Recensione - Wasteland 3
di
Mirko Rossi / Thor
P
Il Gioco
Wasteland 3 è un RPG tattico con visuale isometrica e combattimenti a turni che mette il giocatore al comando di un gruppo di avventurieri in un futuro post-apocalittico devastato dalla Guerra Nucleare. Ci troviamo negli Stati Uniti o, per essere più precisi, in quello che ne resta. I conflitti atomici hanno infatti “sgretolato” la nazione alla fine del XX secolo dando vita a un nuovo ordinamento socio-politico basato su tante comunità indipendenti, che si contendono ciò che resta del Paese con metodi più o meno “etici”. Uno dei gruppi più attivi è quello dei Ranger, da sempre protagonisti della serie e che rivestono un ruolo fondamentale anche nel nuovo capitolo, seppur con qualche piccola differenza rispetto al passato. Il Team November, dopo essere miracolosamente scampato a un’imboscata organizzata da un gruppo di fuorilegge conosciuti come “Dorsey”, lascia infatti l’Arizona, storico teatro della saga, per raggiungere le lande innevate del Colorado e incontrare il Patriarca, il carismatico leader che da lungo tempo governa sulla zona dal suo quartier generale situato nella città di Colorado Springs. E’ lui ad aver richiesto l’intervento dei Ranger per fronteggiare una crescente minaccia che incombe sulla regione e sui sopravvissuti che la popolano, offrendo ai potenziali alleati la possibilità di espandere la propria zona di influenza come ricompensa. Alcuni pericolosi individui stanno infatti pensando di mettere a ferro e fuoco il Colorado per spodestare il Patriarca e sarà nostro compito cercare di fermarli (o forse no?).
Sono queste le premesse dalle quali prende il via Wasteland 3 dopo una breve, per quanto concitata, missione introduttiva, che funge da tutorial per le meccaniche di base del titolo e che rappresenta l’incipit di un’avventura capace di tenere incollato allo schermo al giocatore per un numero di ore che va dalle circa 30/40 ore necessarie per completare la sola trama principale alle oltre 80/100 ore se si decide di completare ogni missione secondaria e di esplorare tutte le numerose possibilità che offre il titolo. L’ultima fatica di inXile è infatti un gioco di ruolo “vero”, nel quale ogni scelta del giocatore ha una conseguenza tangibile sullo sviluppo degli eventi e questo, in aggiunta alla possibilità di adattare la difficoltà alle proprie preferenze e alla presenza di finali multipli, incrementa notevolmente la longevità e la rigiocabilità del titolo. Tutto però inizia, come in ogni RPG che si rispetti, con la scelta del proprio alter-ego o, nel caso di Wasteland 3, della coppia con cui iniziare. Una volta avviata la partita, al giocatore viene infatti data al possibilità di selezionare il proprio team di personaggi tra le 5 coppie disponibili, che si differenziano per attributi di base, abilità iniziali e background dei personaggi, o di crearlo da zero utilizzando un classico editor, se le combinazioni proposte non convincono.
MX Video - Wasteland 3
I 7 attributi base, come da tradizione del genere, influenzano le percentuali di successo delle varie azioni, i punti vita massimi, il numero di punti azione disponibili durante i combattimenti e tutte le altre caratteristiche base del personaggio. Le 22 abilità definiscono invece con maggiore precisione le capacità di un personaggio con uno specifico tipo di arma, la sua propensione alla dialettica, la sua abilità nello scassinare serrature, la sua esperienza come meccanico, l’eventuale possibilità di modificare armi o armature e, perché no, anche le sue capacità come riparatore di piastre per toast. Da questo punto di vista , Wasteland 3 offre una libertà totale con effetti tangibili sul gameplay, così da consentire al giocatore di puntare tutto su alcuni caratteristiche e specifiche abilità per creare personaggi molto specifici o di dare vita a Ranger “tuttofare” investendo pochi punti su un ventaglio più ampio di opzioni. La scelta delle abilità permette infatti di sbloccare perks, ovvero miglioramenti specifici e abilità extra, con cui rendere ancora più minuziosa la caratterizzazione di ogni singolo personaggio. Questo aspetto assume un ruolo fondamentale in Wasteland 3 poiché il giocatore, come detto inizialmente, non interpreta il ruolo solo dei due personaggi scelti ma bensì quello di chi “gestisce” un team che può arrivare a contenere altri 4 membri, che potranno essere reclutati e variati più volte nel corso dell’avventura. Tutti i personaggi accumulano punti esperienza per ogni azione portata a termine, sia essa una missione, un’uccisione o un'azione particolare conclusa con un successo. Questo permette ai personaggi di salire di livello ottenendo di volta in volta nuovi punti da investire per incrementare le statistiche base, per migliorare le proprie abilità o per sbloccare nuovi perks. Ai 6 membri del team si aggiungono poi alcuni alleati temporanei (non sempre umani) che offriranno il loro aiuto al gruppo, ma che non possono essere controllati direttamente dal giocare e che rientrano nel processo di crescita e sviluppo descritto.

