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JBL per il gaming - una chiacchierata alla gamescom

In occasione della gamescom, il famoso marchio audio JBL ha annunciato nuovi prodotti e ci ha invitati per una chiacchierata su come le proprie tecnologie possono migliorare il mondo del gaming. Eccovi tutte le informazioni che abbiamo raccolto.
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Fondata nel 1946 e successivamente acquisita dalla Harman International (la stessa del marchio Harman Kardon, per intenderci), JBL è un'azienda americana specializzata nella produzione di apparecchiature audio di qualità affermatasi sia nel mercato domestico che quello professionale, con prodotti che spaziano da amplificatori e altoparlanti a cuffie e sistemi audio per auto. Da qualche anno la casa californiana occupa saldamente un posto anche nel mondo del gaming, con linea Quantum che annovera accessori come microfoni per il live streaming, auricolari ed ovviamente cuffie da gaming, tutti supportati da tecnologie innovative come il QuantumSURROUND e il QuantumSOUND Signature.

E' proprio per parlare di queste tecnologie che, in occasione della gamescom a Colonia, abbiamo incontrato il Direttore dell’Audio Immersivo presso Harman International Alfredo Fernandez Franco, il quale ci ha spiegato in che modo le cuffie da gaming JBL riescono a riprodurre fedelmente l'audio spaziale, offrendoci un interessantissimo dietro le quinte sulla scienza e la tecnologia che stanno dietro a prodotti che utilizziamo giornalmente.

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Prima di scendere nei dettagli, però, facciamo una panoramica dei prodotti che JBL offre ai giocatori Xbox: in occasione della gamescom è stata presentata la linea di cuffie wireless JBL Quantum 360, che per i giocatori Xbox è rappresentata dall'headset JBL Quantum 360X già disponibile al prezzo di 129,99 Euro. Queste promettono un’esperienza gaming assolutamente immersiva, grazie alla tecnologia JBL QuantumSURROUND (di cui leggerete nel dettaglio più in basso) ed a driver da 40 mm che grazie alla tecnologia QuantumSOUND Signature garantiscono un audio preciso e di alta qualità. Queste cuffie garantiscono fino a 22 ore di autonomia e sono ricaricabili anche mentre giochiamo, mentre dal punto di vista dell'ergonomia e della comodità i cuscinetti in memory foam staccabili garantiscono un buon comfort anche nelle sessioni più lunghe. Chiude la panoramica un microfono rimovibile a braccetto.

Per i meno esigenti, invece, sono state presentate le cuffie cablate JBL Quantum 100X disponibili al prezzo di 39,90 Euro. Queste non dispongono della tecnologia surround di JBL, ma garantiscono comunque un'elevata qualità audio grazie alla tecnologia QuantumSOUND Signature e dispongono anch'esse del microfono rimovibile a braccetto e cuscinetti in memory foam staccabili.

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Detto questo, veniamo a quanto appreso nel nostro incontro con Alfredo Fernandez Franco. Alfredo ha giocato un ruolo chiave nel lancio della linea di cuffie da gaming JBL QUANTUM, soprattutto per quanto riguarda la tecnologia JBL QuantumSURROUND pensata per creare un audio spaziale realistico e ampio. Nella nostra chiacchierata ci ha spiegato quale possa essere il contributo di JBL nel mondo dei videogiochi, e come si possa tradurre l’innegabile lunga esperienza del mondo Harman nell’audio ad alta fedeltà, all'interno del mondo dei videogame.

La principale tematica riguarda cosa significa creare una cuffia per il gaming: ormai i produttori hanno conoscenza della "curva di Harman", ovvero una firma sonora che si caratterizza per una risposta in frequenza target che ha lo scopo di far suonare al meglio le cuffie, determinando quali livelli dovrebbero essere potenziati e quali attenuati. Questo standard di risposta in frequenza è ideale per godersi al meglio la musica in cuffia, ed aiuta i produttori a creare un modello fisso che traduce il segnale per far “suonare“ gli speaker nel modo ideale che gran parte degli utilizzatori si aspettano.

