Recensione - Madden NFL 25 (2013) (Xbox One)
Il Gioco
Madden NFL 25 (2013) è la nuova edizione della più diffusa, ed ormai unica (dopo l’abbandono da parte di 2K Sports), rappresentazione di uno degli sport più diffusi sul territorio statunitense. Per i neofiti del gioco, particolarmente spaventati dall’enorme mole di regole tipiche del football USA, va subito sottolineato come da tre anni a questa parte la serie abbia abbandonato dei canoni rigidi in tema di impostazione e gestione delle partite e risultando così più abbordabile anche per chi si voglia avvicinare per la prima volta a questo sport ancora di nicchia alle nostre latitudini. Al “pronti – via”, una volta inserito il DVD del gioco ci si rende subito conto della cura maniacale per i particolari, caratteristica tipica dei titoli EA dedicati allo sport USA, e di quanta carne al fuoco ci sia. L’ interfaccia utente è davvero ben fatta e scorre su più pagine dedicate, rispettivamente, alle modalità di gioco, al lato “social” del titolo (community online, integrazione con i social network), alla condivisione di files (ad esempio, quelli riguardanti gli schemi di gioco) e filmati con altri utenti ed, infine, alla personalizzazione del gioco stesso per un’esperienza quanto più possibile soggettiva.Nell’ambito dei menu qualche parola in più va spesa sulle modalità di gioco: si va dalla canonica partita rapida alla possibilità di disputare intere stagioni (in qualità di presidente, di capo – allenatore o di giocatore della franchigia prescelta) sia in modalità online che offline con statistiche che vengono aggiornate in tempo reale sui server EA. Se si dovesse scegliere di partecipare ad una nuova stagione nelle vesti di capo supremo, sappiate che, in aggiunta alle competenze di natura tecnica, vi sarà anche chiesto di occuparvi di questioni finanziarie che spaziano dall’assunzione di giocatori e membri dello staff alle decisioni riguardanti l’ampliamento dello stadio piuttosto che i prezzi dei biglietti e degli abbonamenti stagionali. In modalità capo/allenatore sarà invece possibile assumere il tipico controllo di una squadra e gestirne tutti gli aspetti tecnici, compresa la compra-vendita dei giocatori. Nella modalità giocatore abbiamo tre possibilità a nostra disposizione: creare un nostro atleta e personalizzarlo in tutto e per tutto migliorandone le caratteristiche tecniche nell’apposita sezione (e sbloccando carte per la modalità Ultimate Team), utilizzare un giocatore reale tra quelli attuali, oppure utilizzare uno dei campioni leggendari (vedi Joe Montana) e farne rivivere i fasti. In modalità online sono presenti tutte le varie possibilità di customizzazione degli incontri (dal “testa a testa” alla partita personalizzata). Come in altri titoli EA Sports vi è la modalità Arena grazie alla quale, dopo opportuna registrazione, sarà possibile giocare online e vincere fantastici premi, anche in denaro. Completano il quadro, infine, la modalità riguardanti la possibilità di (ri)giocare i momenti salienti della vera stagione NFL, quella inerente l’allenamento personalizzato (in questo caso si acquisiranno nuove abilità con il giocatore creato e si potranno sbloccare giocatori per la modalità Ultimate Team) ed, infine, abbiamo la sezione dedicate all’ Ultimate Team grazie alla quale, acquistando i pacchetti di figurine virtuali, sarà possibile creare la squadra dei nostri sogni e giocare tornei online ed offline.
A questo punto è ora di scendere in campo: vediamo come si comporta il titolo EA pad alla mano. L’atmosfera è davvero suggestiva con la maggior parte degli stadi perfettamente ricreati in base alle controparti reali, campi di gioco ben renderizzati ed elementi di contorno (sostituti, arbitri) realizzati in maniera più che soddisfacente ad eccezione delle textures degli spettatori che potrebbero essere meglio rappresentati anche su questa generazione di console (speriamo di vedere delle sostanziali novità con la versione next-gen). Nel momento in cui si entra in campo sembra di trovarsi davvero sul posto, con tanto di inno americano, cheerleaders urlanti e fuochi d’artificio.
Venendo al gameplay vero e proprio, c’è subito da dire come il motore grafico Infinity Engine 2 faccia abbondantemente il suo lavoro pur non aggiungendo niente di particolarmente innovativo rispetto alla versione dello scorso anno. Tra le note maggiormente positive va rilevato come ogni singolo contrasto di gioco ed ogni animazione risultino davvero diversi in base ai giocatori coinvolti; l’aspetto cartoonesco di alcune edizioni precedenti del gioco sembra un lontano ricordo. Un’altra importante implementazione riguarda alcuni specifici momenti in-game quali le corse e le ricezioni che sembrano molto più realistici del passato, consentendo di distinguere molto bene quarterbacks, running backs e ricevitori di diversa abilità. E' inoltre da segnalare come sia molto più intuitivo accedere agli schemi offensivi e difensivi; per i nuovi adepti sarà persino possibile acconsentire passivamente allo schema proposto volta per volta dall’IA del gioco. Il commento è affidato a Jim Nantz e Phil Simms, con una telecronaca e degli interventi di natura tecnica sempre puntuali e mai fuori luogo: l’unico inconveniente è rappresentato dal fatto che non è presente il doppiaggio nella nostra lingua.
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