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MondoXbox a The Gathering 07

Come alternativa all''X07, l'evento che doveva mostrare alla stampa europea i titoli in sviluppo per Xbox 360, quest'anno Microsoft ha organizzato un appuntamento più riservato e dedicato ai siti "community", ossia quelli che come MondoXbox sono dedicati esclusivamente alla console di casa Microsoft. Volati a Londra per l'occasione, abbiamo potuto ammirare e toccare con mano alcuni dei più promettenti titoli in uscita a fine 2007, con qualche gradita sorpresa extra.

MondoXbox a The Gathering 07

Sono sempre stato affascinato dal Regno Unito e da Londra in particolare, ma per vari motivi ho potuto metter piede sulla terra d'Albione solo due volte in passato. Inutile dire quindi che quando ho ricevuto l'invito di Microsoft per The Gathering 07, evento dedicato ad Xbox 360 e tenutosi a Londra il 22 settembre, non mi sono fatto sfuggire l'occasione di unire la mia passione per i videogiochi al mio amore per l'Inghilterra. I responsabili di Xbox Community Network hanno organizzato l'evento affinchè fosse particolarmente intimo e contenuto, quindi erano stati invitati solo una ventina di esponenti da vari siti europei: gli unici fortunati rappresentanti italiani erano MondoXbox ed i nostri amici di XboxWay. Con Sergio, il loro caporedattore, ho condiviso viaggio e molti dei momenti dell'evento.

Prima di immergerci in questo atteso appuntamento abbiamo avuto la possibilità di passeggiare un pò per il centro di Londra, ed abbiamo verificato come Microsoft stesse promuovendo anche lì l'uscita di Halo 3: in Piccadilly Circus era presente un grande poster pubblicitario del gioco che copriva tutta una vetrina del locale Virgin Megastore, mentre durante il tragitto in taxi verso il The Violin Factory, il luogo dell'evento, siamo passati davanti ad un enorme cinema IMAX, un palazzetto circolare la cui superficie era completamente ricoperta da un gigantesco poster pubblicitario del titolo Bungie. Davvero impressionante.

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Arrivato sul luogo dell'evento, mi sono registrato ed ho potuto ammirare un casco Spartan presente sul tavolo dell'accoglienza, lo stesso dell'edizione Legendary del gioco. Confesso che avevo il timore che si trattasse di un oggetto costruito in economia e dall'aspetto molto "plasticoso", più un giocattolo che un vero oggetto da collezione, ma vederlo dal vivo ha dileguato tutti i miei dubbi: si tratta davvero di un bel manufatto, solido ed ottimamente realizzato, che farà una gran bella figura esposto nelle case degli appassionati.

Il luogo scelto per l'evento, il The Violin Factory, è una sorta di grande e lussuoso cottage in stile moderno: non sfigurerebbe come location per una stagione del Grande Fratello. All'ingresso vi era un grande atrio in fondo al quale era stsato preparato uno schermo e diverse file di sedie per la conferenza del misterioso ospite d'onore che sarebbe arrivato da lì a poco, e tutto intorno vi erano postazioni dimostrative con diversi giochi in uscita disponibili per essere provati nei momenti di attesa tra una presentazione e l'altra. Molti di questi li avevo già potuti provare alla Games Convention di Lipsia, ma c'erano alcune cose interessanti che hanno attirato la mia attenzione: un Virtua Fighter 5 con stick arcade Hori, il nuovo quiz-game Scene It con relativi buzzer controllers, ed una postazione con Half Life: Orange sulla quale ho speso molto tempo giocando al bellissimo Portal, del quale vi parlerò piu avanti.


The Molyneux Show
Dopo aver dato un'occhiata veloce alle postazioni dimostrative, tutti i presenti si sono accomodati per ascoltare il discorso di apertura di Graeme Boyd, il Community Manager di Microsoft EMEA responsabile dell'organizzazione dell'evento, il quale dopo averci dato il benvenuto ed averci spiegato a grandi linee come si sarebbe protratta la giornata, ha finalmente introdotto l'ospite d'onore: niente meno che Peter Molyneux, il leggendario game designer a capo dei Lionhead Studios! Nell'ora a sua disposizione, Peter ci ha illustrato l'innovativo sistema di combattimento presente in Fable 2 (scegliendo il sottoscritto come "cavia" per provarne dal vivo le caratteristiche!) offrendoci anche uno scorcio sulla grafica del gioco. Potrete leggere un resoconto dettagliato sulla presentazione in un articolo che sarà pubblicato successivamente a questo, ma è inutile dire che è stata una bellissima esperienza: assistere alla presentazione di una delle più grandi leggende del mondo videoludico è stato estremamente emozionante.

