Dopo le interessanti immagini di Halo: Reach di ieri provenienti da Game Informer, oggi vi snoccioliamo le principali informazioni sul gioco riportate dalla rivista, invitandovi a seguirci per altre che, probabilmente, emergeranno. Ve le preoponiamo di seguito.

In primo luogo è stato precisato che Halo: Reach non seguirà le vicende narrate nel libro Halo: The Fall of Reach. Il Noble Team della UNSC Naval Special Warfare Command, in questo nuovo capitolo della serie, sarà formato da sei Spartan votati alla difesa del pianeta Reach. Troveremo il comandante del team Carter-259, lo Spartan donna e comandante in seconda Kat-320, lo specialista in armi pesanti Jorge-052 mentre Emile-239 è un combattente specializzato in missioni di copertura e con un carattere molto silenzioso e introverso, Jun 266 è un cecchino taciturno e molto pensieroso e, infine, Noble 6 che si aggiungerà nel corso dell'avventura sostituendo uno dei combattenti.

Durante l'avventura il Noble Team si dividerà spesso in gruppi da tre, questo accadrà pricipalmente quando dovremo andare in avanscoperta tra le linee nemiche. Secondo quanto rivelato, il gioco sarà più dark rispetto ai capitoli precedenti e sfoggerà una grafica ricca di dettagli e all'altezza delle aspettative. I Covenant avranno un look più inquietante e per la prima volta nella serie parleranno nella loro lingua madre. Il livello di difficoltà sarà più alto, infatti per abbattere i nemici serviranno sia astuzia che velocità nei movimenti. Tra i nemici ritroveremo gli Elites, classificati dal magazine come esseri davvero ostili; nel corso del gioco ci imbatteremo anche negli "Skirmisher", pericolosissimi alieni che solitamente attaccheranno in gruppo e spesso di sorpresa. Questi ultimi verranno dotati di una intelligenza artificiale sopra la media, riusciranno a organizzarsi al meglio anche per accerchiare il nemico su più lati. Potremo inoltre imbatterci in gruppi di umani insorti.

Le battaglie si preannunciano frenetiche: se in Halo 3 eravamo abituati a vedere non oltre le venti unità in uno scontro a fuoco, in Halo: Reach invece arriveremo a contarne addirittura più di quaranta con l'aggiunta contemporaneamente, in base alle situazioni, di una ventina di veicoli.  E' chiaro che per fronteggiare al meglio i pericolosi scontri a fuoco avremo a disposizione un arsenale di tutto rispetto: torneranno le armi che abbiamo utilizzato in Halo 1 e Halo 2 ma che erano state omesse in ODST, per citarne qualcuna: il Designated Marksman Rifle (DRM), il fucile di precisione e la Magnum.

Potremo inoltre scegliere se adottare un approccio di gioco più stealth, utilizzando anche un attacco speciale con il pugnale, o più improntato all'azione. La trama di Halo: Reach si prospetta complessa e, secondo quanto riportato dalla rivista, accattivante e ricca di spunti interessanti e verrà raccontata anche i soliti intermezzi filmati che avranno un taglio più cinematografico rispetto ai capitoli precedenti. Non mancheranno ovviamente le modalità multigiocatore che comprenderanno le già note Fucina, Teatro, Co-op e altre che verranno presto svelate.