Recensione - Dead Rising: Triple Pack
di
Mirko Rossi / Thor
P
Il Gioco
Quando si accostano Capcom ed i non-morti è inevitabile pensare alla saga di Resident Evil, nata quasi 20 anni fa e scolpita a fuoco nella memoria di tutti gli appassionati di videogiochi. Coloro che hanno avuto la fortuna di vivere al 100% la precedente generazione di console sanno però che nel lontano 2006 Capcom, partendo sempre da un’idea di Kenji Inafune, sviluppò e pubblicò un particolare mix tra le caratteristiche tipiche dei survival horror e quelle dei primi titoli free-roaming in terza persona, intitolato Dead Rising. Nel gioco la città di Willamette viene isolata dal resto degli Stati Uniti in seguito ad alcune misteriose rivolte ed il protagonista, uno spregiudicato reporter free-lance di nome Frank West, decide di indagare sull’accaduto avvicinandosi al centro abitato a bordo di un elicottero. Così facendo scopre che la misteriosa rivolta è in realtà una vera e propria invasione zombie che ha decimato gli abitanti della città costringendo i pochi sopravvissuti a rinchiudersi nel gigantesco centro commerciale. Una volta raggiunta quest’area Frank rimarrà ostaggio, proprio come gli altri sopravvissuti, di una vera e propria orda di non morti e nel tentativo di portare a casa la pelle scoprirà le molte verità che si nascondono dietro a tutto l’orrore.Il gioco, pur non essendo perfetto e basandosi su concetti generalmente già visti, portò una ventata d’aria fresca sulle nostre console grazie ad una giocabilità impegnativa ed appagante unita ad una sana dose di macabro humor da film di seconda categoria ottenendo ottimi risultati di vendita e di gradimento. Un seguito fu praticamente inevitabile e nel 2010 venne pubblicato il secondo capitolo, non più sviluppato da Capcom ma da Blue Castel Games, che cercò di mantenere inalterato il feeling del titolo originale introducendo però alcune sostanziali variazioni, tra cui il cambio dell’ambientazione e del protagonista. Anche il questo caso il titolo ottenne ottimi risultati ma la community non accettò di buon occhio quest’ultimo cambiamento tanto da spingere Capcom a pubblicare, nel 2011, una versione alternativa del secondo capitolo, intitolata Off The Record, con protagonista Frank West. Concludo qui la mia breve introduzione della saga, necessaria soprattutto per collocare cronologicamente i vari capitoli e il loro percorso di sviluppo. Non mi dilungherò infatti di più sui singoli titoli visto che, come spesso accade con le edizioni remastered, Dead Rising: Triple Pack non aggiunge praticamente nulla all’esperienza originale, limitandosi a raccogliere contenuti aggiuntivi e a riproporre il tutto con una veste grafica aggiornata. Sia la trama che le meccaniche di base sono rimaste invariate rispetto alle edizioni originali quindi fate pure riferimento alle nostre precedenti recensioni (che potete trovare rispettivamente qui, qui e qui) nel caso vi fossero sfuggite o se vi servisse un piccolo ripasso.
MX Video - Dead Rising: Triple Pack
Partiamo dunque analizzando i contenuti di questa nuova edizione rimasterizzata che, come già accennato, propone ben tre titoli (disponibili all'acqusto anche singolarmente) ovvero l’originale Dead Rising sviluppato da Capcom e i due seguiti, rispettivamente Dead Rising 2 e la sua versione alternativa Off The Record, sviluppati da Blue Castle Games. Dead Rising: Triple Pack include anche tutti i DLC pubblicati per questi ultimi due capitoli, focalizzati principalmente su nuovi capi di vestiario e armi, così da offrire ai giocatori l’intero catalogo di oggetti pubblicato originariamente. Non sono invece inclusi i due prequel Case Zero e Case West rilasciati in esclusiva per Xbox 360 da Capcom prima dei due seguiti. La casa nipponica, proprio come accaduto per altri titoli, non si è occupata direttamente di queste edizioni ma ha affidato a Polish Studio QLOC e Mercenary Technology il compito di traghettare i suoi giochi sulle console più recenti. Pur essendo frutto del lavoro di due studi differenti tutti e tre i titoli fanno comunque un grande passo in avanti dal punto di vista tecnico proponendo una risoluzione Full HD a 60fps in linea con gli standard attuali, nuove textures in alta qualità ed un sistema di illuminazione capace di valorizzare maggiormente il comparto grafico del titolo. Nessuna novità invece per quanto riguarda il sistema di controllo o le modalità di gioco a disposizione, che ricalcano fedelmente quanto presente nei titoli originali. L’unica vera differenza riscontrata riguarda il sistema di salvataggio presente nel primo capitolo, che ora permette di utilizzare slot separati così da poter portare avanti più partite contemporaneamente. Tutti e tre gli episodi sono interamente sottotitolati in italiano e possono essere acquistati esclusivamente in versione digitale sia tramite questa edizione, venduta a 49,99€, sia singolarmente, ad un prezzo di circa 19,99€.
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