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Halo: Reach
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Halo: Reach: nuovi dettagli da Edge

Dopo le interessanti informazioni relative ad Halo: Reach provenienti dalla rivista Game Informer che vi abbiamo riportate in una nostra precedente news, oggi ne arrivano altre ugualmente degne di nota dal magazine Edge. In primo luogo i produttori hanno dichiarato che il titolo è in una buona fase del suo sviluppo: è completo al 70% tant'è che la storia principale in single player, allo stato attuale, potrebbe essere già interamente giocata dall'inizio alla fine.

Bungie ribadisce che Halo: Reach è un prequel e non deve assolutamente essere identificato come un Halo 4 dato che non vivremo, nel gioco, alcuna vicenda successiva al terzo episodio e quindi relativa a ciò che riguarda Master Chief dopo gli avvenimenti di Halo 3.

Nel gioco faremo parte, come è ormai ben noto, del Noble Team dell'UNSC formato da sei Spartan, ma non ci saranno dei comandi di gestione tattica della squadra "alla Ghost Recon": da quel che ha visto Edge, i nostri compagni di squadra saranno indipendenti.

Per quel che riguarda il motore del gioco, Bungie ha chiarito che il vecchio motore è stato completamente "fatto a pezzi", con miglioramenti in ogni comparto. Tutti gli effetti particellari e gli eventi atmosferici verranno curati in maniera maniacale e i personaggi non avranno mai animazioni ripetitive o insulse. E' la prima volta che Bungie usa il Motion Capture in un gioco, e questo risulterà in animazioni più realistiche.

Per quanto riguarda l' intelligenza artificiale dei nemici, questa sarà dinamica: qualsiasi avversario che ci troveremo ad affrontare sul campo di battaglia varierà il suo comportamento in base alle nostre azioni. I Covenant più deboli, consci di non poterci in alcune situazioni fronteggiare, cercheranno un riparo o si ritireranno in attesa di unirsi ad un gruppo più forte della loro razza. Invece quelli più potenti tenteranno di attaccarci anche aggirandoci e creando imboscate prediligendo, in determinate occasioni, i nostri compagni di squadra feriti o che riterranno più deboli.

Il radar di gioco ci indicherà gli obiettivi tramite una interfaccia tridimensionale simile come stile grafico a quella degli Elite.

Secondo quanto dichiarato dal creative director del team Bungie Marcus Letho, "Halo: Reach è come Titanic, conosciamo la fine sin dal principio; è un posto dove 700 milioni di abitanti sono condannati a morire. Si tratta di una storia coinvolgente e dai lati misteriosi ed il nostro obiettivo è di permettere al giocatore di fargli vivere direttamente le vicende che hanno coinvolto il Noble Team e di trarne soddisfazione, continuando a combattere per raggiungere l'ultimo attto di qualcosa di cui oggi non possiamo parlare."

La rivista conclude affermando che Bungie stia cercando di trarre spunto dagli elementi migliori del primo Halo per creare quello che sarà il miglior gioco della serie mai realizzato, e l'impressione è che siano sulla buona strada per ottenere questo risultato. A noi resta solo la speranza di poterne vedere di più il prima possibile, per sincerarci di persona sulla qualità del gioco.

MX Video - Halo: Reach
Video visibile in questa pagina.
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