MondoXbox alla Games Convention
MondoXbox alla Games Convention
Mancano un paio d'ore alla chiusura dei cancelli, giusto il tempo per una prima ricognizione. Per prima cosa si va allo stand Activision, dove salutiamo il nostro contatto Francesca e riceviamo i braccialetti identificativi necessari per accedere al party di Call of Duty 4, il grande evento della serata. Passiamo poi da Ubisoft per sistemare il calendario degli incontri dei giorni successivi, e troviamo anche il tempo per partecipare subito alla presentazione di Beowulf tenuta da un responsabile dello studio Ubisoft Tiwak. Un titolo interessante e promettente, che sembra elevarsi rispetto alla qualità media delle conversioni cinematografiche grazie ad un buon comparto tecnico ed un gameplay che unisce azione hack'n'slash a strategia di squadra: gli amanti degli action games fantasy lo tengano d'occhio.
Arriva la sera, e con essa uno degli eventi più attesi della Convention, il party di Call of Duty 4. Ci ritroviamo con decine di altri giornalisti (e facciamo la conoscenza degli amici italiani di ClubX360) ad un punto di raccolta fuori la fiera dove degli Hummer vengono a prenderci per portarci al lugo dell'evento, una vecchia torre di controllo ora piena di monitor e postazioni dimostrative. All'interno troviamo cibo (poco) e da bere (tanto) per tutti, postazioni dimostrative per giocare il titolo sia su Xbox 360 che su PS3, e delle salette attrezzate per partite multiplayer. Vi rimandiamo all'imminente articolo di hands-on sul gioco per tutti i dettagli (potete intanto visionare le nostre foto scattate sul posto), ma vi basti sapere che alla fine della serata eravamo sbalorditi e stupefatti, convinti definitivamente che COD 4 sarà tra i massimi protagonisti della imminente stagione videoludica.
Passa la notte, ed inizia la prima di due giornate estremamente impegnative, ricche di incontri e di giochi da vedere.
Giovedi 23 agosto, prima tappa di nuovo in Activision dove ci viene mostrato Tony Hawk's Proving Ground. Il gioco presenta numerosi miglioramenti rispetto al precedente episodio della serie, con una città completamente esplorabile e nuove meccaniche di gameplay come il Nail the Grab, che si affianca al precedente Nail the Trick permettendo di realizzare spettacolari prese acrobatiche sulla tavola. Anche la componente 'sociale' promette bene: la possibilità di crearsi i propri percorsi acrobatici da condividere online con gli amici e la caratteristica di creazione e montaggio di filmati personalizzati saranno ottimi strumenti per condividere il gioco con chi si vuole.
E' poi il momento di intervistare i creatori di Call of Duty 4, con una serie di domande e risposte che troverete nell'apposito articolo, dopo di che la visita in Activision si conclude con una dimostrazione di Guitar Hero III. Su questo fronte nesuna grossa novità da segnalare: il gioco sembra riproporre inalterato il gameplay del secono episodio,con le differenze maggiori risedenti in personaggi più curati graficamente, nuove canzoni da suonare ed una modalità multiplayer online che non ci è però stata mostrata.
Prossima tappa: Electronic Arts. Il nosto 'aggancio' Luciana ci accompagna alle presentazioni di Burnout: Paradise, Battlefield: Bad Company e Rock Band. Tra questi titoli ci ha impressionato molto positivamente lo sparatutto bellico di DiCE, Battlefield: Bad Company: seppur trattandosi di una versione completa al 60%, abbiamo apprezzato molto la quasi totale distruggibilità di edifici e vegetazione, un elemento che impone di rivedere le normali tattiche di combattimento degli FPS (perchè preoccuparsi di aggirare un nemico, quando possiamo distruggere il muro che usa come riparo?). Anche il nuovo Burnout ci è sembrato promettente, con una vasta città da esplorare liberamente ed un gameplay che sembra tornare alle origini con una altissima sensazione di velocità ed un traffico cittadino che ci costringerà a spericolati slalom. Riguardo a Rock Band, abbiamo partecipato ad una sessione di gioco con altri giornalisti: per quanto riguarda la chitarra/basso chiunque abbia giocato a Guitar Hero si troverà subito a suo agio, e l'introduzione di microfono e batteria promettono di accontentare anche i provetti cantanti e batteristi. Abbiamo chiesto come sia possibile giocare anche con le vecchie chitarre di Guitar Hero, visto che mancano i 5 tasti per gli assoli sul collo del manico e lo switch per gli effetti, e ci è stato risposto che sono tutte funzioni opzionali e si può tranquillamente completare il gioco senza usarle.
