Recensione - Madden NFL 17
Il Gioco
La serie di Madden ha subìto, nel corso degli ultimi anni, diverse modifiche nell’impianto principale di gioco focalizzandosi via via prima sulla fase difensiva, poi su quella offensiva ed, infine, nell'episodio 2016, sulla fisica dei giocatori ed i tackles. In virtù di quanto appena detto, mi sono tuffato incuriosito sull’ultima versione del nostro simulatore di football “yankee” per analizzare le ulteriori novità. In primo luogo, sin dall’ormai collaudata interfaccia a pagine scorrevoli (mediante la pressione del tasto dorsale destro del gamepad), si capisce come una delle principali novità risieda nell’enfasi data alla modalità principale del gioco, ovvero quella dedicata alla gestione in toto di una delle formazioni presenti nel gioco. Stiamo, naturalmente, parlando della modalità “Franchigia” , affiancata dalle altre modalità di gioco classiche quali la partita veloce, la stagione ed i vari tutorials che vi permetteranno di fare pratica con le diverse tattiche di gioco.Ovviamente Stagione e Franchigia sono personalizzabili nel modo ritenuto più opportuno e, soprattutto la seconda, si caratterizzano per un elevatissimo livello di editing che vi consentirà di creare la stagione a vostro piacimento potendo modificare ogni singolo nome e caratteristica di squadre e giocatori. Nell’ambito della modalità Franchigia, un ruolo di primo piano va alla possibilità di creare un nostro alter – ego digitale e vederlo crescere dal draft post – universitario all’ingresso nel firmamento dell’NFL. Le modalità di gioco sono completate dall’ormai canonico Madden Ultimate Team Mode, il gioco di figurine virtuali mediante il quale potete creare il vostro Dream Team preferito; la novità di quest’anno è il Draft Champions Mode mediante il quale si potranno affrontare delle sfide predefinite e vincere premi virtuali da vendere ovvero scambiare con altri utenti.
MX Video - Madden NFL 17
Fatto questo doveroso preambolo, è ora di scendere in campo ed analizzare il gameplay di Madden NFL 17 che risente, fortunatamente, delle migliorie apportate nelle ultime 3 edizioni con le quali si è via via cercato di riportare agli antichi splendori una serie che, causa mancanza di concorrenti, si era adagiata su se stessa.
Con Madden 15 e Madden 16 i programmatori si erano principalmente dedicati a ridefinire le tattiche difensive e le dinamiche dei passaggi (soprattutto in termini di ricezione); l’edizione di quest’anno ha puntato molto sull’evoluzione degli schemi offensivi dedicati alla corsa con running backs sicuramente molto più fedeli rispetto alle controparti reali. In Madden NFL 17, inoltre, vi è stato un ulteriore passo in avanti per quanto concerne i mini – giochi attivabili con la pressione di un singolo tasto: tali mini – giochi, in realtà, non sono altro che delle features attivabili durante il gioco, le quali permettono di schivare avversari, forzare un blocco difensivo, favorire la ricezione/intercettazione di un passaggio.
Conferisce sicuramente grande soddisfazione il riuscire a completare un buon passaggio ma scordatevi pure i passaggi di 60 yards, soprattutto dal secondo livello di difficoltà in poi. In Madden NFL 17 la parola d’ordine sembra essere “pazienza” e sarete portati molte volte a provare questa o quella corsa: sicuramente più complesso come schema di gioco ma foriero di gratificazione personale ad elevati livelli e molto più realistico. Giocando con i Vikings o con i Titans, ad esempio, è impossibile non notare come Adrian Peterson e DeMarco Murray cerchino il contatto con i propri avversari facendo a sportellate pur di guadagnare quella yard che può portarvi dalla polvere alla gloria.
Forse questa del “running” è la più grande novità rispetto a Madden 16 dove le diverse franchigie sembravano tutte molto simili una volta scesi sul terreno di gioco. Allo stesso tempo diventa quasi inutile giocare nel modo appena descritto con squadre come i Seahawks i quali, pur essendo una delle squadre migliori del gioco in termini di overall, possiedono running backs meno dinamici e devono basarsi su trame di gioco incentrate sul passaggio, grazie anche alle qualità dei loro quarterbacks. Un’altra nota di merito va ascritto alla tattiche difensive; nelle edizioni precedenti il gioco di difesa stava diventando molto noioso con pochi schemi a disposizione, mentre in Madden NFL 17 si riesce a gestire ogni minimo aspetto del gioco di rimessa e i giocatori si posizionano sempre in modo congruo.
Alla luce delle novità elencate, e questo vale soprattutto per i neofiti del gioco, è fortemente raccomandato dare un’occhiata e testare per bene la modalità Allenamento che vi permetterà di familiarizzare quantomeno con le tecniche di base.
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