Final Fantasy XV - la demo messa alla prova
di
Mirko Rossi / Thor
P
La mia prova inizia con un breve caricamento durante il quale viene illustrato il contesto in cui mi troverò. Il gruppo, formato da Noctis e dai suoi 3 compagni Gladiolus, Promto e Ignis, è rimasto in panne sulla strada per Cauthess. L’auto sulla quale stavano viaggiando non ne vuole sapere di ripartire e i quattro sono costretti a proseguire a piedi in cerca di una soluzione. E quale modo migliore se non quello di andare a caccia per guadagnare preziosi Guil da spendere al garage di Cindy per le riparazioni necessarie? Nei panni di Noctis, unico personaggio controllabile direttamente nel gioco, mi ritrovo quindi ai margini di una tranquilla pianura circondata da un rigoglioso bosco. In lontananza scorgo alcune alture, specchi d’acqua dove si abbeverano gigantesche creature e, volgendo lo sguardo ancora più distante, riesco a distinguere addirittura alcune avveniristiche strutture che si stagliano alte verso il cielo azzurro. L’impatto visivo è ottimo sin dai primi istanti, con una distanza visiva impressionante, animazioni ben fatte e un sistema d'illuminazione di grande impatto. L’erba, i vestiti e i capelli dei protagonisti si muovono realisticamente seguendo il vento mentre il gruppo inizia a camminare. Perdo qualche secondo ad ammirare il paesaggio ascoltando nel frattempo lo scambio di battute tra i componenti che dà il via ufficiale alla missione, preceduta per fortuna da un breve tutorial che mi permette di familiarizzare con il sistema di controllo.
Le levette analogiche controllano movimento e telecamera, mentre i tasti frontali sono dedicati ai comandi di azione, salto, attacco standard e all’uso delle abilità speciali, selezionabili utilizzando la croce direzionale. Per difendersi basta tenere premuto il dorsale sinistro, mentre quello destro viene utilizzato per agganciare i bersagli. Combinare serie di attacchi standard è molto semplice. Basta inquadrare o agganciare il nemico e tenere premuto il tasto dedicato agli attacchi per vedere apparire magicamente tra le mani di Noctis l’arma equipaggiata, con la quale il principe crea combinazioni più o meno elaborate in base alla nostra posizione, all’avversario e ovviamente a ciò che stiamo impugnando. Il menu tattico, richiamabile usando il pulsate Visualizza, permette infatti di assegnare alle varie combo armi specifiche, così da vederle apparire tra le mani di Noctis in sequenza in base ai gusti e alle esigenze. Decido di optare per una configurazione equilibrata, equipaggiando una spada, rapida e che mi permette di recuperare PM, e uno spadone, più lento ma decisamente più incisivo. Molto semplice anche la gestione della difesa. Tenendo premuto il tasto dorsale sinistro Noctis schiva in modo automatico quasi tutti gli attacchi standard, consumando però preziosi PM. Un po’ più elaborata la gestione dei contrattacchi, possibili solo quando a schermo appare un indicatore rosso, e che prevede la pressione del tasto di attacco con il giusto tempismo dopo una schivata. In pochi minuti mi viene poi spiegato come utilizzare i colpi Iper, attivabili agganciando il nemico dalla distanza e premendo azione, e come sfruttare la mia spada per “teletrasportarmi” verso l’alto, agganciando alcuni punti particolari per raggiungere appigli naturali od artificiali, sempre premendo lo stesso tasto. Semplice… quasi troppo. O almeno così penso per circa 10 secondi, ovvero il tempo che mi separa dalla fase di pratica conclusiva, nella quale devo miscelare quanto imparato per avere ragione di Gladiolus. E qui tutto diventa chiaro. Il battle system in tempo reale di Final Fantasy XV è votato all’azione e si basa fondamentalmente sull’equilibrio tra difesa e attacco. Ogni azione, esclusi gli attacchi standard, consuma PM quindi abusare della schivata automatica o delle potenti abilità speciali come Vortice ci lascia rapidamente a corto di questi ultimi. Inoltre le abilità speciali, oltre a consumare PM, necessitano di un tempo di carica abbastanza lungo che espone Noctis agli attacchi nemici. Bisogna quindi dosare bene le forze e sfruttare l’ambiente per trovare ripari e organizzare le proprie mosse con attenzione se non si vuole fare una brutta fine. Al primo tentativo inevitabilmente finisco per essere sconfitto ma, fortunatamente, si tratta di un semplice allenamento e Gladiolus è sempre pronto ad aiutarmi quando sono in difficoltà, avvicinandosi a me per ripristinare almeno in parte i miei punti vita fino a quando non riesco ad avere la meglio, concludendo di fatto il tutorial.
