GC 09: FIFA 10 e PES 2010
GC 09: FIFA 10 e PES 2010
FIFA 10
Dopo FIFA 09, EA ha accettato la sfida di Konami e si è presentata alla GamesCom in forma strabiliante, migliorando e raffinando il già ottimo predecessore. Mi presento all'appuntamento puntuale, quando mi accoglie un gongolante David Rutter, il produttore del gioco che, a causa della figuraccia dell'anno scorso (mi vide disputare una pessima partita a FIFA 09) mi riconosce e mi saluta col suo solito abbigliamento da tipo da spiaggia già apprezzato a Lipsia nel 2008. Il producer è ansioso di mostrarci le novità di FIFA 10, ci fa accomodare nella stanza e ci mostra subito la prima, graditissima novità: la Virtual Pro.
Questa comprende il potente editor "photo Gameface" già visto in Fight Night Round 4 e consente di mandare due foto (frontale e laterale) direttamente ad EA, per poi scaricare il nostro giocatore personalizzato e farlo crescere nella modalità Professionista che tutti conosciamo. Nella presentazione abbiamo ammirato una riuscitissima versione digitale di Rutter con la casacca del Real Madrid. A differenza della vecchia modalità qui la crescita del giocatore sarà più realistica, basata sul fisico che andremo a scegliere e sulle giocate che ci riusciranno meglio. Altra gradita novità è la possibilità di fare pratica in arena: oltre al classico attaccante contro portiere, tramite la pressione di un tasto del pad potremo decidere di allenarci attacco contro difesa e, cosa graditissima, creare degli schemi su calci da fermo assegnando ad ogni giocatore un movimento da fare e salvarli direttamente. E tutto sembra funzionare a meraviglia.
Non appena Rutter mi concede il pad per un match contro un altro giornalista, mi preparo a cercare tutte le differenze con il giocatissimo FIFA 09. Graficamente appare tutto più definito e soprattutto più fluido e i fastidiosi rallentamenti presenti soprattutto nelle rimesse e dopo un calcio da fermo sono spariti: e pensare che, ci spiega il producer, questa dovrebbe essere una build completa al 60%. La partita scorre benissimo e apprezziamo la nuova reattività dei giocatori in campo, decisamente migliorata, e la nuova possibilità di dribbling sullo stretto a 360°. Quando un giocatore tecnicamente forte porta palla può veramente fare di tutto ed i terzini, così come il resto della squadra, sono più propositivi. Ammaliato da tutto questo, decido che è arrivata l'ora della figuraccia annuale, e dopo uno splendido passaggio smarcante a mezz'aria, solo davanti al portiere preparo un bolide che però si trasforma in cross: ancora una volta mi ero dimenticato che i comandi di default di FIFA sono invertiti rispetto a come li uso di solito, con il cross associato al tasto X ed il tiro al tasto B. Come nel peggiore dei deja-vù mi becco di nuovo gli spernacchiamenti di Rutter, l'unica consolazione è che stavolta non giocavo contro di lui ma contro un giornalista. Il producer si deve però ricredere qualche minuto più avanti, quando riesco a piazzare un gran tiro che il portiere avversario devia in un maestoso e molto coreografico colpo di reni. A tal proposito meritano una menzione i nuovi comportamenti dei portieri, ancora più realistici e sicuri sia tra i pali che soprattutto nelle uscite.
Le note negative sono ancora nel contorno: come nella scorsa edizione, cameraman e fotoreporter a bordo campo appaiono come cartelloni privi di animazioni ed in tutto questo idillio di grafica stonano decisamente. Concludendo, questo nuovo FIFA 10 si candida ancora come il punto di riferimento per i giochi di calcio, grazie alla sua realizzazione tecnica ed alla giocabilità ancor più raffinata. Per la cronaca la partita è stata poi vinta 1 a 0 dal sottoscritto con goal allo scadere, condito da una rassicurante pacca sulla spalla dell'esaltato producer che ha esultato come un vero tifoso, dandoci appuntamento alla prossima fiera.
