Recensione - LEGO City Undercover
di
Mirko Rossi / Thor
P
Il Gioco
Sono passati due anni da quando l’agente Chase McCain ha contribuito a far arrestare il pericoloso Rex Fury. Dopo aver messo il criminale dietro alle sbarre e aver riportato la pace nelle strade di LEGO City, Chase ha però dovuto abbandonare improvvisamente la città lasciandosi alle spalle la vecchia vita. Un enorme sacrificio che purtroppo sembra non aver sortito l’effetto sperato dato che, al momento del suo ritorno, le cose non vanno proprio benissimo. Rex Fury è evaso dal carcere di Albatross e dà la caccia a Natalia, la ex-fidanzata di Chase, mentre il corpo di polizia brancola nel buio sotto la guida dell’ispettore Dunby e le strade di LEGO City pullulano di criminali. Toccherà dunque all’agente McCain riportare nuovamente la tranquillità in città smantellando i piani del malvagio Rex Fury attraverso 15 differenti capitoli, tutti composti da una o più missioni specifiche, che vedranno l’impavido agente affrontare i mille volti del crimine presente a LEGO City con il solo obiettivo di riacciuffare la sua nemesi e riconsegnarla alla giustizia.Questa in sintesi la trama completamente inedita di LEGO City Undercover, titolo free-roaming in salsa LEGO sviluppato da TT Games ed ambientato nella città di LEGO City, location liberamente esplorabile ed ispirata alla meravigliosa San Francisco. Per portare a termine la pericolosa missione il protagonista può contare innanzitutto sulle sue indubbie capacità di detective che, tramite un pratico tablet multifunzione, gli permettono di seguire con facilità le tracce lasciate dai cattivi, di registrare le loro conversazioni o di scattare fotografie compromettenti, ma non solo. Chase è anche un mago dei travestimenti e nel corso dell’avventura avrà la possibilità di sbloccare ed indossare un numero spropositato di capi di vestiario differenti, tutti basati su prodotti LEGO ufficiali. Si va dai classici abiti da lavoro ai costumi da supereroe, passando per numerose categorie differenti per un totale di quasi 160 travestimenti specifici.
Alcuni di questi capi di vestiario vengono sbloccati gradualmente proseguendo con le missioni principali e non hanno solo una funzione estetica, ma permettono al protagonista di accedere a particolari abilità fondamentali per portare a termine gli incarichi. Ad esempio solo indossando l’uniforme da poliziotto Chase può utilizzare il suo fidato tablet o il rampino d’ordinanza, utile per raggiungere punti sopraelevati o sbloccare oggetti posizionati fuori dalla sua portata. Vestendo invece i panni da malvivente, il protagonista può sfruttare un prezioso piede di porco o utilizzare un’avveniristica arma spara-vernice con cui modificare a proprio vantaggio il colore delle strutture in mattoncini presenti nel gioco. Indossando il costume da pompiere è poi in grado di spegnere incendi e aprire porte sbarrate, e così via. In totale LEGO City Undercover propone 8 travestimenti “speciali” come quelli appena elencati, tutti dotati di abilità uniche ed esilaranti.
MX Video - LEGO City Undercover
Rendendo onore al genere a cui appartiene, il titolo di TT Games non si limita però solo a proporre una serie di missioni più o meno collegate tra loro. Tra un inseguimento all’ultimo respiro e una pericolosissima missione di infiltrazione sotto copertura LEGO City Undercover lascia infatti il giocatore libero di esplorare le strade di LEGO City e di dare sfogo a tutta la sua voglia di mattoncini colorati. Quando non è in servizio, l’agente McCain può quindi decidere di dilettarsi con le numerose attività secondarie disponibili in città come gare automobilistiche, sfide sportive e minigiochi oppure di dedicarsi a quella che è, a tutti gli effetti, l’attività secondaria “principale” nel mondo di gioco, ossia smontare e costruire strutture fatte di LEGO. Dopo aver distrutto un oggetto, Chase può infatti raccogliere monete e preziosi pezzi colorati, utilizzabili in seguito per sbloccarne e costruirne di nuovi. In molti casi le strutture scomposte possono anche essere ri-assemblate con altre forme, acquisendo di fatto nuove funzionalità. E’ il caso per esempio delle numerose cabine della polizia sparse per la città, che possono essere manipolate così da diventare degli utili camerini nei quali selezionare i travestimenti, o dei vari complementi di arredo presenti nelle ambientazioni che, spesso, possono essere smembrati per diventare poi utili scale o piattaforme di salto.
