad un fortino i giocatori sono chiamati ad abbattere una decina di ondate di scheletri via via sempre più pericolose prima di affrontare un coriaceo capitano che, una volta sconfitto, lascerà sul terreno la chiave per accedere ai preziosi tesori custoditi nel cuore dell’insediamento.
A fare da “collante” tra tutte queste attività ci pensano le fasi di navigazione, che in Sea of Thieves rivestono un ruolo a dir poco fondamentale. Nel gioco non è infatti presente nessun tipo di viaggio rapido, e l’unico modo per spostarsi da una parte all’altra della mappa, come prevedibile, è quello di salire a bordo della propria nave, spiegare le vele, issare l’ancora e mettersi al timone per affrontare le onde. Tutte queste azioni devono essere compiute in prima persona e, per quanto possibile, in modo coordinato dai membri delle equipaggio che le ripeteranno costantemente nel corso dell’avventura per adattarsi dinamicamente alle situazioni. In Sea of Thieves le navi non sono però dei semplici mezzi di trasporto o da battaglia. Rappresentano la “base galleggiante” di ogni equipaggio, dove è necessario nascondere i tesori raccolti prima di tornare ad un avamposto e dove è possibile accumulare tre tipologie di risorse trovate durante l’esplorazione, ovvero palle di cannone, assi di legno e banane.
Le prime non credo abbiano bisogno di presentazioni, mentre le assi di legno servono per riparare lo scafo della nave al fine di evitare di diventare mangime per gli squali dopo essere stati colpiti dal nemico o dopo aver urtato uno scoglio in seguito ad una manovra azzardata. Le banane invece possono essere consumate, rigorosamente senza togliere la buccia, per recuperare le energie e rimandare, per quanto possibile, la dipartita del proprio pirata. Nel caso questo dovesse accadere, comunque, non avete comunque motivo di preoccuparvi se non per l’eventuale bottino lasciato incustodito. Il vostro alter-ego infatti rinascerà poco dopo sulla propria nave o in un avamposto se questa sarà affondata, dopo una breve permanenza sul Traghetto dei Dannati. Nel caso dovessimo invece allontanarci troppo dalla nostra barca o qualora questa finisse a far compagnia ai pesci sul fondo del mare, il gioco invierà in nostro soccorso una sirena attraverso cui potremo facilmente tornare a bordo della nostra nave o riceverne una di nuova di zecca.
Pad alla mano Sea of Thieves mette subito in chiaro la sua natura ibrida miscelando senza troppa difficoltà gli elementi derivati dal genere FPS con una gestione dell’inventario tanto semplice quanto intuitiva, che gli sviluppatori di Rare hanno deciso di affidare ai due tasti dorsali. Premendo LB si accede infatti alla ruota degli oggetti, tramite cui è possibile passare in rassegna tutte le attrezzature a disposizione. Oltre alle tre risorse di cui ho parlato poco sopra, ogni pirata che si rispetti non può infatti rinunciare ad un utile cannocchiale, ad una bussola, fondamentale per orientarsi sia in mare che sulla terraferma vista l’assenza di una mappa richiamabile dal menu di gioco, ad una lanterna, ad un pratico secchio, ad un orologio, ad un boccale e ad un paio di strumenti musicali. Molti di questi oggetti hanno utilizzi alternativi o modalità di condivisione delle informazioni. Le lanterne, per esempio, possono essere utilizzate per illuminare la via, ma anche per indebolire alcune tipologie di nemici o risolvere alcuni indovinelli, mentre il secchio può essere utilizzato non solo per svuotare la stiva della nave dall’acqua accumulata ma anche per lanciare liquidi verso compagni ed avversari. Bussola ed orologio, una volta impugnate, possono invece essere consultate o, in alternativa, mostrate a chi ci sta vicino, nel caso fosse necessario. Premendo RB si attiva infine un’altra ruota che raccoglie eventuali mappe o incarichi attivi e che possono essere impugnati alla stregua degli altri oggetti presenti nell’inventario. Premendo il tasto Y si passano invece in rassegna le 2 armi presenti nell’inventario, che possono essere selezionate tra le 4 attualmente disponibili nel gioco interagendo con un apposito baule presente negli avamposti o sulla nostra imbarcazione. Oltre ad un’immancabile spada, in Sea of Thieves troviamo tre armi da fuoco, ovvero una pistola, un archibugio ed un moschetto, che si differenziano per capacità offensiva e rateo di fuoco.
