DmC - provato alla GC
La serie di Devil May Cry non è mai stata molto coerente nell'ordine di uscita dei giochi e la loro collocazione temporale nell'universo di Dante. Con un terzo episodio che fa da prequel al primo Devil May Cry, un quarto titolo che si pone tra il primo e il secondo ma con un Dante che sembra molto più vecchio rispetto a quello visto in DMC2 e l'introduzione di Nero, un nuovo protagonista di cui non si è più saputo nulla, in casa Capcom devono essersi resi conto che la trama si stava facendo troppo ingarbugliata e con troppi punti oscuri e incongruenti. Come risolvere allora la situazione? Semplicemente resettando tutto e ricominciando la serie dall'inizio, con un nuovo team di sviluppo (gli inglesi Ninja Theory), una nuova ambientazione, una nuova storia, ma soprattutto un nuovo look per Dante. Molti fan hanno visto questo come un colpo basso da parte di Capcom, che si è giustificata dicendo che il nuovo aspetto serve per distinguere il vecchio Dante da quello nuovo made in Ninja Theory.
Ed eccoci quindi con un Dante privato dei suoi tipici capelli bianchi e sfoggiante un taglio più moderno di colore nero, che unito ad un volto quasi adolescenziale rende praticamente irriconoscibile il nostro amato ammazzademoni rispetto ai capitoli precedenti. Il gioco è ambientato a Limbo City e Dante deve evitare di farsi riconoscere da delle particolari telecamere, altrimenti verrà attaccato da orde di demoni e la stessa città si trasformerà e cercherà in tutti i modi di intrappolarlo in un limbo senza via d'uscita. Della trama non si conosce molto se non che all'inizio dell'avventura Dante continua a sopravvivere senza uno scopo preciso della propria vita, almeno fino a quando suo fratello Vergil non lo fa entrare in una organizzazione segreta chiamata “L'Ordine”, il cui scopo è annientare i demoni che vogliono schiavizzare l'umanità.
Cosa abbiamo visto
Durante la mia prova di DmC - Devil May Cry ho avuto modo di giocare due livelli (Under Watch e Overturn) ed una boss fight. Under Watch è il primo livello del gioco che funge da tutorial, ed in questa occasione vediamo Dante mentre fugge per le strade di Limbo City accompagnato da una misteriosa ragazza (o meglio, quello che sembra lo spirito di una ragazza). Una telecamera demoniaca ci individua, la città si deforma, orde di demoni attaccano Dante e le cose si mettono male... o almeno in teoria dovrebbe essere così. Dante infatti non sembra per nulla spaventato dai mostri che tentano di ucciderlo, e sfoggiando il suo tipico atteggiamento strafottente si prepara ad affrontare gli avversari.
Il gioco si interrompe momentaneamente e delle scritte di spiegano i controlli base dell'ammazzademoni: A per saltare, X per sparare con le fidate Ebony e Ivory, Y per gli attacchi con la spada Rebelion, B per lanciare in aria i nemici, LB o RB per schivare. Con questi semplici comandi Dante si esibisce in spettacolari combo, facendo piazza pulita di tutti i demoni presenti nell'area. Tuttavia la minaccia non è finita, infatti finché le telecamere sono ancora attive la città stessa modifica la propria architettura in modo da ostacolarci. Proprio questo è uno degli aspetti che mi ha colpito maggiormente: nonostante avessi già visto in video alcune sequenze, vederle da vivo è stata una gioia per gli occhi, con pareti che scompaiono, strade che improvvisamente si dividono creando delle voragini e altri ostacoli di vario genere, lasciando a volte spiazzati quando tutto questo avviene anche durante la più normale delle camminate. Questo porta ad una buona dose di sezioni platform, nonché ad una nuova parte del tutorial. Qui scopriamo che premendo il tasto RT Dante equipaggia l'Arbiter, ovvero una falce demoniaca potente ma piuttosto lenta, e premendo contemporanemente X si possono tirare verso di noi dei muri o altri oggetti in modo da creare delle piattaforme. Tramite LT invece potremo usare Osiris, una falce angelica veloce ma che infligge pochi danni, grazie alla quale saremo noi ad essere attirati verso il bersaglio, rivelandosi fondamentale sia nelle sezioni platform sia in combattimento per raggiungere nemici volanti.