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Dopo la presentazione di Molyneux ha preso la parola Michael Newey, Platform Marketing Manager di Xbox EMEA, il quale ci ha spiegato come Microsoft voglia allargare il proprio bacino d'utenza rivolgendosi sempre più alle famiglie, realizzando ad esempio giochi come Viva Pinata: Party Animals e Scene It. Si è poi rivolto ai presenti spiegando come per Microsoft sia importante coltivare i rapporti con siti come i nostri, che non sono commerciali o grandissimi ma che godono di grande fiducia da parte dei propri utenti. Insomma un discorso molto formale che non ha rivelato nulla di particolare, ma per siti come il nostro fa piacere sentirsi particolarmente considerati.


Giochi, giochi, giochi!
Dopo i due interventi di Molyneux e Newey, è arrivato il momento di incontrare gli sviluppatori ed editori presenti sul posto per provare con mano i relativi giochi: divisi in gruppetti di 5 persone, i presenti hanno iniziato a ruotare per i vari appuntamenti. Il mio gruppo ha aperto le danze alla grande, con Bungie e l'attesissimo Halo 3: erano presenti due sviluppatori che, dopo averci mostrato la funzionalità dei replay e dell'editor Fucina, ci hanno inserito in una partita cooperativa a quattro giocatori. Il livello caricato era Sierra 117, il secondo della Campagna del gioco, ambientato in un fittissimo bosco che si apre su uno spiazzo presidiato dai Covenant. Inutile dire che la sensazione di impersonare di nuovo il Master Chief è stata bellissima, e tutto è venuto naturale come se non fossero passati tre anni dal gioco precedente. Il livello mostrato era davvero spettacolare: luce solare che filtra dagli alberi, fogliame e vegetazione realistica ovunque, un vero tripudio di poligoni e textures (ma questo, se avete preso il gioco, lo avrete già verificato da soli). La sensazione che mi ha dato è stata proprio quella di giocare un Halo next-gen: giocabilità classica della serie, ma una maestosità visiva mai vista prima. E' stato un ottimo antipasto prima dell'uscita del gioco!

Dopo Bungie ci siamo spostati nel locale dedicato ad Ubisoft: lì ci aspettavano una serie di postazioni con Assassin's Creed e Naruto: Rise of a Ninja. Ho deciso di sfruttare il tempo a disposizione per concentrarmi esclusivamente su Assassin, visto che Naruto avevo avuto modo di provarlo alla Games Convention mentre l'altro l'avevo solo visto senza poterlo giocare. Il livello caricato era lo stesso mostrato da Ubisoft prima all'E3 e poi alla Games Convention, ma stavolta ho avuto la possibilità di provare con mano la bontà del sistema di controllo. Dopo una breve spiegazione degli sviluppatori relativa ai tasti da utilizzare, mi sono trovato sull'ormai famosa torre più alta di Gerusalemme, con la possibilità di guardare tutto il panorama intorno. Guardando in basso ho notato un covone di fieno ai piedi della torre, e non ho resistito a fare quello che avevo visto più volte svolgere nelle dimostrazioni del gioco: grilletto destro, pulsante di salto e via, Altair compie uno spettacolare tuffo per atterrare direttamente nel covone. Il grilletto destro serve appunto come modificatore per le azioni fattibili nel gioco: permette di spiccare salti da un palazzo all'altro, arrampicarsi sui muri da terra oppure effettuare colpi con la spada particolarmente efficaci e spettacolari. Ovviamente ho voluto provare subito le capacità acrobatiche di Altair, e mi sono quindi lanciato in una corsa sui tetti, saltando da una parte all'altra ed arrampicandomi sui muri come un medievale Uomo Ragno. E' sicuramente una delle cose più spettacolari nel gioco, e gli sviluppatori sono riusciti a realizzare un sistema tale per cui il tutto è realizzabile con estrema facilità. Arrampicarsi sui palazzi richiede ad esempio semplicemente di direzionare Altair verso le sporgenze presenti sulle pareti, dopo di che lui le afferrerà una dopo l'altra con movimenti fluidi fino ad arrivare in cima. Non mancano però i difetti, infatti a volte mi è capitato che nel momento di erigersi sulla cima degli edifici sembrasse "incastrarsi" senza riuscire a salire, e per continuare dovevo spostarlo orizzontalmente di poco in modo da allinearlo meglio con le sporgenze da afferrare, anche quando sembrava che queste fossero chiaramente alla sua portata. Ma si trattava di una versione incompleta del gioco ed il tutto sarà probabilmente rifinito prima dell'uscita. Anche i combattimenti sono ben realizzati e molto spettacolari: con pochi tasti è possibile condurre mosse anche molto elaborate e tener testa a grandi gruppi di nemici. Insomma, alla prova del joypad il gioco ha confermato l'ottima impressione che mi aveva fatto in precedenza vedendolo giocare da altri: non c'è dubbio che si tratterà di uno dei protagonisti dei prossimi mesi.

