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Splinter Cell: Blacklist - il multiplayer messo alla prova

Dopo avervi parlato nella nostra recensione della storia di Splinter Cell: Blacklist, ci siamo dedicati nelle settimane successive al lancio ad approfondirne la parte multiplayer, così da poterne parlare a quelli di voi che non hanno ancora preso il gioco. Ecco cosa aspettarvi dalla componente multigiocatore del titolo Ubisoft.
Il multiplayer di Splinter Cell: Blacklist si divide in due parti ben distinte: modalità cooperativa e competitiva. Riguardo alla prima, questa ci propone quattordici missioni che possono essere giocate in cooperativa con un amico, in locale o online, e sono fortemente integrate nella campagna principale permettendoci di espandere alcuni aspetti della storia. Queste missioni si sbloccano interagendo con determinati personaggi sul Paladine, la base operativa di Sam Fisher e del Fourth Echelon. Ogni personaggio ci assegna missioni di tipo diverso, da portare a termine utilizzando approcci differenti (Pantera, Fantasma o Assalto) esattamente come avviene nella campagna principale. Ad esempio Charlie, l'hacker della squadra, ci chiederà di andare a recuperare dei dati importanti senza farci individuare dai nemici, mentre Grimm, l'ufficiale del presidente degli Stati Uniti ci affiderà invece il compito di risolvere alcune gravi crisi internazionali. Alcune missioni, volte interamente all'approccio Assalto, ci vedono annientare ondate consecutive di nemici utilizzando le armi più potenti in nostro possesso.

Mentre una parte di queste missioni sono eseguibili anche in solitaria, tutte ci permettono di giocare accanto ad un amico: questo sarà fattibile sia procedendo insieme che dividendoci seguendo strade differenti, per elaborare strategie di coppia stile “io copro e tu attacchi”. E' importante precisare che determinate ambientazioni si possono visitare unicamente se è presente il secondo giocatore, dato che il loro level design è stato studiato unicamente per sessioni cooperative che si sviluppano su più livelli.

Oltre a queste missioni affidateci dai personaggi del Paladine, fa il suo ritorno l'acclamata modalità competitiva denominata "Spie vs. Mercenari" che ci vede impersonare delle spie, dalle abilità simili a Sam Fisher e dotate di un arsenale che comprende attrezzature tecnologiche molto avanzate, ai Mercenari caratterizzati dal fatto di essere giocati con meccaniche da FPS. Questi sono più abili nello scontro frontale e godono di un arsenale più offensivo che li porta, però, a muoversi in maniera leggermente più goffa delle spie. In SvM possiamo giocare sia in maniera Classica, due contro due con la possibilità di scegliere solo tra tre classi predefinite e non personalizzabili, che in modalità Blacklist. Quest’ultima supporta un massimo di otto giocatori che hanno la possibilità di personalizzare il proprio alter ego con vari gadget, quali ad esempio sensori di movimento e magnetici che conferiscono particolari vantaggi durante una partita. Tali gadget si acquisiscono spendendo i punti conquistati in tutte le modalità, compreso il single player e la cooperativa.

MX Video - Splinter Cell: Blacklist


Le missioni presenti in Spie vs. Mercenari si suddividono in due tipi: Estrazione e Controllo Dati. Mentre il primo tipo vede le Spie difendere dei dati che i Mercenari tenteranno di derubare, il secondo è una sorta di Re della Collina in cui bisogna conquistare o, nel caso, proteggere dei centri di trasmissione. Alla fine di ogni round i giocatori che prima impersonavano i Mercenari diventano Spie e viceversa. E' inoltre previsto anche il classico deathmatch 4 contro 4. E' infine doveroso fare un breve accenno a ShadowNet, il "feed sociale" che ci permette di affrontare nuove sfide organizzate dagli sviluppatori che metteranno a dura prova le nostre abilità in Spie vs Mercenari.

Queste modalità multigiocatore confermano la marcata personalità di Splinter Cell: Blacklist, catturando il giocatore principalmente grazie a mappe studiate con grande cura: in ogni partita è necessario pianificare con attenzione tutte le nostre mosse ed esplorare accuratamente ogni angolo della mappa per cercare la strada migliore sia per il conseguimento dell'obiettivo che per non incorrere in spiacevoli imboscate nemiche. La varietà nelle missioni non manca di certo, con una struttura multilivello e piena di bivi: per riuscire è indispensabile entrare in simbiosi perfetta con i propri compagni di squadra, scegliendo le strategie migliori per avere la meglio sul team avversario.

Ho apprezzato molto anche il sistema di crescita a livelli, davvero ben bilanciato. Le missioni più complesse non possono essere giocate se non si è raggiunto un livello ben preciso, e questo evita di farci gettare a capofitto in situazioni che ci porterebbero a morte prematura perchè non abbiamo l'esperienza giusta per poterle affrontare. Anche il classico deathmatch non annoia: molto immediato e, anche se poco tattico a causa dei soliti giocatori che amano imbracciare un’arma e precipitarsi all’impazzata sul campo di battaglia, sicuramente divertente e capace di dare belle soddisfazioni a chi riesce a sfruttare il territorio a suo vantaggio.

Insomma, il comparto multiplayer di Splinter Cell: Blacklist riesce a regalare un’esperienza pienamente soddisfacente e capace di lasciare il segno in tutti coloro che amano strategia, azione e furtività, anche grazie ad un ottimo net-code ed all'assenza di qualsiasi problema di disconnessione o lag. Le modalità sono sostenute da una serie di mappe tutte azzeccate e da caratteristiche che vanno a soddisfare anche i giocatori più esigenti e competitivi: se vi piace il gioco online tattico e ragionato, si tratta senza dubbio di un titolo da tenere in considerazione.

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