Oltre a ciò Osiris ci consente di effettuare uno scatto in aria, chiamato Angel Boost, tramite la pressione del tasto A mentre è equipaggiata. Grazie a queste abilità Dante si fa strada tra gli edifici fino a raggiungere e distruggere le telecamere demoniache, facendo tornare normale la città e continuando il suo viaggio. Il gioco ha risposto prontamente ai comandi e l'alternanza di Arbiter e Osiris mi ha dato parecchia soddisfazione, soprattutto nelle fasi in cui bisognava cambiare rapidamente arma in volo creando piattaforme e spostandosi rapidamente in una zona apparentemente insuperabile. Una volta presa confidenza con i comandi non è stato particolarmente difficile padroneggiare Dante, arrivando più volte ad un grado di stile SSS grazie all'esecuzione di lunghe combo date dall'uso in concatenazione di spada, pistole, lanci e attacchi speciali con le due falci.
Degna di nota anche la colonna sonora thrash metal, che (come tipico della serie) aumenta di intensità, ritmo e con cori aggiuntivi in base alle combo eseguite. Infine si è finalmente sbloccata l'abilità Devil Trigger: attivandola l'ambientazione e i nemici diventano in bianco e nero, Dante diventa molto più veloce e potente ma soprattutto ritorna con il look di un tempo. Di certo Capcom ha concesso l'uso del look classico di Dante per far contenti i fan, e non nego che vedere di nuovo i capelli bianchi e il soprabito rosso volteggiare mentre si affettano demoni è stato veramente piacevole, tanto che mi ha spronato ad eseguire il maggior numero di combo possibili per riempire più velocemente l'apposita barra e attivare nuovamente il Devil Trigger.
La seconda missione, Overturn, è stata presentata per la prima volta durante la GamesCom. Qui Dante si ritrova in una parte di Limbo City letterlamente capovolta, facendosi strada tra le macerie fluttuanti nel vuoto. Lo schema della partita è stato simile a quello di Under Watch, con combattimenti e sessioni platform, ma mi è stata data la possibilità di provare una nuova arma, Eryx, ovvero dei guantoni infuocati. Come per Arbiter e Osiris, i guanti Eryx hanno una doppia utilità: sono indispensabili nelle fasi platform, in quanto solo grazie alla loro potenza è possibile spostare alcuni ostacoli, mentre in combattimento il loro impatto pesante li rende particolarmente utili per spezzare la difesa dei nemici dotati di scudi. Inoltre ho fatto la conoscenza di alcuni demoni che possono essere sconfitti solo con determinate armi, e di solito si riconoscono dal loro colore: i demoni blu subiscono danni solo da armi angeliche come Osiris, mentre quelli rossi solo da armi demoniache come Arbiter ed Eryx. Anche in questo livello uno degli aspetti che mi ha colpito di più è stata l'architettura della città, questa volta completamente sottosopra, con palazzi che partivano dal cielo e con la punta rivolta verso la terra, mentre intorno a noi l'unica strada era composta da macerie e il limbo intorno a noi di colore verde scuro/blu creava un'atmosfera più cupa rispetto al giallo luminoso che dominava in Under Watch.
MX Video - DmC - Devil May Cry
Infine ho avuto modo di provare una boss fight contro quello che Dante ha chiamato “Ingrediente segreto”, ovvero una specie di verme gigante con una faccia umana (se si escludono i quattro occhi) e diverse zampe con artigli. Dopo un colorito scambio di battute a suon di “Fuck you”, il combattimento si è presentato piuttosto classico, ovvero colpire le zampe e schivare gli attacchi fisici finché il mostro non vomitava dell'acido, costringendoci a spostarci rapidamente verso un'altra piattaforma e ripetere il tutto. Una volta esaurita la prima barra di vita, il nemico rimane stordito, dandoci il tempo di raggiungere e distruggere uno dei suoi supporti vitali, cosa che dovremo ripetere per tre volte. Fatto questo il livello si sposta su un fiume di lava, con il mostro impegnato a salvarsi aggrappandosi a dei massi fluttuanti nel magma: qui dovremo usare le abilità di Arbiter e Osiris per creare o spostare piattaforme in modo da avvicinarci ai suoi appigli e colpirlo, per fargli mollare la presa e farlo infine cadere in una turbina: potete immagine la sua triste fine.
Come già detto il combattimento si è rivelato piuttosto classico, forse anche troppo: il demone ha usato sempre lo stesso pattern di attacchi prevedibili e non ha offerto una sfida particolarmente impegnativa, ma forse questo “difetto” è dato dalla bassa difficoltà a cui era impostata la demo, in quanto anche gli altri scontri non si sono mai rivelati troppo ostici.
