Syberia 3 - visto alla Gamescom
di
Mirko Rossi / Thor
P
Syberia 3, proprio come i suoi predecessori, è una classica avventura fatta di esplorazione e risoluzione di enigmi più o meno complessi. I fattori che hanno permesso al titolo di conquistare un vasto pubblico sono da ricercare nella complessità della trama, nei temi trattati e nello straordinario universo in due dimensioni tratteggiato dalla matita di Benoît Sokal fatto di automi, marchingegni, personaggi indimenticabili ed ambientazioni affascinanti. Ognuno di questi aspetti ha contribuito a suo modo al successo della serie, ed era dunque lecito aspettarsi che questo terzo capitolo riproponesse più o meno le stesse meccaniche, ma in una chiave più moderna. Ecco dunque che gli sviluppatori hanno deciso di abbandonare il 2D per affidare al motore grafico Unity 5 il compito di dare vita alle location nelle quali si muoverà Kate, ma senza rinunciare allo stile originale. Syberia 3 proporrà quindi ambienti in 3D con inquadratura semi-fissa disegnati dal fumettista belga, nei quali la protagonista potrà essere condotta liberamente tramite l’utilizzo dello stick sinistro. Con la levetta destra sarà invece possibile indirizzare lo sguardo nelle varie direzioni, così da modificare per quanto possibile la posizione della telecamera e focalizzare l’attenzione di Kate su alcuni particolari che saranno evidenziati dal gioco solo se nel suo campo visivo. Per darci un’idea del lavoro svolto, il team di Microïds presente alla Gamescom ci ha mostrato una nelle prime ambientazioni che i giocatori incontreranno dopo aver lasciato la clinica. Kate ha saputo che un giovane Youkol a lei molto caro è rimasto ferito gravemente ad un piede, e decide quindi di andare ad informarsi sul suo stato di salute nel loro accampamento.
MX Video - Syberia 3
Muovendosi nelle varie aree del campo, la protagonista potrà scambiare quattro chiacchiere con alcuni Youkol, interagire con numerosi oggetti ma anche “incappare” involontariamente in alcune conversazioni, venendo così a conoscenza di numerose informazioni più o meno fondamentali. Innanzitutto scopre di non poter lasciare il campo senza uno specifico permesso visto che gli abitanti della vicina città non vedono di buon occhio gli Youkol e, dopo aver tentato invano di corrompere il poliziotto posto a guardia dell’unica uscita, non può far altro che mettersi in cerca di una soluzione alternativa. Una volta raggiunta la sponda del lago apprende inoltre che lo specchio d’acqua negli ultimi anni non ghiaccia più durante l’inverno, compromettendo il flusso migratorio della popolazione. All’interno dello splendido mercato dell’accampamento si imbatte invece in una accesa discussione tra un venditore ed un cliente, che accusa il commerciante di avergli rubato il portafoglio. Come spiegato dal team non tutte queste situazioni andranno affrontate nello stesso momento e non tutte avranno lo stesso peso all’interno dell’avventura. Nel nostro caso, per esempio, la priorità sarà trovare un modo per lasciare il villaggio mentre il mistero del lago andrà affrontato in un secondo momento. La discussione tra commerciante e cliente non avrà invece un risvolto pratico, ma permetterà ai giocatori di respirare il clima di diffidenza presente nei confronti degli Youkol.