Posso così finalmente proseguire con la missione che, senza rovinarvi troppo la sorpresa , vedrà il gruppo esplorare senza percorsi stabiliti l'area di Duscae a disposizione nella demo alla ricerca di un misterioso “animale” (se avete dato uno sguardo ai video pubblicati nel corso di questi mesi, saprete sicuramente di cosa si tratta) sul quale pende una cospicua ricompensa. Questa grande libertà, novità quasi assoluta della serie, potrebbe lasciare il giocatore disorientato e per questo motivo avremo a disposizione una mappa consultabile dal menu di gioco che ricapitolerà gli obiettivi attivi, aggiornandosi con i punti di interesse che scopriamo e che permette di avere anche una indicazione a schermo dell’obiettivo selezionato. Nel corso della mia prova (durata circa un'ora) ho esplorato buona parte della mappa raccogliendo oggetti utili come pozioni e piume,scoprendo qualche punto d’interesse e imbattendomi in gruppi più o meno numerosi di Smilodont e Garula, due creature estremamente differenti. I primi, piccoli e scattanti, attaccano il party senza pensarci più di tanto mentre i secondi, più grandi e lenti, sono generalmente pacifici e attaccano solo se si sentono minacciati. A questi si sono aggiunte sporadiche incursioni dei soldati di Nifhelm scaricati da navi volanti direttamente sul campo di battaglia, che mi hanno dato non poco filo da torcere.
Durante i combattimenti semplici icone a schermo ci informano della direzione dalla quale provengono gli attacchi, degli eventuali oggetti guadagnati da noi o dai compagni e di quanto accade a Promto, Gladiolus e Ignis. La collaborazione tra i componenti del party è infatti uno degli aspetti fondamentali di questa nuova avventura creata dai ragazzi di Square Enix e capita spesso che Noctis o uno dei suoi compagni si trovi a corto di PV. In questa condizione il personaggio è rallentato e non può eseguire attacchi fino a quando un alleato non lo aiuta avvicinandosi e, nel nostro caso, premendo il tasto azione. Tutti gli scontri avvengono in tempo reale, senza schermate di caricamento iniziali o finali, possono coinvolgere gruppi più o meno numerosi di unità e ricompensano il giocatore con tanti utili punti ESP, che vengono accumulati dai pg per aumentare di livello. In questa demo non è purtroppo possibile impartire ordini ai propri compagni (cosa invece prevista nel gioco finale) ma per fortuna l’I.A. sembra funzionare bene, aiutando Noctis quando serve. La crescita dei personaggi, così come l’apprendimento di nuove abilità, è possibile solo riposando in alcune aree dedicate. In queste zone sarà possibile sfruttare le immancabili tende per salvare, recuperare le forze, salire di livello e gustare i cibi acquistati o preparati da Ignis che, in base agli ingredienti che avremo a diposizione, avranno benefici differenti sui protagonisti.
Riposo e alimentazione saranno quindi due caratteristiche fondamentali di Final Fantasy XV e non dare spazio a queste attività avrà effetti negativi sulle prestazioni del party. Purtroppo, in Episode Duscae non è possibile apprendere nuove abilità, nemmeno nelle aree dedicate. Sul finire della demo ho poi potuto ammirare il graduale passaggio tra il giorno e la notte, per poi avventurarmi in un pericoloso dungeon avvolto in una fitta nebbia che mi ha portato, dopo una breve sequenza stealth affrontata in solitaria, al cospetto del tanto cercato “cucciolotto”, da abbattere collaborando con tutti gli altri membri del gruppo. In questa sezione finale il gioco salva automaticamente in punti specifici, per non far ripetere al giocatore lunghe sessioni in caso di game over. E voglio essere sincero… la mia prova si è conclusa proprio così, davanti ad una triste schermata di sconfitta.
Il tempo a mia disposizione è purtroppo finito ed ho dovuto cedere la postazione; la demo, basata su una versione ancora acerba di Final Fantasy XV, non è sicuramente valida come metro di giudizio per un gioco così vasto che ha davanti a sé ancora tanti mesi di sviluppo ma è comunque possibile trarre qualche semplice conclusione. Allo stato attuale il comparto tecnico del titolo sembra già solido e capace di spremere la potenza delle nuove console. Ottima profondità di campo, livello di dettaglio elevato e una realistica gestione del clima e del ciclo giorno-notte. Questi sono i punti di forza del motore di gioco sviluppato per questo nuovo capitolo, che si uniscono ad un battle system in tempo reale da affinare e perfezionare (il sistema di aggancio dei bersagli è capriccioso e la gestione della telecamera è confusionaria durante gli scontri più serrati) che sembra però in grado di regalare tante soddisfazioni e che prende le distanze dal passato, senza innovare troppo ma miscelando quanto già visto nei precedenti capitoli della serie con tante piccole novità. E’ un vero peccato non aver potuto provare alcuni aspetti fondamentali di un titolo di questo calibro come il sistema di gestione del party tramite ordini, le evocazioni e l’evoluzione dei personaggi, ma le basi per un grande JRPG sembrano esserci tutte. Se gli sviluppatori sapranno sfruttate il tempo a loro disposizione per migliorare quanto visto in questo breve episodio, creare una trama appassionante e matura come promesso e confezionare un’esperienza di gioco appagante, potremo davvero trovarci tra le mani un Final Fantasy di nuova generazione ed un vero punto di svolta per la storica serie.
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