Tiriamo le somme
E' il grande ritorno di Devil May Cry che i fan si aspettavano? Personalmente direi di sì. Indubbiamente il lavoro fatto sul fronte del gameplay da Ninja Theory è ottimo: i comandi rispondono più che bene e le combinazioni date dalle varie armi creano degli scontri altamente spettacolari e molto più soddisfacenti di quelli di DMC 4, ed anche le sezioni platform si sono rivelate interessanti e piacevoli. Purtroppo rimane sempre la sensazione che il personaggio non sia il Dante che conosciamo, anche se pad alla mano buona parte di questa sensazione scompare, lasciando spazio al puro divertimento. C'è sempre da ricordare che questo è un nuovo inizio per la serie e già si parla di un possibile sequel, per cui il fatto che non sia il vecchio Dante può anche essere giustificato, altrimenti il gioco si sarebbe chiamato Devil May Cry 5.
Vedendo il gioco in quest'ottica potrei azzardare che DmC ha il potenziale per diventare il miglior Devil May Cry di sempre, ed era da diverso tempo che un action game non mi divertiva ed entusiasmava in questo modo, anche con le sue battute volgari, a volte banali ma che strappano sempre un sorriso. Le premesse per un ottimo titolo ci sono tutte, e se siete tra i fan di vecchia data che all'annuncio hanno inorridito, vi consiglio di dargli ameno una possibilità perchè potreste ricredervi e, chissà, anche apprezzare questa nuova linea presa dalla serie.
Commenti
ottima anteprima...le le mie sensazioni sono state le stesse del redattore...
È un fottuto reboot non un prequel, non ha nulla a che vedere con la trama dei precenti DMC, capito?
Killer7 guarda che le musiche sono sempre trash-metal come quelle degli altri DMC .____. ancora con sta storia? E comunque sta frase la voglio quotare "Vedendo il gioco in quest'ottica potrei azzardare che DmC ha il potenziale per diventare il miglior Devil May Cry di sempre". E' la stessa identica cosa che penso anche io... e non credevo di poterla pensare, ma il gioco sembra tecnicamente ottimo, Dante sembra cazzuto quanto deve essere (al di là delle seghe mentali sul look o il design generale) e tanto mi basta. PROPRIO perchè sono un fan di vecchia data questo mi sembra un gran bell'omaggio a un personaggio che, imo, è stato sfruttato male in qualche occasione (DMC2 per il suo mutismo e DMC4 per la parte del co-protagonista). Qui si merita un plot più articolato, un design più ricercato, ma ha sempre le sue pistole, la sua spada, il suo modo di fare e la sua fottuta soundtrack metal. Cosa volere di più? Un Amaro Lucano?
@killer7 purtroppo ti sei risposto da solo: non è Capcom ma Ninja Theory. Per Capcom ormai la questione è chiusa con la serie, inutile sperare in un ritorno di Kamiya e quindi al vecchio stile nipponico. Il fatto che tu non accetti che il vecchio DMC sia finito purtoppo a Capcom non frega nulla, ormai le cose stanno così che si voglia o no...credimi sarei il primo ad essere felice di vedere di nuovo Kamiya che dirige Devil May Cry e mi tira fuori un DMC5 con le contropalle, ma purtoppo ciò non è possibile, quindi è inutile continuare a dire "ma prima era così", perchè questo è il primo DMC dei Ninja Theory, quindi come ripetuto non è possibile fare paragoni con i vecchi, è una cosa completamente nuova. Ma con i reboot è sempre così, basti pensare anche a Tomb Raider, questo nuovo con i vecchi non ha praticamente nulla in comune, non c'è più quel senso di onnipotenza della vecchia Lara che faceva capriole in aria e intanto sparava, adesso è una ragazza che prende più botte che altro...eppure è una gran figata di gioco, ma se mi mettessi a fare paragoni con i vecchi Tomb Raider dovrei cestinarlo all'istante. Poi come sempre i gusti sono molto personali, ad esempio tu mi citi Mario, ma io sono uno di quelli a cui Marioo ha un pò rotto le scatole proprio perchè è sempre lo stesso...ho apprezzato i 2 Galaxy proprio perchè provavano a fare qualcosa di nuovo, mentre gli altri li ho praticamente snobbati perchè tanto era sempre la solita cosa...e non è che Mario è sempre quello perchè gli sviluppatori sono affezzionati ai fans...o meglio, sono affezionati ai loro soldi, il motivo è sempre quello...Mario vende a milioni ovunque, quindi la politica non cambia, DMC ha venduto poco e si è cambiato strada (tutti e 4 i capitoli si è arrivati appena a 2,7 milioni di copie)...il mercato dei videogiochi è così, è una tristissima verità ma i tempi in cui si facevano i giochi per passione sono praticamente defunti... Comunque sia a me il gioco è piaciuto molto e lo comprerò sicuramente, a te si è capito che il nuovo stile non piace quindi non posso che consigliarti di starci lontano, di certo non si possono accontentare tutti