Al netto di queste importanti precisazioni, il nuovo gioco di ruolo sviluppato da inXile si presenta al pubblico come un titolo con visuale isometrica sostanzialmente suddiviso in due fasi: quelle di esplorazione, gestite in tempo reale, e quelle di combattimento, gestite con un classico sistema a turni. Durante le fasi esplorative il giocatore può muovere i personaggi liberamente, come squadra o come singoli, interagire con numerosi oggetti presenti nello scenario, ispezionare punti di interesse o dialogare con i numerosi NPC presenti nelle varie ambientazioni, che spaziano da agglomerati urbani di varie dimensioni e spazi aperti, passando per zone rurali, aree industriali e così via, tutte ben caratterizzate e dotate di uno stile che pesca a piene mani dall’immaginario post-atomico più tradizionale. Tutte queste azioni rivestono ovviamente un ruolo fondamentale, sia perché permettono al giocatore di scoprire nuovi luoghi e di raccogliere il contenuto dei contenitori sparsi un po’ ovunque nel mondo di gioco sia perché molti degli incarichi, principali e secondari, potranno essere scoperti, sviluppati e portati a termine anche, o solo, tramite l’esplorazione e il dialogo con gli altri NPC. Come già detto, ogni azione ha una conseguenza e molte andranno a modificare la reputazione generale del team o quella relativa a una delle fazioni presenti nel gioco, con conseguenze dirette sullo sviluppo degli eventi.
Le caratteristiche di base dei vari personaggi e le loro abilità giocano un ruolo fondamentale anche in queste fasi perché molte delle statistiche e molti dei vantaggi presenti influenzano le attività che è possibile eseguire durante l’esplorazione, oltre che ovviamente l’andamento dei dialoghi. Mentre si cammina si può infatti scoprire una trappola o un oggetto nascosto nel terreno grazie alla capacità di osservazione di uno dei membri del team, ci si può imbattere i porte o lucchetti da forzare grazie alle abilità di scassinatore di un altro componente della squadra o si può facilmente evitare uno scontro facendo leva sulle conoscenze scientifiche e/o sulla faccia tosta del nostro fidato medico. Il mondo di Wasteland 3 non è però fatto solo di aree da esplorare a piedi. Le numerose città presenti nel titolo gli accampamenti e tutti i luoghi di interesse sono infatti “collegati” tra loro da strade e percorsi che possono essere attraversati a bordo di un imponente mezzo corazzato conosciuto come Kodiak. Il titolo di inXile ovviamente non si dimentica di essere un gioco di ruolo nemmeno in queste sezioni, continuando a offrire nuovi spunti al giocatore attraverso nuovi incarichi che vengono comunicati attraverso la radio installata nel Kodiak e numerosi incontri casuali.

Quando anche la dialettica e il basso profilo falliscono, nel mondo di Wasteland 3 non resta altra soluzione che passare alle maniere forti. Durante gli scontri il titolo di inXile si trasforma in un classico strategico a turni nel quale ogni personaggio dispone di un certo numero di punti abilità, che possono essere spesi per muoversi sul terreno di battaglia, per attaccare gli avversari, per utilizzare i consumabili presenti negli slot rapidi, per sfruttare una delle abilità in possesso del team e molto altro ancora. Ogni arma dispone di un certo raggio di azione, di proprie caratteristiche, che influiscono sulla forbice di danno inflitto ai nemici e sulle possibilità di successo, e richiede un certo numero di PA per essere usata. Sul totale dei danni inflitti (o subiti) influisce ovviamente anche la corazza indossata, che assorbe un quantitativo di danni proporzionato alla differenza tra il valore di resistenza della stessa e il grado di penetrazione dell’arma. Qui entra quindi il gioco il sistema di gestione dell’equipaggiamento e dell’inventario.