La mattinata sta per volgere al termine, e sfruttiamo l'ora di pranzo per spostarci nell'area pubblica di Microsoft con il preciso obbiettivo di provare i due giochi che saranno protagonisti del derby natalizio: Pro Evolution Soccer 2008 e FIFA 08. Dedichiamo circa un'ora a ciascuno dei due giochi, provando le versioni dimostrative presenti in fiera. Vi racconteremo di più negli articoli di dettaglio, ma l'impressione è che entrambi abbiano fatto passi avanti per colmare le rispettive lacune delle precedenti edizioni: FIFA mantiene lo scettro della miglior grafica e accuratezza delle animazioni, migliorando il gameplay in molti comparti ed in particolare per quanto riguarda la fisica della palla, che sembra ora avere la giusta massa. PES ha invece completato il passaggio alla next-generation migliorando la fluidità delle azioni di gioco con un framerate più stabile e conservando le indiscusse doti di giocabilità. Ci è sembrato però che FIFA sia quest'anno in grado di insidiare seriamente il trono del titolo Konami come miglior gioco calcistico in circolazione: gli appassionati del genere farebbero bene a valutare attentamente entrambi prima di deciderne l'acquisto.
Prima di abbandonare l'area pubblica diamo anche un'occhiata al nuovo Need for Speed: ProStreet: forse perchè il settore "racing urbano" era già coperto da Burnout, EA ha deciso quest'anno di stravolgere la serie con un titolo che ci fa correre in lunghissime piste nel deserto dove è possibile raggiungere velocità elevatissime. Abbiamo visionato un solo percorso, e ci è quasi sembrato di vedere una versione su ruote di Wipeout: l'altissima sensazione di velocità richiede nervi saldi per evitare di finire fuori strada e perdere tempo prezioso. Sicuramente un racing game diverso da quelli ai quali ci siamo abituati finora.
Nel pomeriggio arriva poi uno dei momenti per noi più importanti di tutta la fiera: la possibilità di ammirare in una serie di dimostrazioni a porte chiuse i titoli Microsoft di maggior rilievo: Halo 3, Mass Effect, Project Gotham Racing 4, Halo Wars. Tutte produzioni dall'altissimo livello qualitativo: di Halo 3 ci è stato mostrato il terzo livello della Campagna che mostrava una latissima qualità grafica grazie allo splendido motore di illuminazione ed un dettaglio di textures e paesaggi sbalorditivo, il tutto seguito poi da dimostrazioni della gestione dei filmati e di Forge, l'editor di livelli in real-time, anche questi sbalorditivi sotto molti punti di vista. Estremamente interessante anche Halo Wars, del quale ci è stato mostrato l'innovativo sistema di controllo grazie al quale è possibile svolgere velocemente e senza sforzo le azioni più complesse. La grafica del gioco è inoltre di altissimo livello, capace di far impallidire ogni altro RTS attuale, ed il feeling di sentirs nello stesso mondo in cui abbiamo giocato finora con Halo è bellissimo. Di Mass Effect già sapevamo tutto, ma vederlo giocare davanti a noi su uno schermo HD ci ha convinto definitivamente che sarà un altro capolavoro imperdibile: personaggi iper-realistici, combattimenti adrenalinici, mondi fantastici ed una storia coinvolgente e ricca di colpi di scena. PGR 4 è quello che ci ha stupito meno, ma solo perché ci è stato mostrato poco su pista - un giro di gara con auto e moto - dopo di che la dimostrazione si è spostata sulle varie modalità disponibili e su una spiegazione dei ritocchi apportati al gameplay, specificamente nel sistema di Kudos in primis e nel design dei tracciati.
Terminate le dimostrazioni di Microsoft, una breve pausa per riprenderci da tanto splendore e poi via all'ultimo evento della serata: il LAN party di Fracture, il nuovo sparatutto di Lucasarts. Alla base si tratta di un classico shooter in terza persona con l'aggiunta di armi capaci di deformare il terreno creando voragini, elevando colline e facendo erigere al celo spuntoni di roccia: grafica ottima e gameplay che promette una buona dose di tattica, anche se l'arena usata per l'evento era un po' troppo semplice.
Arriviamo così al termine della nostra seconda giornata in fiera, con gli occhi ancora pieni di tutte le bellezze videoludiche mostrateci. Ma non è finita, perché ci attende ancora un giorno denso di impegni ed incontri.