PES 2010
Anche il nuovo titolo calcistico di Konami era presente in fiera, in veste giocabile nell'area pubblica. Da buoni insaziabili affamati di pallone, il sottoscritto ed il buon Davide "MAPO78" decidono di presentarsi all'apertura della fiera presto allo stand Konami, in quel momento ancora semideserto, per mettere alla prova il nuovo PES 2010. La build presente era quella del gioco completo all'80%, e molto probabilmente sarà la stessa versione che ci sarà offerta in demo sul Live. Dopo la prima elegante schermata, scegliamo le squadre ed entriamo nel menu per decidere i giocatori da schierare, ma la voglia di entrare nel gioco è forte e ci affrettiamo per avviare la partita.
Prima del fischio di inizio ecco i nostri giocatori apprestarsi ad uscire dagli spogliatoi, notiamo immediatamente come la loro rappresentazione sia migliorata: i volti ora sono davvero vicini alle controparti reali, mentre i modelli poligonali hanno guadagnato molto grazie al nuovo sistema di illuminazione messo a punto da Konami. La telecamera si sposta verso gli spalti, e qui un inquetante pubblico immobile e inspiegabilmente "raggrumato" ci lascia temere il peggio, ma pochi istanti dopo la panoramica si fa più ampia e l'atmosfera migliora decisamente. Il pubblico sembra più vivo e caldo, mentre lo stadio appare molto curato e definito.
Arriviamo al fischio di inizio un po' preoccupati che si tratti di un nuovo semplice update del vecchio episodio, ma ci accorgiamo che finalmente le cose si stanno sistemando. Il nuovo PES è un po' più lento e ragionato del fin troppo veloce predecessore, e la resa grafica generale è decisamente migliorata. Le animazioni sono bene o male le stesse, ma l'impatto è decisamente più realistico, anche grazie alle tinte dei campi migliorate ed ai giocatori che ora sono finalmente degni di un titolo di questa generazione.
Nonostante tutto però, qualcosa ancora non va. L'impressione che i giocatori corrano su dei binari invisibili che vanno nelle 8 direzioni del pad è rimasta, mentre la loro reattività, forse esagerata nel predecessore, appare ora un po' troppo bassa. Questo fa sì che soprattutto nei frangenti di emergenza, in cui ad esempio bisogna "spazzare" l'area, il difensore perda troppo tempo nello stoppare il pallone, girarsi ed appunto spazzare il pallone lontano in zone più tranquille. Forse per compensare il tutto anche gli attaccanti hanno lo stesso problema, ma trovarsi un attaccante in area perchè il tuo difensore è stato lento o, peggio, impacciato nel rinviare, non è il massimo della vita. Per fortuna in nostro aiuto accorrono i portieri, decisamente più reattivi e spettacolari nelle parate: Il buon Mapo li ringrazia.
Tiriamo le somme
Anche quest'anno la sfida tra i due titoli calcistici si rinnova, e personalmente vedo il nuovo FIFA 10 ancora in vantaggio: nonostante gli sforzi di Konami nel proporre un buon titolo calcistico, EA Sports sembra addirittura aver allungato le distanze. Ma questo non per demerito di PES, che nella sua nuova versione ha sicuramente fatto molti progressi soprattutto tecnicamente, ma proprio per merito dei programmatori di EA che hanno saputo raffinare il titolo, ritoccandolo nei punti deboli e migliorando quanto già c'era di buono. Si tratta comunque di opinioni soggettive maturate nel corso di partite di qualche decina di minuti, e quindi vanno prese come considerazioni a caldo molto "acerbe": dalle versioni finali di entrambi i giochi potremo capire quando queste siano esatte. Una cosa è certa: il 2010 sarà un grandissimo anno per gli appassionati di calcio, che potranno vedere grandi miglioramenti in entrambe le serie.
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