In Wasteland 3 è infatti possibile raccogliere e utilizzare una vasta gamma di armi che vanno da armi corpo a corpo improvvisate a potenti lanciarazzi, passando per pistole, fucili automatici, mitra, lame di vario genere e armi futuristiche. Ogni personaggio di base può equipaggiarne due, alle quali si sommano eventuali trappole o esplosivi da lancio che possono essere inseriti, così come i consumabili curativi o gli stimolanti, nelle tasche della cintura per un utilizzo rapido durante gli scontri. A queste si sommano poi innumerevoli parti di corazza, suddivise in 4 aree del corpo (testa, torso, gambe e piedi) e che si differenziano per grado di protezione, abilità extra e bonus/malus alle statistiche del personaggio. Sia le armi che le armature possono poi essere modificate, a patto di avere nel team un personaggio con la giusta capacità, inserendo degli accessori negli slot dedicati presenti così da incrementarne una o più caratteristiche.

Quando un personaggio esaurisce i propri punti vita finisce a terra, ma questo non significa che sia morto. Gli altri membri del team possono infatti rianimarlo entro un certo numero di turni. Se non ci riescono, il personaggio muore in modo definitivo, a meno di possedere un consumabile capace di resuscitarlo. Ad aggiungere ulteriore spessore ai combattimenti ci pensano una lunga lista di bonus e malus che possono essere applicati (o inflitti) a personaggi e nemici, come il congelamento, il sanguinamento, la paura e così via. Negli scontri all’esterno dei centri abitati il giocatore può inoltre contare sul supporto del Kodiak, che diventa a tutti gli effetti un membro del team dotato di PA e che può essere utilizzato per colpire i nemici con le armi installate o, perché no, per investirli in un modo tanto scorretto quanto efficace.

L’intera avventura di Wasteland 3 può essere affrontata in solitaria o in modalità cooperativa online, sia creando la propria lobby (pubblica o privata) che attraverso una classica ricerca delle stanze disponibili. Il sistema di gestione della componente multigiocatore permette ai giocatori di entrare/uscire dalle partite in qualunque momento e di poter iniziare/continuare le partite in entrambe le modalità mantenendo tutti i progressi raggiunti. Per quanto riguarda l’aspetto tecnico di Wasteland 3, inXile ha deciso di affidarsi alle capacità del motore grafico Unity. Sulla piattaforma utilizzata per la prova (Xbox One X) il titolo raggiunge i 4K a 30fps con pieno supporto alla tecnologia HDR. Il comparto audio è invece affidato a una colonna sonora originale composta da Mark Morgan e Mary Ramos, che include numerose cover e anche qualche traccia inedita. Brutte notizie invece per quanto riguarda la localizzazione in lingua italiana, del tutto assente sia per quanto riguarda i dialoghi sia per quanto riguarda le parti scritte.
Commenti
Notizia fresca di giornata. Il gioco vetra tradotto in italiano per questo inverno. Ottimo
WEILA io credo che non sia in discussione l'importanza dell'inglese, le scelte di mercato della software house, o altro. Semplicemente dico che, pur avendo una più che buona conoscenza dell'inglese, un titolo di questo genere diventa un po' più impegnativo da digerire. Tutto qua.
Anche io davvero felice, di te penso la stessa identica cosa :)
Perfetto, avevo capito che sei una persona ragionevole, temevo solo di non essermi spiegato bene. Contento di aver chiarito. :)
Ah Bhe se ti riferisci ad altri commenti di altri utenti chiedo scusa. Io ovviamente ho parlato di me e mi riferivo al mio commento. Ho anche scritto che non critico le scelte delle SH e non solo, le rispetto e le capisco, chi critica non lo capisco neanche io e l'ho sempre detto ;)
*qui si esula dalle preferenze. Scusate il doppio post, ma senza edit è difficile evitarli.