Questi strumenti offensivi vengono consegnati al giocatore sin dal primo istante e rimangono tali per tutta la durata dell’avventura, così come tutti gli altri oggetti presenti nell’inventario. Per una precisa scelta degli sviluppatori in Sea of Thieves non sono infatti presenti sistemi di progressione dell’inventario o del personaggio, ma solo modifiche di carattere estetico. Recandosi dai vari venditori presenti negli avamposti è possibile acquistare modelli di armi differenti, oggetti più curati, nuovi capi di abbigliamento e personalizzazioni per la propria imbarcazione, ma la loro funzione è puramente estetica. Come diretta conseguenza di questo, il titolo di Rare non prevede lo sviluppo del personaggio tramite statistiche, punti abilità o power-up ma consente semplicemente di acquistare alcune modifiche estetiche per il proprio alter-ego, così da poterlo adattare meglio alle nostre preferenze. Salendo di grado nelle varie compagnie è però possibile sbloccare nuovi oggetti o titoli, utili per mostrare al mondo il nostro grado di esperienza. Raggiungendo il livello 50 in tutti e tre i “business” si accede infine al grado di “pirata leggendario”. Ottenendo questo status il giocatore si garantirà l’accesso ad una serie di contenuti aggiuntivi come dei nuovi Viaggi legati alla misteriosa Fortuna di Atena, un rifugio popolato dai fantasmi dei pirati ed una serie di personalizzazioni aggiuntive. Raggiungere questo status è però tutt'altro che impresa semplice, visto che scalare i livelli di ogni compagnia è un'impresa molto lunga e, nel momento in cui scrivo ci è riuscito un solo giocatore, uno streamer su Twitch.
Dal punto di vista tecnico Sea of Thieves sfrutta le potenzialità dell’Unreal Engine per raggiungere i 1080p su Xbox One e One S ed il 4k nativo su One X, sempre a 30fps e con pieno supporto alla tecnologia HDR (dove disponibile). Il motore di gioco gestisce inoltre senza difficoltà l’alternanza giorno-notte ed un sistema meteo dinamico completo di altissima qualità. Ottimo anche il comparto audio, che riesce ad avvolgere il giocatore in ogni situazione e ad accompagnare i momenti più importanti con una colonna sonora discreta ma di ottima fattura. Vale comunque la pena di sottolineare che Sea of Thieves include pochissimi dialoghi, non doppiati nella nostra lingua a differenza delle parti scritte, che sono completamente localizzate.
Concludo con una doverosa parentesi legata al matchmaking (che supporta il cross-play con la versione Windows 10) e alla stabilità generale del sistema. Durante le mie molte sessioni sono incappato in un'unica disconnessione e non ho mai riscontrato particolari difficoltà, ma è comunque giusto segnalare che nei primi giorni dopo il lancio ci sono stati alcuni problemi (lag, bug di varia natura ed errori in fase di log-in), causati principalmente dal sovraffollamento dei server e che sono stati in buona parte i risolti grazie ad alcuni tempestivi interventi di manutenzione straordinaria, ai quali ha fatto seguito la prima patch ufficiale.
Commenti
La fretta è cattiva consigliera. Un altro problema è che molti recensori si dimenticano che il fattore più importante in sede di giudizio, per non dire decisivo, dovrebbe essere la qualità e l'intensità dell'esperienza di gioco. In questo, SoT, probabilmente non ha eguali. Almeno per quanto mi riguarda. Molti critici più o meno faziosi prospettano uno spopolamento dei server in tempi brevi. Ci sperano finanche. Per me non andrà così, perché SoT è genuinamente divertente ed è unico nel suo genere. Non è per masochismo o per un prtotratto abbaglio di massa che molti continuano imperterriti a salpare, trascurando così altri titoli. Mi spingo a dire che SoT rientra nel novero di quei giochi che fanno scuola. Giochi spartiacque. Per questo sono convinto che in futuro vedremo altri titoli creati sulla sua falsariga. Un po' come è stato per Halo quando uscì Halo CE, o come per Gears of War.
Concordo con te. Il problema è che spesso i recensori lavorano di fretta e non nelle condizioni ideali (in questo caso, molti hanno probabilmente giocato da soli). C'è gente che ha recensito il gioco due giorni dopo il lancio, una roba inaudita. Io ancora oggi mi ritrovo con gli amici a raccontarci le avventure che abbiamo avuto nel gioco, alla faccia dei pochi contenuti
Da quando è uscito non gioco ad altro. Per me, al momento, è GOTY. Voto personale: 10. Secondo me hanno sbagliato tutti i siti a dargli i voti che gli hanno dato. Non esiste. Al netto della carenza di contenuti, questo titolo mi diverte come non mi accadeva da molti anni a questa parte. E per me il divertimento è l'unico metro di giudizio. E Sea of Thieves mi diverte più di qualunque altro titolo che ha preso voti ben più alti.