Nel gaming, però, il discorso è diverso, perché il suono arriva in maniera dinamica da fonti multiple che si trovano tutte intorno a noi nello spazio virtuale: per avere un audio davvero immersivo, in questo caso, le cuffie non devono limitarsi a riprodurre le onde sonore ma devono tenere in debita considerazione la posizione del personaggio nel gioco e come il suono viene percepito a prescindere dall’onda sonora. In aiuto a questa esigenza viene appunto la tecnologia JBL QuantumSURROUND, in pratica un algoritmo proprietatio pensato per offrire un forte "senso di esternalizzazione" ossia fare in modo che il suono sembri provenire dal mondo di gioco che ci circonda, a differenza di altre soluzioni simili che invece danno la sensazione che il suono provenga dalle cuffie o semplicemente al di fuori di esse. Questa è la tecnologia alla base delle cuffie wireless per Xbox JBL Quantum 360X.

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Ma questo non basta: Alfredo ci spiega che, in realtà, la vera spazialità dell'audio è data influenzata principalmente dal movimento della nostra testa, anche quando impercettibile. Quando ci muoviamo, le onde sonore intorno a noi raggiungono le nostre orecchie in maniere differenti (ad esempio, voltandoci leggermente verso destra, i suoni che vengono da dietro verranno percepiti leggermente più alti dall'orecchio destro rispetto a quello sinistro, che si allontana dalle fonti sonore), ed il nostro cervello utilizza le differenze temporali e di intensità tra le due orecchie per creare un'immagine di tutti i suoni nello spazio circostante. La forma d’onda stessa non è quindi il fattore principale per un vero audio immersivo.

Ed è per riprodurre questo meccanismo che JBL ha prodotto le cuffie cablate Quantum ONE, compatibili anche con Xbox ma che danno il meglio di sé su PC. E' infatti qui che è possibile utilizzare la tecnologia QuantumSPHERE 360, che tramite dei sensori di head tracking integrati ed un complesso algoritmo proprietario che interpreta la posizione dei suoni nei giochi, riescono a simulare nel modo più verosimile possibile la percezione del suono 3D, dando vita così ad un vero audio immersivo.

Insomma, con la linea Quantum JBL sta mettendo tutte le tecnologie e la scienza maturate nel corso di decenni all’interno del gruppo Harman, al servizio del videogiocatore, così da fornirci un'esperienza audio assolutamente realistica con suoni ricchi, potenti e perfettamente riprodotti.

Come nota a corredo, vale la pena di menzionare che in occasione della gamescom JBL ha presentato anche gli eccellenti auricolari JBL Tour PRO 3, che includono doppi driver, JBL Spatial 360 con Head Tracking e True Adaptive Noise Cancellation 2.0, offrendo un'esperienza di ascolto immersiva e personalizzata. Gli auricolari dispongono inoltre di una custodia di ricarica "intelligente", la Smart Charging Case, che se collegata a fonti audio esterne (USB o analogiche) funge anche da trasmettitore audio wireless, consentendo così una connessione degli auricolari anche a dispositivi che non supportano il Bluetooth.

Ed infatti, anche se non sono pensati per il gaming, questi auricolari di fascia alta possono essere utilizzati anche con le nostre Xbox, grazie al collegamento con lo Smart Charging Case, così da giocare con qualità audio superiore e pieno isolamento dai rumori circostanti. Basta infatti collegare il case al controller Xbox tramite il cavo audio con jack 3.5mm in dotazione, per utilizzare gli auricolari con l'audio della nostra console. Unica pecca: il collegamento tramite case non prevede (per ora, ma non escludiamo futuri aggiornamenti firmware in tal senso) il supporto al microfono, quindi la chat ci è preclusa. Ho comunque potuto provare questi auricolari con alcuni titoli su Xbox Series X, e la qualità audio si è subito distinta con un ottimo suono immersivo ben contestualizzato alle situazioni di gioco.

Grazie a questa interessantissima chiacchierata con Alfredo Fernandez Franco siamo riusciti ad avere una migliore comprensione della cura e degli sforzi, in termini di ricerca e sviluppo, che JBL sta facendo per dare ai giocatori la migliore esperienza audio possibile. Speriamo di potervi offrire, in futuro, le nostre prove su strada dei prodotti pensati per Xbox!

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L'autore

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Nato nel 72, cresciuto ad insalate di matematica e libri di cibernetica non poteva che sviluppare una naturale inclinazione verso tutto quello che è tecnologia. Ha iniziato a giocare a Radar Rat Race sul Vic-20, a International Soccer su C64 e da quel momento in poi non ha mai tradito la sua passione, passando per quasi tutte le piattaforme di gioco e finendo ancor oggi per consumare tutto il suo tempo libero tra hobby e lavoro. Sperando che prima o poi coincidano perfettamente: ci siamo quasi.

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