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ELEX
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ELEX - visto alla Gamescom

I tedeschi Piranha Bytes, abbandonate le atmosfere medioevali e piratesche di Gothic e Risen, sono ora pronti per infondere tutta la loro esperienza in ELEX, nuova IP ambientata stavolta in un universo in bilico tra il fantasy e la fantascienza. Durante la Gamescom abbiamo potuto dare uno sguardo in anteprima al loro lavoro e queste sono le nostre impressioni.
Immaginate un pianeta simile alla Terra che, improvvisamente, viene colpito da un enorme asteroide. Il pianeta si chiama Magaline e l’impatto con l'asteroide ne decima la popolazione annientano quasi completamente ogni progresso tecnologico, costringendo i sopravvissuti a ricominciare da zero dividendosi in tribù. L’asteroide ha però portato con sé l'Elex, una nuova sostanza ricca di misteri capace di aumentare a dismisura le potenzialità degli esseri senzienti donandogli capacità quasi magiche, ma privandoli delle loro emozioni. Lo sfruttamento di questa nuova risorsa permette inoltre di ricavare energia con la quale alimentare veicoli, macchinari o armi, tanto che il materiale, in breve tempo, diventa la prima tra le risorse considerate indispensabili. Ogni tribù ha però un approccio diverso con la nuova sostanza. Alcuni sopravvissuti, quelli più votati al combattimento che si rifugiano tra le montagne, inizieranno ad abusare del consumo di Elex diventando estremamente potenti ma anche estremamente aggressivi. Altri, come le popolazioni rimaste nelle pianure, avranno un approccio più etico, considerando l’Elex come un altro elemento naturale con il quale convivere in armonia, cogliendone i benefici per velocizzare i propri progressi ma senza abusarne. Infine ci sono coloro che, per scelta puramente ideologica, considerano la nuova materia come un prodotto del male arrivando addirittura a demonizzarla.

E’ questo l’universo in cui vive il protagonista del nuovo gioco in sviluppo presso gli studi dei famosi Piranha Bytes. Si tratta a tutti gli effetti di un RPG completamente open-world che ci vedrà impersonare uno dei sopravvissuti appartenenti alle tribù montane, cresciuto a pane ed Elex. Questa “dieta” gli ha permesso di sviluppare una forza superiore alla media e una spiccata predisposizione all’utilizzo delle abilità magiche, rendendolo capace di azioni inimmaginabili. Dopo essere stato catturato da una delle fazioni rivali ed essere andato in “astinenza” da Elex, il nostro alter-ego perde quasi completamente i vantaggi acquisiti, ritrovandosi ad un bivio. Tornare dai suoi vecchi compagni per riprendere la “vecchia” vita o ricostruirsene una nuova aiutando l’una o l’altra fazione? La scelta, almeno nelle intenzioni dei programmatori, sarà completamente nelle nostre mani, con una trama libera che dovrebbe dipanarsi a lungo tra missioni principali e secondarie mai banali, che proporranno al giocatore continue scelte ricche di conseguenze tangibili in-game. Sembra quindi che la profondità delle sub-quests vista in The Witcher 3 abbia fatto d'esempio, anche se bisognerà attendere per capire se ELEX o qualunque altro titolo riuscirà ad avvicinarsi alla maestosità raggiunta da CD Project Red.

Per quanto mostratomi tramite brevi video tratti dalla versione alpha (attualmente il gioco è circa al 50% dello sviluppo), ELEX appare come un classico action-RPG in terza persona, con un sistema di combattimento ibrido che miscela spade, archi, armi da fuoco ad energia e magia. Il percorso di crescita del personaggio non presenta classi specifiche ma sarà possibile sviluppare liberamente le 5 stats disponibili per caratterizzare il personaggio ed apprendere numerose abilità e magie. Questo procedimento, almeno allo stato attuale, non avviene tramite schermate di crescita ma sarà necessario cercare alcuni specifici NPC dotati di particolari abilità e convincerli ad addestrarci in un determinato campo. Alcune opzioni dipenderanno poi dalla fazione scelta o da alcune scelte fatte in precedenza, così da spingere il giocatore a prendere con cura ogni decisione conscio del fatto che le conseguenze potrebbero non essere modificabili. La scelta della fazione non sarà comunque definitiva: a mia specifica domanda è stato risposto che sarà possibile decidere di cambiare la propria idea in merito, aiutando l’una o l’altra tribù a seconda del momento, tenendo sempre a mente il meccanismo di azione-conseguenza che potrebbe rendere estremamente complicata la situazione.