Finisco altri giochi e proverò questo Sea of Thieves più avanti. Lo avevo provato qualche gg fa e l'avevo mollato al tutorial, ma questa appassionata e bellissima recensione mi ha fatto venire la voglia di riprenderlo!
Ragazzi, leggetevi la recensione che è più che esaustiva! del voto fregatevene, non è poi così importante
@Jejefox no, in realtà le recensioni hanno sia una parte oggettiva, ossia la descrizione delle funzioni del gioco (ad esempio non puoi dire che SoT è un TPS, visto che è tutto in prima persona: è oggettivo), che una parte molto soggettiva che è invece la valutazione dei vari pro/contro ed il voto finale. Questo perché quello che per un recensore è un pregio, per altri potrebbe essere invece un demerito. Oppure magari per un recensore conta più un certo aspetto rispetto ad un altro, e tutto questo influisce nella valutazione del titolo. In conclusione, tutto quello che nelle nostre recensioni leggi nella sezione "IL GIOCO" è oggettivo. Tutto quello che trovi dopo, ossia AMORE/ODIO e conclusione+voto, è soggettivo.
Ovviamente parlo in generale e non sto criticando nessuno in particolare
Bella recensione...volevo dire che non trovo corretto dire che il voto è un qualcosa di soggettivo come ho letto qua e la nei commenti...si rispecchia la recensione ( o almeno dovrebbe farlo ) ma la recensione in se non dovrebbe essere oggettiva quanto più e possibile? Per cui se i voti variano dal 7 all'8 un motivo ci sta ( dico tra le varie recensioni ). Detto questo credo che il gioco abbia un potenziale inespresso ( concordo quindi con il finale ) e se il voto non è sopra il 9 significa che ci sono parecchi difetti/mancanze/scelte errate che avrebbero cambiato totalmente il risultato finale del paccozzo ( in più ci metto il prezzo troppo alto ). Bisognerebbe essere critici allo stesso modo su tutti i giochi, e questo lo vedo raramente purtroppo
Trovo il voto assolutamente equilibrato, personalmente avrei dato anche un 8,5, quello che c'è adesso giocato a fondo basta e avanza per parecchi mesi di scorribande.
Ben detto Neural!! Auguri a tutti
@Mikste83 Ma che c'entra? il mio commento era ovviamente relativo alla tua frase "Arriverà un giorno dove l'hype non fregherà più nessuno, poi voglio vedere gli incassi". Ho presunto che, con questa frase, stavi accusando chi ha apprezzato il gioco di essere finito vittima dell'hype, e quindi ho semplicemente detto che dovresti imparare a rispettare i gusti altrui anche quando diversi dai tuoi. Se invece intendevi dire che tu stesso sei finito vittima dell'hype acquistando il gioco, mi dispiace ma se hai seguito le news sul gioco avresti dovuto sapere cosa aspettarti, le feature del titolo erano ben chiare prima del lancio. Molta gente era hypata per il gioco proprio perché aveva quelle feature, ed ora non sono affatto delusi, anzi ci si stanno divertendo alla grande.
Bella Recensione...i pro ci sono lo sto giocando parecchio...avvincente negli inseguimenti e negli scontri con altri pirati...può migliorare sicuramente e le basi ci sono...Rare inoltre poco ma sicuro ascolterà i nostri feedback e se vorrà mantenere l'utenza che fin ora c'è e usa il Gamepass dovrà aggiungere contenuti riguardanti le attività delle compagnie e nuovi nemici per far si che rimangano...quelli che hanno il titolo a costo pieno dovranno si accettare quello che offre adesso il gioco, ma pretendere molto di più..voto giusto secondo me 7! Dare un 6 / 6.5 mi sembra poco non per quantità di contenuti ma per la qualità tecnica che Rare ha messo in opera...Brindisi a voi tutti pirati...
