Recensione - Mafia: Definitive Edition
di
Mirko Rossi / Thor
P
Il Gioco
Mafia: Definitive Edition è il remake del leggendario titolo action in terza persona sviluppato da Illusion Softworks e pubblicato nell'ormai lontano 2002. La trama della nuova edizione curata da Hangar 13, gli stessi autori del terzo capitolo della saga, ricalca in modo fedele quella della versione originale e mette il giocatore nei panni di Thomas “Tommy” Angelo. Siamo nel 1930, e gli Stati Uniti stanno affrontando le dure conseguenze della crisi del’29. La disoccupazione è alle stelle, le tensioni sociali continuano ad aumentare e la criminalità organizzata prospera approfittando di ogni opportunità di business illegale. Una situazione molto difficile, nella quale Tommy sembra comunque aver trovato il proprio equilibrio facendo il tassista nella città di Lost Heaven, una metropoli di fantasia visibilmente ispirata alla New York dell’epoca. Le cose sono però destinate a cambiare rapidamente quando Tommy è costretto ad aiutare Paulie e Sam, due “picciotti” al soldo di Ennio Salieri, uno dei “Don” della città. Inizialmente Tommy tenta di resistere al fascino della “famiglia”, ma quando la guerra tra Salieri e il boss Morello, suo acerrimo rivale, finisce per interferire con la vita privata del tassista quest’ultimo abbandona ogni esitazione, iniziando così la propria ascesa all’interno dell’organizzazione. Una scalata fatta di crimini e nefandezze di ogni genere, che viene raccontata nella modalità “Storia” attraverso una lunga serie di flashback ambientati tra il 1930 al 1938 per un totale di circa 10/12 ore di gioco, variabili come sempre in base alle proprie capacità e al livello di difficoltà selezionato tra i 4 disponibili.Mafia: Definitive Edition, proprio come il capitolo originale, non è infatti un vero e proprio open world, o almeno non come lo si intende oggi. L’avventura di Hangar 13 propone una modalità principale composta da 20 missioni differenti, le stesse presenti nella versione del 2002, alle quali si affianca la possibilità di esplorare liberamente le strade di Lost Heaven a piedi, in auto o con i mezzi pubblici nella modalità “Fatti un giro”. A conti fatti si tratta quindi di due componenti distinte, ma che condividono comunque alcuni aspetti. Proseguendo nella Storia si possono infatti sbloccare nuove aree, nuove auto, nuovi completi e nuove armi da utilizzare quando si gira liberamente per le strade di Lost Heaven, così come nelle modalità libera, che non propone attività specifiche, si possono recuperare i collezionabili, come albi dell’epoca e figurine, che ci sono sfuggiti durante le missioni o, perché no, perfezionare le proprie abilità come scassinatori di auto portando nuovi modelli di auto a chi gestisce il parco auto della “famiglia” Salieri. In totale, il gioco include circa 60 modelli di auto basati su veicoli reali e una dozzina di armi differenti tra pistole, fucili, armi automatiche e esplosivi di varia natura, anch’essi basati su strumenti offensivi reali. In modo analogo a quanto accadeva nel 2020, l’ultima fatica di Hangar 13 offre poi al giocatore l’opportunità di rigiocare i singoli capitoli dopo averli completati e di passare in rassegna il proprio parco auto nell’Autopedia, una sorta di catalogo virtuale attraverso cui è possibile ammirare e selezionare le innumerevoli varianti di ogni veicolo presenti nel gioco.
MX Video - Mafia: Definitive Edition
In aggiunta a queste peculiarità, le due modalità di gioco presenti in Mafia: Definitive Edition condividono poi le stesse meccaniche di gameplay e lo stesso sistema di controllo che, pur ispirandosi a quanto presente nel capitolo originale, non rinunciano a proporre alcune interessanti novità prese in prestito dall’ultima opera di Hangar 13. La prima riguarda la possibilità di entrare in copertura dietro agli oggetti durante le sparatorie e di sporgersi per colpire i nemici, in modo del tutto simile a quanto visto nel terzo capitolo. Anche il sistema di shooting è stato rivisto e avvicinato a quello di Mafia III, così da risultare più fluido rispetto a quello originale, e non è difficile notare delle somiglianze anche per quanto riguarda la gestione degli scontri corpo a corpo, basato su attacchi e schivate a tempo. Molte le similitudini anche per quanto riguarda l’aspetto dell’HUD e della mini-mappa, che fondono il design originale con quello dell’ultimo capitolo della saga. Gli sviluppatori di Hangar 13 hanno infine introdotto la possibilità di trasportare i cadaveri o i nemici messi fuori combattimento, così da nasconderli dagli sguardi troppo indiscreti. Gli altri elementi originali, come la possibilità di inserire il limitatore quando si è al volante di una vettura per non attirare l’attenzione della polizia, la resa delle armi, il modello di guida basato sulle caratteristiche reali delle vetture e le reazioni della polizia sono invece essere rimasti intatti. Queste ultime, come da tradizione del genere, si basano su un livello crescente di attenzione da parte delle forze dell’ordine .Più è alto il livello, più intensa sarà l’offensiva della polizia e più difficile sarà far perdere le proprie tracce così da poter tornare alle proprie attività “diversamente lecite”.
A fare un’enorme differenza ci pensa però il comparto tecnico di Mafia: Definitive Edition che, grazie alle capacità del motore grafico di Hangar 13, dona nuova vita ai personaggi presenti nel gioco e alla città di Lost Heaven. Da questo punto di vista gli sviluppatori hanno infatti deciso di imprimere con forza la propria impronta inserendo nel gioco modelli poligonali migliorati, nuove animazioni realizzate con il motion capture, cinematiche nuove di zecca e, soprattutto, una città ridisegnata da zero per sfruttare l’engine grafico e il sistema di illuminazione messi a punto dalla software house in questi anni. Tutti questi elementi hanno subito un restyling completo basato sugli asset originali e dove questo non era possibile, come nel caso delle animazioni o delle sequenze di intermezzo, gli sviluppatori hanno fatto tutto il possibile per non andare a interferire con quanto presente nella versione del 2002. La città di Lost Heaven, i suoi personaggi carismatici, i suoi luoghi storici e gli scorci più memorabili non solo sono ancora presenti ma, grazie alle capacità dell’engine, possono allinearsi agli standard grafici attuali raggiungendo, sulla piattaforma utilizzata per la nostra prova ( Xbox One X), i 4K a 30fps con pieno supporto alla tecnologia HDR. Buone notizie anche per quanto riguarda il comparto audio. Mafia: Definitive Edition propone al giocatore una colonna sonora composta da brani dell’epoca originali accompagnata da una completa localizzazione in lingua italiana dalla quale restano fuori, per ovvie motivazioni, solo le trasmissioni radiofoniche che è possibile ascoltare quando ci si trova a bordo di una vettura.
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