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Rimane ancora un'ora prima di pranzo, e ci spostiamo quindi nell'area di Activision, dove ci aspetta un maxischermo sul quale potremo giocare a Guitar Hero III, oltre a postazioni di Call of Duty 4: Modern Warfare e Tony Hawk's Proving Ground. Mi concentro principalmente su Guitar Hero, visto che di COD4 ne ho fatto un'abbuffata a Lipsia. Il rappresentate di Activision ci ha accolto mostrandoci per prima cosa la nuova chitarra wireless, molto più bella della precedente e mostrandoci anche come sia facile sganciare il manico per trasportarla con minore ingombro. Il gioco non necessita in realtà di molti commenti: è Guitar Hero, ed il gameplay di base non è cambiato. La novità principale del gioco sarà il supporto Live, che non abbiamo provato, e ci è stato confermato che stavolta gli sviluppatori si concentreranno pesantemente sulle canzoni scaricabili dal Live, offrendo una quantità e varietà molto superiore rispetto a quanto visto finora.

Durante l'ora di pausa per il pranzo mando giu velocemente un paio di sandwich per dedicare il tempo alle postazioni dimostrative presenti nell'atrio, così da provare un paio di titoli che mi incuriosivano maggiormente. Uno è Scene It? Lights, Camera, Action, quiz game che debutterà con i nuovi controller buzzers wireless. I controller sono molto ben costruiti e comodi da impugnare, ed ho scoperto che il pulsantone principale può funzionare anche da d-pad premendolo sui quattro lati, in modo da permettere la navigazione dei menu senza dover prendere il joypad. Il gioco mi ha però deluso: mi aspettavo un quiz-game per famiglie e bambini mentre in realtà si tratta di un gioco con domande per appassionati di cinema, più adatto al gioco tra gruppi di adulti piuttosto che a nuclei famigliari. Inoltre il gioco è pesantemente basato su giochi di parole intraducibili dall'inglese: ad esempio una domanda mostrava insieme un uomo che faceva un sonnellino (nap in inglese), un leone ed un candelotto di esplosivo chiedendo il nome del film collegato. La risposta era Napoleon Dynamite, chiaramente un rebus intraducibile nella nostra lingua. Mi chiedo quindi se il gioco arriverà mai nel nostro paese, e con quali risultati.

L'altro gioco sul quale mi sono buttato con maggior dedizione è stato Portal, il puzzle-game 3D presente in Half-Life: The Orange Box. Questo mi ha lasciato notevolmente impressionato, per via della complessità sempre crescente delle missioni proposte. Le regole sono semplici: in ogni livello bisogna riuscire a raggiungere la fine attraversando aree apparentemente bloccate o invalicabili utilizzando un cannone che permette di aprire dei portali che portano da una parte all'altra. La cosa è complicata dal fatto che sono presenti delle superfici "refrattarie" ai portali e vi sono anche dei meccanismi che servono per attivare piattaforme o aprire porte, quindi bisogna ingegnarsi per riuscire ad arrivare fino in fondo. Ho portato a termine circa una quindicina di missioni, e le ultime erano davvero pazzesche, hanno richiesto una buona dose di attività cerebrale per riuscire a capire come procedere. A mio avviso, l'Orange Box meriterebbe l'acquisto anche solo per questo gioiellino videoludico.

Il pomeriggio è poi continuato visionando titoli dei quali vi abbiamo già parlato estesamente alla Games Convention, e quello che abbiamo visto non aggiunge altro a quanto già detto, oppure che sono disponibili già in forma dimostrativa sul Marketplace. Comunque provandoli ho potuto confermare le già ottime opinioni che avevo di ognuno: Mass Effect, Project Gotham Racing 4, Ace Combat 6: Fires of Liberation ed Eternal Sonata. Essendo l'evento organizzato in Inghilterra, mi sarei aspettato che fosse presente Rare con il loro nuovo titolo dedicato a Banjo, ma purtroppo la mia speranza è stata disattesa: evidentemente vogliono aspettare ancora prima di svelare ufficialmente il gioco.

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In conclusione dell'evento, è stato organizzato un torneo LAN-party di Halo 3 con gironi da 8 giocatori ciascuno su tre mappe diverse. Il mio cammino si è fermato in semifinale, ma ho seguito la semifinale ammirando le prodezze del vincitore, davvero incredibile vedere di cosa è capace un giocatore esperto! Alla fine abbiamo concluso la giornata tutti in un pub al centro di Londra: passare la serata sorseggiando birra e chiacchierando con i responsabili dei siti di tutta europa ed anche con gli addetti ai lavori presenti è stata la degna conclusione di una bellissima giornata. Microsoft ha realizzato un belissimo evento che ha fatto sentire i partecipanti davvero parte della grande comunità legata ad Xbox 360, e speriamo che la cosa venga ripetuta anche nei prossimi anni. Un ringraziamento d'obbligo va a Graeme, Michelle, Chrissie e tutti i ragazzi dello staff di Xbox Community Network che si sono impegnati al massimo affinchè l'evento fosse un successo!

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L'autore

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Classe '72, dall'animo geek e appassionato da sempre di videogiochi e informatica, nel 2002 è cofondatore di MX. Il sito parte per gioco ma diventa una parte sempre più importante della sua vita insieme a lavoro, famiglia e troppi altri interessi: questo lo costringe a rimandare continuamente i suoi piani di dominio sul mondo.

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