Recensione - DiRT Rally
di
Mirko Rossi / Thor
P
Il Gioco
Che i ragazzi di Codemasters amino il rally non è mai stato un segreto, così come non lo è il fatto che la disciplina rallistica sia tutto fuorché facile da padroneggiare. I ragazzi del team inglese che, negli anni, hanno confezionato pietre miliari come i primi Colin Mc Rae, sanno anche che è molto difficile saper emozionare ed appassionare i giocatori con il giusto mix di realismo e giocabilità: trovare il giusto equilibrio è un compito complesso, perché spingendo forte sul realismo si rischia di creare un titolo di nicchia mentre spostando l’ago della bilancia a favore di una guida arcade, una parte del divertimento, quella più “sporca” e rude, inevitabilmente si perde e con lei anche il fascino di questa specialità. La nascita della serie DiRT ha però coinciso con una svolta marcata verso uno stile più arcade, che ha generato reazioni piuttosto contrastanti, soprattutto se si considerano gli ultimi due capitoli pubblicati. Come fare dunque per rientrare rapidamente in carreggiata? DiRT Rally è la loro risposta: una sorta di rinascita per la serie che affonda le sue radici proprio nel passato della casa di sviluppo e nella passione per i giochi di guida impegnativi ma che, al contempo, non lasciano indietro nessuno.DiRT Rally include tre differenti specialità, ovvero Rally, RallyCross e HillClimb, da affrontare con diverse categorie di auto che spaziano dai bolidi degli anni ’60 alle auto più recenti, passando per le mai dimenticate 4WD o le mitiche vetture di classe B. La prima modalità probabilmente non ha bisogno di particolari spiegazioni: a bordo di una delle oltre 45 vetture disponibili si affrontano tappe in serie su differenti terreni senza scontrarsi direttamente con altre vetture ma solo cercando di portare a casa i tempi migliori, aiutati dal nostro fido ed onnipresente co-pilota che ci accompagnerà in ogni percorso. Questa modalità è giocabile in 6 differenti nazioni, ognuna delle quali propone 12 tracciati, tutti ottimamente caratterizzati. Si va dalle insidiose strade greche ricche di ghiaia e strapiombi alle gelide salite di Montecarlo, per raggiungere poi la Germania e le sue veloci strade asfaltate, passando infine per Svezia e Galles. Ogni percorso può essere affrontato in vari momenti della giornata, comprese gare in notturna, e con differenti condizioni climatiche che influiscono su visibilità e sulla tenuta di strada delle vetture.
MX Video - DiRT Rally
Meno solitaria la modalità RallyCross, che ci vede gareggiare in “batterie” contro altri avversari all’interno di circuiti chiusi tra qualificazioni, semifinali e finali. Anche questa modalità prevede l’utilizzo di tipologie specifiche di auto, selezionabili tra le 3 categorie disponibili per un totale di 10 bolidi differenti, e ben 3 circuiti dedicati. La particolarità di queste gare, oltre che nella sfida diretta, risiede nell’obbligo di effettuare almeno una volta per gara il “Giro Joker”, una breve deviazione dal circuito principale effettuabile in qualunque momento a nostra discrezione. Ultima tipologia di gare disponibile è la Hillclimb, che mette i piloti alla guida di specifiche vetture dotate di spoiler enormi nella famigerata corsa americana che si tiene sulle strade della mitica Pikes Peak. Per chi non la conoscesse, si tratta a tutti gli effetti di una vera e propria “scalata” ambientata sulle Montagne Rocciose, da affrontare con una delle 3 vetture disponibili per questa competizione. In questo caso il circuito è unico, percorribile nella sua totalità o selezionando alcune sezioni specifiche.
