Recensione - Final Fantasy XV
di
Mirko Rossi / Thor
P
Il Gioco
Piccolo riassunto delle puntate precedenti. Al momento del suo primo annuncio ufficiale, avvenuto nel lontano 2006, Final Fantasy XV non avrebbe nemmeno dovuto chiamarsi così. Il concept originale prevedeva infatti che il titolo venisse sviluppato con il nome di Final Fantasy Versus XIII sotto la guida di Tetsuya Nomura ma, nel corso del tempo, Square Enix decise gradualmente di trasformare il progetto in qualcosa di più ambizioso che potesse addirittura meritarsi un posto tra i capitoli principali della saga, affidando la produzione ad Hajime Tabata, già noto ai fan per aver diretto con ottimi risultati lo sviluppo di Final Fantasy VII Crisis Core e Type 0 su PSP. Sotto la sua direzione e con la spinta dell’innovativo “Luminous Engine” nacque dunque Final Fantasy XV, annunciato ufficialmente solo nel 2013, che condivide con il concept originale molti elementi del gameplay e, soprattutto, buona parte della trama.Il vasto mondo di Eos vive da molti anni un periodo di conflitti ed oppressione militare da parte dell'impero di Niflheim guidato dall'imperatore Iedolas Aldercapt, che approfittando della strapotenza del proprio esercito di soldati potenziati con tecnologia Magitek sta portando avanti una spietata campagna espansionistica. Dopo aver conquistato buona parte dei regni di Eos, l’esercito di Niflheim rivolge infine le proprie attenzioni verso il suo vero obiettivo, il regno di Lucis. All’interno del palazzo reale della sua capitale, Insomnia, è infatti custodito il Cristallo, una potente pietra magica da cui Re Regis, l’attuale sovrano, attinge il potere necessario per difendere il regno. Grazie al potere delle due reliquie Insomnia resiste da anni agli attacchi dell’esercito imperiale protetta da una impenetrabile barriera magica, ma la situazione al di fuori della barriera non è così rosea e questo spinge il sovrano a valutare, suo malgrado, una sorta di armistizio. Tutti i territori del regno di Lucis ad eccezione della capitale dovranno deporre le armi ed accettare il controllo diretto dell’Impero, ottenendo in cambio la promessa di un’occupazione pacifica, mentre Insomnia potrà mantenere la propria autonomia. Inoltre, al fine di suggellare definitivamente l’accordo, il principe Noctis, figlio di Regis e futuro erede al trono, dovrà recarsi ad Altissia per sposare la principessa Lunafreya, sua amica di infanzia nonché Sciamana del regno di Tenebrae, già assoggettato al volere dell’Impero. Al giovane principe non resta dunque che mettersi in viaggio insieme ad una “scorta” formata dai fidatissimi amici Gladio, Promto e Ignis. Come prevedibile l'Impero dimostrerà quasi subito di non essere realmente interessato ad instaurare una tregua, scatenando su Insomnia un attacco a sorpresa proprio mentre i quattro protagonisti stanno per imbarcarsi verso Altissia. Superato lo shock, Noctis ed i suoi compagni devono quindi intraprendere un lungo viaggio attraverso il regno, e non solo, per scoprire cosa si nasconda realmente dietro alla mosse dell’Impero e liberare il mondo di Eos dall’oppressione di Nifheilm riconsegnando il trono a Noctis, legittimo Re di Lucis.
Queste le basi abbastanza vaporose da cui si sviluppa la trama di Final Fantasy XV, che apprendiamo direttamente durante il tutorial iniziale o nelle prime ore del gioco; sì, perché questo nuovo capitolo, proprio in virtù della volontà di rinnovare, abbandona sin dalle prime fasi i clichè della serie (e del genere), gettando il giocatore nel pieno dell’azione senza particolari preamboli. Nessuna mastodontica scena introduttiva in CG e nessuna spiegazione dettagliata. Solo una piccola sequenza giocabile abbastanza misteriosa seguita da una breve e pacata cut-scene che vede Noctis salutare il suo sovrano e padre prima di partire alla volta di Altissia insieme ai suoi compagni, mentre la città di Insomnia si prepara ad accogliere la delegazione imperiale per la firma del trattato di pace.
