Injustice 2 - provato alla Gamescom
di
Mirko Rossi / Thor
P
Un’altra delle caratteristiche fondamentali presenti nel primo Injustice era sicuramente l’interattività degli ambienti, che potevano essere letteralmente devastati durante gli scontri ma anche sfruttati a proprio vantaggio con modalità differenti per ogni personaggio. Durante i match erano frequenti anche i cambi di stage, generalmente conseguenti a situazioni particolari o a mosse specifiche, che permettevano ai combattenti di attraversare varie ambientazioni differenti durante le battaglie. Injustice 2 mantiene inalterato il gameplay da questo punto di vista, aumentando per quanto possibile le opportunità di interazione a disposizione dei giocatori. Durante la dimostrazione ci è stato mostrato come Batman e Grood sfruttino in modo differente una gigantesca statua dorata durante un match. L’uomo pipistrello la usa come punto d’appoggio da cui spiccare un potente salto, utile per scavalcare l’avversario o colpirlo con maggiore violenza, mentre il corpulento gorilla non va così per il sottile sollevando senza difficoltà il pesante complemento d’arredo ed utilizzandolo come arma contundente. Un violento match tra Superman ed Atrocitus ci permette invece di assistere dal vivo ad alcuni cambi di ambientazione. Il teatro dello scontro è l’Ace O’Clubs, un bar di Metropolis, dove i due protagonisti iniziano a fare “amicizia” a suon di colpi proibiti. Dopo circa 30 secondi Atrocitus colpisce con violenza Superman scagliandolo fuori dal locale. Quest’ultimo sfonda un paio di pareti prima di terminare la sua corsa in un’altra area dove il combattimento prosegue. Nei minuti seguenti Superman ha lanciato Atrocitus fuori dall’edificio in cui si stavano scontrando e i due si sono ritrovati a combattere in un’altra ambientazione, prima di fare ritorno in modo rocambolesco alla penombra del Ace O’Clubs e porre fine alle ostilità.
MX Video - Injustice 2
Injustice 2, come detto in apertura, non vuole solo migliorare quanto di buono visto nel precedente capitolo ma anche introdurre alcune novità interessanti. Durante la dimostrazione gli sviluppatori si sono concentrati principalmente su due aspetti inediti, il Combo Breaker System e la possibilità di personalizzare ogni combattente con indumenti ed accessori specifici, chiamati Gear. Il Combo Breaker System, come si può facilmente intuire, prevede l’introduzione di alcune particolari mosse con cui sarà possibile spezzare alcune delle sequenze di colpi avversarie. Questo dovrebbe permettere ai giocatori di sviluppare nuove strategie e garantire un maggiore equilibrio in alcune situazioni. Ovviamente alcune combinazioni non potranno essere interrotte e comunque non aspettatevi di bloccare ogni azione dell’avversario con facilità visto che per padroneggiare il sistema sarà necessaria tanta pratica e un ottimo tempismo. I Gear invece permettono di personalizzare i vari personaggi con indumenti ed accessori così da modificarne sia l’aspetto estetico che le caratteristiche di attacco e difesa, ma non solo. Modificando l’equipaggiamento dei personaggi potremo infatti attivare alcune nuove abilità o addirittura avere un personaggio di supporto durante i combattimenti. I vari potenziamenti potranno essere sbloccati e raccolti combattendo, sia nella modalità Storia che nelle classiche modalità arcade, e l’interfaccia di gioco è stata studiata per facilitare il confronto e spingere i giocatori a sperimentare. Al termine della sfida tra Batman e Grood gli sviluppatori hanno fatto una panoramica sui potenziamenti sbloccati dai due sfidanti, così da darci un’idea di come funzioneranno le cose in game. Al termine di ogni incontro verrà mostrato un riepilogo dei Gear raccolti da ogni giocatore e scorrendo i vari oggetti potremo rapidamente confrontarli con quelli in uso e, se necessario, equipaggiarli direttamente da questa schermata prima di accedere alla fase successiva.