Venerdì 24 agosto, all'apertura dei cancelli ci precipitiamo allo stand Atari per la tech-demo di Alone in The Dark: si tratta di una dimostrazione nella quale ci vengono mostrate alcune delle tecnologie e delle meccaniche di gameplay alla base del gioco, che ci ha lasciato molto impressionati. Il fuoco sarà una componente fondamentale del titolo di Eden Games, e gli sviluppatori hanno realizzato un motore che gestisce la propagazione realistica delle fiamme su tutti gli oggetti combustibili, con il relativo deterioramento e rottura per via delle fiamme. Il tutto unito ad un motore di illuminazione dinamica ed una interessante gestione dell'inventario che permette di combinare tra loro quasi tutti gli oggetti: insomma, finalmente sembra che lo storico brand di AitD possa ricominciare a brillare di luce propria.
Subito dopo si torna velocemente da EA ed Activision/LucasArts per partecipare alle loro ultime dimostrazioni che avevamo in agenda: Army of Two, Half Life 2: The Orange Pack ed il single-player di Fracture. Deludente la presentazione di HL2: Orange, nella quale dopo una veloce partita ad Episode 2 ci sono state mostrate una serie di slide sulle scelte stilistiche nella creazione dei personaggi di Team Fortress. Ci sarebbe piaciuto almeno assistere ad una dimostrazione dell'interessantissimo Portal, ma niente da fare. Tiepida anche la nostra reazione ad Army of Two, del quale abbiamo assistito ad una partita in cooperativa tra due addetti di EA: le meccaniche di interazione tra i giocatori sono sicuramente interessanti, ma dopo aver ammirato l'esaltazione bellica di COD 4 e l'iperdistruttività di Bad Company, il campo di battaglia ci è sembrato troppo spoglio, con pochi nemici visibili e privo di effetti scenografici capaci di farci sentire in vera zona di guerra. La dimostrazione del single-player di Fracture ci ha invece confermato le buone impressioni avute durante il LAN party multiplayer: un interessante sparatutto fantascientifico dotato di ottima grafica una buona dose di innovatività grazie alla tecnologia di alterazione del terreno. Se gli sviluppatori riusciranno a variegare sufficientemente ambientazioni e gameplay, potrebbe rivelarsi degno della vostra attenzione.
Arriviamo così a metà mattinata e ci attende il tour de force presso lo stand Ubisoft, con una sequenza di dimostrazioni dei titoli in arrivo che ci farà compagnia fino a metà pomeriggio: Dark Messiah of Might and Magic, Tom Clancy's Endwar, Naruto: Rise of a Ninja, Brothers in Arms: Hell's Highway ed Assassin's Creed sono le portate che ci vengono offerte. Purtroppo di Dark Messiah non siamo riusciti a valutare l'aspetto grafico visto che a causa di problemi di collegamento alla TV era mostrato in bassa risoluzione e quindi con una immagine molto granulosa. Il gameplay è comunque quello di un FPS fantasy puro, senza componenti RPG e ricco di combattimenti corpo a corpo (resi più semplici da un sistema di lock della visuale sui nemici). Siamo passati poi alla dimostrazione di Endwar, il nuovo strategico in tempo reale appartenente alla famiglia Tom Clancy's. Differentemente dai titoli per console di questo tipo visti finora, gli sviluppatori hanno optato per una visuale più ravvicinata alle truppe, con un sistema di comando a menu successivi molto intuitivo. Ci ha colpito molto la possibilità di comandare le truppe o anche spostare la visuale completamente con comandi vocali in maniera estremamente intuitiva (purchè si riescano a memorizzare tutti gli ordini impartibili). Gli sviluppatori che ci hanno mostrato il gioco hanno garantito che sarà completamente localizzato anche in italiano, comandi vocali compresi, e che il motore di riconoscimento utilizzato è in grado di gestire una vasta gamma di accenti diversi. Naruto ci ha confermato le ottime impressioni avute con i filmati visti finora, grazie ad una grafica che ci fa sembrare di essere davvero in un cartone animato e due diverse modalità, eplorazione e combattimento corpo a corpo, che delizieranno tutti i fan della serie giapponese. BiA: Hell's Highway l'avevamo già visto l'anno scorso nella stessa sede, e quindi è quello che ci ha sorpreso di meno, ma non per questo si tratta di un titolo poco meritevole: il colonnello John Antal ci ha mostrato una build molto recente del gioco spiegandoci come per questo episodio ci si sia focalizzati maggiormente sulla storia del protagonista, il sergente Baker, tanto che è ora possibile vederlo anche durante il gioco quando la visuale passa in terza persona per coprirci dietro un muro. Interessanti le novità introdotte al gameplay, come un effetto visivo che rende rosso lo schermo per farci capire che siamo esposti al fuoco nemico, mantenendo però del loro colore tutte le zone in cui possiamo recarci per coprirci: Antal ci ha spiegato che questo vuole simulare l'istinto che tutti i soldati hanno di sapere quando sono in pericolo e quali siano i posti più sicuri per ripararsi. Ciliegina sulla torta un Assassin's Creed in splendida forma, giocato da uno degli sviluppatori che ci ha mostrato una intera missione: dall'individuazione del nemico agli stratgemmi utilizzabili per raggiungerlo superando tutti i posti di guardia alla sua uccisione, per poi passare alla fase di fuga da tutte le guardie che ci sono addosso dopo averci scoperto, talmente difficile che lo sviluppatore stesso ha fatto una vera sudata per riuscire a fuggire. Il gioco ha confermato le splendide doti che avevamo potuto constatare precedentemente solo in video, anche se le animazioni dei passanti e delle interazioni di Altair con questi meriterebbero una sistematina, ma per un gioco carico di così tante nuove idee, il risultato ci è sembrato più che ottimo. Il gioco era peraltro pieno di riferimenti "tecnologici": dall'interfaccia futuristica al fatto che quando si evidenziava un nemico da combattere attorno a questo comparissero tutti codici binari. Ovviamente questa è una delle grandi sorprese del gioco e gli sviluppatori non hanno voluto rivelarci con cosa avessero a che fare.
