Recensione - Super Mega Baseball 3
Fatta questa doverosa premessa, non ci vuole però molto a capire la caratura al livello di di tecnica e divertimento di questo titolo, che sa offrire una profondità che non ha nulla da invidiare alle produzioni a budget elevato. Il gioco ci permette di scegliere tra diverse modalità, a partire dalla classica Esibizione nella quale possiamo selezionare due squadre tra quelle presenti (tutte rigorosamente di fantasia con atleti altrettanto inventati, ma ognuno con caratteristiche ben precise) e gettarci sul campo di gioco. Le modalità più interessanti sono però sicuramente quelle rappresentate dalla Franchigia (Franchise) e dalla Stagione (Season), entrambe giocabili sia in locale che in co-op in due contro la CPU. La differenza fondamentale tra le due risiede, nel fatto che la prima viene giocata su più stagioni sempre con la stessa squadra, che può quindi andare incontro sia ad una progressiva evoluzione (con la crescita fisica e tecnica dei propri giocatori) che ad un degrado, che potrebbe portarla nei bassifondi della classifica. La Stagione, invece, viene disputata per una sola annata dove cerchiamo di ottenere il titolo nazionale; può essere disputata in modalità standard, nella quale viene rispecchiato il ranking predefinito e si gioca sempre e comunque contro le altre squadre gestite dalla CPU, oppure in modalità “Custom”, dove possiamo personalizzare tutti gli aspetti della stagione, distribuire la forza tra le leghe e soprattutto mettere su un gruppo di fino a 4 giocatori ognuno dei quali competerà nella stagione.
MX Video - Super Mega Baseball 3
Le modalità online sono principalmente due, al netto di quanto detto per Franchise e Season: Pennant Race e Party Play. Pennant Race è una modalità basata su incontri 1 vs 1 allo scopo di giocare delle partite con cadenza settimanale cercando di scalare classifiche e divisioni, incrementando il proprio punteggio di ranking. Alla fine di ogni competizione (race, per l’appunto), i tre classificati guadagnano un trofeo (il Pennant) e possono incrementare il proprio Ego, ossia la propria autostima che si riflette in un miglioramento globale delle proprie caratteristiche tecniche. La modalità Party Play prevede invece la possibilità di unirsi ad altri amici e giocare in tutte le altre modalità previste, sia offline che online arrivando a giocare in 4 (2 per ogni postazione) per arrivare alla gloria del titolo mondiale. Molto interessante anche il Tutorial, utile soprattutto per chi non ha confidenza con regole e colpi tipici del baseball; nella suddetta modalità sarete condotti per mano attraverso i trucchi della battuta, della ricezione e della corsa tra le basi, perché ricordiamo bene che questo non è il gioco dei quattro cantoni come potrebbe apparire ad una prima, rapida occhiata.
Analizzate le modalità, scendiamo sul campo di gioco per vedere di che pasta è fatto il gioco. Intanto sottolineiamo che, nonostante il doppio superlativo nel nome, questo non è un gioco di sport arcade "estremo" nella vena del cartone animato NFL Blitz o di NBA Jam. Non ci sono power-up esagerati o folli catture da circo, al contrario: la serie Super Mega Baseball è caratterizzata da un gameplay accessibile ma realistico con colpi che escono dalla mazza in modo autentico e giocatori che giocano secondo le loro capacità in base alle loro statistiche. I battitori producono una soddisfacente varietà di singoli colpi tutti dipendenti dalla posizione del campo e dai tempi dello swing, mentre in difesa i fielders che si tuffano in campo si muovono il più delle volte secondo logiche ben definite e non si gettano a caso. Insomma, se le apparenze dei giocatori rasentano il surreale, il baseball è certamente abbastanza reale. Super Mega Baseball 3 continua la tradizione di un gioco di baseball realistico e raffinato che è più una simulazione che un arcade, ma con controlli semplici che anche i giocatori più giovani possono comprendere.
Tutto ciò che Super Mega Baseball 2 aveva di buono ritorna in Super Mega Baseball 3, compreso il sistema di difficoltà ultra-personalizzabile e la fiducia dei giocatori basata sulle prestazioni. La capacità di utilizzare le oscillazioni di potenza e i tiri è tornata con alcune belle modifiche per aumentare i rischi e le ricompense di un corretto tempismo. Durante le partite esiste l'opzione di cronometrare sapientemente un campo o uno swing, aggiungendo potenzialmente il poco sforzo in più necessario per un home run o uno strikeout. Con uno swing di potenza le probabilità di colpire un home run salgono... ma la possibilità di fare semplicemente un lieve contatto (e lasciare la palla lontana dagli avversari che devono correre a recuperarla) scende. Già in passato, l'uso delle opzioni di potenza in situazioni cruciali ha creato alcuni momenti memorabili; ora l'aumento del rischio/ricompensa serve solo ad aumentare dolcemente la tensione. Mi è anche piaciuto il fatto che i battitori gestiti dalla CPU sembrino meno robotici e più propensi a oscillare nei tiri al di fuori della zona. Sono stato in grado di generare più strikeout rispetto al passato lanciando spazzatura dentro e fuori dal piatto. Ottima anche la gestione dei runner, che si muovono tra le basi in maniera decisamente armoniosa e realistica non offrendo mai il fianco ad incertezze o a comportamenti surreali, spesso presenti in giochi dal chiaro stampo arcade.
Anche i catcher si comportano in maniera molto fedele, e quelli più cattivi non faranno passare nemmeno mezza palla; le loro interazioni con baserunner e lanciatori innalzano il livello simulativo del gioco in maniera davvero evidente.
Esteticamente il gioco è davvero splendido da vedere, con la sua grafica cartoonesca mai troppo eccessiva e i giocatori sono pieni di personalità grazie alle animazioni creative e umoristiche. I 12 bizzarri stadi mostrano nuove e bellissime opzioni di illuminazione, tra cui il crepuscolo, la nebbia e la foschia estiva. Tutto questo sembra avere un leggero costo in termini di tempi di caricamento più lunghi del previsto. Da notare anche gli strumenti di personalizzazione molto accessibili, tra cui quello che potrebbe essere il miglior designer di logo in qualsiasi gioco sportivo. È così facile creare loghi divertenti e fantasiosi per abbellire i cappellini di una squadra di una lega minore. Inoltre, come approfondirò più avanti la presenza dei tratti distintivi specifici per ogni giocatore aggiunge un ulteriore grado di customizzazione. I tratti sono facilmente individuabili nel corso dell’azione di gioco: quando un tratto viene attivato, un piccolo segnale audio avvisa che il tratto di qualcuno è attivo. Tenendo premuto il grilletto giusto, sia in battuta che in lancio, viene visualizzato un elenco di tratti attivi e le loro implicazioni. È molto utile il fatto che questi tratti non solo migliorino il gioco, ma siano anche facili da riconoscere e da usare a proprio vantaggio.
I comandi sono abbastanza intuitivi con le levette analogiche deputate al movimento dei giocatori e i tasti frontali impiegati nelle azioni principali di lancio e ribattuta con la mazza; l’ottimo tutorial vi permette di prendere confidenza con i comandi grazie anche ad una curva di apprendimento mai eccessivamente ostica. Il tutto è abbondantemente condito da un buon comparto multiplayer sia offline con le modalità co-op, sia soprattutto online grazie alla possibilità di combinare epici scontri con giocatori in rete, prevalentemente nordamericani. Il sistema di matchmaking risulta essere ben bilanciato e il net code funziona ottimamente: poco tempo d’attesa e lag praticamente assente. Non pervenuta, invece, qualsiasi tipo di localizzazione italiana.
Commenti