RAGE 2 - provato alla Gamescom
di
Mirko Rossi / Thor
P
La seconda parte, quella più corposa, prevedeva invece una sessione di gioco di circa 10/12 minuti preceduta da un breve tutorial, utile per familiarizzare con le peculiarità del gameplay. Durante questa fase scopro infatti che Walker, il protagonista, è stato potenziato tramite una nano-tecnologia che gli consente di accedere a poteri sovraumani e che, come diretta conseguenza di questo trattamento “speciale”, può effettuare brevi scatti ad altissima velocità, utili per sfuggire agli attacchi nemici o per coglierli di sorpresa, può scagliare lontano nemici ed oggetti grazie ad un potente attacco cinetico e può colpire violentemente il suolo dopo aver effettuato un salto, facendo letteralmente saltare in aria tutto quello che lo circonda. Il mio alter-ego dispone inoltre di un’armatura capace di accumulare energia per ogni uccisione portata a termine, che può poi essere consumata per mandare in “sovraccarico” i sistemi ed ottenere preziosi benefit, quali una maggiore velocità di movimento, danni aumentati e ripristino della salute, tutti accompagnati da una repentina modifica della palette cromatica volta a richiamare il fucsia del logo ufficiale. Ovviamente tutte queste abilità possono essere combinate sul campo di battaglia per dare vita a sequenze ad altissima intensità. Come mi viene infatti ricordato al termine del tutorial, la velocità è una delle chiavi essenziali per la sopravvivenza nel mondo di RAGE 2 e nei minuti successivi ho avuto modo di constatare la veridicità di questa affermazione mentre tentavo di assaltare lo spazioporto Eden, una struttura strategica protetta da un gruppo di banditi conosciuti come “Goon”
MX Video - RAGE 2
La missione prendeva il via a pochi passi dalla struttura. A presidiare l’ingresso ci sono una decina di nemici apparentemente poco pericolosi, fatta eccezione per il tizio armato di lanciarazzi appollaiato su uno dei tanti container presenti nella zona. Approfitto di questa situazione abbordabile per iniziare a sperimentare con i poteri a mia disposizione e subito mi accorgo di quanto l’azione sia fluida. Sparo, scatto per nascondermi dietro un riparo, ricarico, scaglio un nemico contro uno dei container posti a difesa dell’ingresso, vengo accerchiato, mi libero sfruttando il poderoso colpo in salto, scaglio un grosso contenitore contro un nemico fin troppo spavaldo, scatto di nuovo -abbattendo nel frattempo anche qualche malcapitato membro della gang- e così via. Gli eventi si susseguono con naturalezza, il sistema di controllo mi supporta senza incertezze e la possibilità di mandare in sovraccarico la mia armatura dopo la prima sequenza di uccisioni trasforma l’intera scena in un tripudio di colori, esplosioni, fiamme ed effetti spettacolari. Una volta entrati nella struttura scopro di dover raggiungere la stanza di controllo per richiamare un EcoPOD, e qui le cose iniziano a farsi più complicate. Gli spazi stretti mi costringono infatti ad adottare un approccio meno diretto, a muovermi ancora più rapidamente ed a sfruttare con maggiore frequenza i ripari presenti per non essere soverchiato dalle ondate di nemici che sbucano da tutte le parti. Decido quindi di mettere da parte il fucile d’assalto e di passare ad un pratico shotgun, perfetto per mandare al creatore i banditi con pochi semplici colpi dopo essergli sbucato alle spalle. A rendere le cose ancora più interessanti ci pensa poi il Wingstick, una sorta di letale boomerang a ricerca automatica dotato di tre lame affilatissime, che si dimostra estremamente utile mentre risalgo i piani semi-distrutti della struttura falciando tutti quelli che mi si parano davanti. I minuti successivi alternano intense sparatorie a brevi sequenze di esplorazione, che mi conducono a pochi metri dalla porta blindata posta a protezione della stanza di controllo. Qui incontro l’ultimo agguerrito gruppo di banditi, che decido di sfoltire tornando ad imbracciare il mio fido fucile d’assalto prima di chiudere in bellezza con una sequenza a base di colpi di shotgun, granate e poteri speciali, resa ancora più devastante dalla possibilità di sovraccaricare per l’ennesima volta l’armatura e dare sfogo a tutta la cruda violenza di cui sono capace. Dopo aver annientato l’ultimo nemico presente nella zona posso finalmente accedere alla “stanza dei bottoni” per richiamare il gigantesco EcoPOD, che dopo pochi secondi atterra fragorosamente nello spazio antistante alla struttura mettendo fine alla demo.
Pad alla mano RAGE 2 si è dimostrato frenetico, immediato e divertente. Il gameplay, che espande la struttura FPS classica con le abilità legate alla nano-tecnologia, funziona alla grande e si accompagna ad un sistema di controllo ben progettato, che già in questa fase dello sviluppo restituisce feedback estremamente positivi. Per quanto riguarda l’aspetto tecnico è invece difficile esprimere un parere obiettivo, soprattutto se si considera che la demo a nostra disposizione girava su un PC di fascia alta e non su console. In questa sede RAGE 2 ha messo in mostra un livello di dettaglio abbastanza elevato, reso ancora più spettacolare da una buona distruttibilità degli ambienti, dalla presenza di un sistema di illuminazione convincente e dall’utilizzo di una grande quantità di effetti particellari. L’azione di gioco scorreva fluida in ogni situazione, il che lascia ben sperare, ma bisognerà attendere di vedere come si comportano le versioni console per poter valutare adeguatamente l’operato degli sviluppatori in questo senso. Anche la trama per ora rimane un mistero. Le premesse per una storia di qualità ci sono tutte e la caratterizzazione del mondo di gioco, frutto di un sapiente mix di violenza ed eccessi stilistici, dovrebbe garantire a RAGE 2 di differenziarsi nuovamente dalla massa. Per averne conferma dovremo però attendere di scoprire maggiori dettagli sul titolo, specie per quanto riguarda la componente free-roaming ed il livello di sfida generale.
In definitiva sembra quindi che gli sviluppatori di Id Software ed Avalanche Studios abbiano intrapreso la strada giusta, senza snaturare una delle IP originali più apprezzate della passata generazioni. Le basi del gameplay si sono dimostrate molto solide e se anche tutte le altri componenti si riveleranno all’altezza delle aspettative RAGE 2 potrebbe essere una delle rare occasioni in cui il sequel non solo eguaglia, ma supera, il capitolo originale. Per scoprirlo dovremo però avere un po’ di pazienza. L’uscita del titolo è infatti prevista genericamente per il 2019, il che significa che dovremo attendere ancora parecchi mesi prima di poter mettere le mani sul gioco completo. Nel frattempo voi continuate a seguirci, così da rimanere costantemente aggiornati sullo sviluppo di questo promettente sparatutto.
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