A completare l’offerta ci pensano poi 65 strutture specifiche, chiamate Supercostruzioni, che possono essere assemblate investendo un gran numero di mattoncini. Queste costruzioni speciali permettono di sbloccare nuove aree, di procedere con gli incarichi principali, di attivare utili punti di consegna dei veicoli o, semplicemente, di arredare le strade della città con gigantesche strutture fatte di mattoncini. Da questo punto di vista il team di TT Games ha scelto però di dare una buona libertà al giocatore ma senza lasciarlo completamente abbandonato a sé stesso come accade in altri titoli LEGO. Non tutte le strutture possono infatti essere distrutte o ricombinate, e le supercostruzioni possono essere edificate esclusivamente in punti prefissati, chiaramente evidenziati dalla presenza di apposite pedane LEGO.
Per valorizzare al meglio la struttura di gioco aperta, un titolo free-roaming non può ovviamente esimersi dal proporre al giocatore una vasta gamma di veicoli differenti ed un campionario di collezionabili di tutto rispetto. LEGO City Undercover non fa chiaramente eccezione e mette sul piatto un ampio ventaglio di mezzi, tutti basati su prodotti LEGO esistenti, e svariate tipologie di oggetti da scovare, raccogliere o distruggere quali statue, mattoncini speciali e nuove supercostruzioni. Le missioni principali inoltre possono essere affrontate più volte, magari dopo aver sbloccato nuove abilità, in cerca di nuovi percorsi che permettano di aumentare la percentuale di completamento delle stesse.
Con così tante cose da fare il rischio di perdersi c’è, ma non temete: gli sviluppatori hanno pensato bene di inserire nel titolo una mappa dettagliata sulla quale vengono annotate le posizioni di tutti i punti di interesse scoperti e di accompagnare passo passo il giocatore nella sua missione con suggerimenti testuali e utili dialoghi, tutti completamente tradotti nella nostra lingua. Nel complesso per portare a termine le sole missioni principali si impiegano circa 12/15 ore, che possono facilmente diventare più di 30/35 se si intende completare il gioco al 100%. Ad aumentare ulteriormente la longevità complessiva ci pensa poi la modalità co-op, unica vera novità presente in questa nuova versione di LEGO City Undercover, che permette di affrontare l’intera esperienza di gioco in split-screen sulla stessa console con un sistema di drop in/drop out rapido e ben realizzato. Il sistema di controllo non si discosta molto dai canoni del genere ed integra senza particolari difficoltà anche tutte le funzioni svolte a suo tempo dal pad Wii U, come la gestione della mappa o l’uso dei vari gadget in dotazione alle forze dell’ordine di LEGO City.
Tecnicamente parlando, LEGO City Undercover ripropone fedelmente il comparto grafico originale svecchiato per quanto possibile per non risultare troppo indigesto sulle piattaforme attuali. Sulle nuove console il titolo di TT Games raggiunge senza particolari difficoltà una risoluzione Full HD con un framerate variabile in base alle situazioni. Nelle fasi di gioco libero la frequenza di refresh è fissa a 30fps mentre durante i filmati, nelle aree interne o nelle ambientazioni di dimensioni contenute, il limite è settato a 60fps. In entrambe le situazioni il motore grafico mette effettivamente in mostra un livello di dettaglio più elevato, un sistema di illuminazione più complesso ed una maggiore pulizia grafica rispetto al passato, ma il risultato finale lascia sempre trasparire l'anima di porting del titolo. A mitigare un po’ le cose ci pensa fortunatamente il design della città che, proprio come quattro anni fa, riesce a catturare l’attenzione sin dal filmato introduttivo. Le varie zone che compongono LEGO City rispecchiano fedelmente la metropoli da cui traggono ispirazione, ma non si limitano a riprodurre l’area urbana includendo anche zone rurali, aree verdeggianti, spiagge e numerose location specifiche come il carcere di Albatross, il Dojo, l’Isola Apollo e molte altre ancora. Ogni area fonde con naturalezza strutture fisse e oggetti fatti di mattoncini, il tutto con un buon livello di dettaglio. I modelli dei personaggi ed i veicoli sembrano aver beneficiato in modo sensibile del passaggio alle nuove piattaforme, risultando se possibile ancora più definiti e verosimili. Più che discreto il comparto audio, che si destreggia agilmente tra brani orecchiabili ed il classico campionario di suoni “LEGO” presente in ogni titolo su licenza. Come già accennato in precedenza LEGO City Undercover beneficia inoltre di una localizzazione italiana completa, il che lo rende godibile senza difficoltà anche dai videogiocatori più giovani.
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