Conclusa questa parte introduttiva io e i colleghi presenti abbiamo potuto anche mettere alla prova Injustice 2 disputando qualche match 1vs1. Il sistema di gioco è rimasto praticamente invariato così come la brutalità dell’azione e questi due elementi permettono anche a questo secondo episodio di mettere in luce fin da subito una personalità ben definita. Onestamente al momento della prova non avevo impresso nella memoria il sistema di controllo visto nel primo episodio ma sono bastati un paio di minuti per riprendere confidenza con le meccaniche di gioco. Ogni personaggio ha punti di forza e debolezze che vanno ovviamente sfruttati ma in qualunque caso si ha sempre l’impressione di assistere ad uno scontro tra individui (o creature) dotate di poteri speciali. Superman passa buona parte del tempo senza posare i piedi per terra intervallando colpi rapidi ad improvvisi, quanto devastanti, affondi mentre Batman non disdegna mai di utilizzare uno dei suoi gadget per ottenere un vantaggio sugli avversari prima di colpirli. Tra le new entry quello che mi ha particolarmente colpito è stato Grood perché si è dimostrato quello più accessibile, almeno nelle prime fasi. Il suo stile di combattimento fatto di colpi violenti e prese mortali si è dimostrato davvero appagante e mi ha permesso di portare a casa una meritata vittoria contro un malcapitato Atrocitus.
Quest’ultimo predilige invece l’uso degli attacchi dalla distanza ma avendo poco tempo a disposizione non sono riuscito a sfruttare al meglio i suoi poteri incassando a mia volta una sconfitta da parte di una esuberante Harley Queen, capace di tenermi a lungo chiuso in un angolo mentre tentavo invano di colpirla. Durante i vari match ho anche messo alla prova, per quanto possibile, sia il Combo Breaker System sia i vari potenziamenti raccolti e devo ammettere che entrambe queste aggiunte mi sono piaciute parecchio. La possibilità di interrompere una combo avversaria con una combinazione di tasti fornisce una spettacolare via d’uscita da alcune situazioni spinose ma non è infallibile e può essere usata solo dopo aver soddisfatto alcuni requisiti mentre i vari potenziamenti garantiscono una maggiore profondità al gameplay perché permettono di modificare con pochi semplici gesti le caratteristiche di un lottatore così da adattarlo alle nostre esigenze o, perché no, renderlo solo esteticamente più accattivante.
Da un punto di vista tecnico Injustice 2 sembra già in grandissima forma. Il solido motore di gioco garantisce un frame-rate stabile, un alto livello di dettaglio ed un’elevata distruttibilità degli ambienti. Questi tre elementi permettono al gioco di ricreare un’ambientazione viva e credibile nella quale viene davvero voglia di scatenare tutta la furia e la potenza di cui sono capaci i vari personaggi presenti. L’utilizzo di numerose inquadrature cinematografiche, soprattutto durante le Super move o i cambi di stage, contribuisce a rendere l’azione ancora più spettacolare e vicina all’Universo DC che tutti conosciamo. Lo stesso vale per il sistema di controllo, non particolarmente complesso e capace di regalare grandi soddisfazioni anche a coloro che non fanno colazione tenendo un fight-stick tra le mani. Purtroppo gli sviluppatori non hanno voluto/potuto darci nuovi dettagli riguardo alla trama, se non confermare che questo secondo capitolo dovrebbe in qualche modo legarsi al precedente capitolo.
A conti fatti sembra dunque che lo sviluppo di Injustice 2 stia procedendo nella giusta direzione. Le caratteristiche che hanno permesso al primo titolo di raccogliere numerosi consensi sono tutte presenti e le innovazioni introdotte permettono a questo secondo capitolo di non essere una semplice “copia”. Purtroppo con una prova così breve è però impossibile dare un giudizio su un aspetto che si rivelerà fondamentale in questo titolo più che in passato, ovvero il bilanciamento. Le opzioni di personalizzazione disponibili introducono infatti numerose variabili inedite che gli sviluppatori dovranno considerare e soppesare con cura al fine di non vanificare l’ottimo lavoro fatto fin qui. Dato che mancano sicuramente ancora un po’ di mesi all’uscita, attualmente prevista genericamente per il 2017, il tempo è dalla loro parte. Se riusciranno a trovare il giusto equilibrio tra tutti gli elementi ed a proporre nuovamente una modalità Storia profonda e capace di soddisfare anche i fan DC più esigenti Injustice 2 potrebbe davvero rivelarsi uno dei titoli più interessanti del prossimo anno.
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