MondoXbox

Live your
passion!

MondoXbox

MondoXbox



img Unravel

Unravel - provato alla Gamescom

Dopo aver annunciato a sorpresa durante l’E3 di Los Angeles il loro nuovo platform con protagonista il pupazzo di lana Yarny, gli sviluppatori di Coldwood Interactive ci hanno gentilmente invitati a provare una sezione di gameplay inedita nel corso della Gamescom. Potevamo lasciarci sfuggire questa occasione? Ovviamente no, e queste sono le nostre impressioni!
Se c’è un gioco che tutti ricordano dell’ultimo E3 è sicuramente Unravel, il platform basato sulla fisica in sviluppo presso gli studi degli svedesi di Coldwood Interactive. Sono bastate le parole del Creative Director Martin Sahlin e i pochi minuti di gameplay mostrati durante la conferenza per far breccia nei cuori dei videogiocatori, incantati dalla semplicità poetica che il gioco sprigiona con estrema naturalezza. Come preannunciato, la trama segue le gesta di Yarny, un pupazzo di lana che affronterà un lungo e pericoloso viaggio per esaudire i desiderio di un’anziana signora riunendo la sua famiglia. Dopo averlo provato a Los Angeles (potete leggere anche le impressioni del nostro Davide qualora vi fossero sfuggite) e dopo averne ammirato il gameplay durante la conferenza EA di Colonia, abbiamo finalmente potuto giocare in prima persona e a porte chiuse il livello denominato “The Sea”.

Una breve scena introduttiva ci introduce al gioco vero e proprio, con uno spaesato Yarny che osserva stupito il panorama che pare essere quello di una cittadina di montagna. Pochi passi e subito mi viene passato il controllo diretto del protagonista. Inizio a camminare verso destra e, dopo essere passato sotto ad un’imponente telescopio, mi ritrovo quasi subito in un vicolo cieco. Non poteva ovviamente essere così facile… torno sui miei passi ed ecco che vedo un invitante punto di ancoraggio proprio in cima al telescopio, che raggiungo agilmente con un salto seguito da un preciso lancio di preziosa lana rossa (oltre a saltare, il gioco ci permette infatti di lanciare un lembo di lana stile Spider-Man, per poter agganciare determinati punti lontani). Mi arrampico fino alla cima del telescopio, che per tutta risposta inizia a muoversi realisticamente in base alla mia posizione, quasi a volermi dimostrare le potenzialità del motore fisico presente nel titolo. Mi guardo intorno e, anche grazie ad un suggerimento della telecamera, vedo che sugli alberi alla mia sinistra è presente un altro punto di aggancio, apparentemente fuori dalla mia portata. Non resta che un'alternativa, sfruttare il telescopio per lanciare il “povero” Yarny nel vuoto e fargli raggiungere i rami lontani. Il primo tentativo non va a buon fine e mi ritrovo maldestramente a penzoloni, ma con un minimo di pratica riesco a raggiungere le piante e a proseguire la mia ascesa tra i rami, ma solo dopo aver raccolto un batuffolo di di filo rosso per poter ripristinare la mia scorta (durante il cammino il filo di Yarny si srotola, e se non lo ripristiniamo prima o poi finirà) e proseguire senza problemi. La scalata alterna salti, semplici lanci di funi da scalare e combinazioni sempre più elaborate di queste azioni che in pochi minuti mi permettono di raggiungere la sommità degli alberi. Da qui riesco a vedere un aquilone intrappolato tra i rami, che dovrò raggiungere dondolando nel vuoto ed eseguendo un adrenalinico balzo.