@Linker360 Non sono assolutamente d'accordo ed il motivo è molto semplice: Mario è sempre Mario. Non è cambiato negli anni. Si è evoluto nel gameplay, questo è vero, ma di base l'atmosfera è lo stile sono gli stessi da sempre. Questo sarebbe dovuto accadere anche per Devil May Cry, ma non è successo. Il motivo è chiaro: L'occidente è un mercato ormai più grande di quello giapponese e Capcom vuole fare più soldi... perciò che si fa? Si affida il nuovo DMC ad una softwarehouse occidentale che trasforma (non per caso) Dante in un adolescente tipicamente OCCIDENTALE. Tutto lo stile gotico-nipponico (dalla modellazione degli ambienti, alle musiche, passando per il design dei mostri e arrivando alla personalità di ogni personaggio) dei primi capitoli (il primo più di ogni altro) va a farsi benedire... e con quello l'anima del gioco. Devil May Cry non era il miglior action, ma aveva una sua anima. Ora potrebbe diventare un miglior Action, ma NON SAREBBE mai Devil May Cry. Per il gameplay, poi, bastava chiamare il director originale... cioè Kamiya. E se permetti, Bayonetta, è un action veramente impressionante. Perciò, la storia del "se vuoi giocare i vecchi DMC c'è sempre la versione HD" non regge (a meno che tu non sia un dipendente di Capcom). Io non mi voglio rigiocare i vecchi DMC, io rivoglio il vecchio DMC con un gameplay nuovo e al passo con i tempi. Perciò, no, NON ACCETTO che il vecchio Devil May Cry è finito perchè doveva finire... è finito perchè quei geni di Capcom hanno inchiappetato Kamiya dal secondo capitolo in poi, passando la serie ad un altro director interno che ha fatto disastri con il secondo capitolo. Che fine abbia fatto Kamiya, poi, lo sappiamo tutti: se ne è andato.
@killer7 capisco pienamente il tuo punto di vista, infatti io ho scritto che vedendo il gioco come una cosa distaccata dalla vecchia serie è stupendo, ma capisco benissimo che può dar fastidio questo cambio drastico...comuqnue a me è piaciuto molto anche in questa nuova veste, spesso ci lamentiamo dei giochi perchè sono tutti cloni ma come cambiano qualcosa ci lamentiamo perchè è diverso dall'originale, creando un loop infinito per cui non siamo mai contenti di nulla...questo DMC come già detto va visto come una cosa completamente nuova, non è legato in nessun modo alla vecchia saga quindi trovo anche giusto che ci siano differenze sostanziali, e non si possono fare paragoni con i vecchi...in fondo per poter rivivere le emozioni dei vecchi DMC basta rigiocarseli (e la HD Collection è una manna dal cielo), anche perchè sappiamo che quando si tira troppo la corda alla fine qualcosa va storto...personalmente preferisco un DMC che è un reboot della serie che ricomincia dall'inizio piuttosto che vedere questo stesso gioco sotto il nome di Devil May Cry 5, allora sarei stato d'accordo con te e mi sarei incazzato per le differenze
ormai penso che bisogni accettare il fatto che il vecchio Devil May Cry è finito, e accettare che questo è il nuovo DMC che avremo...poi se ci si riesce si apprezza il gioco che è veramente ottimo, altrimenti ci si rassegna e si continua a giocare con i vecchi capitoli 
@Andrea Giuliani Che dal punto di vista del gameplay questo DMC potesse essere decente o buono, non penso ci fossero tantissimi dubbi... sul resto preferisco stendere un velo pietoso perchè lo stile (anche senza pad in mano) è totalmente distante da quello originale. Ergo, se dello stile dei primi DMC non te ne fregava nulla (e qui parlo al giocatore in generale) questo DMC ti potrà anche piacere... ma se come me eri legato a certe musiche (DECISAMENTE DIVERSE da quelle attuali) e ad un certo stile gotico del titolo made in japan, questo Devil May Cry non potrà MAI E POI MAI piacerti come i primi (perchè Devil May Cry, per me, non è mai stato SOLO gameplay).
davvero un bel gioco, per quanto riguarda l'aspetto del protagonista, si potrebbe definire il gioco un "come tutto ebbe inizio" o quasi
Ho solo letto che potrebbe essere il migliore della serie, questo mi basta.