Recensione - Monster Hunter Wilds

Il Gioco
Le Terre Proibite si chiamano così per un motivo. Si tratta di un territorio vasto, inesplorato, pericoloso e disabitato… o almeno così si pensava. Durante una ricerca di una spedizione smarrita in quell’area infatti viene avvistato un ragazzo in fuga da alcuni mostri, ma per un Cacciatore della Gilda non è un problema mettere in fuga quelle bestie con qualche colpo ben assestato di uno spadone grande il doppio di un uomo adulto. Il ragazzo afferma di chiamarsi Nata e di provenire da un villaggio nelle vicinanze che recentemente è stato attaccato da un gigantesco mostro noto come Spettro Bianco, e che lui è l’unico riuscito a fuggire. Nata tuttavia è determinato a tornare indietro per scoprire le sorti della sua casa e vendicarsi del mostro, così la Gilda decide di aiutarlo per scoprire di più sia sulle Terre Proibite che sullo Spettro Bianco, che in base alla descrizione di Nata potrebbe trattarsi di un mostro ritenuto estinto da tempo.Queste lande si rivelano tutt’altro che disabitate, e ben presto il gruppo si imbatte nella piccola Nona e il fratello maggiore Y’sai, entrambi abitanti di un altro villaggio dove sembra che nessuno sappia cosa sia un’arma o come combattere i mostri. La Gilda viene così a conoscenza di civiltà e popoli ben diversi da quelli a cui sono abituati, e nonostante il gran numero di incontri sembra che nessuno abbia mai sentito parlare dei Custodi, la tribù originaria di Nata. Gli unici indizi sono i ricordi confusi del ragazzo e il suo particolare pendente, e la ricerca ci porterà ad esplorare le Terre Proibite e i suoi incredibili biomi… e naturalmente a cacciare una gran quantità di mostri di ogni tipo.
MX Video - Monster Hunter Wilds
Questa è solo l’introduzione dei primi minuti di Monster Hunter Wilds, e avrete notato che è piuttosto articolata e ricca di spunti rispetto allo standard della serie. Finora infatti la trama dei Monster Hunter è sempre stata abbastanza basica e spesso a malapena accennata, mentre questa volta Capcom ha voluto dare un grande risalto alla narrazione. La storia si articola in un susseguirsi di missioni intervallate da numerose cutscenes, e per la prima volta anche il nostro Cacciatore è interamente doppiato. In Monster Hunter Wilds ogni personaggio ha un suo ruolo nella trama, in particolare Alma, l’assistente che ci segue ovunque ed è una sorta di “bacheca delle missioni ambulante”, l’avvenente fabbro Gemma sempre pronta a creare armi e armature di ogni tipo, e perfino il miagolio del nostro compagno Felyne può essere finalmente compreso come se parlasse normalmente rendendolo un personaggio a tutti gli effetti. La storia vi terrà impegnati per circa 15/20 ore procedendo spediti, ma il vero fulcro del gioco rimane ovviamente il gameplay.
Essendo questo un sequel diretto di Monster Hunter World, troviamo le stesse 14 tipologie di armi, ma sono state tutte ribilanciate e modificate sia nell’esecuzione di alcune combo sia soprattutto dalle novità generali introdotte in questo capitolo. La più importante è sicuramente la modalità Precisione: tenendo premuto il grilletto sinistro infatti il nostro Cacciatore potrà “mirare” liberamente in qualsiasi momento (anche con l’attacco in corso) così da dirigere con precisione i colpi dell’arma. All’apparenza può sembrare una modifica di poco conto, ma per alcune armi cambia completamente l’approccio. Prendendo ad esempio il classico Spadone, una delle sue principali difficoltà era proprio capire il tempismo con cui caricare gli attacchi per colpire il nemico, mentre ora basta preparare il colpo e successivamente direzionarlo con precisione.

Questa meccanica si collega direttamente alla seconda novità del gioco, ovvero il sistema di ferite. Mirando e colpendo ripetutamente una parte del mostro si aprirà una ferita ben evidenziata in modalità Precisione, e continuando ad infierire si infliggeranno danni extra fino a “rompere” la ferita e stordire momentaneamente il nemico. Come se non bastasse è possibile infliggere un Colpo Preciso, un potente attacco che distrugge immediatamente la ferita per uno stun facile. Entrambe le opzioni oltre ad offrire enormi vantaggi e danni garantiscono anche un drop aggiuntivo di materiali, rendendo non solo le battaglie ma anche il farming molto più veloci e “facili”. Monster Hunter è sempre stata una saga di nicchia e con grandi barriere che hanno scoraggiato molti giocatori ad avvicinarsi, ma già con Monster Hunter World la volontà di Capcom di rendere la serie più accessibile e mainstream era chiara, e questo sequel ne segue le orme.
Un’ulteriore novità che ci semplifica non poco la vita è la presenza dei Seikret: questo mostro addomesticato sarà il nostro compagno più fidato (scusami Felyne), pronto a scarrozzarci da una parte all’altra della mappa tracciando come un segugio la nostra preda. Il Seikret si rivela quindi una comoda guida in grado di portarci automaticamente a destinazione lasciandoci liberi nel frattempo di controllare l’equipaggiamento, raccogliere materiali a distanza con il rampino o semplicemente goderci il panorama, inoltre può essere chiamato in qualsiasi momento anche nel bel mezzo di un combattimento. Si può quindi utilizzare per una fuga rapida dandoci il tempo di recuperare salute, affilare le lame e riorganizzarsi in caso di difficoltà, oppure inseguire automaticamente il mostro nel caso sia lui a fuggire da noi, un aspetto non da sottovalutare considerato che le Terre Proibite sono molto più articolate rispetto alle mappe a cui eravamo abituati e il Seikret può risparmiare parecchi giri a vuoto.

I biomi di Monster Hunter Wilds, seppur ben distinti tra loro, sono interconnessi e presentano tre diversi “stagioni”, ovvero Riposo, Intemperie e Abbondanza. Durante il Riposo gli ambienti sono tranquilli e i predatori vanno a caccia seguendo il normale ciclo della natura, mentre durante le Intemperie fenomeni climatici di vario tipo si scatenano come tempeste di sabbia, alluvioni o scariche di fulmini, e i Predatori Apex escono dalle loro tane. Dopo tanto tumulto la stagione dell’Abbondanza riporta la quiete e trasforma il paesaggio al suo massimo splendore, per poi ricominciare tutto dall’inizio. A seconda della stagione, quindi, cambia sia lo scenario sia la fauna presente, e alcuni tipi di mostri possono essere trovati solo in determinati periodi e condizioni. La stagione dell’Abbondanza, in particolare, offre scorci meravigliosi che spingono al massimo il comparto tecnico di Monster Hunter Wilds, ma al tempo stesso evidenziano i limiti del RE Engine con diversi problemi di cui parleremo più nel dettaglio a breve.

Su Xbox Series X è possibile scegliere tra tre modalità: Performance sacrifica la risoluzione per puntare ai 60 fps (ma senza riuscirci sempre), Grafica dimezza a 30 fps guadagnando diversi effetti di illuminazione e riflessi, mentre Bilanciata offre una via intermedia tra impatto visivo e fluidità con 40 fps. Il doppiaggio è interamente in italiano, inoltre degne di nota le numerose opzioni di accessibilità tra cui un filtro per gli aracnofobici che trasforma i mostri con sembianze di ragno in creature diverse.

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