Recensione - PES 2011 (Pro Evolution Soccer)
di
Valentina Carparelli
P
Il Gioco
Sin dai menù iniziali, PES 2011 mostra sostanziali novità rispetto agli anni passati: cose come il controllo della velocità del gioco e la possibilità finalmente giocare alla seguitissima, anche da noi italiani, Copa Santander Libertadores, meglio nota come la Champions del Sudamerica, con all’interno tutte le squadre ufficiali. Non mancano le solite modalità quali Partita veloce, Campionati, Tornei che non presentano però sostanziali cambiamenti rispetto a quelle proposte nelle precedenti edizioni; troviamo poi il consueto appuntamento con Diventa un Mito, con la Master League e con il comparto multiplayer online e in locale.In Diventa un Mito ci troviamo ad impersonare un giocatore alle prime armi, creato da noi stessi tramite un editor, che dovrà farsi strada nella dura carriera di calciatore. Una volta firmato un contratto con una delle squadre minori inizialmente disponibili, dobbiamo dare il meglio di noi per invogliare i club più prestigiosi a ingaggiarci e aspirare, così, anche a un posto in nazionale. Fondamentale sarà anche rispettare la volontà del mister che all’inizio di ogni partita ci affiderà un ruolo e dei compiti ben specifici da eseguire durante il match. Nella Master League, invece, dobbiamo scegliere un team e condurlo alla vittoria in campionati europei e coppe. Qui è di notevole importanza anche l’aspetto manageriale: dobbiamo far quadrare il bilancio,comprare, vendere e rinnovare i contratti dei giocatori che vorremo mantenere nella nostra rosa, migliorare lo staff tecnico, studiare le strategie in base alla squadra con cui dovremo confrontarci e trovare quei nuovi talenti da inserire nella squadra primavera. All’inizio di ogni campionato ci verranno indicati degli obiettivi che cambieranno a seconda della società che avremo scelto di seguire.
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