A mo'. Sul fatto che uno sia libero di comprare ciò che più lo aggrada siamo d'accordo (e ci mancherebbe). Io criticavo i commenti inviperiti nei confronti di un gioco che ha commesso il peccato capitale di non avere la localizzazione italiana. Non avrei detto niente se i commenti fossero stati del tipo "bello il gioco, peccato che non capisca l'inglese, non potrò godermelo". Ho commentato perché ho letto "solo per la mancanza dell'italiano merita 3". Ecco, se permetti, qui si dalle preferenze personali per scadere in un'indignazione immotivata. Sarebbe come se una persona prive dell'uso delle gambe dicesse che la nuova BMW fa schifo perché non ha i comandi al volante. E comunque sarebbe più giustificata, perché uno le gambe non può farsele ricrescere, mentre l'inglese si può imparare.
eh cosa c'entra il tuo discorso sul fatto che ci sono giocatori che preferiscono comprare un titolo godibile invece di uno non godibile affatto? ti sembra strano che a molti frega nulla della lingua più usata al mondo? a me sembra strano che ci siano persone che ancora non capiscono che in molti hanno delle priorità nella vita e se per te imparare l'inglese è in Pole Position (hai visto che te l'ho scritto nella tua lingua sei contento? xD), ad altri frega nulla per vari motivi... può non piacere, può non servirgli a nulla nel lavoro, può anche non piacere (ci hai mai pensato?), qualcuno può preferire il Francese il Tedesco, qualcuno può anche non riuscire ad impararlo e rinunciarci definitivamente.. insomma ognuno ha i suoi motivi e vanno rispettati, se tu ami l'inglese fai bene a godertelo, ma non è detto che interessi a tutti tutto qui
"è normalissimo che la gente preferisca spendere i propri soldi sui prodotti che preferisce": tautologico e di certo non il fulcro del mio discorso. Il mio disappunto risiede non nell'esercizio della libera scelta, quanto nel motivo dietro questa scelta, ovvero la mancanza dell'italiano. Il mio discorso era più volto a criticare la refrattarietà del popolo italiano a imparare la lingua inglese. Sarà che sono tornato da poco dall'Olanda, dove anche il pescivendolo di 60 anni ti parla in inglese e capisce tutto. Il confronto è abbastanza impietoso per l'Italia.
Ancora con sta storia? Eh certo che è una questione di volontà, tua madre sicuramente aveva i suoi motivi per studiarla o no? Probabilmente le piace la lingua o le serviva per lavoro o chissà cosa.. io come ho detto faccio un lavoro che non ha alcun bisogno della lingua inglese, gioco due ore al giorno di media e non me ne frega nulla di imparare una lingua per giocarmi qualche giochino.
Ma guarda che in molti qui l'inglese l'hanno studiato più di 20 anni fa e se non l'hanno poi portato avanti causa lavoro, non vedo cosa ci sia di strano. Sarà la più usata al mondo, ma a non tutti serve. La cosa che stupisce a me è che c'è ancora gente che si stupisce per questa storia. quello Che mi fa ridere, e non parlo di te, è che in molti si stupiscono che in Italia la gente non studia l'inglese quando neanche sanno usare l'italiano; forse sarebbe bene imparare la nostra lingua prima dell'inglese e fidati che è pieno di ragazzi ignoranti xD per quanto riguarda i giochi, ricordati che sono prodotti in vendita e che è normalissimo che la gente preferisca spendere i propri soldi sui prodotti che preferisce. Il motivo principale che tu dici è solo uno: tu compri un prodotto che poi sai già che non ti piace? Io no.
Comunque mia madre ha imparato l'inglese a 45 anni suonati e più di 15 anni fa, quindi con molti meno mezzi di quelli disponibili adesso. È una questione di volontà.
Io non dico di essere addirittura contento dell'assenza della lingua italiana, la cosa mi lascia indifferente. La mia è una reazione all'indignazione che ciò genera in molti dei commentatori qui sotto. Nessuno dice che dovete comprare questo gioco a tutti i costi, la cosa che mi lascia perplesso è che il motivo principale per non acquistarlo pare essere la questione della lingua. Forse sono stupito del fatto che ancora nel 2020 un sacco di videogiocatori (quindi non i boomer) abbiano tali difficoltà con l'inglese (la lingua più facile e diffusa al mondo).
