Recensione - Zoo Tycoon
di
Roberto Vicario / Spr1ggan86
P
Il Gioco
Nel periodo di massimo boom per quel che riguarda i titoli gestionali per PC, Microsoft e Blue Fang Games avevano lanciato Zoo Tycoon, simulativo/manageriale che metteva i giocatori nei panni di un costruttore di Zoo. Il successo del prodotto è ancora oggi inopinabile, e forte dei risultati ottenuti in passato la casa di Redmond ha deciso di riproporre la saga all’interno della line-up di lancio di Xbox One.Che la situazione sia cambiata rispetto a quanto eravamo abituati a vedere su PC lo si percepisce sin dal momento in cui scopriamo che a curare il gioco sono stati i ragazzi di Frontier Developments, coloro che su Xbox 360 hanno sviluppato Kinectimals, titolo per bambini che ha spinto Kinect nel suo periodo di lancio. Questa influenza si sente in maniera più che tangibile all’interno di Zoo Tycoon, con elementi classici del genere gestionale che si mischiano ad altri più casual e legati all’interazione con il parco e più in generale con gli animali al suo interno. Scopo del gioco è ovviamente quello di costruire e far brulicare di visitatori il proprio parco, facendone così fiorire gli introiti. A tale scopo, oltre a costruire habitat per le più variegate ed esotiche razze animali dovremo anche tenere sempre sotto controllo il benessere dei nostri visitatori. Questi elementi si possono tranquillamente monitorare grazie ad una visuale a volo d’uccello che ci darà una panoramica su tutto il parco e una serie di menu a tendina facilmente consultabili.
Una volta costruito il parco, oltre alla modalità classica gli sviluppatori hanno aggiunto la visuale visitatore. In poche parole possiamo tranquillamente entrare come un normale visitatore all’interno della nostra creazione e interagire con gli animali, utilizzare dei simpatici cart elettrici per muoverci nel parco, o più semplicemente ascoltare l’umore dei nostri visitatori. Ogni animale - quasi tutti - ha interazioni di tipo diverso, e molte di queste sfruttano il nuovo kinect. Il gioco, infatti, offre il giusto bilanciamento tra elementi puramente gestionali ed altri in grado di attrarre anche un pubblico decisamente più casual.
Per chi non fosse pratico del genere, gli sviluppatori hanno inserito un esaustivo tutorial che attraverso diverse sezioni permette di imparare passo a passo tutte quelle che possono essere le necessita dei nostri ospiti e soprattutto dei nostri animali, studiando anche le diverse opzioni per soddisfarle. Oltre alla modalità libera e quella tutorial, il gioco mette in campo anche tutta una serie di sfide a scenari che potremo decidere di portare a termine nel caso non volessimo partire con uno zoo completamente da zero. Inoltre per la modalità libera è possibile avvalersi della collaborazione di alcuni amici, per un massimo di quattro giocatori contemporaneamente.
Sotto l’aspetto puramente tecnico il titolo si avvale di un engine che, soprattutto per la modellazione poligonale degli animali, riesce a toccare vette di qualità molto alte. Al di là della mera realizzazione visiva, quello che convince sono le animazioni dei singoli animali, molto vicine a quelle degli esemplari realmente esistenti, anche se a volte forse troppo ripetute. Forse si poteva fare qualcosa di più per quel che riguarda tutto quello che gira attorno ai vari habitat come i visitatori, decisamente meno dettagliati rispetto a quanto fatto con gli animali.
Il gioco è completamente localizzato in lingua italiana, cosa che dovrebbe permettere l'avvicinamento al prodotto anche ai più piccoli (per i quali è presente una modalità libera con la quale sbizarrirsi nella creazione dello zoo senza limiti di budget o altri problemi) ed a chi non mastica la lingua inglese.
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