Tutte e tre le tipologie di gare disponibili potranno essere affrontate tramite le modalità a disposizione in DiRT Rally che includono Eventi Personalizzati, Carriera e Campionati, selezionabili dal menu principale. La prima modalità, come intuibile, è la più rapida e permette di creare con pochi passaggi un evento settandone i vari parametri in base alle nostre preferenze, mentre la modalità Campionati permette di accedere, tramite il sistema RaceNet, ad un elenco di eventi creati appositamente da Codemasters dove mettere alla prova le nostre capacità contro gli altri giocatori sparsi per il globo. Più articolato il menu Carriera, che ci mette sin da subito a disposizione una somma di denaro da spendere per acquistare un mezzo con cui correre, ma non solo. Dovremo infatti anche pensare ad assumere un capo tecnico, che andrà a coordinare la nostra squadra di meccanici e che ci guiderà passo passo nelle varie opzioni disponibili. Sia il capo team che i vari meccanici presentano caratteristiche definite da parametri numerici che andranno ad influire sulle loro capacità di eseguire riparazioni e sulla resistenza dei componenti, e starà a noi trovare il giusto rapporto tra costo d'ingaggio e abilità, tenendo sempre in considerazione la durata residua dei vari contratti. Accumulando vittorie e chilometri faremo salire di livello il nostro staff e sbloccheremo fino a 3 slot aggiuntivi per ogni tecnico nei quali inserire, spendendo crediti di gioco, alcune abilità specifiche. Una volta selezionato il nostro entourage dal menu Carriera, potremo finalmente prendere parte ai vari campionati, divisi per categoria, partendo dal livello di difficoltà più basso e passando poi a quelli successivi a suon di vittorie. Salendo di livello le competizioni diventeranno via via più lunghe ed articolate ed i compensi aumenteranno di conseguenza, permettendoci così di ampliare il nostro parco auto. Non manca infine la possibilità di sfidare altri piloti online attraverso il classico matchmaking, che permette di partecipare a sfide competitive in tempo reale in modalità RallyCross o di gareggiare nelle altre modalità in modo indiretto, completando singole tappe o eventi completi e confrontando i nostri tempi con gli sfidanti sparsi per il mondo.
Prima di ogni tappa è possibile settare numerosi parametri della vettura, sulla base delle indicazioni proposte dai tecnici o seguendo semplicemente il nostro istinto e l’esperienza accumulata, per poi testare in prima persona l’efficacia delle modifiche. Non è invece prevista la possibilità di acquistare ed installare nuovi pezzi ma, così come accade per i membri dello staff, accumulando esperienza su ogni singola vettura sbloccheremo alcuni potenziamenti, tra cui alcuni miglioramenti meccanici o la possibilità di intervenire più a fondo sulle impostazioni della vettura. Le capacità dei nostri tecnici saranno inoltre fondamentali per rimediare ai danni più o meno gravi che andremo ad accumulare durante le tappe, consentendoci di effettuare più riparazioni senza sforare il tempo a nostra disposizione.
Occhio però a non esagerare con i fuori-pista o con gli urti, perché ogni piccolo danno avrà un impatto sensibile sulle prestazioni della vettura e addirittura, in alcuni casi, si rischia di compromettere l’intero evento provocando rotture irreparabili. Se siete neofiti comunque non preoccupatevi: DiRT Rally include numerosi aiuti alla guida liberamente attivabili dai menu di gioco sacrificando parte dei profitti delle proprie vittorie e anche una corposa sezione tutorial che, tramite video dettagliati, vi accompagnerà per mano alla scoperta di questa meravigliosa disciplina automobilistica.
A muovere l’ultima fatica di Codemasters è nuovamente il motore Ego Engine, qui presente nella versione 3.0, che permette al titolo di raggiungere un'ottima qualità grafica con una fluidità inchiodataa 60 fps. Ottimo anche il comparto audio che riproduce fedelmente sia i classici “rombi” delle vetture più famose, sia tutta la gamma di rumori ambientali che ci si aspetterebbe in un titolo del genere. Oltre ai classici controller sono ovviamente supportati tutti i volanti più famosi e dal menu opzioni è possibile intervenire manualmente su molti parametri per la gioia dei fanatici, che passeranno ore a cercare la giusta calibrazione della loro periferica o la posizione corretta del sedile (si può fare anche questo) quando si utilizza la visuale dall’abitacolo. I non anglofoni saranno poi felici di sapere che il titolo è completamente tradotto e doppiato in italiano.
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