si aspetta che a 42 anni suonati mi metto ad imparare l'inglese ma LoL ok che da piccolo hai tempo da perdere e ci sta imparare determinate cose, ma a questa età abbi pazienza ho altre priorità. innanzitutto nel mio lavoro l'inglese è completamente inutile ed in più se permetti, con le centinaia di migliaia di giochi sottotitolati in italiano che posso giocare, Wasteland 3 lo metto all'ultimo posto. io non critica la scelta della SH e mai lo farò, sono scelte loro e le rispetto, ma posso decidere come spendere i miei soldi? ah ecco grazie... quando avrò giocato tutti i titoli sottotitolati e localizzati in Ita che mi interessano, penserò a quelli in inglese, anche perchè prima di spendere soldi per un gioco che tanto non ci capirò nulla sai, ci voglio pensare bene. sul fatto dell'immersione son d'accordo con te (parlo con WEILA), trovo più immersivo giocare un titolo con la lingua in originale, The Witcher 3 e Gta 5 ad esempio non mi interesserebbe mai giocarli in lingua italiana, il doppiaggio è di primo livello e non lo cambierei per nulla al mondo, ma........ ma hanno i sottotitoli ed è per questo motivo che li ho amati alla follia, senza sottotitoli ci avrei giocato ugualmente ma cosa ci avrei capito? nulla di niente e se permetti quando spendo 70 euro senza Dlc, voglio godermelo appieno un gioco, non mi interessa nulla diffondere l'inglese in italia se ci perdo in prima persona. tra l'altro ci siete voi paladini della lingua inglese che la diffondete con tanta passione e siete in tanti non preoccupatevi (come se l'inglese non fosse anche troppo diffusa nel mondo LoL) xD
WEILA io invece non capirò mai tutti quelli come voi che sono addirittura contenti che non ci sia l'italiano! ma che male ti fa se come opzione mettono la nostra lingua? non ti toglierebbe nulla a te. io per lavoro parlo e scrivo in inglese ma quando torno a casa non ci penso neanche lontanamente a mettere i film in lingua originale o stare a leggere i sottotitoli. sinceramente dopo una giornata voglio avere la testa sgombra. capisco pure il discorso di questo gioco che per problemi di budget non può mettere la traduzione ma è veramente assurdo come te invece sei contento di questa scelta....
Secondo il tuo stesso ragionamento sull'importanza dell'immersione, io potrei dire che la vera immersione si ha solamente se si fruisce del prodotto nella lingua in cui è stato pensato, ovvero l'inglese, dato che il gioco è ambientato in Colorado. Mi sembra di capire che ci sia una sostanziale dose di ironia nel gioco, componente spesso difficile da tradurre in un'altra lingua, che quindi perderebbe di mordente se trasposta in italiano. Non serve essere un linguista per rendersi conto che c'è una miriade di casi in cui non è possibile tradurre una battuta senza rovinarla. Io da piccolo ho sempre giocato a titoli in inglese senza capirli, fino a che, spinto dalla curiosità, non ho imparato la lingua. È stato un pretesto per imparare una lingua fondamentale oggigiorno, in un contesto piacevole. Comunque, mi rendo conto che la conoscenza dell'inglese in Italia sia a livelli tragici rispetto agli altri paesi. Proprio per questo vedo nei giochi non localizzati un'occasione per diffondere l'inglese in Italia.
@WEILA...il tuo discorso può essere vero, non lo nego, ma dipende sempre dal genere di gioco. Io l'inglese un po lo "mastico", infatti da amante dei giochi sportivi, NHL e NFL ogni anno li gioco e mi diverto...ma se la base di un gioco è l'immersione come lo è nei GDR, il capire l'inglese non ti permette di immergerti come nell'italiano, quindi viene a cadere una parte fondamentale di questa categoria di giochi ;), quindi le lamentele sono più che comprensibili, infatti siamo nella recensione di Wasteland 3, non di NHL 2021 :)
"È assurdo che nel 2020 non traducano tutto in una lingua parlata in un solo paese al mondo!!! È assolutamente inaccettabile!" "Mi rifiuto di cogliere l'occasione di imparare meglio LA lingua più rilevante al mondo mentre mi diverto con un gioco!" Ecco cosa sento nella mia testa quando leggo certi commenti.
scaricato e disinstallato subito dopo aver visto che anche questo è completamente in inglese.
Mi duole dirlo...essendo un possessore di xbox dalla fat...i GDR sono il mio pane, li adoro, ma ultimamente sta prendendo piede questa cosa di "schifare" la nostra lingua. Io non mi arrabbio, sono scelte, come la mia di non prendere la next-gen e di virare su pc...avrò un investimento molto maggiore all'inizio, ma i giochi costano minimo il 50% in meno e il game pass comprenderà tutte le esclusive della serie X...e li tra mod ecc le traduzioni le trovi tempo qualche mese ;)....problema risolto