Recensione - NHL 14
Il Gioco
NHL 14 rappresenta il 20° capitolo della saga “on ice” di EA Sports e si mantiene fedele ai canoni tipici della serie, aggiungendo ulteriore carne al fuoco in un menu di per sè già ricchissimo. La presentazione, come al solito maniacale, ci fa pregustare ciò che troveremo nel DVD del gioco: azione, spettacolo, atmosfera e tanta sana violenza frutto di contatti fisici più che realistici. Al contrario delle più recenti incarnazioni dei titoli EA dedicati a football americano (Madden) e calcio (FIFA), l’interfaccia utente è rimasta fedele alla tradizione delle ultime edizioni, con un menu posto nella parte laterale sinistra dello schermo. Qui troviamo le sezioni dedicate alle modalità di gioco, alla personalizzazione ed alla componente “social”, particolarmente sviluppata nelle versioni 2014 dei titoli sportivi EA; a differenza di Madden 25, però, non è possibile condividere files riguardanti schemi e filmati di gioco.Nella sezione “play” è possibile giocare ogni tipo di match possibile, dalla partita rapida ad una stagione completa oppure provare la modalità GM (General Manager) nella quale dedicarsi anche a tutte le attività di contorno che vanno dall’allestimento della rosa (compravendita di giocatori, ingaggio dei cosiddetti “free agent” ecc. ecc.) al controllo delle finanze ed alla gestione degli sponsor, fino ai dettagli riguardanti lo stadio. In NHL 14 la modalità “giocatore” tipica dei titoli sportivi EA è stata sostituita dalla “Live a Life”, nella quale potete creare il vostro giocatore preferito e gettarlo nella mischia fino a farlo diventare una star dell’hockey e vincere la mitica Stanley Cup. La carriera della vostra nuova stella del ghiaccio sarà costellata di allenamenti, partite, conferenze stampa ed eventi più tipicamente “mondani” con la possibilità di evidenziare i vostri progressi su Facebook e Twitter. Il vostro giocatore può poi essere esportato online per partecipare alla EA Sports Hockey League, che riesce a fondere l’esperienza del Live a Life con quella del GM mode e permette di affrontare partite online 6 vs 6.
Il comparto online completa le modalità di gioco ed offre tutte le varietà possibili di sfida, a partire dalla partita rapida per poi completarsi con le personalizzate e le sfide in co–op e a squadre. Oltre alla già citata EA Sports Hockey League, spicca qui la modalità GM Connected nella quale potrete gestire il vostro team in leghe online contro avversari umani di ogni nazione e continente, in un contesto davvero esaltante.
Un ultimo doveroso cenno va poi alla modalità NHL 94 Anniversary Mode nella quale potrete rivivere, anche dal punto di vista grafico oltre che del gameplay, l’epopea delle console a 16 bit con le stesse visuali di gioco e la vistosa icona a stella indicante il giocatore controllato in quel preciso momento. Anche in NHL 14 è presente, infine, la modalità Ultimate Team nella quale potete costruire il vostro Dream Team grazie ai pacchetti di figurine virtuali scaricabili dai server EA.
Ma bando alla ciance ed entriamo sul campo di gioco; vediamo cosa ha da offrirci questa 20° edizione del simulatore “ghiacciato” dei ragazzi di EA Vancouver. Appena si chiude la schermata di caricamentosi entra nel vivo dell’atmosfera, con il pubblico pronto a scaldare ulteriormente gli animi dei giocatori. Già dall’edizione dello scorso anno EA aveva implementato il nuovo sistema fisico di collisioni, che si riflette immediatamente sull’azione di gioco rendendo gli scontri tra giocatori quantomai realistici. A questo nuovo sistema di gestione delle collisioni gli sviluppatori hanno affiancato il nuovo motore di gioco, l’Enforcer Engine, diretta evoluzione del motore grafico utilizzato nel simulatore dedicato alla nobile arte del pugilato, Fight Night; è davvero uno spettacolo partecipare a dei combattimenti tra due giocatori la cui felice riuscita determina un potenziamento delle abilità e della forza fisica in ogni componente del team attualmente in campo. Il set di mosse prevede sia il pugno singolo che una serie di combo in grado di mettere a tappeto l’avversario in pochi secondi: il tutto verrà, ovviamente, scontato con l’espulsione momentanea (2 minuti) dal campo di gioco di entrambi i contendenti.
Dal punto di vista del gameplay non sono documentabili particolari diversità rispetto all’edizione precedente che, a dire il vero, rasentava la perfezione con i movimenti del giocatore regolati dallo stick analogico di sinistra ed i colpi (tiri e passaggi) gestiti dallo stick analogico di destra in base anche alla rapidità dei nostri movimenti sul pad. In questa edizione la novità è rappresentata dalla possibilità di utilizzare anche i tasti frontali del pad per gestire passaggi e tiri, in omaggio al sistema di controllo originale del 1994. Per quanto possa non piacere ai puristi della simulazione, probabilmente questo schema di controllo potrebbe aiutare i neofiti ad avvicinarsi alle dinamiche di gioco.
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