Destiny 2 - visto alla Gamescom
MX Video - Destiny 2
Si tratta della vera novità di Destiny 2, ovvero un’immensa area ricca di segreti e missioni da svolgere da soli o in cooperativa. Secondo gli sviluppatori uno dei “problemi” del primo Destiny era che la storia era interrotta troppo spesso da quest secondarie ed esplorazioni che facevano perdere il filo del discorso, per cui questa volta si è deciso di rendere la trama più fitta e rilegare la maggior parte degli eventi secondari alla European Dead Zone. Una volta avviata si può esplorare l’area in totale libertà in compagnia dei nostri amici, mentre giocando da soli avremo Devrim Kay ad accompagnarci guidato dall’IA. Durante l’esplorazione ci si può imbattere in dungeon speciali chiamati Lost Zone che, oltre a contenere ovviamente svariati nemici e relativo loot, contengono informazioni su quella che viene definita “lore antica”, ovvero frammenti di storia del passato che rivelano nuove informazioni su come si sia arrivati a quel punto e cosa sia successo anche svariati anni prima. Oltre ai Lost Sectors sono presenti le Adventures, ovvero missioni secondarie che si integrano alla trama principale offrendo alcuni retroscena. Queste missioni tuttavia non presentano delle cutscenes e tutto viene spiegato o tramite dialoghi mentre ci si muove o si combattono i nemici, e anche se il fattore scenico sicuramente ne risentirà il gioco ne guadagna in velocità d’azione. Sia le Adventures che i Lost Sectors offrono del loot esclusivo ottenibile solo in queste modalità, per cui si tratta di un tassello fondamentale nella crescita del nostro personaggio.
Purtroppo non abbiamo avuto modo di provare con mano le missioni e ci siamo dovuti accontentare di un filmato che mostrava alcuni spezzoni, e l’impressione è che Activision non si sia sbottonata più di tanto e che stia tenendo degli assi nella manica come sorpresa al day one. Sulla carta l’European Dead Zone sembra decisamente interessante, ma senza sapere esattamente quanto sarà grande la mappa e quali tipologie di missioni si potranno intraprendere capite bene che il giudizio è tutto da rimandare in fase di recensione con il prodotto finale.
Ciò che invece abbiamo potuto (ri)provare è il comparto multigiocatore, ma non mi dilungherò troppo poiché purtroppo si trattava delle stessa modalità e mappe presenti nella beta pubblica di qualche settimana fa. Nulla di nuovo quindi, anche se è sempre piacevole constatare come il feeling sia rimasto simile al precedente capitolo, motivo per cui chi ha amato il primo Destiny difficilmente si troverà male con questo seguito.
Una menzione d’onore al comparto tecnico, anche se va specificato che ho visto la versione PC in 4K e 60 fps. Sfortunatamente sappiamo già che anche la versione Xbox One X sarà limitata a 30 fps, ma se la resa visiva sarà uguale a quella PC in 4K prepariamoci ad un vero spettacolo in grado di mostrare i muscoli della nuova console di Microsoft. A questo punto non resta che attendere ancora pochi giorni per scoprire il pieno potenziale della European Dead Zone e tutte le altre modalità, appuntamento quindi al 6 settembre.
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