Recensione - NASCAR Heat 4
Il Gioco
Dopo il buon successo di critica e pubblico del terzo episodio della serie, risalente ad un anno fa, NASCAR Heat 4 arriva sulle nostre console promettendo un ulteriore balzo in avanti da tutti i punti di vista per il franchise e possiamo dire, sin da subito, che non siamo stati traditi vista la discreta mole di carne al fuoco che denota un titolo molto completo e che fa di tutto per sfruttare al meglio la licenza ufficiale del campionato NASCAR, con tutti i piloti ed i circuiti ufficiali.Tra le diverse modalità offerte dal gioco troviamo la classica Gara veloce, dove potrete scegliere un pilota appartenente ad una delle 4 categorie di competizione presenti e lanciarvi in pista su uno dei circuiti disponibili; a questo proposito è obbligatorio menzionare il fatto che non abbiamo a disposizione solo "monotoni" (per forma ma non certo per quello che vi accade all'interno) circuiti ovali, ma anche anche alcuni che presentano un’alternanza curve e rettilinei molto simili a quelli che si vedono nei circuiti di Formula 1. Il Campionato, invece, permette di prendere il controllo di un pilota e relativa vettura per guidarlo attraverso le diverse tappe del campionato stesso. La Carriera, della quale si parlerà più approfonditamente nelle righe successive, rappresenta il fulcro del gioco e può essere giocata in modalità “full” ( con piena gestione degli aspetti manageriali) oppure in una modalità che lascia all’IA il compito di gestire gli aspetti manageriali. Per quanto riguarda l’online, le opzioni sono sempre le stesse andando dalle gare veloci alle lobby dov’è possibile creare il campionato personalizzato o gareggiare impostando, inizialmente, i settaggi della competizione. Ma, al di là delle opzioni consuete, c’è molto altro e ne parleremo più in basso.
MX Video - NASCAR Heat 4
Partiamo dalla Carriera, il cuore del gioco: questa non è cambiata molto, nelle impostazioni, rispetto allo scorso anno, ma ci sono alcune significative modifiche. Nelle versioni precedenti del gioco la Carriera, sostanzialmente, consisteva in una sequela di gare e poco altro, e questo rendeva la cosa abbastanza noiosa. Come nell’edizione 2018, in NASCAR Heat 4 è possibile intraprendere la Carriera nei panni del proprietario della Scuderia oppure in quelli del pilota, ma la novità di quest'anno sta nel fatto che si può iniziare la carriera in ognuna delle serie Nascar presenti nel gioco. Se decidete di affrontarla come proprietario (“owner”), risulta ovvio come sarete impegnati non solo in pista ma anche nella gestione degli aspetti manageriali (finanze, sponsor, training dello staff, interventi alle infrastrutture, acquisto dei veicoli e così via). Agli albori della vostra carriera da proprietario avrete fondi decisamente limitati e sarà una grande sfida cercare di costruire il vostro impero ma, una volta guadagnati i primi soldi, nulla vi sarà più precluso.
Ma, una volta scesi in pista, com’è questo NASCAR Heat 4? Direi più che buono sotto tutti i punti di vista, a partire da un gameplay rivisto e riadattato ma, soprattutto, altamente customizzabile. Ottima la gestione dell’IA con piloti gestiti dalla CPU che, soprattutto ai livelli di difficoltà più alti, non vi faranno mai passare troppo facilmente; a questo proposito, consiglio vivamente di saltare almeno i primi due livelli di gioco nei quali è troppo semplice competere. Attenzione alla gestione delle traiettorie in curva: la manovrabilità delle auto non è propriamente quella di una vettura di Formula 1 e il rischio è spesso quello di trovarsi a tagliare dritto anziché assecondare la sterzata. Possiamo inoltre tranquillamente affermare come la parola d’ordine, da parte degli sviluppatori di 704 Games, sia proprio “personalizzazione”, soprattutto in tema di messa a punto della macchina, elemento che, in prima battuta, potrebbe scoraggiare i neofiti della serie.
L’impatto grafico non fa urlare al miracolo ma risulta essere molto piacevole, pur non supportando il 4K; nonostante ciò, le piste ed i bordopista sono ben ricreati e la fluidità generale non ne risente. Macchine e piloti sono disegnati in maniera quasi perfetta con degli effetti di luce assolutamente piacevoli. Il sonoro è essenziale ed i rombi dei motori sono sufficientemente distintivi tra un modello di auto e l’altro; purtroppo, però, come già in passato il gioco non è localizzato nella nostra lingua, con testi e dialoghi rigorosamente in inglese.
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