Tabata e compagni non si sono però accontentati di sovvertire solo la tradizionale sequenza introduttiva ma hanno anche pensato bene di gettare il giocatore direttamente nelle braccia del gameplay ponendolo sin da subito di fronte ad una giocabilità open world inedita. Le prime ore di gioco vedono infatti i protagonisti attraversare con una discreta libertà il regno di Lucis a piedi o a bordo della Regalia, una lussuosa autovettura decappottabile perfetta per spostarsi rapidamente tra stazioni di servizio, accampamenti, villaggi, basi militari e, ovviamente, tanti succosi dungeon. Il modello di guida presente nel titolo è abbastanza semplificato e permette al giocatore di mettersi in prima persona al volante o lasciare l’incombenza ad Ignis. In entrambi i casi la vettura sembra scorrere lungo binari prefissati e non è mai possibile abbandonare la strada principale per attraversare le vaste praterie. Dopo poche ore di gioco è però possibile accedere al noleggio dei Chocobo, i famosi pennuti simbolo della saga di Final Fantasy, utilizzabili per muoversi in totale libertà nel regno di Regis così da sopperire ai limiti della Regalia.
MX Video - Final Fantasy XV
L’area di gioco di Final Fantasy XV è infatti davvero estesa, e sin da subito i giocatori vengono coinvolti in numerose missioni secondarie, dalle classiche ricerche di oggetti e persone ad emozionanti battute di caccia, passando per sfide fotografiche, pesca, raccolta di risorse e tanto altro. Come in ogni open world che si rispetti le missioni secondarie possono essere affrontate senza un ordine preciso ma, per adattare al meglio questa struttura di gioco alle meccaniche classiche della serie, gli sviluppatori hanno comunque deciso di inserire sempre un’indicazione del livello di abilità minimo consigliato per affrontare ogni incarico e di scandire le varie fasi della storia in capitoli (14 in totale) così da non abbandonare completamente il giocatore a sé stesso facendolo allontanare troppo dalla quest principale. O almeno così succede nella prima metà del gioco. La seconda parte di Final Fantasy XV è infatti decisamente più lineare della prima visto che tutti gli elementi open world svaniscono improvvisamente una volta raggiunta Altissia, lasciando spazio ad una struttura decisamente più guidata che accompagna per mano i giocatori fino alle fasi conclusive in modo molto simile a quanto succedeva nei precedenti Final Fantasy. Questa “suddivisione” influenza anche il campionario delle creature che andiamo ad affrontare nel corso dell’avventura, visto che nella prima parte del gioco gli avversari sono prevalentemente soldati ed animali feroci mentre nella seconda parte troviamo spesso creature legate a mondi più soprannaturali. Unico punto in comune tra le due fasi, oltre ovviamente ai già citati soldati imperiali, sono i Daemon, temibili creature dotate di forza straordinaria che appaiono al calare delle tenebre e che metteranno a dura prova le capacità dei giocatori in più di un’occasione.
Al di là delle differenze presenti tra la prima e la seconda parte, Final Fantasy XV è un action-RPG basato su combattimenti in tempo reale che sfrutta un sistema di controllo abbastanza comune per il genere. Le levette direzionali permettono di muovere Noctis e di gestire la visuale liberamente, mentre tramite i tasti frontali del pad possiamo attaccare, saltare, schivare (o parare) ed ovviamente interagire con i nostri compagni, gli NPC sparsi per il mondo di gioco o l’ambiente che ci circonda. La tipologia di attacco dipende dal tipo di arma o magia utilizzata e, come di consueto, eseguendo una schivata o una parata con il giusto tempismo è possibile eseguire un potente contrattacco. Come da tradizione della serie ogni tipologia di nemico presenta resistenze e debolezze uniche, ed è quindi fondamentale scegliere il giusto equipaggiamento con cui affrontare gli scontri. L’unica vera particolarità da questo punto di vista riguarda la possibilità di lanciare le proprie armi ed eseguire dei rapidi scatti, chiamati proiezioni, così da spostarsi rapidamente verso un punto più lontano, magari per sfuggire ad un nemico particolarmente ostinato, o colpire di sorpresa un avversario con la nostra rapidità. Sfruttando le proiezioni è anche possibile raggiungere specifici punti elevati degli scenari, così da avere una visione chiara del terreno di battaglia, ricaricare le energie e progettare le mosse successive. E' inoltre possibile sfruttare i numerosi ripari presenti nel mondo di gioco per velocizzare le fasi di guarigione e recupero con la semplice pressione di un tasto. La croce direzionale permette infine di selezionare rapidamente fino a 4 tra armi, magie, dispositivi ed accessori scelti liberamente da una vasta selezione di oggetti raccolti, acquistati o creati ad hoc. In Final Fantasy XV gli incantesimi vengono infatti prodotti distillando l’energia magica raccolta da tre diversi tipi di sorgenti presenti nel mondo di gioco, che possono essere miscelate liberamente e potenziate con l’aggiunta di ingredienti o oggetti consumabili. Gli slot di creazione a disposizione del giocatore aumentano progressivamente in base al livello raggiunto e, una volta create, le magie possono essere lanciate come una qualunque altra arma a patto di rispettare il tempo di ricarica necessario. Meno scontato l’utilizzo dei tasti dorsali e dei due grilletti analogici, che permettono rispettivamente di inquadrare un bersaglio specifico, attivare le abilità di supporto dei propri compagni, accedere all’inventario rapido o cambiare il brano della colonna sonora quando possibile.