MX Video - Unravel


Non faccio in tempo a godere delle mie gesta che il gioco mette nuovamente alla prova le mie capacità, costringendomi a “guidare” l’aquilone tra rami e alberi dispettosi che faranno di tutto per farmi cadere. Saranno necessari numerosi tentativi e variazioni di percorso prima di raggiungere sani e salvi la spiaggia che si trova oltre la foresta. Qui le cose iniziano a complicarsi. Le onde si infrangono ritmicamente contro la riva, e per proseguire devo spremermi davvero le meningi, legando la lana in vari punti per creare utili ponti e utilizzando alcuni oggetti dello scenario per evitare di essere portato via dalla corrente o di finire a mollo. I gomitoli di lana, si sa, non amano l’acqua e questo vale anche per il piccolo Yarny, che nuota con difficoltà e può resistere solo pochi secondi a mollo, quindi dove necessario cerco di spingere in acqua delle mele che galleggiano e sulle quali posso saltare. Non sempre tutto riesce al primo colpo ovviamente, e a volte mi devo fermare a riflettere su come “sprecare” meno filo, ma nel complesso ogni enigma ha sempre una soluzione logica, basta solo capire quale. Una volta raggiunta la sommità di una scogliera inizio a dondolare per raggiungere una sporgenza rocciosa fuori dalla mia portata, ma un banale errore di calcolo fa sì che il povero Yarny finisca in acqua con nefaste conseguenze. La mia prova, durata circa 15 minuti, si interrompeva purtroppo qui e lo ammetto… lasciare il pad è stato difficile.

Una volta iniziato il gioco si viene infatti completamente assorbiti dalla semplicità dello schema di controllo, che con pochi semplici tasti permette di eseguire praticamente ogni azione, dal realismo del motore fisico, che ci spinge a trovare sempre una soluzione creativa e divertente agli enigmi proposti, dalla bellezza delle ambientazioni di gioco, tutte ispirate a paesaggi nordici realmente esistenti e tutte ricche di particolari e dettagli che rendono l’esperienza viva, dalla poesia delle musiche di sottofondo, che accompagnano le nostre azioni cullandoci come in un sogno, e soprattutto dal fascino magnetico del “piccolo grande eroe” Yarny, un pupazzo di lana capace di intraprendere un pericoloso viaggio “solo” per esaudire il desiderio della sua anziana proprietaria. Le emozioni che il team di sviluppo ha infuso alla sua nuova creatura bucano lo schermo e arrivano direttamente al giocatore grazie ad una realizzazione efficace che rende unico Unravel, miscelando tutti gli aspetti che ho appena citato per creare un gioco capace di divertire ed appassionare, ma anche di raccontare una storia non solo attraverso le semplici parole.

Tecnicamente parlando il titolo di Coldwood Interactive si presenta già adesso in gran forma, con un motore di gioco capace di riprodurre con estrema fedeltà le ambientazioni nord-europee tanto care agli sviluppatori e un accompagnamento musicale di forte impatto emotivo. Tutte le animazioni del protagonista sono realizzate con estrema cura, così come quelle relative ai fili di lana e a tutti gli oggetti interattivi dello scenario. Anche il motore fisico alla base del gioco si è rivelato ottimo e, soprattutto, valorizzato al meglio da un level design ben studiato che si sviluppa in ogni direzione, proponendo di continuo nuove sfide e percorsi alternativi. Anche la giocabilità basata sulla fisica beneficia dell’ottimo lavoro svolto dagli sviluppatori sui livelli di gioco, dimostrandosi immediata ma capace di proporre continuamente nuove stimolanti sfide, da risolvere a suon di salti, nodi e creatività.

Insomma,sembra davvero che gli sviluppatori svedesi stiano confezionando un platform-puzzle game intrigante capace di stimolare la mente di grandi e bambini. La ricompensa? Una storia vera, ricca di emozioni. Se riusciranno nell’arduo compito di mantenere fede a tutte queste aspettative, in autunno potremo davvero mettere le mani su uno di quei titoli che rendono il giusto omaggio al mondo dei videogames. Continuate quindi a seguirci per non perdere nessuna info su Unravel, in attesa di conoscere la data di uscita definitiva!

c Commenti (4)


L'autore

autore

Classe 1985 e cresciuto a pane, Commodore e Amiga, nel 1991 riceve il suo primo NES e da allora niente è più lo stesso. Attraversa tutte le generazioni di console tra platform, GDR, giochi di guida e FPS fino al 2004, quando approda su Xbox. Ancora oggi, a distanza di anni, vive consumato da questo sentimento dividendosi tra famiglia, lavoro, videogiochi, corsa, cinema e serie TV, nell’attesa che qualcuno scopra come rallentare il tempo per permettergli di dormire almeno un paio d’ore per notte.

c

Commenti

x Invio commenti disattivato per gli articoli più vecchi di tre mesi.
caricamento Caricamento commenti...