Batman: The Enemy Within - Episode 2: The Pact
Prima o poi doveva succedere: Batman è bruciato. Del resto, come poteva un elemento chiave dell'Agenzia come Amanda Weller, non scoprire che Bruce Wayne è Batman? Ebbene, ora per il povero Bruce sono guai seri. Giusto il tempo di riprendere a malapena fiato dopo la tortura dell'agente Avesta ad opera di quel pazzoide di Nigma e l'atroce dipartita di quest'ultimo, ed ecco che arriva una nuova secchiata d'acqua gelida dritta sul Cavaliere Oscuro di Gotham. Per fortuna di Wayne, la Weller non è un'infame e gli assicura di custodire il suo segreto finché sia Bruce che Batman lavoreranno al soldo dell'Agenzia. Ma per quanto il giustiziere di Gotham e l'Agenzia abbiano finalità in comune, diciamo che i metodi di quest'ultima non sono particolarmente ortodossi, a cominciare dal fatto che la Weller fa praticamente di tutto per ricusare il povero commissario Gordon, di cui saremo chiamati più volte a prendere le difese durante l'avventura.
Il primo episodio ci aveva lasciati sgomenti con la morte dell'Enigmista, ucciso da un misterioso cecchino. Prima di tirare le cuoia tra atroci sofferenze, il pazzarello ci aveva confidato che altri sarebbero arrivati dopo di lui, lasciandoci con quella spiacevole sensazione che solo un'imminente coalizione di supercriminali che incombe sulla città sa dare. E infatti, neppure a dirlo, una nuova minaccia si affaccia su Gotham, lacerata da alcune esplosioni provenienti dai depositi delle armi della polizia. Inutile dire che verremo subito chiamati ad una bella scazzottata nei panni di Batman, in cui faremo la conoscenza di uno dei nemici più iconici dell'Uomo Pipistrello: Bane, che si mostrerà in tutta la sua inarrestabile possenza e con un look in stile luchador, con tanto di baffo alla messicana.
MX Video - Batman: The Enemy Within
Quello che si preannuncia come un episodio all'insegna dell'azione, subisce però una battuta d'arresto con Batman seriamente ferito e messo al tappeto da Bane, e un Bruce Wayne colpito al corpo e nello spirito, che si lecca le ferite nella Batcaverna e rimugina su una strategia alternativa da approntare per mettersi sulle tracce e riuscire a scoprire gli intenti di quell'enorme lottatore che lo ha stracciato. E quale migliore strategia di “se non puoi batterlo fattelo amico”? Infatti da questo punto in avanti archivieremo i corazzati panni del Cavaliere Oscuro per operare nelle costose vesti di Wayne, nel tentativo di guadagnarci la fiducia di John Doe (un Joker ante litteram che abbiamo incontrato ad Arkham) e la psicotica Harley Quinn, offrendo persino il supporto e il fabbisogno tecnologico delle Wayne Industries per poterci infiltrare nel loro covo dove opera Bane.
Ci troveremo per questo ad affrontare delle prove in cui dovremo guadagnarci la fiducia dei nostri improbabili alleati supercriminali, mettendo anche in discussione il codice d'onore dell'Uomo Pipistrello che impone di non uccidere nessuno. Dovremo anche scegliere bene le parole da usare quando verremo interpellati e valutare bene con chi allearci, perché le lotte intestine tra i cattivi, si sa, sono sempre dietro l'angolo. Al termine delle due ore scarse di durata dell'episodio, The Pact ci lascia con l'immancabile colpo di scena che vedrà palesarsi un personaggio che pensavamo aver archiviato da tempo.
Batman: The Enemy Within - Episode 2: The Pact è un episodio di passaggio, più breve del suo predecessore ma non per questo meno ricco di colpi di scena. Tuttavia, i fan delle investigazioni delle scene del crimine, i patiti dei minigiochi di intercettazione alla Batcaverna e coloro che amano le scazzottate nei panni di Batman rimarranno un po' delusi dalla scelta di lasciare in panchina L'Uomo Pipistrello in favore di Bruce Wayne con la sua improbabile sottomissione ai cattivi di cui sopra. A dirla tutta ho trovato quest'ultima trovata piuttosto inverosimile, goffamente giustificata dal ferimento del protagonista e dalla sua temporanea impossibilità di combattere. Va comunque detto che la tensione nel trovarsi in incognito al cospetto di così tanti supercattivi è tangibile, e la pressione sul povero Bruce non cala mai per tutta la durata del gioco. Il titolo mantiene gli standard qualitativi di cui abbiamo potuto godere finora, e sono speranzoso che presto anche la trama non tarderà a decollare, soprattutto con un cast di personaggi di tale importanza.
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