Recensione - Farming Simulator 17: Platinum Edition
Il Gioco
Come immaginerete, passare ore e ore con il pad in mano a gestire campi, trattori e fattorie può sembrare quantomeno inusuale se non del tutto insensato, quindi dove sta la soddisfazione nel giocare ad un titolo come Farming Simulator? Il titolo di Giants Software cerca di risolvere questo dilemma con il senso di soddisfazione ed appagamento che verrà poi al momento di raccogliere i frutti del nostro duro lavoro di contadini, e lo fa proponendoci una delle simulazioni più interessanti e solide tra quelle disponibili sul mercato, migliorata ora in questo Farming Simulator 17: Platinum Edition con l'aggiunta di numerosi contenuti, dalle macchine agricole sempre più potenti e tecnologiche all'introduzione di nuovi tipi di raccolto, nuovi animali da allevare ed una nuova fattoria ambientata in Sud America.Partiamo però dalle caratteristiche del gioco base, che potreste non aver giocato prima di questa Platinum Edition: uscito a fine 2016, il gioco non rappresenta una completa rivoluzione rispetto all'edizione precedente, ma i miglioramenti sono stati tali e tanti che, pur avendo tra le mani un prodotto dall’aspetto e dall’impostazione familiare, siamo in presenza di un qualcosa di davvero diverso. Appena avviato il gioco ci troviamo di fronte ad una schermata con il nostro campo brullo ed incolto, con l’aratro pronto per la prima semina, ed è quindi ora di rimboccarsi le maniche. Le attività da portare a termine sono tantissime e richiedono tutte l’impiego di veicoli, rimorchi, attrezzature specifiche, aratri e trattori, il tutto utile a conferire un grande senso di profondità al titolo.
MX Video - Farming Simulator 17: Platinum Edition
Gli attrezzi ed i veicoli raggiungono in questa edizione del gioco il numero di circa 250 distribuiti tra circa 70 produttori, e richiedono comunque un po' di pratica per essere padroneggiati. La varietà di macchine ed attrezzi è davvero vasta, e si va da trattori molto piccoli e maneggevoli (anche se poco utili negli spazi ampi) fino ad arrivare ai cingolati o trattori a ruote doppie per le distese più ampie. Allo stesso tempo, considerate le nostre esigenze di trasporto delle materie prime prodotte, vi è anche ampia disponibilità di furgoni, furgoncini e camion con e senza rimorchio, fino ad arrivare al top rappresentato da treni in grado di trasportare grandi quantità di legname e bestiame. A questo punto però la domanda sorge spontanea: come fare a dotarsi di tanta tecnologia agricola? Ovviamente si tratta di macchinari molto costosi ed è impossibile permetterseli tutti, soprattutto se agli inizi: il gioco introduce quindi la possibilità di noleggiare a buon prezzo veicoli ed attrezzature, con i costi che ovviamente salgono all’aumentare del periodo di noleggio.
Il punto focale dell’esperienza di gioco di Farming Simulator 17: Platinum Edition è comunque, la Carriera, che ci pone l’obiettivo di diventare un ricco possidente virtuale ma, e qui arriviamo ad un'altra novità del gioco, ci permette anche di fare il colono, ossia lavorare per conto terzi, alle dipendenze del latifondista di turno. Infatti come quando, giocando nei panni del ricco possidente terriero, possiamo delegare ad un bracciante la dura attività nei campi, allo stesso modo possiamo metterci a disposizione di un proprietario terriero. Sia che decidiate di fare il padrone, sia che abbiate voglia di mettervi al servizio di qualcuno, il fine ultimo è sempre lo stesso: crescere sempre di più in termini di possedimenti terrieri, aggiungendo magari piante di girasole e coltivazioni di soia, ed ampliare gli allevamenti di bestiame (ovini e suini in primo luogo). Per vedere da vicino i dettagli di un appezzamento di terreno e la relativa richiesta di lavoro, basta avvicinarsi al cerchio di colore blu presente al bordo del campo e ci verrà evidenziato il tipo di lavoro richiesto con la paga ed il tempo richiesto per terminarlo. In definitiva, questa variante del gioco nei panni di un lavoratore dipendente assomiglia ad una serie di sfide da affrontare in sequenza assolutamente random, in base ai gusti personali del giocatore.
Ma come funzionano i comandi una volta scesi sul “campo” di gioco? Decisamente bene: l’interfaccia risulta essere funzionale e semplice da padroneggiare, i tasti dorsali consentono l’accesso alle diverse funzioni dei veicoli mentre le levette analogiche ne consentono lo spostamento, ed i consueti tasti d’azione permettono di utilizzare le diverse caratteristiche dei mezzi a disposizione (come, ad esempio, la gestione delle lame trebbiatrici). Graficamente il gioco evidenzia un netto miglioramento rispetto all’edizione 2015, con il risultato di evidenziare una maggiore pulizia delle textures ed un miglioramento globale anche degli ambienti rurali e degli elementi di contorno; si tratta pur sempre di un titolo che non ha l’obiettivo di far gridare al miracolo in termini di grafica, ma che deve mettere quest’ultima al servizio delle dinamiche e del contesto di gioco: e qui possiamo affermare che l’obiettivo è stato abbondantemente centrato.
Commenti