Dopo averci mostrato come funzionerà l’esplorazione, il team di Microïds è passato ad illustrarci come funzionerà la risoluzione degli enigmi. Kate è riuscita a lasciare l’accampamento degli Youkol ed è tornata in città con l’obiettivo di ritirare la protesi preparata da Mr. Steiner per lo Youkol ferito. Il curioso artigiano, dopo aver coinvolto la protagonista in un lungo dialogo ricco di riferimenti legati ai due episodi precedenti, verrà colto da un infarto ed il suo destino sarà tutto nelle mani della giovane avvocatessa. Kate ovviamente non potrà lasciare il negozio (voi abbandonereste una persona in pericolo di vita?) e dovrà esplorare il retrobottega in cerca di una soluzione. Frugando tra le varie protesi e i numerosi oggetti presenti nel negozio è possibile recuperare una ricetta medica, chiaramente riconducibile al malore che ha colpito Mr. Steiner e che ricorda al destinatario di assumere la dose di medicina necessaria tre ore prima dei pasti. Ispezionando i vari ripiani di una cassettiera Kate trova poi una banale ricevuta, che suggerisce che l’artigiano abbia l’abitudine di cenare alle ore 20.30. Facendo una rapida sottrazione Kate capisce di dover rivolgere la sua attenzione ad un orario specifico, le 17.30, e questo le permette di concentrare le ricerche sul vasto campionario di articoli da thé presente nel retro. Dopo aver ispezionato tazze e contenitori la protagonista nota un curioso orologio a cucù dotato di un vistoso marchingegno, simile a quelli progettati dal suo amico Hans. Dato che è possibile interagire con le lancette l’avvocatessa non perde tempo ed imposta sul quadrante l’orario scoperto. Il canto di un gioioso uccellino accompagna l’arrivo sulla scena di una tazza da thé ed al suo interno ecco apparire le medicine. Mr. Steiner è salvo e con lui anche le nostre possibilità di ottenere la tanto agognata protesi.
Questa seconda sequenza concludeva di fatto la presentazione dedicata a Syberia 3 che, per quanto non particolarmente approfondita, mi ha permesso di farmi un’idea delle caratteristiche del titolo. Da un punto di vista tecnico Syberia 3 si presenta in gran forma, con un comparto grafico in 3D dettagliato e capace di catturare l’attenzione sin dai primi istanti. Se devo essere sincero avevo il timore che nel passaggio ad un motore grafico “moderno” parte della magia andasse perduta ed invece devo ricredermi. Durante la prova ho potuto ammirare sia ambientazioni esterne, come l’accampamento degli Youkol, che interne, come il mercato o il negozio di Mr. Stenier, ed in entrambi i casi il gioco mantiene inalterato tutto il feeling della saga ma con qualcosa in più. Basta passare qualche minuto nel mercato per rendersene conto. L’ambiente è vivo, i clienti camminano tra le bancarelle mentre Kate può interagire con persone, animali e oggetti. La mano di Benoît Sokal è ben visibile e trasmette le stesse emozioni di 12 anni fa mentre i giochi di luce, le ombre e gli effetti volumetrici “traghettano” il tutto ai giorni nostri. Il risultato è davvero notevole e se il gioco completo manterrà lo stesso livello qualitativo visto durante la prova sarà davvero valsa la pena di aspettare tutto questo tempo.
La giocabilità è rimasta praticamente invariata visto che per proseguire nel gioco sarà necessario esplorare e risolvere enigmi, proprio come accadeva in passato. La ricerca della medicina per Mr. Steiner si è dimostrata ben articolata e l’aggiunta di alcune piccole innovazioni permette al giocatore di sentirsi davvero parte dell’avventura. La necessità di indirizzare lo sguardo di Kate per scovare alcuni punti con cui interagire rende l’esplorazione meno “meccanica” e molte delle azioni richiedono al giocatore un intervento diretto, come la ricerca all’interno dei cassetti. Difficile invece dare una valutazione sulla trama viste le poche informazioni in nostro possesso. L’impressione è che Syberia 3 possa contare su una buona profondità e su una narrazione in linea con quelle dei precedenti capitoli ma per capire se l’intreccio narrativo saprà reggere il confronto con il passato dovremo necessariamente attendere di mettere le mani sulla versione completa. Per fortuna non manca molto all’uscita, prevista per l'1 dicembre, e se le buone impressioni si confermeranno tali gli amanti delle avventure vecchio stile avranno sicuramente un altro titolo imperdibile da aggiungere alla loro lista dei desideri. Continuate quindi a seguirci per non perdere nessuna news in attesa delle nostra futura recensione.
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