Recensione - Super Street: The Game
di
Győző Baki / Baboy
P
Il Gioco
I ragazzi di Team6, software house di Assen (città ben nota agli amanti della velocità), hanno lavorato in passato a tanti giochi di guida anche se non sempre riuscitissimi; stavolta hanno deciso di puntare su un marchio noto agli amanti del tuning, quello della rivista americana Super Street, per farci rivivere quel sapore di cromatura e scarichi truccati che non sentivamo dai tempi di Need For Speed Underground, Midnight Club e Juiced. E scendendo nelle piste di Super Street: The Game è in effetti difficile non sentire una certa nostalgia ritrovando gli elementi di design tipici dei giochi di guida di un tempo, spesso realizzati anche con budget ridotti: una grafica con asset non impressionanti ma che si difende decentemente, con il motion blur che copre alcuni problemi quando si corre veloci; piste classiche e lineari tra città, deserti, foreste, solitamente in gare da pochi giri; poche vetture controllate dall'IA a popolare le gare, ma tantissime sportellate e incidenti; colonna sonora piacevole ma molto anonima; modello di guida arcade molto leggero con macchine piuttosto scattanti e facili da ribaltare. Insomma, chi ha passato tante ore su giochi alla Crash Time sa già di cosa parlo: il modello b-movie dei giochi di guida. Si vede comunque che i ragazzi di Team6 si sono fatti le ossa su giochi distruttivi come il port per Wii di FlatOut o i più recenti Monster Jam, perché c'è anche un modello di distruzione molto curato. Le macchine si accattorcciano in maniera molto dettagliata, forse anche troppo visto che la carrozzeria sembra fatta di cartapesta, e si sente davvero il peso dei veicoli quando si fa un incidente, con tanto di coni, paletti, scatole a popolare i livelli fornendo ulteriori ostacoli.Ostacoli che, però, sono anche un elemento strategico, perché come in FlatOut colpirli offre nitro al giocatore, che dona un boost di velocità enorme, quasi indispensabile per non farsi superare da qualcuno a ogni rettilineo. E' anche naturalmente possibile schiantarsi e disfare la macchina, ma si viene rimessi in zona dopo pochi secondi perdendo quindi poco tempo in caso di errore. Tutti gli eventi del gioco si svolgono all'interno di percorsi ricavati all'interno di macro-aree di città, deserto e foresta, capita quindi di attraversare le stesse zone tra una pista e l'altra come avveniva per esempio nei buoni vecchi Need For Speed Underground, una delle saghe che probabilmente ha ispirato maggiormente Super Street: The Game. Gli eventi poi si dividono in diverse categorie: gare classiche o ad eliminazione contro l'IA, prove a tempo, ma anche eventi dove trovare i checkpoint nelle già citate aree che per quest'occasione diventano open world e interamente esplorabili. Certo, nulla a che vedere col dettaglio o la scala di Forza Horizon, ma fa piacere poter girare senza confini nelle diverse zone, anche per poter provare al meglio traiettorie e scorciatoie, soprattutto nella città dove tra stradine, marciapiedi e ponti è un attimo tagliare centinaia di metri di percorso e saltare tutti gli avversari.
MX Video - Super Street: The Game
L'IA è abbastanza competitiva e prona agli scontri; non si fa infatti alcuno scrupolo a spalmare il giocatore al muro facendogli perdere la gara, perciò la cautela è importante. Ogni evento offre diverse ricompense ai primi tre posti, sia economici che di sblocco di eventi ulteriori, che permettono quindi al giocatore di partecipare a nuove gare con una macchina sempre più forte grazie al tuning.
Ed è proprio il tuning uno degli elementi chiave di Super Street: The Game, che presenta di centinaia di elementi su licenza tra cui scegliere. Pneumatici, freni, fari, barre antirollio: sia a livello estetico che di performance il nostro bolide è trasformabile da cima in fondo, ed è naturalmente possibile anche applicare elementi estetici come spoiler o riverniciature per sfoggiare il nostro stile.
La modalità Campagna è suddivisa in 12 serie da 5 eventi ciascuno, per un ricco totale di 60 gare da affrontare, anche se il tutto è completabile in 5-6 ore per chi ha familiarità con questo tipo di racer arcade. Dopo circa metà degli eventi è già possibile avere la macchina potenziata al 100%, facilitando non poco alcune gare dove invece l'IA sembra avere macchine meno performanti. Il gioco non finisce qui comunque, perché c'è ovviamente anche la possibilità di fare gare veloci. E' presente anche una feature fin troppo rara oggigiorno: lo split screen, che ci permette di giocare con un amico in locale per sfidarci in tutte le modalità del titolo. C'è anche un multiplayer online che supporta fino a 4 giocatori contemporaneamente, ma come spesso accade con giochi così di nicchia, già a pochi giorni dall'uscita i server sono praticamente deserti e non si riesce infatti a trovare partite quasi mai se non nelle ore di punta, e a volte nemmeno in quel caso. Infine, Super Street: The Game è interamente tradotto in italiano, anche se di fatto dialoghi o filmati non ce ne sono, quindi si limita ai soli testi dell'HUD e dei menu.
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