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FIFA 14 - primo contatto

Tutti gli appassionati di calcio virtuale sanno bene che la primavera, momento decisivo per il nostro campionato, lo è anche per il consueto match annuale tra PES e FIFA. Proprio in questi mesi è infatti d'abitudine che le software house tolgano il velo dai titoli in lavorazione mostrandoci finalmente i prodotti che arriveranno sugli scaffali in autunno, in concomitanza con il via della stagione calcistica. Puntuale come un lancio di Pirlo, EA ci ha invitato a dare un primo sguardo a FIFA 14 e queste sono le nostre prime impressioni.
Che FIFA 13 sia stato un successo planetario è innegabile. Ad impressionare, più che i dati di vendita,sono i numeri relativi alle partite giocate: oltre 2 miliardi in totale,con una media di 65 milioni a settimana e oltre 12 milioni di giocatori iscritti al programma EA Sport Football Club. I costanti progressi annuali registrati dalla serie a partire dall’edizione del 2010 hanno portato il brand di FIFA a regnare quasi incontrastato nel panorama dei giochi di calcio, ma EA Canada, anche grazie al supporto dei fan, sa bene che il titolo è comunque ancora lontano dalla perfezione e continua a lavorare per migliorare la propria simulazione prendendo spunto da tutti i feedback ricevuti dalla community . A prendere la parola per primo durante la presentazione milanese è stato Nick Channon, producer di FIFA 14, il quale fin da subito ha ammesso che uno degli aspetti che hanno maggiormente contribuito a rendere l’edizione 2013 cosi popolare è stato proprio l’approccio social. Il nuovo episodio espanderà ulteriormente questo concetto sfruttando tutti i canali a disposizione, compresi social network e app per smartphone, con l’obiettivo di assicurare agli appassionati l’accesso al mondo di gioco e a tutte le news calcistiche in qualunque momento della giornata. L’universo di FIFA sarà quindi sempre vivo ed aggiornato costantemente per garantire un'esperienza a tutto tondo.

Dopo questa breve introduzione la parola è passata a Sebastian Enrique, che ha illustrato alcune delle novità apportate al gameplay del titolo dal team di sviluppo, mostrandoci brevi scorci di gioco alternati a replay di partite reali. Realismo e libertà d’azione sono infatti i due aspetti principali che la serie ha perfezionato in questi anni, e l’edizione 2014 non sarà da meno. Innanzitutto sarà finalmente possibile muoversi in maniera credibile in ogni direzione, anche durante uno scatto. I cambi di traiettoria avverranno sempre in maniera fluida e il giocatore manterrà in ogni momento la propria fisicità. A beneficiare di questa caratteristica saranno soprattutto le fasi di dribbling e di contrasto, che si riveleranno più credibili e meno scontate. Il concetto di First Touch Control, tanto apprezzato nello scorso capitolo, è stato esteso anche alle fasi di sprint e dribbling e ora i giocatori controlleranno la palla in modo sempre diverso in base alla situazione e alle proprie capacità. Il controllo del pallone durante gli scatti non sarà più standard ma i tocchi avranno ampiezze differenti e si potranno eseguire dribbling ad ogni velocità. Questo permetterà ai difensori di scegliere al meglio il tempo di un intervento, magari sfruttando un colpo leggermente fuori misura, e i giocatori dovranno imparare a tenere conto in ogni occasione delle peculiarità del calciatore controllato. In caso di contrasto, i difensori potranno poi con un’ulteriore pressione del tasto tentare di rimediare ad un primo intervento andato a vuoto utilizzando l'altra gamba per rubare il pallone, anche se questa azione richiederà un certo tempismo. Ad aggiungere profondità agli schemi di gioco contribuirà anche il nuovo sistema di gestione di protezione del pallone. Per la prima volta in FIFA sarà infatti possibile utilizzare il corpo del giocatore per difendere la palla o la propria posizione in attesa di ricevere un passaggio. Vedremo quindi i nostri calciatori frapporsi tra la sfera e l’avversario o “sbracciarsi” per tenerlo a distanza. Questa azione, a detta degli sviluppatori, sarà decisamente intuitiva e permetterà anche di contrastare le trattenute avversarie, proprio come accade nella realtà.

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Anche la fasi di tiro beneficeranno di corposi miglioramenti che riguarderanno sia l’approccio dei calciatori al pallone sia la fisica dello stesso. In FIFA 14 non assisteremo più al passaggio repentino tra un’animazione e l'altra per permettere al tiratore di posizionarsi correttamente rispetto alla sfera, ma avremo un realistico cambio di passo e postura durante la preparazione del tiro. Interessante anche notare che, a differenza degli anni scorsi, sarà possibile modificare la propria posizione rispetto al pallone per posizionarsi meglio prima di concludere o di crossare. Come nella realtà un approccio errato o una perdita d’equilibrio rischieranno di far finire il pallone in tribuna, mentre una buona scelta di tempo garantirà risultati decisamente migliori. Ovviamente l’esito di una conclusione non sarà sempre scontato e non dipenderà unicamente da questi fattori, ma gli sviluppatori garantiscono che l’animazione sarà sempre adeguata al contesto e sarà quindi possibile valutare da un replay le motivazioni che hanno portato ad un errore clamoroso o ad un colpo splendido. Anche la reattività dei giocatori in caso di rimpallo è stata migliorata e potremo finalmente assistere ad alcuni colpi “istintivi” impossibili nelle passate edizioni.