Come detto in precedenza Final Fantasy XV è a tutti gli effetti un titolo di combattimenti in tempo reale, ma non ha dimenticato del tutto le origini a turni della serie, proponendo anche una modalità “tattica” liberamente attivabile o disattivabile dal menu di gioco. Questa modalità permette al giocatore di mettere in pausa l'azione e pianificare la strategia di attacco più adatta alla situazione. Non aspettatevi comunque una soluzione equiparabile ai precedenti titoli a turni o a titoli strategici in senso stretto, visto che la modalità pausa non permette di concatenare serie di azioni e si interrompe non appena decidiamo di muovere Noctis, anche senza che venga portato a termine un attacco. Mentre l’azione è in pausa possiamo però “scansionare” gli avversari per scoprirne debolezze e resistenze, modificando di conseguenza l’equipaggiamento del nostro party o, perché no, attingere al nostro inventario utilizzando qualche pozione o un oggetto di supporto prima di sferrare un attacco.
Avrete notato che finora ho parlato solo di come controllare Noctis. Una svista? Assolutamente no. Final Fantasy XV permette infatti ai giocatori di controllare soltanto il protagonista principale, mentre i suoi compagni vengono gestiti dall’I.A. in totale autonomia, o quasi. Il giocatore può infatti esortare uno dei compagni ad attivare alcune abilità specifiche, chiamate “Tecniche Ausiliarie”, e nel caso in cui riuscissimo ad eseguire una schivata o una proiezione vicino ad un nostro alleato quest’ultimo potrebbe decidere di unirsi a noi per causare ancora più danni attraverso un attacco combinato. L’inventario di Noctis, così come quello dei suoi compagni, può essere modificato liberamente e permette al giocatore di selezionare sia le armi (o le magie) sia il vestiario e gli accessori da far indossare ad ognuno dei personaggi, così da modificarne le caratteristiche. Come già accennato Noctis può equipaggiare fino a 4 armi scelte liberamente tra spade, spadoni, lance, pugnali, scudi e anche armi da fuoco, a cui si si vanno ad aggiungere 13 differenti “Armi Ancestrali” appartenute agli antichi re di Lucis, dotate di enormi poteri ma utilizzabili solo sacrificando una buona quantità di punti vita per ogni colpo inferto. Come futuro re di Lucis, Noctis può inoltre apprendere alcune abilità magiche specifiche, utilizzabili dopo aver riempito un’apposita barra combattendo, e anche attingere al potere dei Sei invocando la loro presenza sul campo di battaglia, anche se solo in occasioni specifiche. I suoi compagni, non potendo beneficiare di cotanta benevolenza divina, possono invece equipaggiare soltanto due armi, entrambe strettamente legate alle capacità del personaggio, a cui però si somma la possibilità di utilizzare le tecniche ausiliarie. Queste ultime sono specifiche per ogni personaggio, possono essere equipaggiate come delle armi ed aumenteranno di livello in base all’utilizzo, diventando via via sempre più potenti.