La nostra permanenza in fiera è giunta quasi al termine, e ci rimane da visionare una serie di titoli 2K Games e Rockstar: il nuovo FPS Borderlands, Top Spin 3, NBA 2K8, NHL 2K8, Civization Revolution e Midnight Club: Los Angeles. Incontrato il nostro contatto italiano Barbara, inzia il tour delle dimostrazioni. Il nuovo FPS di Gearbox, Borderlands, sembra molto interessante: ambientazione post-apocalittica, storia intrigante, taglio cinematografico e forti doti cooperative sono le sue carte vincenti. Quando poi lo sviluppatore che ce lo stava mostrando ha affermato che nel gioco erano presenti mezzo milione di armi diverse, eravamo increduli finchè non ha iniziato a "spararle" tutte a terra all'interno del gioco, mostrandoci come ognuna fosse diversa dall'altra sia per aspetto che per comportamento: sono tutte generate proceduralmente in tempo reale, semplicemente impressionante. Per quanto riguarda i titoli sportivi, Top Spin 3 ci è sembrato quello sul quale si è lavorato maggiormente per migliorare gameplay (con una gestione delle azioni del giocatore molto più realistica) e grafica, e sembra che stavolta la serie sia seriamente intenzionata a reimpossessarsi dello scettro di miglior simulatore tennistico dopo esserselo fatto scippare da Sega. Anche NBA e NHL contengono una serie di novità, come l'introduzione della sezione "BlackTop" nel titolo di basket, una sorta di versione "street" del gioco in cui svolgere varie attività come partite 3 contro 3, gare di schiacciate e così via. Molto bello Civilization Revolution, che veste con una grafica accattivante e molto umoristica la profondità simulativa che potremmo aspettarci da un titolo firmato Sid Meier: non fatevi ingannare dal look "poco serio", perchè questo gioco promette di divertire anche gli appassionati di simulativi più esigenti. Ultimo gioco ammirato durante la nostra permanenza a Lipsia è infine Midnight Club: Los Angeles. Prima di visionare questo gioco siamo partiti un pò prevenuti, pensando che si trattasse del "solito" racer notturno free-roaming, ma non appena ci è stato mostrato abbiamo capito che non era affatto così. Per prima cosa l'ambientazione non è più notturna ma copre le 24 ore, ed il motore RAGE (lo stesso di Table Tennis) riesce a riprodurre ottimamente una Los Angeles baciata dal sole. Il gameplay rimane quello di un racer free-roaming, e si vede come gli sviluppatori si siano fatti influenzare da Test Drive: Unlimited per la navigazione e la presenza di una grande mappa-GPS. Ma quello che ci ha colpito maggiormente è un tipo di gameplay meno serioso e più fatto di salti e corse rocambolesche, pur mantenendo una componente di tuning. Il tipo di gioco ci ha riportato alla memoria i primi due divertentissimi Midtown Madness per PC, e non a caso il team di sviluppo è proprio lo stesso, che allora si chiamava Angel Studios piuttosto che Rockstar San Diego.
Si conclude così la nostra seconda esperienza in quel di Lipsia, ancor più gratificante della volta scorsa grazie ai tantissimi giochi di qualità mostratici direttamente da editori e sviluppatori. Sicuramente non abbiamo visto tutto quello che avremmo voluto perchè la nostra agenda era pienissima e già così è stato un problema far incastrare tutti gli appuntamenti correndo continuamente da una parte all'altra, ma ne siamo comunque usciti estremamente gratificati e convinti che il futuro prossimo ci riservi tantissimi titoli dall'altissimo livello qualitativo: è un grande momento per essere videogiocatori e possessori di Xbox 360!
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