Uno degli aspetti più criticati della serie è da sempre la gestione della fisica del pallone,soprattutto in fase conclusiva. Anche sotto questo aspetto i ragazzi di EA Canada hanno promesso grandi passi avanti, con un nuovo sistema di traiettorie ancora più realistiche e meno lineari che in passato. Oltre ad alcuni colpi famigerati (come le punizioni “turbolente” di Cristiano Ronaldo), ci sono stati mostrati gli effetti di alcuni tiri tesi di contro balzo o raso terra, e la sensazione è stata decisamente positiva, con traiettorie meno pilotate e prevedibili che in passato. Persino il peso del pallone risulta ora più credibile e le conclusioni violente restituiscono per la prima volta la giusta sensazione. In FIFA 14 anche l’intelligenza artificiale di avversari e compagni beneficerà di alcuni miglioramenti sostanziali, a partire dai movimenti senza palla. Nelle passate edizioni i giocatori controllati dalla CPU in fase offensiva attaccavano la profondità seguendo quasi costantemente una traiettoria rettilinea. Questo non permetteva una perfetta gestione dei tempi di gioco ed è stato l’aspetto principale su cui si sono concentrati gli sviluppatori. Ora gli attaccanti temporeggiano sulla linea del fuorigioco e fintano realisticamente utilizzando il proprio corpo per disorientare l’avversario in attesa di essere lanciati a rete, muovendosi anche orizzontalmente tra le linee se necessario. In fase difensiva sono state invece riviste le dinamiche di marcatura, riducendo le distanze tra i giocatori per garantire un pressing più adeguato ad ogni contesto ed affinando ulteriormente l’IA. Nelle brevi sequenze mostrate abbiamo visto come la CPU ci supporterà in maniera credibile quando tenteremo di recuperare la palla durante un disimpegno avversario, facendosi poi trovare pronta in un eventuale contropiede. Inoltre, EA promette che i difensori non abbandoneranno più senza una motivazione logica la marcatura di un giocatore lanciato in profondità, interpretando meglio le intenzioni dell'avversario: questo non può che rendere felice chiunque abbia subito una rete per colpa di uno svarione difensivo.

Al termine di questa carrellata di informazioni ci sono state mostrate anche alcune novità che riguarderanno gli Skill Games e la modalità carriera. Una delle idee più interessanti introdotte in FIFA 13 sono stati proprio i mini-giochi, che si sono dimostrati un ottimo strumento per avvicinare gradualmente i giocatori alle meccaniche del titolo di EA e che verranno ulteriormente migliorati ed ampliati nel prossimo episodio. Potremo per esempio dilettarci in un allenamento con conclusioni da molteplici posizioni al limite dell’area, con una serie di passaggi in diagonale tra i birilli o con un divertentissimo “torello” 6 contro 4, il tutto confezionato sapientemente come solo la serie FIFA sa fare. Le modifiche mostrateci per la modalità carriera riguarderanno invece l’hub di gioco e la gestione dei trasferimenti. Il primo verrà completamente ridisegnato per risultare più ordinato e per avere a schermo un maggior numero di informazioni, evitando così di dover scorrere continuamente il menu, mentre il secondo subirà alcuni sostanziali cambiamenti. Il sistema di scouting sarà reso decisamente più realistico e come allenatori non potremo più cercare nuovi talenti affidandoci a semplici ricerche per parametri. Dovremo infatti comunicare ai nostri collaboratori quali caratteristiche ricercare e ci verranno quindi proposte varie alternative, frutto di una prima rapida valutazione. A questo punto saremo noi a decidere su chi concentrare le attenzioni e per quanto tempo,al fine di ottenere un’opinione più precisa e capire se davvero siamo di fronte ad un giocatore utile alla nostra squadra. Inoltre, il sistema di trattative non sarà più limitato solo ad alcuni periodi ma sarà possibile gestirlo lungo tutta la stagione rendendo la simulazione ancora più credibile ed appassionante.

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Le informazioni rilasciate dai due producers si fermano qui; si è però trattato solo del primo di una serie di incontri che nei prossimi mesi ci faranno scoprire ulteriori dettagli sul titolo. E’ stata confermata l’uscita per console attuali e PC, mentre non sono stati fatti accenni alle console next-gen. Nei prossimi mesi verranno ovviamente rilasciati maggiori dettagli e sicuramente verranno mostrate sequenze di gameplay che permetteranno di valutare se tutte le promesse fatte fin qui si riveleranno vere.

Per quanto visto fin’ora, sembra che i ragazzi di EA siano riusciti ad affinare ulteriormente una serie già ottima rendendo il sistema di gioco ancor più creativo e realistico. L’importanza riservata alla fase di costruzione e la gestione dei tempi di gioco sono meccaniche nuove per la serie, che se venissero implementate al meglio potrebbero elevare FIFA 14 ancora più in alto nell’olimpo dei giochi di calcio. Seguiteci per rimanere costantemente informati sul titolo, in attesa dell’arrivo del titolo sugli scaffali previsto come ogni anno per il periodo autunnale.

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L'autore

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Classe 1985 e cresciuto a pane, Commodore e Amiga, nel 1991 riceve il suo primo NES e da allora niente è più lo stesso. Attraversa tutte le generazioni di console tra platform, GDR, giochi di guida e FPS fino al 2004, quando approda su Xbox. Ancora oggi, a distanza di anni, vive consumato da questo sentimento dividendosi tra famiglia, lavoro, videogiochi, corsa, cinema e serie TV, nell’attesa che qualcuno scopra come rallentare il tempo per permettergli di dormire almeno un paio d’ore per notte.

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