Recensione - Dragon Ball: The Breakers
Il Gioco
Abbiamo sempre vissuto i giochi di Dragon Ball dal punto di vista di Goku, Vegeta, Gohan e altri potenti guerrieri in grado di fronteggiare (quasi) ogni minaccia grazie alla loro potenza sovrannaturale. Ma come sarebbe trovarsi davanti un essere come Cell nei panni di un comune cittadino senza nessun potere speciale? È proprio questa l’idea di base di Dragon Ball: The Breakers, titolo pubblicato da Bandai Namco e sviluppato da Dimps. Il gioco è a tutti gli effetti uno spin-off di Dragon Ball Xenoverse, infatti il tutorial iniziale ci vede nei panni di un normale terrestre impegnato nella sua routine quotidiana, quando improvvisamente si apre uno squarcio temporale che ci risucchia e teletrasporta in una dimensione alternativa. All'inizio le differenze con la nostra dimensione sembrano minime, almeno fino a quando non spunta fuori Cell che inizia a distruggere la zona rischiando di coinvolgerci nell’esplosione. Fortunatamente veniamo tratti in salvo all’ultimo da Trunks, che come ci spiega è un Pattugliatore Temporale confermando quindi il collegamento con la serie di Xenoverse. Qualcosa sta creando le ennesime anomalie temporali generando realtà dove passato, presente e futuro si intrecciano, e vecchi nemici ormai sconfitti stanno tornando a seminare il caos, come appunto Cell. Le anomalie hanno risucchiato anche altre persone, e l’unico modo per salvarsi è attivare delle Chiavi del Potere per richiamare la Super Macchina del Tempo, così da poter fuggire e tornare alle rispettive dimensioni. Una missione difficile che richiede coordinazione tra i vari sopravvissuti se non vogliono finire vittime di nemici troppo potenti per loro.
MX Video - Dragon Ball: The Breakers
E la sopravvivenza di persone normali contro potentissimi nemici è proprio la chiave del gameplay di Dragon Ball: The Breakers, che si pone infatti come un titolo multiplayer asimmetrico alla stessa stregua di giochi come Dead by Daylight o Evolve, con sette giocatori nel ruolo di superstiti e uno nel ruolo di Razziatore. In fase di avvio della partita la scelta su quale ruolo interpretare è casuale (si può esprimere una preferenza, ma non è assicurata), per cui statisticamente nella maggior parte delle partite saremo nei panni di inermi cittadini contro mostri del calibro di Freezer, Cell e Majin Bu. Prima di essere gettati nella mischia, un editor piuttosto basilare ci permette di dare vita al nostro avatar, che in seguito potrà essere personalizzato ulteriormente tramite l’acquisto di cosmetici e accessori nell’apposito negozio, garantendo una buona varietà di scelta.
Al lancio sono presenti anche due skin esclusive gratuite, ovvero quelle di Bulma e Oolong (entrambi con lo stile della prima serie di Dragon Ball), che oltre a permetterci di avere il loro aspetto hanno anche delle abilità uniche. Per aumentare le chance di sopravvivenza, infatti, si possono equipaggiare fino a 4 abilità speciali, come posizionare un trampolino antigravità per saltare grandi ostacoli o piazzare trappole o fumogeni per rallentare il razziatore, mentre Bulma può “sedurre” di il nemico lasciandolo stordito per pochi secondi e Oolong può trasformarsi in missile per fuggire o in un elemento dello scenario per mimetizzarsi. Ogni abilità ha un tempo di cooldown prima di poter essere utilizzata di nuovo, ma spendendo la valuta di gioco si possono potenziare per ridurre il tempo di attesa di qualche secondo.
Per quanto utili, le abilità da sole non possono garantire un confronto faccia a faccia con i razziatori, ma esplorando la mappa, aprendo le numerose casse sparse o salvando altri NPC nascosti si possono ottenere Cubi di Potere con cui attivare la modalità Cambio. Una volta accumulato uno o più livelli di energia grazie al Cambio potremo “prendere in prestito” i poteri di personaggi iconici come Goku, Vegeta, Trunks e così via (la loro scelta è legata ad una meccanica gacha di cui parleremo nel dettaglio più avanti), e per qualche secondo potremo effettivamente tenere testa (più o meno) al nemico sfruttando anche attacchi speciali come la sempreverde Kamehameha.
Si tratta tuttavia di una opzione da usare solo in caso di emergenza o per fuggire, o per tentare di distrarre il razziatore mentre i compagni fuggono o cercano di completare gli obiettivi per attivare la Super Macchina del Tempo, perché comunque il dislivello di potere rende quasi impossibile battere il razziatore in uno scontro frontale. L’unica effettiva chance di vittoria in battaglia è trovare le 7 Sfere del Drago sparse per la mappa, così da evocare Shenron e tramite uno dei desideri chiedere di accedere al 4 livello di Cambio, trasformandosi così effettivamente in uno dei Guerrieri Z in tutta la loro potenza. Lo scontro non è comunque facile e il lavoro di squadra resta necessario, ma è uno dei modi in cui si può effettivamente vincere una partita.
Nella maggior parte dei casi, tuttavia, l’unica opzione è sparpagliarsi alla ricerca delle Chiavi del Potere in ognuna delle 5 zone in cui è divisa la mappa di gioco facendo attenzione a non essere scoperti, così da attivare il Segnalatore nella parte centrale della mappa. Nel caso si riuscisse a difende la zona per abbastanza tempo la partita si conclude, in caso contrario i superstiti hanno comunque un’ultima speranza con delle mini macchine del tempo di emergenza monoposto che appaiono in ogni zona, permettendo a chi riesce a raggiungerle di mettersi in salvo.
Ci sono quindi diversi modi di vincere la partita da superstite, mentre il razziatore di base deve sempre e solo sconfiggere i giocatori prima che riescano a fuggire, ma ha comunque diverse opzioni per farlo. Per prima cosa ogni razziatore nelle fasi iniziali della partita deve pensare a trasformarsi uccidendo possibilmente i giocatori o altri personaggi non giocanti sparsi per la mappa, assorbendone così l’energia. Tutti i razziatori iniziano infatti nella loro “forma base” e hanno diverse fasi evolutive esattamente come nell’anime, diventando quindi sempre più forti e letali. Trasformandosi inoltre si può rilasciare un potente attacco che distrugge una delle zone della mappa, eliminando ogni giocatore che non riesce a fuggire in tempo e riducendo l’area di gioco. Ogni razziatore poi dispone di abilità speciali, ad esempio Freezer con i tuoi raggi letali può uccidere da distanze maggiori, Cell può percepire le aure e scovare più facilmente giocatori e civili da assorbire, mentre Majin Bu ha attacchi ad area utili per eliminare più giocatori insieme, solo per fare qualche esempio.
Dragon Ball: The Breakers non ha al momento altre modalità di gioco, e ad eccezione del breve prologo/tutorial in single player si basa unicamente sulla componente online. Dal punto di vista tecnico il gioco purtroppo non eccelle in praticamente nulla, anzi è veramente difficile trovare qualcosa da salvare, e tra l’altro l'unica versione disponibile è quella per la vecchia generazione Xbox One, per cui anche se avete una Series X|S non c’è nessuna miglioria specifica oltre a quelle che vengono "in automatico" come caricamenti più veloci e prestazioni più stabili.
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