Anche le ambientazioni viste, così come le creature presenti, ricalcano lo stile del gameplay proponendo al giocatore un mix di preistoria, medioevo e futuro. Il motore di gioco è quello storico utilizzato per Gothic e Risen, riveduto e corretto per le nuova piattaforme con l’obiettivo di creare un mondo enorme, credibile, ricco di dettagli e senza nessun caricamento tra le varie aree, sia interne che esterne. I personaggi, così come la fauna, mostrano già adesso un buon livello di dettaglio che mette in risalto lo stile sci-fi scelto dagli sviluppatori mentre le ambientazioni spaziano da montagne innevate a lussureggianti foreste, tutte “contaminate” dal progresso tecnologico ottenuto con l’utilizzo dell’Elex. Nei filmati presenti ho potuto ammirare le rovine di alcune vecchie città, accampamenti primitivi e roccaforti tecnologicamente avanzate costruite sul fianco della montagna, a riprova della varietà di ambientazioni presenti. Come ormai in tutti i giochi di questo genere è presente un ciclo giorno-notte completo, arricchito da un sistema meteo dinamico che è apparso davvero ben realizzato. L’HUD di gioco è ridotto al minimo con lo scopo di immergere chi sta giocando in questo mondo epico e di spingerlo ad osservare ciò che gli sta intorno con attenzione. Non sono quindi presenti indicazioni riguardo alle condizioni degli avversari e nemmeno una mini-mappa, alla quale dovrebbe comunque essere possibile accedere dai menu di gioco. Per permettere al giocatore di esplorare in totale libertà il mondo di Magalin è inoltre presente una sorta di jet-pack, utilizzabile per raggiungere luoghi fuori dalla nostra portata o per architettare nuove tattiche di combattimento.

Le informazioni disponibili riguardo ad ELEX per ora finiscono qui. Manca ancora più di un anno al rilascio del titolo, attualmente previsto per fine 2016, ma grazie a quanto mostratomi e alle spiegazioni ricevute sono comunque riuscito a farmi un'idea di quello che ci aspetta. La sensazione è che i ragazzi di Piranha Bytes vogliano creare un action-GDR ambientato in un universo alternativo senza allontanarsi troppo dalle loro abitudini, almeno per quanto riguarda la giocabilità. In movimento ELEX assomiglia molto, come stile, ai precedenti giochi sviluppati dal team ma con una maggiore attenzione rivolta ai dettagli e alla caratterizzazione. L’unione di due universi distinti apre strade interessanti e la volontà degli sviluppatori di creare una trama profonda, intricata e fortemente legata alle conseguenze delle scelte effettuate dal giocatore è sicuramente apprezzabile. I presupposti per un buon titolo ci sono tutti ma, ovviamente, c’è ancora molto da fare da qui all’uscita e non tutto sembra essere bilanciato alla perfezione. Buona parte del successo del titolo dipenderà infatti, oltre che dalla storia, dalla bontà del sistema di combattimento, attualmente ancora un po’ acerbo. Personalmente sono però rimasto perplesso riguardo alla presenza di un jet-pack perché, da amante dei giochi votati all’esplorazione, lo considero come uno strumento che rischia di banalizzare il design delle ambientazioni. Al momento si tratta però di semplici sensazioni, non ci resta quindi che attendere per scoprire se ELEX riuscirà davvero a mantenere fede alla promesse degli sviluppatori.

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L'autore

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Classe 1985 e cresciuto a pane, Commodore e Amiga, nel 1991 riceve il suo primo NES e da allora niente è più lo stesso. Attraversa tutte le generazioni di console tra platform, GDR, giochi di guida e FPS fino al 2004, quando approda su Xbox. Ancora oggi, a distanza di anni, vive consumato da questo sentimento dividendosi tra famiglia, lavoro, videogiochi, corsa, cinema e serie TV, nell’attesa che qualcuno scopra come rallentare il tempo per permettergli di dormire almeno un paio d’ore per notte.

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