@Thor il titolo non è assolutamente da buttare, la base cè, dobbiamo metterci un pò (IL) di contenuto, secondo me. Da qui il mio esempio del pan di spagna e della farcitura ;)
@Neural "Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore." Questo paragrafo è stato buttato li tanto per? Non mi sembra di aver detto "a me fa schifo lo deve far pure a voi". Questo lo hai capito te. Se qualcuno si diverte con SoT son contento per lui, magari riuscissi a farmelo piacere... dopo aver gettato 70€, mi volevo divertire pure io
Sui contenuti si può sicuramente discutere ed anch'io concordo sul fatto che, per far funzionare questa formula, devono offrire ai giocatori cose sempre nuove da fare nel corso del tempo. Ma è progettato proprio così, quindi sarebbe strano se non lo facessero. Però, detto questo, io lo sto giocando dal lancio e non mi sono mai annoiato né ho mai fatto una partita uguale all'altra, quindi al momento la ripetitività ancora non la sento.
Si ma Neural, a questo punto devi offrire qualcosa di più completo come prodotto finale... come ho scritto mi sarebbe piaciuto un lato evolutivo ma la strada presa da Rare mi sta comunque più che bene... anzi... mi starebbe bene se ci fosse stato molto più contenuto...qui non si parla che manca qualcosina, ma manca proprio quasi tutto... l'unica spiegazione è che si sono fatti spingere per fare uscire il gioco quando ancora non era pronto...purtroppo i punti negativi del gioco sono dei punti fondamentali ma almeno che possono essere riparati...ora sta a Rare di svegliarsi e lavorare per riempire il mondo che hanno creato
@Mikste83 invece io temo purtroppo che non arriverà mai il giorno in cui gente come te capirà che al mondo non siamo tutti uguali, che abbiamo gusti ed esigenze diverse e che qualcosa che non piace ad alcuni può tranquillamente piacere ad altri.
@aheadrex guarda, nel mio caso non è assolutamente una presa in giro. Io ho mollato da più di un decennio i giochi multiplayer proprio perché, non potendoci dedicare molto tempo, finisco inevitabilmente per non divertirmi rispetto a gente che ci gioca in continuazione dedicandosi magari ad un unico titolo. SoT è il primo gioco di questo tipo che la sera avvio senza preoccuparmi del fatto che i miei amici (mio figlio compreso, che ormai gioca 10 volte quanto faccio io) siano ormai troppo più avanti di me o che potrei incontrare gente overpowered. Mi diverto, mi rilasso e passo una serata piacevole con gli amici. Questo è il tipo di esperienza per cui è stato progettato SoT, e raggiungere questo obiettivo nel panorama videoludico attuale, dove per tutti conta misurare più la propria bravura che divertirsi semplicemente, non è assolutamente una presa in giro.
@Mikste83: Non si tratta di hype. Si tratta semplicemente di valutare un gioco anche in un'ottica diversa da quella alla quale ci siamo abituati negli ultimi anni. Tutto qui. L'assenza di progressione e di ricompense da sfoggiare con gli amici non è per forza un difetto, anzi. Dovrebbe permettere di godere del titolo senza particolari ansie da prestazione. E' una cosa che può non piacere, lo capisco, ma non vuol dire che il titolo sia da buttare.
Io sono il primo a dire che mi sarebbe piaciuto più un gioco basato rpg con un evoluzione del personnaggio ma questa storia che sento dire e ridire che il gioco è fatto per chi non può spenderci tempo e che ognugno può andare al suo ritmo mi sembra più una presa in giro per nascondere il fatto che cosi comé il gioco è da 6 a 6.5 su 10. Cioé a me sta benissimo che non esista un evoluzione qualsiasi che sia sul personnaggio o della barca o delle armi etc. Ma allora già che devi sceglieri dei personnagi predisposti si parte male ... ci doveva essere un livello di creazione dal personnaggio fino ai minimi dettagli della barca maggiore con ogetti legendari che puoi trovare solamente negli chest che questi possono essere aperti con chiavi legendarie etc. Ora vai in giro a cercare bauli etc. E non vale manco la pena di fare le promozioni perché tanto con le missioni di livello basso hai le stesse ricompense... no raga io adoro questo gioco ma provarlo a difenderlo va oltre di me perché mi fà incavolare sul fatto che potevano fare molto di più... se il gioco non era pronto allora non dovevano farlo uscire...cosi si sono auto suicidati e si sono meritati le critiche nelle varie recensioni
Per me sarebbe un 6.5, la base cè, manca tutto il resto. E' come trovarsi una torta che è solo pan di spagna, niente crema, glassa, zucchero a velo e chi più ne ha più ne metta. Persino arrivare ad essere il fenomeno leggendario non ripaga, dopo che lo diventi? Tutto uguale a prima, ma almeno hai sbloccato la bat caverna. Arriverà un giorno dove l'hype non fregherà più nessuno, poi voglio vedere gli incassi