Parlando di progressione, è impossibile non soffermarsi sulle molte novità introdotte in Final Fantasy XV sotto questo aspetto. Pur avendo abbandonato la struttura a turni, questo nuovo capito non rinuncia ad elargire i classici punti esperienza per ogni nemico abbattuto o per ogni missione portata a termine, mentre i punti abilità, necessari per sbloccare nuovi potenziamenti o nuove tecniche, vengono assegnati esclusivamente per ogni impresa conclusa con successo, almeno nelle fasi iniziali. L’albero delle abilità è comune per tutti i membri del gruppo ed è suddiviso in 9 sezioni tematiche, da cui è possibile accedere a potenziamenti dedicati ad un singolo personaggio o all’intero gruppo, da selezionare in base alle proprie preferenze di gioco. L’accesso a questa sezione è libero, mentre per salire di livello i giocatori devono necessariamente riposare sfruttando i numerosi accampamenti sparsi per il regno di Lucis, dormendo in un comodo letto affittando una classica stanza d’albergo o approfittando delle pratiche roulotte presenti nella varie stazioni di servizio. Nel secondo caso Ignis può dare libero sfogo alle sue doti culinarie preparando squisiti piatti con i quali potenziare una o più caratteristiche del party per la durata di un giorno, mentre scegliendo una sistemazione più agiata si incrementano i punti esperienza accumulati. Ignis non è però l’unico membro del party ad avere un hobby, anzi. Ognuno dei quattro protagonisti, compreso Noctis, ha una “specializzazione” secondaria, chiamata semplicemente Talento, che può essere sviluppata nel corso del gioco. Ecco così che il principe di Lucis può mettere alla prova le sue abilità di pescatore nei numerosi specchi d’acqua del regno, mentre Gladio mette in mostra le sue doti esplorative raccogliendo oggetti mentre esploriamo il mondo di gioco e persino durante gli scontri. Prompto, dal canto suo, ha una sfrenata passione per la fotografia e non esiterà a metterla in mostra quotidianamente raccogliendo numerosi scatti da visualizzare, salvare e condividere sui vari social network. Ed è proprio la componente “social” una delle novità più importanti presenti in Final Fantasy XV.
Parlare con i vari personaggi presenti nel gioco è da sempre una delle attività principali della saga, ma in questo capitolo il giocatore svolge finalmente un ruolo attivo grazie ad un classico sistema di dialoghi a risposta multipla. Spesso e volentieri sono direttamente i nostri compagni o i personaggi secondari ad “attaccare bottone” coinvolgendo Noctis in interessanti conversazioni, sia per affidarci un incarico specifico sia per approfondire un particolare aspetto del rapporto. A completare il ventaglio delle attività secondarie minori troviamo poi le missioni di infiltrazione nelle roccaforti imperiali, le gare di Chocobo, le scommesse e perfino la possibilità di personalizzare sia esteticamente che meccanicamente l'auto Regalia affidandola alle cure di Cid e della sua avvenente nipote Cindy.
Tante novità insomma, ma anche tanti punti di congiunzione con il passato, proprio come annunciato più volte durante tutto lo sviluppo. Ed è proprio il mondo di Eos a sintetizzare al meglio la volontà degli sviluppatori di presentarci un curioso cocktail tra novità e tradizione praticamente sotto ogni punto di vista. L’universo nel quale si muovono Noctis ed i suoi compagni è un mix di tecnologie moderne e atmosfere fantastiche che richiama costantemente gli episodi precedenti e nel quale convivono senza soluzione di continuità magia e telefoni cellulari, noodles e spade, selfie e mitologia, basi militari ed altari sacri, mech e gigantesche creature. A muovere tutto questo universo ci pensa il motore grafico Luminous Engines, sviluppato specificamente per armonizzare le meccaniche tipiche dei titoli open world con la giocabilità classica della serie. Il risultato è un engine di buona fattura capace di gestire in modo egregio un ciclo giorno/notte dinamico ed una vasta gamma di condizioni climatiche a 30 fps. Durante la mia prova il motore di gioco si è dimostrato capace di rappresentare in modo credibile sia i vasti spazi aperti che le zone al chiuso presenti nel gioco, e non ha mostrato particolari segni di cedimento neanche durante gli scontri più concitati. Volendo essere proprio pignoli il livello di dettaglio complessivo non è altissimo, ma l’ottimo lavoro di design svolto per caratterizzare al meglio le ambientazioni sopperisce almeno in parte alle lacune tecniche presenti. Di tutt’altra caratura il comparto audio, affidato alle sapienti mani di Yoko Shimomura, che si è rivelato ricco di sfumature e capace di sottolineare nel modo migliore ogni istante di gioco con brani di grande impatto, ai quali si affiancano alcuni pezzi melodici ed una selezione di tracce provenienti dai precedenti capitoli della saga. Concludo spendendo due parole riguardo alla longevità di Final Fantasy XV. Per portare a termine la sola trama principale si impiegano circa 25/30 ore, che possono facilmente diventare più di 35 se si cerca di “livellare” in modo adeguato i personaggi per non soffrire eccessivamente nelle fasi finali. Chi desidera completare al 100% il titolo metta però in conto di passare almeno il doppio del tempo nel mondo di Eos, così da esplorarne ogni dettaglio, magari dopo aver completato la main quest.
Commenti