Recensione - F.E.A.R. 3
Il Gioco
In questo terzo episodio della serie F.E.A.R. - First Encounter Assault Recon - arriviamo alla fine di tutto, la fine del terribile esperimento della Armacham di cui noi siamo parte integrante. Dopo aver ucciso con un colpo in testa il nostro stesso fratello nel primo episodio e dopo aver vissuto le vicende dell'agente Becket e della sua unione non certo consensuale con la stessa Alma nel secondo capitolo, in questo episodio finale vestiamo nuovamente i panni di Point Man, l'uomo di punta, un soldato geneticamente modificato capace di rallentare il tempo grazie ai suoi riflessi potenziati. Ma non saremo soli nel tentativo di fermare tutto, visto che la nostra stessa vittima e nemesi, Paxton Fettel, è sopravvissuto, sebbene nella sola forma spirituale, e sarà pronto ad "aiutarci"nel tentativo di mettere fine ai folli piani della Armacham.Questa è, in sintesi, la trama di F.E.A.R. 3, grazie alla quale i ragazzi di Day One Studios hanno potuto proporci una duplice campagna che ci mette nei panni di Point Man prima e di Fettel in seguito. Finendo ognuno degli otto capitoli di cui è composta la storia, infatti, abbiamo la possibilità di rigiocarlo nei panni del secondogenito di Alma, sfruttando i suoi particolari, e terribili, poteri psichici. Scelta assolutamente da premiare viste le sostanziali differenze a livello di gameplay che questa particolare opportunità offre ai giocatori. Se nei panni di Point Man siamo di fronte al classico gameplay della serie, condito da furiose sparatorie a suon di "bullet time", utilizzando Fettel non abbiamo più a disposizione la capacità di rallentare il tempo ma possiamo invece possedere i nemici, entrando letteralmente nel loro corpo per poi lasciarlo quando inservibile, utilizzandone subito un altro o sfruttando i poteri del personaggio stesso, capace comunque di nuocere anche senza l'utilizzo di armi da fuoco. Oltre a questa doppia prospettiva sulle vicende raccontate, la campagna è affrontabile non solo in solitaria ma anche in cooperativa, mettendo i giocatori nei panni dei due protagonisti e potendo così sfruttare le particolari e diverse doti dei due fratelli. Questa funzione non è limitata al solo Xbox Live ma è utilizzabile anche offline sulla stessa console grazie allo split-screen, una possibilità sempre più rara nella generazione dell'online gaming.
Immancabile una ricca componente multigiocatore, profondamente rinnovata rispetto al passato; non sono più disponibili quindi le classiche modalità online a cui ogni FPS ci ha abituato, ma abbiamo a disposizione quattro diverse modalità che si distaccano dai canoni classici, offrendoci qualcosa in perfetta sintonia con il background del gioco stesso. In "Contrazioni" ci troviamo con altri giocatori in una missione simile a quanto visto nella modalità Zombie dei Call of Duty made in Treyarch; barricati in una piccola base dobbiamo collaborare per sopravvivere alle continue ondate di nemici pronti ad ucciderci. Oltre al combattimento puro possiamo anche raccogliere casse sparse al di fuori della nostra base per arricchire il nostro arsenale e, tra un'ondata e l'altra, possiamo, o meglio dobbiamo, riparare le barricate per rendere più difficile il compito dei nemici. Tutto questo è accompagnato dalle urla dovute alle contrazioni della terribile Alma, che a volte apparirà nella mappa per complicarci ulteriormente il compito. In "Fottuta Corsa" dobbiamo invece farci largo in livelli appositamente creati, compiendo il percorso prestabilito entro un certo lasso di tempo e affrontando nel contempo numerosi nemici che faranno di tutto per arretrarci e farci inghiottire dal muro di oscurità che ci insegue.
Le ultime due modalità sono simili tra loro e si basano entrambe sulle meccaniche offerte dall'utilizzo di Fettel: in "Re delle Anime" tutti i giocatori possono contare sugli stessi poteri di Paxton, potendo quindi assorbire i nemici nel tentativo di ucciderne il maggior numero e guadagnare il punteggio migliore; in "Anima Sopravvissuta" le meccaniche sono le stesse, con la differenza che solo un giocatore può contare sui poteri psichici mentre gli altri dovranno cercare di ucciderlo, assumendo a loro volta la forma spirituale coi relativi poteri connessi. Una buona scelta quindi, con modalità particolari e che ben si intonano con il gioco stesso, sia nelle atmosfere che nel gameplay. Tutte queste modalità sono affrontabili via Xbox Live, offline ed anche in solitaria, in quello che è un vero e proprio allenamento per comprendere e sfruttare al meglio le possibilità a nostra disposizione.
Commenti
mi sto divertendo un casino con fear. Bello il singolo e mai banale. Divertente il multy con modalità ben fatte. Almeno ogni tanto un fps decente arriva.....
Al momento che uscirà Call Of Juarez 3 deciderò quale prendere tra quello e questo FEAR 3. Purtroppo di quest'ultimo ci sono varie cose che non mi convincono: 1- fin dal primo trailer che vidi aspettavo con ansia questo gioco per fare dei salti dalla sedia, e l'impostazione troppo basata sull'action mi ha deluso di brutto. 2- è chiaro che questo gioco è stato confezionato pensando a chi gioca online, visto che anche la campagna a detta di tutti è molto più divertente se affrontata in coop, mentre molti la definiscono fin troppo scialba e ripetitiva se affrontata da soli. 3- la questione rigiocabilità: un conto era se Fettel in certi frangenti si distaccasse dal fratello ed esplorava ambienti nuovi (un pò come accadeva nell'eccellente Call Of Juarez Buon in Blood ricordate?), ma da quello che ho capito non si fa altro che rpercorrere le stesse identiche strade del fratello. Il gameplay sarà pur diverso ma è innegabile che si avrà pur sempre la sensazione di rigiocare con un titolo già visto del tutto. Insomma, aspetterò che esca COJ 3 e vedrò un pò cosa fare.
F.E.A.R sarebbe :firsti encounter assault recon , comunque è stato pensato apposta il nome per la serie che doveva essere uno shooter horror all'inizio..e lo era!finchè non è uscito fear 2..e poi il 3..il prossimo fear (fear 4 suona male) si intitolerà : F.E.A.R of duty xD
@Snaky Spartan12: Grazie mille! Allora mi sa che ci faccio un pensierino..
il doppiaggio in ita c è e devo dire che è a me è parso molto buono per quanto riguarda la storia io per terminarla al massimo livello di difficoltà ho impiegato un po più di 10 ore però considera che il tempo si raddoppia visto che dopo puoi giocare la campagna con FETTEL
@MAPO78: Quanto ci hai messo a terminarlo? Il doppiaggio, se c'è, è in ITA? Se si, come ti è sembrato? Grazie
beh si, in teoria F.E.A.R. non equivale a Fear però. Comunque non farà paura, ma in certe fasi ho sempre avuto una belle dose di tensione a farmi compagnia! come ho scritto nel articolo però, non si raggiungono vette già provate in Dead Space ad esempio. Comunque non ritengo questo "difetto" presente solo in questo terzo capitolo, mi è sembrato sulla stessa falsariga degli altri due.
paradossale si, ma è anche vero che è un acronimo, il senso non è letterale XD
sapete la cosa interessante? non è un pò paradossale,un gioco che si chiama PAURA di nome..non fa paura.. secondo me c'è qualcosa che non va
finalmente dopo il penoso 2 la rivalsa di FEAR
il solito gioco davvero ben fatto ma che non riesce a raggiungere la killer application...